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CONTENUTO PER ADULTI
Questo lavoro contiene contenuti per adulti non adatti a tutti i lettori.Rappresentazione grafica di sangue, gore o mutilazione di parti del corpo
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Rappresentazione esplicita di atti sessuali.
Presenta atti sessuali non consensuali.
Presenta gravi abusi su minori.
Presenta scene di autolesionismo
Presenta scene di suicidio.
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Procedure Speciali di Contenimento: A partire dal 01/04/2000 i resti inerti di SCP-6626 sono stati smantellati e inviati presso il Deposito del Sito-77 per sicurezza. Nonostante la neutralizzazione di SCP-6624, il paese di Gesualdo deve rimanere monitorato in caso di aggiornamenti.
Descrizione: SCP-6624 è un apparato capace di riprodurre musica corale possedente specifici attributi anomali in base alla composizione. Il suddetto apparato incorpora a sé 124 cadaveri umani ben conservati, un sistema di canne in bronzo e un mantice costruito dallo stomaco e dai polmoni di una balenottera. SCP-6624 è controllabile attraverso 12 tastiere, così come da un gran numero di leve, pulegge e pedali. A giudicare da questo, sembra che SCP-6624 sia attualmente non operabile da esseri umani non anomali. Le pulegge sono attivate via trazione ritmica da 3 catene in bronzo, che inviano aria alle componenti umane per mezzo del sistema di canne. Quest’ultime sono alterate da 6 leve, che possono restringere o aumentare il flusso d’aria in vario modo. Per controllare l’invio d’aria alle componenti umane vi sono 48 pedali, collocati in numero di 4 al di sotto di ogni tastiera. Ciascuna di queste dispone di 88 tasti, i quali a loro volta consentono di modificare l’impiego da parte delle componenti di bocca, lingua, gola e laringe.
L’utilizzo di SCP-6624 provocherà sia il rilascio di vapore da prese d’aria sparse per tutto il paese sia un suono costante d’ingranaggi moventi. Ciò implica che l'energia del vapore e gli ingranaggi giochino un ruolo nell'intero apparato, ma l'insolita acustica della camera di SCP-6624 ha reso difficile rintracciarne la fonte. Ulteriori informazioni riguardanti SCP-6624 e i suoi meccanismi ne richiederebbero in ultima istanza la dissezione/smontaggio, ma tali azioni potrebbero potenzialmente danneggiare o addirittura distruggere SCP-6624 e sono quindi vietate.
Le componenti umane di SCP-6624 sono state inizialmente registrate come decedute ma le scansioni dell’elettroencefalogramma hanno rivelato una presenza incessante di attività cerebrale. Dopo ulteriori esami sulla risposta agli stimoli, sull’attività delle onde cerebrali1 e sui livelli di endorfine, è stato concluso che componenti siano dotate di coscienza e soffrano un’incredibile disagio.

Una fotografia degli assalitori, scattata da Silvestro Criscione (1953).
SCP-6624 è stato scoperto al di sotto del Castello di Gesualdo2, presso l’omonimo paese, a seguito di indagini condotte nel 1953 su un rapimento e omicidio di massa. Isabella Colasanti, talentuosa ma poco conosciuta cantante veneziana di 27 anni, venne violentemente rapita durante una rappresentazione del 25/12/1953 a Gesualdo da un gruppo di aggressori mascherati vestiti con abiti insoliti, apparentemente da cerimonia. Attualmente si ipotizza che l'invito di Colasanti a Gesualdo sia stato inviato da coloro che ne orchestrarono la cattura.
I sopravvissuti affermano che gli assalitori siano apparsi sul palco in mezzo a una nuvola di fumo nero e molti hanno ammesso di non aver reagito, pensando fosse parte dello spettacolo. Costoro fecero svenire la signora Colasanti ed eliminarono chiunque provò a intervenire. Silvestro Criscione, un fotografo professionista ingaggiato per l’evento, fu in grado di catturare un’immagine delle figure mascherate durante la loro fuga. L’incidente ha causato la morte di 34 vittime e 12 feriti (incluso Criscione), tutti a seguito di colluttazioni mediante armi bianche di piccole dimensioni o tramite strangolamento con un certo tipo di garrota.
Le forze dell'ordine locali si sono dimostrate inefficaci nelle indagini; sebbene inizialmente liquidato come un problema di incompetenza, è stato poi accertato fossero in combutta con gli aggressori. Le famiglie delle vittime, frustrate dalla mancanza di progressi, hanno sporto denuncia allo Stato, che ha prontamente risposto (presumibilmente a causa dell'insolito numero di vittime) inviando una squadra di investigatori a Gesualdo da Roma. L'investigatore Armando Francesco si è occupato del caso, scoprendo una quantità significativa di prove ignorate o disattese, nonché un apparente tentativo di copertura dell'attacco. Si è scoperto che le forze dell'ordine locali hanno supervisionato la distruzione fisica delle prove (compresa la cremazione deliberata dei corpi senza fornire autopsie) come l'esecuzione illegale di "partigiani comunisti", tre uomini di età compresa tra 16 e 20 anni che sono stati accusati per il massacro.
Gli investigatori statali hanno infine scoperto una società segreta operante a Gesualdo. Conosciuta come La Mascherata, la cellula di Gesualdo comprendeva un numero sproporzionato di artisti, scrittori e musicisti, insieme a diversi funzionari comunali e alti membri delle forze dell'ordine. L'interrogatorio dei membri di rango più basso ha indirizzato gli investigatori a una cisterna di epoca romana ubicata sotto al Castello di Gesualdo, un luogo altrimenti sconosciuto al grande pubblico. All'interno è stato scoperto SCP-6624, insieme a una serie di artefatti e documenti legati al culto. È stato trovato anche il corpo di Isabella Colasanti, che era stato parzialmente trattato con un composto chimico sconosciuto. Le prove indicano che fu resa incosciente (originariamente registrata come uccisa) alle 22:40 del 30/12/1953 come parte di un rituale progettato per coincidere con lo zenith.3.
Germano D’Orazio, investigatore che lavorava assieme a Francesco e a un agente sotto copertura della Fondazione, ha riportato queste scoperte. Membri della Fondazione mascherati da agenti delle Forze Armate Italiane hanno preso controllo della città e ne hanno amnesticizzato l’intera popolazione. La maggior parte dei componenti de La Mascherata si sono tolti la vita invece che consegnarsi, gli altri che sono stati catturati hanno preferito mozzarsi la lingua. I cultisti sopravvissuti sono stati trasferiti presso il Sito-██ per interrogatori e per essere terminati.
Otto entità anomale, da allora classificate come SCP-6624-1, rassomiglianti a quelle coinvolte nell’attacco del 25/12/1953 sono state scoperte in uno stato immobile, forse inattive. I corpi sono stati analizzati e corrispondo a quelli di esseri umani normali; ad ogni modo le loro maschere in simil-porcellana4 sembrano essere state fuse ai loro volti attraverso una sostanza nera dalla consistenza viscosa. I tentativi di testare il materiale adesivo sono falliti a causa della sua rapida evaporazione quando rimosso dal suo ospite, e l'esami a raggi X suggerisce che abbia consumato gran parte del loro cranio, compreso l'intero cervello. Sebbene tecnicamente vivi, non parlano né si muovono, né sembrano richiedere alcun tipo di sostentamento. Queste entità sono state trasportate al Sito-17 dove rimangono in un contenimento sicuro.
Alcune missive tra alcuni cultisti anonimi5 indicano una loro importante influenza sulla politica europea, sulla cultura e sulle autorità religiose. Queste lettere contengono riferimenti a SCP-6624, nominato come “Il Coro”, appurando che non possa essere suonato fino all’arrivo de Il Maestro del Rancore, un’entità di apparente importanza6.Si è scoperto che i membri sopravvissuti erano di basso livello e ignoranti in merito, servendo gli interessi di una cerchia ristretta non identificata le cui vere motivazioni rimangono poco chiare.
Tra questi documenti sono state inoltre scoperte sette composizioni musicali e un diario. Questi manoscritti sono stati datati tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo e portano la firma del nobile e compositore Carlo Gesualdo.
L'esistenza di SCP-6624 e i documenti relativi indicano che la biografia pubblicamente accettata di Carlo Gesualdo non sia esatta. Le traduzioni dei suoi manoscritti più rilevanti seguono:
Carlo Gesualdo chiama le proprie composizioni madrigali ma l’unica somiglianza che hanno con questi è l’uso delle vocalizzazioni umane. A causa del loro grado di complessità, richiedono un nuovo sistema di annotazioni musicale, inventato da Gesualdo o adottato da qualche fonte sconosciuta. Queste composizioni con hanno alcun testo ma forniscono istruzioni a chi dovesse suonare SCP-6624, il quale produce suoni che rassomigliano a parole. Pur essendo i titoli in italiano, le parole prodotte da SCP-6624 non coincidono con quelle di alcun linguaggio noto.
Sotto la conduzione del musicologo Dr. Lorenzo Martinelli, i ricercatori della Fondazione hanno cercato di far funzionare SCP-6624 con scarsi risultati. Nonostante l’impiego di più pianisti, è stato determinato in ultima istanza che l’apparato richieda della abilità sovrannaturali (richieste in particolari velocità e coordinazione) che vanno oltre quelle umane.
Ispirato dalla pianola11, il Dr. Martinelli ha iniziato il lavoro su varie modalità meccaniche per ovviare la complessità senza precedenti di SCP-6624. La sua invenzione, il corpolliope automatico12 è stato completato nel 1985, concedendo alla Fondazione la possibilità di testare ulteriormente le capacità anomale di SCP-6624. Gli esperimenti iniziali sono stati condotti sul personale di Classe D e sono stati osservati dai ricercatori attraverso camere insonorizzate, per passare poi ad analizzare direttamente e intervistare i soggetti (quando possibile). I risultati di questi esperimenti sono elencati qui:
Durante un'indagine senza collegamenti con l'anomalia, condotta nel 1997 presso l’Archivio Segreto Vaticano, alcuni agenti della Fondazione hanno recuperato le prove di un altrimenti dimenticata cospirazione per coprire un grave incidente accaduto nella provincia di Avellino. Pur non essendo fatta alcuna menzione di SCP-6624, una serie di lettere tra i membri del Collegio dei Cardinali mostrano frequenti seppur vaghi riferimenti a Carlo Gesualdo e alle sue eccentricità. Sono stati pur trovati un numero vario di effetti personali appartenenti al compositore, probabilmente requisiti dalla sua proprietà, inclusi un documento senza alcun riferimento e cinque composizioni ulteriori considerate troppo complesse per essere eseguite da esseri umani. Queste sono intitolate: Strappato dalle guglie del sacrificio, Il mio ossario trabocca, Dai sogni di febbre dei bambini, e La marcia dei maiali. Ulteriori indagini alla fine portarono alla scoperta di uno sforzo militare sponsorizzato dalla Chiesa per eliminare da Avellino qualsiasi attività anomala nell'anno 1613.
Documenti dall’Archivio Vaticano:
A causa della natura delle anomalie descritte dai documenti vaticani, la Sovrintendenza ha ritenuto necessario cessare ogni ulteriore test sulle capacità musicali anomale di SCP-6624. Gli agenti inviati alla tomba di Carlo Gesualdo a Napoli hanno scoperto che, anziché resti umani, la tomba conteneva le ossa di un maiale.
Addendum 6624.1:
Addendum 6624.2: