Le Direttive Sonnambule Hanno La Priorità

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di Nagiros

I suoi colleghi sognavano l'irreale, ma a Kassidy non rimanevano che tagli fatti con la carta.

Soosh il fascicolo fu sollevato dalla scrivania, rimase attaccato alla garza insanguinata sul suo pollice per un po'. Il plico venne poi riappoggiato sul legno di mogano — ora con un po' di rosso in più accanto al titolo.

Elemento Inbox #045T

alla Dott.ssa Kassidy Kara, Sito-17 (URGENTE)


Era facile odiare quel foglio, per così tanti motivi poi. Sia nei suoi sogni che nel mondo reale, era una piaga che inzozzava il suo ufficio altrimenti immacolato. Ma i sogni sono sogni, e il lavoro è il lavoro, e Kassidy sapeva ben distinguerli.

Sfortunatamente, l'Elemento Inbox #045T sembrava motivato a ignorare quella distinzione.

Le sue routine diurne e notturne erano praticamente identiche, divise soltanto dalla loro sostanzialità. In ognuna, girava il pomello della porta del suo ufficio e vedeva #045T appoggiato sulla sua scrivania di mogano, proprio come il giorno prima. Per la metà del tempo, avrebbe usato una lama per farsi un taglio sul pollice, e svegliandosi avrebbe sentito una forte frustrazione. I suoi colleghi ricevevano visite da farfalle iperreali che danzavano attraverso un cosmo risplendente: una deformazione professionale comune per il Dipartimento di Irrealtà. Ma i suoi riposi notturni erano perseguitati da visioni dello stesso modulo assetato di sangue che aveva ignorato da una settimana ormai.

Forse portava con sé un agente memetico che faceva presa sul suo subconscio finché non avrebbe finalmente firmata sulla linea tratteggiata. Per Kassidy non sarebbe stata una sorpresa.

I giorni al Sito-17 sembravano farsi più corti, li passava evitando le scartoffie che richiedevano la sua attenzione. Le notti, invece, si facevano ogni volta più lunghe fino a che a Kassidy non sembrava di aver passato un'eternità nel suo ufficio, guardava la pagina sotto ai suoi occhi, si rifiutava di dare la sua firma. Era una discussione senza fine che finiva sempre allo stesso, sanguinolento, modo. Presto i segnali degl'effetti della mancanza di sonno iniziarono a farsi vedere — strano, forse perché, dormiva tranquillamente ogni notte.

Ma Kassidy riuscì a mantenere bene la facciata; i sogni erano sogni, e il lavoro era il lavoro, e doveva separare i due.

Una notte, aprì la porta dell'ufficio come aveva sempre fatto e si sorprese di vedere un simulacro di sé sulla sua sedia da lavoro, che giocherellava con l'angolo del fascicolo sulla scrivania. L'impostore era composto da documenti bianco crema scarabocchiati con inchiostro nero pece, era malamente assemblato così da avere le sembianze di un essere umano, era stato creato da qualche abile maestro d'origami che esisteva solo nella sua testa.

Il simulacro di carta guardò verso Kassidy mentre entrava e porse #045T. Prese il fascicolo dalle sue mani, e trascinò una delle sue dita di carta lungo la linea punteggiata, come per dire, "Firmi qui, prego."

Il fascicolo venne stracciato prima che la copia potesse sbattere gli occhi, lasciò ferite profonde nei palmi di Kassidy. Afferrò l'essere per il collo, così trascinandolo dalla scrivania a sé.

"Perché lo stai facendo?" gridò.

La replica taceva. Poi, sfilò via una pagina da sé e la porse a Kassidy.

Una Teoria sugl'Oggetti Notturni

della Dott.ssa Kassidy Kara, Sito-17



[…]
È altamente improbabile che l'anomalo non influenzi il mondo dei sogni in egual misura che col mondo reale. Ogni particolarità narrativa o logica all'interno di un sogno può essere indistinguibile da un'anomalia, questa modellata e contorta attorno al peso di qualche preoccupazione imprecisata. Il mondo notturno è dove le fantasie e le torture più profonde dell'umanità sono rese manifeste.

Cosa sono i sogni se non microcosmi dei loro sognatori? Se un sogno è persistente, urgente ed esigente azioni, allora è certamente di massima importanza per il sognatore risolvere il disturbo nel mondo reale. Certamente non accetterebbe di farsi torturare per sempre.


[…]

Soosh fece il fascicolo nelle sue mani, e la Dott.ssa Kassidy si svegliò. Sentì il cuore inabissarsi guardando la tenue luce del mattino che presagiva il suo futuro: #045T era vivo, e voleva sangue.

Ciò che prima era stato un clone di carta divenne due, poi quattro, poi otto, si riproducevano dietro alle porte serrato e porgevano la stessa pagina. La sua scrivania divenne carta, poi la sua sedia, poi la stessa stanza. Una notte sognò di aprire la porta dell'ufficio e di sentire lo sterile scrosciare della carta dove sarebbe dovuto esserci un pomello. I tagli furono profondi quella notte.
Ormai, si erano accumulate montagne di scartoffie sulla scrivania, incorniciando il temuto #045T fra le loro altezze. I suoi colleghi iniziarono a notare un cambiamento, anche se non riuscivano ancora a capire quale potesse essere. Le sue prestazioni stavano calando — aveva gi à ricevuto un avviso per cui avrebbe avuto un incontro col Direttore del Sito il giovedì. Era solo un foglio di carta; perché non poteva semplicemente firmarlo e andare avanti?

In poco tempo la comodità dell'ufficio venne bandita dai suoi sogni, sostituita da un campo di qualche ricordo d'infanzia lontano, i fili d'erba venivano sostituiti con schegge taglienti di legname, la terra era disseminata di brandelli aggregati di fascicoli di manilla. Sull'orizzonte incombé una rozza belva di inchiostro nero e spazio bianco, voltò la testa cieca verso Kassidy prima che corse via. A volte, quando Kassidy cadeva e si faceva tagli alle gambe, la belva gridava.

Cosa sono i tormenti se non microcosmi del tormentato?

E cos'è la modulistica se non un microcosmo della burocrazia?

Poi sognò il nulla.

Non c'era nessun altro, galleggiava in un vuoto senza suoni, ricevendo soltanto il saluto del fascicolo maledetto. Nuotò attraverso la landa d'inchiostro, prese fra le mani il documento, e lo lesse per la milionesima volta.

Elemento Inbox #045T

alla Dott.ssa Kassidy Kara, Sito-17 (URGENTE)


Ordine di Terminazione per SCP-████ tramite Tecniche di Rimozione Iperreale

dal Dott. Thomas Graham, Sito-17



Stando al consenso della maggioranza del Consiglio dei Sovrintendenti, SCP-████ è stato messo in lista per la dismissione. A causa delle sue proprietà extradimensionali e contraconcettuali, il metodo più efficace per neutralizzarlo è una rimozione totale della sua identità dalla realtà di base e dalla linea temporale di base.

Il Comitato Etico ha emanato che la natura di anomalia sapiente prossima all'umano di SCP-████ è irrilevante all'efficienza del suo contenimento, come la opposizione intrapresa contro la sua terminazione.

Il Dipartimento di Finanza ha stimato che una neutralizzazione non letale degl'effetti di SCP-████, anche se praticabile, sarebbe notevolmente più costosa di una rimozione dalla realtà di base, ed è di conseguenza sconsigliata.

[DATI REDATTI; NON È NECESSARIO INCLUDERE INFORMAZIONI ULTERIORI]

A causa della natura di questa procedura, è richiesto il consenso da parte di un rappresentante del Dipartimento di Irrealtà. Attendiamo una risposta in tempo debito.

Per favore firmi qui:

Un migliaio di uomini di carta sussurrarono nel suo orecchio. Un'allodola nera esigé una firma, affiancata da un titano di inevitabilità cieco. Una mano si protrasse dal vuoto d'inchiostro e sporse il suo pollice in avanti.

Kassidy stringeva un coltello macchiato d'inchiostro. Un colpo e la mano di qualcun altro sarebbe stata nel taglia carte — i tagli con la carta e le scartoffie sarebbero stati buttati via assieme. Con la sua firma, poteva di nuovo sognare di farfalle cosmiche e tutto ciò che doveva fare era firmare la condanna a morte di SCP-████.

La penna rimase immobile sopra al foglio e Kassidy ci rifletté. lentamente, scarabocchio "SCP-████" e scrisse ai margini, "Dott.ssa Kassidy Kara, Sito-17". Poi, infine firmò il documento.

L'Elemento Inbox #045T cadde a terra, aveva compiuto il suo scopo. La firma non significava nulla — nient'altro che spirali d'inchiostro su carta — ma l'ordine di terminazione turbinò con forza di volontà propria, mutandosi e contorcendosi attorno allo spazio che la Dott.ssa Kara occupava.

Alle 4:25, una richiesta per il suo file personale risultò soltanto in un error 404. Similarmente un buco nero virtuale apparse dove ci sarebbero dovuti essere i suoi social media e vari documenti disposti negl'archivi del Dipartimento di Irrealtà implosero spontaneamente. Una ricerca in seguito avrebbe rivelato il suo ufficio disseminato di scartoffie incomplete, ma segnato da un rettangolo di spazio vuoto sulla scrivania dove ci sarebbe dovuto essere un ordine di terminazione. Era quasi come se non fosse mai esistitu.

Oltre la portata del tempo e dello spazio, Kassidy dormiva e sognava qualcosa di nuovo.

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