Un'Eredità Razionale

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Il Collettivo Eidolonici Uniti A-78xD si consideravano tipi ragionevoli; o un tipo, a seconda della prospettiva. Noi/esso/loro non capivano realmente il linguaggio umano, tutto basato su "nomi" e "aggettivi" e "tempi verbali" e chi sa cos'altro. L'A-78xD non parlava: esso/noi/loro non avevano organi per vocalizzare, così in genere si affidavano a metodi puramente mentali di comunicazione. Questo risultava in una comprensione particolarmente salda delle procedure legali, dato che non ci possono essere "righe piccole" se gli accordi scaturiscono dalla comprensione reciproca; sfortunatamente, a causa della struttura sconfortante del cervello umano, la comunicazione psionica era impossibile, perché i cervelli umani erano attraversati da falle strutturali chiamate "vasi sanguigni" che esplodevano invariabilmente al minimo contatto con la super-mente dell'A-78xD. Noi/esso/loro erano giunti alla conclusione che essi fossero una sorta di sistema di backup del sistema di comunicazione, nel caso in cui i neuroni venissero distrutti; questo era il modo in cui Ruprecht se ne serviva, perlomeno.

Ad ogni modo, come si è detto, l'A-78xD sono/erano/era un gruppo/un tipo/dei tipi ragionevoli, quindi avevano preparato dei pratici bigliettini per facilitare la comunicazione con i futuri eredi, ovvero proprio le persone sedute di fronte ad uno dei molti corpi/amici/alleati/servitori dell'A-78xD.

L'istanza in questione tirò fuori il primo bigliettino.

ossequi per i sensi del diritto, in nuce senza indugio soggettivo.
Contemplazione statistica? Valido, inviolato
Ai sensi del diritto d'essere celere, immediato
vasi (sanguigni) Confortevoli? nutrimento disponibile

I futuri eredi parevano a disagio. Skitter Marshall si mosse leggermente sulla sedia.

"Potrei avere dell'acqua?"


La mattina del 26, Skitter si era svegliato in un letto che non gli era familiare.

Si aspettava che accadesse qualcosa di strano o inusuale quel giorno, e date le modalità con cui la lettera gli era stata consegnata, non sapeva cosa aspettarsi. Skitter non era stato con le mani in mano nei giorni precedenti. La sua mente aveva esplorato diverse possibilità: cos'era il "Collettivo A-78xD Eidolonici Uniti"? Perché non aveva mai sentito parlare della "MARSHALL, CARTER E DARKE LTD.", e perché una ricerca web su di loro non aveva prodotto risultati? Perché la lettera era così incomprensibile? Si sentiva pronto ad ogni sorpresa.

Per questo motivo, non aveva trovato così sconvolgente l'essersi svegliato in un letto differente.

Quel che lo aveva sconvolto era stato il trovarsi circondato da venti figure da incubo prive di volto in giacca e cravatta.

Ed era rimasto ancora più sconvolto quando uno di loro era entrato nella stanza, indossando un grembiule rosa a fiori sopra lo stesso completo degli altri, e gli aveva posato delicatamente in grembo un vassoio con uova, pancetta, caffé e toast imburrati.

Aveva socchiuso gli occhi, studiando le istanze di A-78xD una alla volta. Giudicò che era probabilmente poco educato ringraziare verbalmente delle entità che non sembravano in grado di vocalizzare in risposta; tuttavia, dato che sembravano tutti fissarlo (nonostante l'assenza di occhi), ne dedusse che probabilmente ci vedevano. Alzò il pollice in su, e immediatamente le ventun istanze di A-78xD nella stanza risposero con quarantadue gesti identici.

La colazione era deliziosa.


Skitter prese un sorso d'acqua mentre l'istanza di fronte a lui continuava a scorrere fra i cartellini. Poi si fermò, ne estrasse uno dalla pila e lo capovolse.

una qualche Eredità razionale della compagnia
MARSHALL, CARTER E DARKE LTD.
è sono desiderio di molti.

Robert Carter sospirò.

"Be', meno male. Non vorrei mai ereditare qualcosa in modo irrazionale."

Skitter fece un sorrisetto. L'istanza girò un'altro bigliettino, tenendolo deliberatamente sollevato verso Robert.

profondità per incomprensibile

"Sì, sì, questo lo avete già detto."


La mattina del 26, Robert si era svegliato in un letto che gli era estraneo.

La prima cosa che notò, per strano che fosse, fu che la stanza non aveva l'odore di Vegas. C'era una leggera nota di… ozono? Sentiva anche un formicolio alla lingua.

La prima conclusione, prima ancora di alzare la testa dal cuscino: fuga di gas. Evacuare.

Balzò in piedi dal letto, notando che la stanza non era quella in cui si era addormentato, cosa che registrò mentalmente non appena finì faccia a faccia con un'istanza di A-78xD.

"Uhm."

Spalancò gli occhi, si girò, e vide le altre diciannove istanze nella camera.

"Ahhhhhhhh."

Non aveva urlato, né si sentiva particolarmente impaurito. Era più un gemito di confusione. Un sogno? Si morse l'interno della guancia, che sanguinò leggermente; eppure, data la presenza di venti esseri senza volto nella stanza con lui, la sua opinione sulla scena tendeva ancora più al sogno che alla realtà. Guardò le entità in tenuta da ufficio, poi sé stesso, ancora vestito con la biancheria in cui aveva dormito. Scosse la testa: davanti all'esistenza di quegli orrori impossibili, la sua prima preoccupazione era quella di essere seminudo.

Il completo che gli portarono era il più comodo che avesse mai indossato.


il domandare moltevolte non è.
piano ognifatti di MARSHALL, CARTER E DARKE LTD.
abbondanza con piacere

L'istanza girò il cartellino

pianorgente Libreria per supplemento?
se confusione, Chiamare locale e supporto
oppurtrimenti tecnomante

L'istanza girò di nuovo il cartellino.

torcere assistenza da subnanometrica
trivialità ingenerano rimpianto
ai sensi della fortuna inpuntaforchetta masticare

L'istanza girò di nuovo il cartellino.

problema?

Skitter si girò verso Robert.

"Quanto sei riuscito a seguire?"

"… ho concluso che quel pezzo di carta ha quattro lati. A parte questo, nulla."

"Io credo di aver capito cosa intende con Libreria… a parte questo, idem."

Iris si intromise.

"Se abbiamo domande, i registri della compagnia sono nei file, e non c'è bisogno di chiedere per consultarli. Sono tenuti nella libreria planare, che immagino sia la stessa Libreria conosciuta da Mister Marshall. Dovremmo assicurarci di leggerli per intero e prendere familiarità con essi il prima possibile. Suppongo che stia paragonando l'assimilare informazioni al consumo di cibo, nel senso che dovremmo masticare più informazioni possibile."

Robert alzò un sopracciglio; Skitter fece spallucce; ma l'entità girò nuovamente il cartellino.

antiproblema individuato.
amabile Darketezza!


La mattina del 26, ERA IL FOTTUTISSIMO SLENDERMAN.

Il primo pensiero di Iris: corri come il vento.

Il pensiero successivo: non puoi seminarlo. Uccidi il bastardo.

Si tastò le tasche dei pantaloni. Chiavi. Cacciavite. Taglierino.

Tirò fuori il taglierino, digrignò i denti, spalancò la porta e lo conficcò in profondità nel torso dell'ignara istanza di A-78xD.

Scoppiò come un pallone.

Le sue interiora erano una schiuma color giallo sporco ad altissima pressione con la consistenza del pus: schizzarono ovunque lungo il corridoio. Iris si pentì immediatamente di aver digrignato i denti, visto che una buona quantità le era finita in bocca.

Sputò e tossì, pulendosi le narici e gli occhi, cercando di rimuoverla dai capelli e rabbrividendo con il tipico disgusto di chi viene ricoperto da frattaglie di eidolon. Indietreggiò alla cieca, scivolò sul viscidume e ricadde nel suo appartamento; appena mise una mano sul pavimento per alzarsi, sentì della carta fra le dita coperte di poltiglia.

Iris raccolse le lettere, le posò sul vicino tavolo, chiuse la porta, rimosse lo schifo che le restava sugli occhi, si fece una lunga, lunga doccia, indossò abiti puliti, fece una pila di quelli che aveva prima con l'idea di bruciarli, infine lesse le lettere; solo allora comprese quel che era accaduto.

"Oh. Oh merda."

Si sentì eccezionalmente imbarazzata quando arrivò l'istanza successiva, tenendo davanti a sé una cartolina:

scusanti per creapanico
Consumazione lettera idealizzata
apprezzamenti; prego Seguire

Iris preparò uno zainetto con le cose essenziali, lo infilò a tracolla, chiuse la porta di casa e raggiunse l'istanza nel corridoio, dove si fecero strada in mezzo ai resti di eidolon; l'istanza si fermò davanti all'ascensore d'acciaio, infilò una chiave rossa di metallo nella serratura di sicurezza e girò.

L'ascensore si aprì come al solito, ma dietro le porte c'era un lungo passaggio rivestito di una pietra nera lucida che Iris non riuscì ad identificare. Seguì l'istanza all'interno, e la porta si chiuse dietro di loro; si incamminarono in quello che, se l'universo avesse giocato pulito, per quanto ne sapeva Iris sarebbe dovuto essere dello spazio vuoto a diversi metri dal terreno.


Inchiostro parlante Requisito per. perdutagente richiede.
inserzione ascatto al Perforato indicativo;
servitore sapiente rimanente guida

Skitter e Robert guardarono il foglio con aria assente, poi si voltarono quasi all'unisono verso Iris, che sospirò.

"Inchiostro parlante. Vuole che firmiamo qualcosa."

concordanza.
sicurezza abitamento;

L'istanza incravattata tirò fuori una spessa valigia, apparentemente dal nulla, e passò ai nuovi soci tre ampie buste gialle sigillate con il loro nome, assieme a tre penne d'argento.

Lessero i documenti: ci furono ogni tanto degli hmmm, e degli ahhhh, e risatine quando finalmente compresero cosa stavano ricevendo. Non lo sapevano in quel momento, ma i documenti non erano identici. Iris firmò per prima, seguita da Skitter, e finalmente Robert appoggiò la penna sul foglio.

Usarono inchiostro verde.

acquiescenza apprezzativa -
rimediare ottusità al rappresentativo aziendale
aspettative orarie

"Qualcuno dall'azienda dovrebbe essere qui a breve."

L'istanza annuì, raccolse le carte, le battè sul tavolo per riunirle, poi le infilò in una singola busta, mise la busta nella valigia, la chiuse e la bloccò, poi rimise la valigia nel posto da dove l'aveva estratta - anche se nessuno riusciva a vederlo.

reiterativo del rendergrazie
sicurezza abitamento;
buonifuturi desiderabili del soggetto!

Le altre istanze scivolarono fuori dalla porta, lasciandone solo una sulla sedia di fronte a loro; quella si alzò in piedi, strinse scrupolosamente la mano di ciascun nuovo socio (cosa che ognuno di loro avrebbe in seguito ricordato come paragonabile ad un massaggio con un calzino pieno di gelatina). L'istanza si fermò sulla porta, e consultò un bigliettino che non aveva sentito il bisogno di mostrar loro.

attenti ai ticchettanti

Il Collettivo A-78xD Eidolonici Uniti lasciò la stanza.

Iris, Robert e Skitter avevano molto di cui discutere. Iris parlò per un po', poi fu il turno di Robert; Skitter lo interruppe, Robert lo interruppe di nuovo, Iris mediò, poi parlò a lungo senza venire interrotta. Quando smise di parlare, gli altri due si dissero d'accordo, pur puntualizzando alcune questioni; Iris le chiarì e sorrise ironicamente.

"Sempre che ci stiate, s'intende."

Robert fece un sorrisetto, Skitter un ghigno e poi replicò:

"Credo di poterci convivere."

Bussarono alla porta.

Era il rappresentante.

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