L'Autunno Insanguinato
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L'agente Mathews si svegliò a causa di alcuni spari. Seguiti da risate. Risate agghiaccianti e disumane che infestavano completamente l'aria.

Mathews si era addormentato nella sua postazione, la torre radio a diversi metri di distanza dal sito principale. Satellite del Sito-66, Zona-097. Pumpkin Patch, com'era nota ai ricercatori e alla sicurezza incaricati di occuparsene. Lui era l'agente più giovane. Mathews era qui ormai da maggior parte dell' anno; la cosa più "eccitante" che ebbe il piacere di sperimentare avvenne il mese scorso, quando al ciliegio crebbero degli occhi umani.

Si strofinò gli occhi, la confusione e il panico sgorgavano dentro di lui. Sbattè le palpebre per scacciare il sonno, aprì gli occhi per vedere una figura che lo fissava; un bambino dalla pelle pallida, gli occhi neri e oleosi e i denti insanguinati.

Urlò.


Una settimana prima, a centocinquanta miglia di distanza, un televisore in uno squallido scantinato si illuminò.

"Questo non è sufficiente." Una figura colorata e sinistra stava con le braccia incrociate, guardando fuori dalla scatola con un'espressione delusa. L'essere che guardava la televisione russò rumorosamente, svegliandosi. Alto, largo, un essere di legno e spago, catena e stoffa, di spina e ardiglione. Uno spaventapasseri vivente, animato anni fa da un fulmine vagante. Una bastardizzazione della natura, né viva né morta.

"Mi sarei aspettato che una creatura come te avrebbe avuto cose migliori da fare che sprecare la vita guardando la televisione." sospirò Bobble. "Sinceramente. Che immagine triste, triste. "

"…Ti conosco?" mormorò l'essere. "Credo di conoscerti."


Mathews urlò terrorizzato. Cadde dalla sedia, inciampando su se stesso, correndo più veloce che poté fuori dalla stanza e in fondo al corridoio. L'edificio era buio; le risate silenziose lo seguirono, avvicinandosi in fretta.

Attraversando l'uscita di emergenza della stazione, Mathews inciampò e cadde, cercando di rimettersi in piedi. Era notte e stava piovendo; soffiava un vento freddo, che sarebbe stato piacevole in qualsiasi altro contesto. I proiettori del complesso principale si accendevano e spegnevano, aumentando di potenza in modo casuale; apparte questo la natura attorno al complesso era nera come la pece. Mathews riuscì a sentire spari e voci conosciute. Vennero tutte interrotte troppo presto per implicare che i soggetti siano sopravvissuti. L'allarme di violazione di massa del contenimento del sito iniziò a gemere; anch'esso venne interrotto a metà del suo urlo.

Le luci svanirono tutte in una volta, l'oscurità lo circondò totalmente. Dopo quella che sembrò un'eternità, un bagliore giallo pallido circondò Mathews. Fiamme disincarnate danzavano in alto; la pavimentazione era stata sostituita con erba rigogliosa e cespugli sfilacciati; centinaia e centinaia di zucche ricoprivano il paesaggio per miglia. Dozzine di occhi luminosi lo scrutavano dall'oscurità, mentre un coro di risatine proveniva dalla penombra.

Corse.


"Così mi stai dicendo…" lo spaventapasseri nel seminterrato si inginocchiò per arrivare all'altezza degli occhi di Bobble. "Tu sei un Cavaliere dell' Apocalisse…"

“E tu lo sai. Lo capisci. Puoi vedere cosa sono, vero spaventapasseri?”

L'entità emise un suono simile a una porta di legno scricchiolante; uno snerk, forse? "Cosa posso fare per te?"

"Per mancanza di una frase migliore, voglio che tu fiorisca". " Bobble sorrise. “Vederti così mi spezza il cuore. Avevi un tale potenziale. Sembravi così promettente. Cosa ti è successo?"

“Quei fottuti scienziati e gli assassini del paranormale. Mi tengono in pugno. Mi hanno quasi preso l'ultima volta. Devo passare inosservato per un po'. Trovare un nuovo covo. "

“Mm. Quindi ti stai nascondendo in una baracca nel bosco, con elettricità rubata, sprecando la tua vita." Lo provocò Bobble.

"Fottiti, clown."

"E se…" offrì Bobble, ignorando la maledizione. "E se ti dicessi… che potrei darti un modo per batterli. Per diventare di più. Più che una leggenda metropolitana?"

"…sto ascoltando" mormorò l'entità.

"Un mio amico-un grande buon amico, ti piacerebbe-è andato a prendere in prestito un oggetto dai nostri comuni nemici che potresti trovare interessante."


Improvvisamente un coro di risate emerse dalla natura attorno alla Zona-097. In preda al panico, Mathews fuggì verso i proiettori in avaria, incapace di pensare a causa della paura. In preda al terrore superò i corpi insanguinati e lacerati dei suoi vecchi compagni; dietro di lui, poteva sentire piccoli piedi che calpestavano le pozze di sangue, inseguendolo nel buio.

Mathews sfondò le porte del cortile di contenimento principale, un piede si incastrò su una radice - inciampò, cadendo di faccia su una zucca. Esplose a causa della forza dell'impatto, il sangue caldo schizzò ovunque, ricoprendo Mathews. Mentre soffocava, cercando di sollevarsi, qualcosa gli afferrò il collo; una piccola mano scheletrica, protesa dai resti della zucca.


"I tuoi tipi hanno sempre voluto qualcosa in cambio."

"Oh, non saprei… sono Guerra, dopo tutto, e questo È l'autunno del mondo. L'arrivo del Grande Raccolto e tutto il resto." Bobble si sistemò i guanti, sorridendo orgoglioso. "È tutto molto significativo. E abbiamo una storia, io e te."

Lo spaventapasseri guardò di nuovo il clown, spostandosi sulla sedia. "È così?"

"Oh, sì. Sei stato portato in vita quando alcuni orribili bambini umani hanno cercato di evocare un demone, non è così?" L'espressione di Bobble cambiò leggermente. "Ho una cosa per i bambini. Ho uno spettacolo solo per loro, vedi. Insegno loro ogni sorta di meraviglia. Omicidi, incendi dolosi, torture, tutte cose divertenti. Mi chiedo cosa ho insegnato a quegli orribili bambini che ti hanno creato?"

Il demone si avvicinò. "…Mi sta dicendo…"

"Sì. ora ci siamo."


Lottando, Mathews lanciò via lo scheletro insanguinato che si frantumò contro un albero. Si asciugò il sangue dagli occhi; lentamente e si rese conto che tutto si era fermato. Il vento, la pioggia, le urla e le risate. Tutto era completamente silenzioso.

Lentamente, tremante, si voltò per guardarsi alle spalle. Dozzine di figure lo guardavano silenziosamente. Lo avevano circondato in un ampio cerchio in modo da privarlo di qualsiasi metodo di fuga. Alcuni sedevano sul muro di contenimento, altri sbirciavano da dietro zucche e alberi.

Alcune erano indistinti ombre grigie e nere. Altre erano quasi umane, salvo per la pelle giallastra. Altre ancora erano semplicemente scheletriche, con coperte o animali di peluche cercando di emulare in modo sinistro una vita innocente.

Il fruscio di alcuna foglie dietro di lui lo fece sussultare.


"Il mondo sta finendo, spaventapasseri. Ed io sono Guerra." Bobble allargò le braccia con le mani tese. "È il Grande Autunno, ed è tempo del raccolto insanguinato. I frutti dell'età dell'Uomo sono maturi e pronti."

Bussarono alla porta. Lo spaventapasseri si fermò, socchiudendo gli occhi.

"Una consegna speciale. Oh sì, sì. Vai. Apri la porta."


Mathews si guardò indietro, congelato dal terrore. Una figura - lo spaventapasseri - apparve dietro di lui, gli occhi ardenti come carboni. Rise; producendo un suono orribile, come un gatto che sta annegando.


"Questo è il tuo esercito. Consegnato dalla Paura stessa."

"Tutti quanti?"

"Finché tieni quel flauto sì. E c'è di più."

"Davvero?"

"Dimmi… la frase 'rattoppo di zucca infestato' significa qualcosa per te?"


Lo spaventapasseri colpì, tagliando la gola dell'agente Mathews, ridendo e spostandolo con un calcio. Improvvisamente i bambini intorno a lui - i fantasmi, gli spiriti, i non-vivi, i non-morti - ulularono in un coro infernale.

I suoni di tamburi e tubi iniziarono a soffocare il frastuono, il cielo si divise in un fragore di tuoni. Lo spaventapasseri si girò verso il centro del cortile di contenimento, gli occhi che ardevano come carboni, i fuochi illuminavano il cielo.

Tutto SCP-097 - la fiera in rovina, gli alberi, le spine e le viti aggrovigliate, le centinaia di zucche - improvvisamente si spostò, miriadi di piante si sradicarono e strisciarono da una parte o dall'altra. Era come se l'intero posto si fosse svegliato e ora fosse in piedi sull'attenti.


"Oi, clown. Dimmi una cosa."

"Hmm? Qualsiasi cosa per te, amico mio."

"Cosa ci guadagni tu in tutto questo?"

"Oh, sciocco, sciocco spaventapasseri. Non hai un cervello, vero? Io sono Guerra. Non sarebbe una guerra ben organizzata senza un generale, no?" rispose Bobble con un sorriso malizioso. "E quale miglior generale si potrebbe chiedere nell'autunno dell'uomo, se non il simbolo del raccolto stesso? Uno spaventapasseri ambulante, che cavalca il cuore stesso dell'autunno, al comando di un esercito di bambini morti in un raccolto insanguinato. È tutto molto metaforico. Non apprezzi queste immagini? "

Lo spaventapasseri si fermò un momento, considerando questa logica. Un basso scricchiolio gli sfuggì dalla gola, qualcosa tra un sospiro di contentezza e un grugnito di approvazione.

"Lo adoro."


SCP-097-1, la grande zucca nel cuore del caos, cominciò a pulsare come un cuore. Iniziò lentamnete e poi accelerò sempre più velocemente, i tamburi, i battiti dei tubi e i canti erano a tempo con la luce. Lo spaventapasseri si avvicinò, tenendo il tubo pezzato sulle sue contorte labbra di legno.

Iniziò una nuova canzone.


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