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Originale: What's in a Name?
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Il dottor Alto Clef non era più il direttore del Dipartimento di Formazione e Sviluppo, adesso era quello della SSMA Lambda-2 ("la Squadra di Assassini Spogliarelli Bisessuali del Dottor Clef"). Lunedì mattina, Alto entrò nella serie di stanze predisposte per la suddetta squadra speciale mobile e salutò con la mano l'attraente donna dai vaghi lineamenti asiatici seduta a una delle sei scrivanie nella stanza accanto alla sua; le altre cinque erano vuote. L'agente speciale senior Andrea S. Adams non gli rispose, il che non lo stupì.
Il dottor Clef andò nel suo ufficio, si chiuse la porta alle spalle e accese il computer. Digitò la password e iniziò a controllare i messaggi e gli avvisi del giorno nella posta elettronica. Fu così che scoprì di essere diventato il direttore della SSMA Lambda-2 ("Denuncia per Molestia Sessuale Imminente"). Alzò la testa di scatto e guardò fuori dalla finestra del suo ufficio, fissando l'occupante di quello adiacente. Gli occhi di Andrea erano fissi sullo schermo del suo computer e la sua faccia era inespressiva, a parte l'abbozzo di un sorriso divertito sulle sue labbra. La palpebra sinistra di Alto si contrasse un paio di volte.
Martedì mattina, l'agente Adams entrò nella serie di stanze predisposte per la SSMA Lambda-2 ("Denuncia per Molestia Sessuale Imminente") e vide che era arrivata la sua cancelleria: sulla sua scrivania c'erano una targa col suo nome, una scatola di taccuini e una risma di cinquecento schede contatti. Andrea prese una delle schede contatti e la esaminò, pensando:
"Molto carine! Color crema, col logo della Fondazione in rilievo. Qui c'è il mio nome, il simbolo della squadra e il nome della…"
Sbarrò gli occhi, quando lesse il nome della squadra speciale mobile.
Agente Speciale Senior Andrea S. Adams
Ufficiale Esecutiva, Squadra Speciale Mobile Aggiunta Lambda-2
"Arrogante Troia Presuntuosa"
Schiacciò d'istinto la scheda nella sua mano, quando sentì il dottor Clef entrare nel suo ufficio. Fu pervasa da una furia gelida che si fermò sotto il suo cuore.
Mercoledì mattina, il dottor Clef, il direttore della SSMA Lambda-2 ("Arrogante Troia Presuntuosa"), andò nella mensa per prendere qualche merendina e una bottiglia d'acqua per il frigobar nel suo ufficio. Compilò il modulo necessario e infilò il suo tesserino nel computer, mentre l'uomo barbuto al registratore di cassa raccoglieva le vivande richieste. Il cassiere fissò lo schermo del computer, guardò il dottor Clef con un'espressione stizzita e gli chiese:
«Cos'è, uno scherzo?»
Alto grugnì:
«Oddio… non di nuovo!»
L'uomo barbuto girò il computer dall'altra parte, rivelando che il dottor Clef aveva comprato l'acqua e le merendine coi soldi della SSMA Lambda-2 ("Brutto Dinosauro Grassone Misogino"). Alto sbraitò un'imprecazione accorata.
Giovedì mattina, il dottor Clef sghignazzò mentre entrava nell'ufficio, aspettando con impazienza di vedere la reazione di Andrea, quando avrebbe visto come aveva rinominato la squadra. Accese il suo computer, guardò la parte alta dello schermo… e sbarrò gli occhi. Si alzò dalla scrivania e si precipitò fuori dall'ufficio, scese due piani di scale e attraversò un corridoio, fino a una porta rossa col simbolo dell'Amministrazione della Sicurezza dell'Informazione e dei Registri. Irruppe nella stanza, pronto a gridare una lamentela furiosa, ma si fermò di colpo appena vide due donne che non si aspettava di trovare lì dentro.
La prima era l'agente Adams, in piedi davanti alla scrivania. Andrea aveva un'espressione imbarazzata e colpevole e teneva in mano un modulo di Richiesta di Sottoservizi, lo stesso che il dottor Clef aveva compilato due volte nell'ultima settimana, richiedendo una "Rinominazione di una Squadra Speciale Mobile". L'altra era una donna dall'aspetto severo che appariva in videoconferenza sullo schermo del computer della scrivania vuota, di solito occupata da un tecnico infelice: Maria Jones, la direttrice dell'ASIR. Quando vide il dottor Clef, la direttrice Jones disse in tono freddo:
«Ah, molto bene, è arrivato. Ora entrambi gli agenti della SSMA Lambda-2, "Adulti che si Comportano da Bambini", sono qui. Vorrei cominciare il mio discorsetto sul tempo prezioso che avete fatto perdere ai miei impiegati coi vostri stupidi scherzi infantili»
Venerdì mattina, l'agente Adams e il dottor Clef andarono all'armeria per attrezzarsi. Un armaiolo stempiato col tatuaggio di un pugnale alato sul bicipite destro passava loro l'equipaggiamento:
«Bene, signorina. Ecco una pistola Mark-7, il numero di serie A-59652-00, una fondina ascellare, tre caricatori e cento munizioni da nove millimetri. Nient'altro?»
«No» tagliò corto Andrea.
«Benissimo. In questo caso, lei firmi qui e lei, dottor Clef, firmi qui come caposquadra»
Alto e Andrea obbedirono in silenzio. L'uomo stempiato annuì:
«Perfetto. Ora datemi i vostri tesserini, così inserisco tutto nell'inventario»
Il dottor Clef e l'agente Adams gli porsero i loro tesserini identificativi, in silenzio. Mentre li scansionava, l'armaiolo fischiettava un motivetto allegro. Ma poi alzò un sopracciglio, confuso. Controllò e ricontrollò i dati sullo schermo e rimarcò:
«Ehi, a quanto pare c'è un errore nel sistema. Mi dà la vostra Denominazione da Unità, ma non il soprannome della vostra unità»
«Non fa niente» sospirò il dottor Clef.
«Giusto, nulla di grave. Succede tutte le volte, con le SSM nuove. Se sapete il soprannome della vostra unità, posso inserirlo per voi» si offrì l'armaiolo.
«No» replicarono i due.
E fu così che si ritrovarono a essere il direttore e l'ufficiale esecutiva della SSMA Lambda-2 ("NESSUN NOME INSERITO").