SCP-HIC-IT-J
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la damigiana.

Elemento #: SCP-HIC-IT-J

Classe dell’Oggetto: I. G. T.

Procedure Speciali di Contenimento: SCP-HIC-IT-J è contenuto al Sito Bacco, giùin cantina al fresco coll'altro vino. Bisogna stare attenti a prenderlo che si nasconde al buioi e a prenderlo su che dopo tutto si ofusca e non si capisce più nulla. Ogni tanto lo si porta su quando vien qualcuno di inportante, come un Dottore o un Direttore oun Suvrintendente, sennò tenetelo sempre di sotto in cantina.

Descrizione:SCP-HIC-IT-J è una damigiana in vetro, fatta di vetro, capienza 30 litri. Tiene dentro 30 litri di vino, meglio se rosso. Quando tu bevi dalla damigiana stai bene, e senti la testa leggera e le gambe molli e la bocca un po’ secca però comunque stai bene perché il vino è buono e chi beve è buono perché non ha nulla da nascondere e non fa la spia che chi è spia non è figlio di Maria non è figlio di Gesù e quando muore va laggiù va laggiù da quell'ometto che si chiama diavoletto.

SCP-HIC-IT-J poi si rienpie quado hai bisognio, tipo quando sei giù perché ti hanno detto “per me sei solo un amico, mi dispiace”, oppure quando sei con gli amici e hai bisogno di berti un goccio per stare sereni e allegri, che non tutte le volte si può stare allegri perché quando sei a lavorare non importa dove se in officna o nel campo alla fine della giornata ti senti stanco e non hai più oglia di fare nulla allora ti bevi un pò di vino e sei a posto torni a casa e vai a dormire contento e ttto va bene, poi la mattina stai con la testa che batte e fa male porco cane anche adesso. Quando poi parli di SCP-HIC-IT-J o ci scrivi qualcosa su con quello lì vicino si avverte la sensazione di aver beuuto un po’ troppo, ma se si sta bene va bene lo stesso perchè quando si sta bene quello è l’importante che se si sta male dopo che è troppo non si capisc più.

SCP-HIC-IT-J lo si è trovato una sera a Bassano del Grappa, là di Treviso, in mesi ai grembani dentro a un’osteria. Purtroppo nessuno si ricorda come lo si è trovato: i due agenti che si erano fermati lì perché ahnno avuto bisogno di andare al bagno hanno poi portato fuori quea perché lo avevano vinto a briscola contro dei vecchi del paese e se lo sono portati via con loro. Si ricordano che li hanno fermati pure i carabinieri per strada sulla A4 perfché divevano che erano sulla corsia sbagliata e avevano già cavsato sei incdienti ma li hanno lasciati andare via perché si sono bevuti tutti un po’ di Merlot o Cabernet o Francia o come si chiama che comqune è vino e quindi fa bene anche a loro che quando sei al lavoro di notte un goccio ti tiene su che il caffé non è buono come il vino e fa pure più bene. Sono poi arrivati al Sito Bacco e sono andati in cantina col bottiglione, forse sono ancora là chissà.

Addendum HIC.1: Intervista

Intervistatore: Dottor Umberto Biagio Riaco

Intervistati: Agente Bettino Rillo, Agente Carlo Iocco

Prefazione: I due agenti avevano trovato la damigiana e adesso gli si fanno domande per capire come e cosa è successo.

[INIZIO LOG]


Dottor Umberto Biagio Riaco: Allora, mi spiegate o no cosa avete fatto? Registra, si?

Agente Carlo Iocco: Mi pare di no, te che dici?

Agente Bettino Rillo: Ma sì che funziona, che dici?

C. Iocco: Ma che ne so, non vedo niente di acceso…

B. Rillo: Oh ma fidati, che so come fare le cose.

C. Iocco: Va beh, sai tutto tu allora…
U. B. Riaco: Oh, non agitiamoci eh. Che qua, si fan cose serie.

B. Rillo: Eh sì ho capito, ma non vede che scimmia che è?

C. Iocco: Ooh, ma come ti permetti, capra!

B. Rillo: Ma scusa ma non eri calabrese te? È un’offesa dire che siete scimmie?

C. Iocco: Certo che lo è, mongolo, ma meglio scimmia che sloveno come te!

B. Rillo: Cosa urli, io dico che sei sbronzo!

C. Iocco: Ma mi dai dello stronzo? Coglione!

B. Rillo: Coglione sarai tu!

[I due provano a picchiarsi, ma finiscono per aggrapparsi l’uno all’altro, ridendo infine in maniera ebete.]

U.B. Riaco: Ma allora, che son questi modi? Moderiamo i toni e i comportamenti per cortesia! Ricordatevi che qua, poi, l’unico che può dire che se siete coglioni sono io.

[B. Rillo e C. Iocco iniziano a ridere in maniera sempre più sguaiata.]

U. B. Riaco: Che avete da ridere, zucconi?

C. Iocco: Ma qua, se proprio proprio vogliamo dire, il coglione è lei.

U. B. Riaco: Sentiamo, perché?

C. Iocco: Questa qua, no, è un’interrogazione, sì?

U. B. Riaco: Interrogatorio in caso, ma diciamo intervista, sì. Perché?

C. Iocco: Ecco, sì, quella lì; bastiamo giusto io e sto coglione qua no?

B. Rillo: Ou!

U. B. Riaco: Basta su. Sì servite voi due, mi pare. Avete preso voi l’oggetto no?

C. Iocco: (battendo le mani) Bravissimo, esatto.

U. B. Riaco: Eh, e quindi?

C. Iocco: E quindi…

U. B. Riaco: Beh?

C. Iocco: Oddio, non ricordo più che volevo dire…

B. Rillo: E poi sarei io il coglione.

C. Iocco: Ah, che rabbia. Lo avevo qua (indica la punta della lingua), adesso non so più.

U. B. Riaco: Vabbè, vuole qualcosa da bere, Acqua?

C. Iocco: Per carità, se ha del rosso ben volentie-

[Gli agenti B. Rillo e C. Iocco si ammutoliscono per alcuni secondi, poi si guardano, come stupefatti, e si mettono nuovamente a ridere.]

U. B. Riaco: Ma allora, mi prendete per il culo o cosa?

B. Rillo: Eh, dottore, mi sa che si è ricordato! Ahah!

U. B. Riaco: Ah sì, quella roba. Bene, me la dica, Iocco!

C. Iocco: Io, uh, oddio…

[L’agente continua a ridere in maniera scomposta]

U. B. Riaco: Beh, allora? Mi coglionate ancora, o mi fa sapere perché sono coglione? Lei, Rillo, lo sa?

B. Rillo: Oh sì.

U. B. Riaco: Sentiamo allora: perché sarei un coglione?

B. Rillo: Perché che porta la damigiana a fare qua dentro?

U. B. Riaco:

[I due agenti continuano ancora a ridere per cinque minuti, mente il dottor U. B. Riaco si tiene la testa tra le mani.]

B. Rillo: Quindi? Che dovevamo fare?

U. B. Riaco: Mi è scappato di mente. Non avete sonno anche voi? Ho alla testa come un masso, in fronte. Me la sento pure arrossata…

C. Iocco: E pure il naso!

[FINE LOG]


Postfazione: Più avanti ci si riprova, stavolta senza il bottiglione.

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