SCU-EWW-J
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”La più bella di tutte”

DENOMINAZIONE D'UFFICIO: SCU-EWW-J



Autore: Sconosciuto1

Data: Sconosciuta

Luogo: Sconosciuto

Dimensioni: 0,5 × 1,5 × 0,7 metri

Tecnica: Scultura in colla vinilica, fogli di giornale e odio

Luogo dell'Esposizione: Stanza di riposo degli Assistenti, Sede Fiorentina Sito Mania Inceneritore di Casa Passerini, Firenze Mare Tranquillitatis, Luna

Descrizione: L'opera, ironicamente nominata dal Tutore "La più bella di tutte", consiste in una scultura in colla vinilica e fogli di giornale che assomiglia rozzamente a un semibusto umano femminile.
Il viso manca di vari attributi, tra cui: parte dell'occhio destro, parte del naso, labbro superiore e entrambi gli orecchi.
Gli altri aspetti del viso sono comunque deformati, seppur alcuni più di altri.
Il collo è troppo esile per permettere alla testa di rimanere in piedi.
Le spalle del busto sono sproporzionate e squadrate.
Sulla parte posteriore del busto si trova un'impronta simile al parafanghi di una macchina.
Varie piccole impronte di mani umane si trovano sparse in tutta l'opera. Ciò ha fatto supporre ai ricercatori dell'Accademia che l'autore dell'opera sia un bambino di 5/6 anni.

Eccezionalità: L'opera è senziente, capace di movimento, in genere tramite piccoli salti, e capace di parlare con una voce femminile con metodi attualmente sconosciuti.
L'opera ha una personalità vanagloriosa e strafottente e tende a innervosirsi se ignorata per lunghi periodi.
L'opera è capace di pensieri complessi e ricordi.
Fisicamente parlando, l'opera non sembra potersi "seccare", il che la rende abbastanza malleabile, nonché collosa.
L'opera è indistruttibile.

Conservazione: Data la natura e l'età dell'opera, finora non è stato necessario alcun restauro. Attualmente l'opera è esposta sotto teca nella stanza di riposo degli Assistenti.
È consigliato dialogare con l'opera almeno una volta al giorno, per poter mantenere la calma in quella sezione della Sede.

Giudizio critico: L'opera è… basta.
Ho provato ad essere professionale per tutto l'articolo, ma quando è troppo è troppo. Sto coso è dannatamente orribile. Sono parecchio sicuro che già quattro o cinque Assistenti si siano licenziati dopo averlo visto.
Non capisco come io sia stato in grado di accoglierla.
QUEST'OBBROBRIO È UN INSULTO ALL'ARTE STESSA.
Dobbiamo liberarcene.

Tutore A.L., poi ritrovato piangente nella sua camera.


Provenienza:

Febbraio: Possibile data di creazione di questo abominio dell'opera.
17 Febbraio 2017: L'Opera saltella fino al Palazzo Medici Riccardi, dove inizia ad importunare vari membri del personale del museo. Viene poco dopo presa da un Assistente e portata nella Sede.
18 Febbraio 2017: L'opera viene temporaneamente "esposta" nella Stanza di riposo degli Assistenti sotto richiesta del Tutore.2
23 Febbraio 2017: In seguito al rapido degrado mentale degli Assistenti, l'opera viene esposta in un angolino sperduto dell'Ala Est del primo piano e lasciata là.
24 Febbraio 2017: Un quadro senziente direttamente adiacente all'opera decide di farla finita, e si butta a terra da solo, rompendosi. Le sue ultime parole: "BASTAFATELASMETTEREH".
25 Febbraio 2017: L'opera viene gentilmente donata alla Fondazione SCP.
13 Marzo 2017: La Fondazione restituisce l'opera con un bigliettino legato ad essa recitante:

"Potete tenervela. Abbiamo provato a metterla nel Mania, ma niente. Ha fatto pure piangere Quinto. Abbiamo provato a darla in pasto al lucertolone, che è istantaneamente morto d'infarto dopo averla vista. Ah grazie per quello, ma tenetevela. Per favore."

14 Marzo 2017: Un Assistente ruba l'opera e la lancia nell'Inceneritore di Casa Passerini. Il giorno dopo gli è stata insignita una medaglia all'onore dal Tutore stesso.
17 Marzo 2017: L'opera, mezza bruciacchiata, ritorna saltellando alla Sede Fiorentina.3
18 Marzo 2017: Con una azione combinata dell'Accademia, della Fondazione, del CFO4, del CCSG5 e dell'Ordo Iani6 l'opera è stata spedita con un razzo sulla Luna. Non ne avremo più a che fare.

24 Aprile 2020:
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