La Fondazione e il Male

Questa è il primo di quella che potrebbe essere una serie di trattati fuori dal personaggio sulla natura della Fondazione SCP, i suoi lavori e i suoi diversi aspetti. Tenete a mente che la Fondazione, essendo di natura un lavoro collaborativo, ha un canone necessariamente fluido. Il canone è costantemente modificato, con dei caratteri che vengono aggiunti e rimossi. Il mio scopo qui è di dare il punto di vista di uno scrittore sulle tendenze generali della Fondazione.

Il mio primo trattato affronta il soggetto del Male all'interno dell'universo della Fondazione. Il Male, per definizione, è un concetto nebuloso, ma può essere generalmente definito come il compimento conscio di azioni immorali. E' per questo che non si può definire i malati di mente come malvagi: una persona deve comprendere cosa sia la moralità e scegliere di agire contro di essa per poter essere considerata malvagia. Se non si capisce il concetto di bene e male, si è, al massimo, pazzi.

Gli scrittori spesso cadono in due trappole quando si parla della Fondazione. Il primo è che la Fondazione sia dalla parte del bene. Alcuni vecchi articoli tendono a farlo sembrare: riferimenti di SCP che si rivolgono alla Fondazione per avere aiuto, la Fondazione che combatte i mali del mondo, e generalmente dipingendo la Fondazione come dei paladini che combattono contro l'oscurità.

Questa posizione ignora gli atti estremamente immorali a cui la Fondazione fa spesso appello. Il mio SCP-231 è stato portato più volte come esempio di ciò, ma la verità è che si può trovare un esempio molto più sinistro e subdolo in SCP-132.

SCP-132 è un esempio della Fondazione in veste del Cavaliere in Bianco. L'SCP in questione è una bambina la cui sola esistenza le causa dolore. Dandosi alla Fondazione, il suo male fu alleviato. Potrebbe sembrare come un atto di bontà dalla Fondazione… ma considerate l'ultima frase dell'articolo:

A causa dell'approccio non professionale dell'Agente ████-████████ verso l'ammissione di SCP-132 [riferirsi al PROTOCOLLO-XII del Codice di Condotta per il Recupero], egli è stato successivamente terminato.

Se non vi fa passare un brivido per la schiena, rileggetelo e pensateci bene.

Se avete mai visto C'Era Una Volta in Messico, la Fondazione è l'Agente Sands. Esistiamo per mantenere l'equilibrio… potremmo non andare così lontano da sparare un cuoco in testa perché la sua cucina è TROPPO buona, ma ci andiamo vicino. Ed è per questo che la Fondazione non può essere buona: perché chiudiamo a chiave delle cose largamente innocue al mondo, se non addirittura benigne, per il semplice fatto che non si conformano a quello che la Fondazione pensa che la popolazione dovrebbe vedere come parte della realtà.

L'altra trappola, una che ultimamente sta notevolmente crescendo, è quella di dipingere la Fondazione come un branco di psicopatici stupratori che sparano ai cagnolini che combattono un male ancora più grande. Questo modo di pensare spesso descrive il personale della Fondazione come dei pazzoidi completamente amorali, sadici, crudeli, ed oltre ogni redenzione… solo che le cose che combattono sono pure peggio. Giusto?

Sbagliato.

La verità è che la Fondazione non fa del male giusto per far male. Inoltre, le persone che lavorano alla Fondazione non sono per forza malvagie: la maggior parte sono individui buoni, a cui importa della sofferenza altrui e che fanno quel che fanno perché devono. Esempio: il mio alter-ego, il Dr. Clef, è stato spesso ritratto come un violento psicopatico che va in giro ad uccidere SCP perché sì. Ad ogni modo, se si considerano le sue azioni e le si confrontano con alcune di certi dei più… instabili membri della Fondazione, vedrete (o spero di essere stato abbastanza bravo da farvelo vedere) uno schema molto semplice in questa violenza: la precisione.

Clef non è violento senza necessità, anche se ci sono dei membri dello staff che lo sono: è tanto violento quanto crede di dover essere. Per un altro buon esempio, leggete uno qualsiasi dei Log di Decommissione: non viene sentito alcun rimorso per aver posto fine ad una vita o aver distrutto un oggetto unico. Al massimo, a volte, del sarcasmo.

Alla fine, lo staff della Fondazione non è composto da pazzi e assassini. Sono solo delle persone che fanno la loro parte per proteggere il mondo. Ad ogni modo, ciò non cambia il fatto che, alla fine, molte delle loro azioni sono immorali e ingiuste: al minimo, il solo fatto che molti SCP umanoidi siano imprigionati solo per quello che sono dovrebbe far pensare. I fini giustificano i mezzi?

Non lo sappiamo.

E questa è la grossa domanda a cui ogni lettore della Fondazione dovrà rispondersi da sé, nel tempo.

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