SCP-053-IT
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Istanze di SCP-053-IT-1

Elemento #: SCP-053-IT

Classe dell'Oggetto: Safe

Procedure Speciali di Contenimento: SCP-053-IT-1 conta attualmente 6 piante ospiti, contenute assieme alle rispettive colonie in una cella di 7 × 7 × 3 m priva di finestre all'interno del Sito Cerere. Lampade UV e dispersori di allicina nebulizzata sono installati sul soffitto della struttura, in modo da poter essere attivati in caso di problematiche nel contenimento o nei test. Il personale che entra nella camera di contenimento deve essere dotato di maschere antigas per prevenire l'esposizione alle sostanze gassose prodotte dagli ospiti di SCP-053-IT-1 e tute con strati assorbenti multipli per evitare il contatto col sangue dei suddetti. In caso di contatto, i soggetti devono essere trattati dal personale preposto, che provvederà ad agire seguendo quanto riportato nell'Addendum SCP-053-IT-B.

Descrizione: SCP-053-IT è composto da due gruppi di entità ematofaghe in simbiosi fra loro, denominate con i suffissi -1 e -2.

SCP-053-IT-1 è un fungo basidiomiceta parassita delle piante con fusto legnoso, simile a quelli della famiglia delle Polyporaceae. Una volta entrate in contatto con una pianta idonea, le spore di SCP-053-IT-1 raggiungono lo stadio adulto nell'arco di 48 ore, per poi iniziare ad estendersi all'interno della pianta ospite, modificandone al contempo la struttura interna in maniera radicale. Da notare come, nonostante i suddetti cambiamenti, l'aspetto esteriore delle piante ospiti resti invece pressochè invariato.

Al termine del processo, di durata varibile da 2 a 6 ore, i principali mutamenti subiti dall'ospite sono:

  1. Perdita della capacità delle radici di assimilare sostanze dal terreno.
  2. Totale scomparsa della linfa.
  3. Sviluppo all'interno delle foglie di strutture atte alla produzione di un potente gas narcotico, a discapito della loro capacità di effettuare fotosintesi.
  4. Comparsa sul tronco di un gran numero di fori di 2 mm, collegati a dei canali che sfociano direttamente nell'istanza di SCP-053-IT-1.

A questo punto la pianta ospite è diventata un'estensione di SCP-053-IT-1, che ne è completamente dipendente: tentativi di rimozione dell'istanza ne causerà difatti la morte del giro di pochi minuti. Qualunque tentativo di trasferire le istanze su piante differenti da quelle originarie si è rivelato infruttuoso, tuttavia sembra che più istanze possano parassitare contemporaneamente una stessa pianta, per quanto il numero delle istanze parassitarie che un ospite può sostenere vari molto a seconda della specie ospitante.

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Esemplare di SCP-053-IT-2

SCP-053-IT-2 sono delle falene simili a quelle della famiglia delle Sphingidae, che vivono raggruppate in colonie sulle piante ospiti di SCP-053-IT-1. Gli esemplari di SCP-053-IT-2 sono attivi esclusivamente durante la notte, che dedicano quasi del tutto alla caccia. Mirano a qualunque tipo di animale a sangue caldo che sia addormentato o comunque poco reattivo, mostrando una particolare preferenza per i mammiferi.

Una volta individuata una preda, l'esemplare di SCP-053-IT-2 interessato vi si posa sopra in cerca di un punto con una vena o capillare esposto. Una volta trovato, estrae la propria spiritromba1, che secerne un misto di anestetici e anticoagulanti, e la usa per pungere il soggetto e prelevarne il sangue, che immagazzina in una sacca posta nell'addome.

Ritornato alla colonia, l'esemplare di SCP-053-IT-2 rilascia la maggior parte del sangue raccolto all'interno della pianta ospite tramite i fori presenti sul fusto della stessa. La restante parte viene invece spostata in un'altra sacca all'interno dell'esemplare, per essere assimilata.

SCP-053-IT-2 manifesta un'intelligenza molto superiore a quella degli insetti non anomali: se inseguiti mentre lontani dalla colonia, essi allungheranno il percorso con deviazioni, soste su alberi differenti e altre azioni evasive; se invece vengono avvicinati quando in prossimità della colonia, essi attireranno il soggetto verso la stessa così che il gas da essa prodotto possa narcotizzarla, permettendo alle istanze di SCP-053-IT-2 di nutrirsi senza difficoltà.

Il sangue rilasciato all'interno di SCP-053-IT-1 viene assorbito molto lentamente e, per prevenirne la coagulazione, viene tenuto in moto all'interno di un ampio sistema di canali e arricchito con una proteina anticoagulante che lo colora di nero tendente al rosso.

Le istanze di SCP-053-IT-1 sembrano essere incapaci di proliferare su piante di quercia, biancospino e frassino, mentre gli esemplari di SCP-053-IT-2 hanno riportato leggere ustioni e uno stato di generale confusione in caso di contatto con le stesse. Simili effetti si hanno anche in caso di contatto dei componenti di SCP-053-IT con l'argento e l'allicina2.

SCP-053-IT ha inoltre dimostrato una generale fotosensibilità, con differenti gradi di intensità: quando esposte ai raggi UV, le istanze di SCP-053-IT-1 e i loro ospiti tendono a rilasciare dosi di gas narcotico maggiori, mentre gli esemplari di SCP-053-IT-2 subiscono seri danni ai tessuti organici, letali dopo pochi minuti. Per evitare ciò, esse si rifugiano nelle cavità nel tronco della colonia o sotto le radici.

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