SCP-558
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Elemento #: SCP-558

Classe dell'Oggetto: Safe

Procedure speciali di contenimento: Tutti gli oggetti compresi in SCP-558 devono essere conservati nelle loro custodie, all'interno dell'Armadietto per Equipaggiamento ██-█ presso il Sito di Ricerca-██. Il personale che desideri condurre esperimenti su SCP-558-1-4 può farlo dopo aver compilato la documentazione standard. I ricercatori che volessero effettuare dei test con SCP-558-5 devono essere in possesso del Livello di Autorizzazione 3, oppure di una approvazione scritta da almeno due membri del personale dotati di Livello di Autorizzazione 3. Al momento si consiglia di permettere l'interazione con SCP-558-5 solamente ai membri del personale di Classe D.

Descrizione: SCP-558 include una quantità di diversi tipi di lenti a contatto colorate, suddivise dai ricercatori in cinque categorie secondo le loro proprietà apparenti. Allo stato attuale, vi sono 10 lenti a contatto per ciascuna delle categorie da 1 a 4; 6 lenti a contatto sono incluse nel gruppo 5. Laddove le comuni lenti a contatto sono modellate in base alla forma degli occhi specifica di chi le andrà ad indossare, secondo il diametro e la curvatura di questi, ogni singola lente di SCP-558 appare in grado di adattarsi a qualunque conformazione oculare. Sono in corso test per determinare la composizione del materiale senza recare danno alle lenti. Quando non indossate, si è osservato che esse possiedono un diametro di 10 mm e un raggio base di curvatura pari a 8,7 mm. All'atto di indossarle, i soggetti che richiederebbero lenti di dimensioni diverse hanno riportato una sensazione iniziale di fastidio, seguita da un formicolio nel momento in cui le lenti si adattavano alla forma dei loro occhi. In luogo dalla normale trasparenza, ogni lente possiede una porzione centrale colorata, che è leggermente più ampia delle dimensioni medie dell'iride umana; le colorazioni sono Rossa, Viola, Verde, Grigia e Nera. Questi colori sembrano corrispondere a proprietà distinte, benché tutte le lenti appaiano correggere la vista ad una gradazione di 10/10, a prescindere dalla effettiva acuità visiva dei soggetti. Il modo in cui ciò avvenga è tuttora sconosciuto, quantunque siano in corso test per stabilirlo. SCP-558 è stato rinvenuto in una custodia per articoli da toeletta nel bagno della stanza ███ dell'albergo ████████████ █████████, durante un'incursione messa in atto per investigare casi riportati di [DATI CANCELLATI]. La soluzione salina trovata in corredo a SCP-558 è stata determinata essere normale, perciò è consentito l'impiego di qualsiasi soluzione salina standard. Nessun altro oggetto insolito è stato rinvenuto nel bagno.

SCP-558-1 comprende 10 lenti a contatto rosse. L'attività di test che ha coinvolto queste lenti ha presentato difficoltà iniziali, in quanto i soggetti si lamentavano immediatamente di una luce accecante, anche chiudendo gli occhi. Esperimenti ripetuti in luoghi differenti, infine, hanno rivelato che queste lenti permettono a chi le indossa di percepire visivamente le emissioni elettromagnetiche di una lunghezza d'onda maggiore di quella della luce visibile. Dato che la Terra di consueto è ammantata di segnali a onde radio (i quali possono attraversare i tessuti delle palpebre), nella maggior parte dei casi viene proiettata agli occhi una quantità accecante di luce. La situazione è comunque più gestibile all'interno di strutture sotterranee schermate, purché le comunicazioni radio all'interno di dette strutture vengano sottoposte a restrizioni. I soggetti hanno riportato di vedere la radiazione infrarossa in una maniera simile ad un visore notturno, seppure il colore osservato non fosse propriamente rosso. I soggetti dei test hanno presentato grande difficoltà ad esprimere quali colori stessero osservando, ma sono stati irremovibili nell'affermare che le lenti non attuino una conversione né della luce, né del colore rosso; che, in realtà, esse mostrino un nuovo colore distinto e che, semplicemente, siano loro che difettino della terminologia per descriverlo in modo adeguato.

SCP-558-2 comprende 10 lenti a contatto viola. L'attività di test con il gruppo 2 ha avuto più successo rispetto al gruppo 1, dato che gli esperimenti iniziali hanno avuto luogo al chiuso. Tuttavia, quando ai soggetti è stato permesso di guardare all'esterno, la luce del giorno veniva percepita come significativamente più brillante del normale; diversi membri del personale hanno riportato danni alla vista a causa dell'esposizione improvvisa. Gli esperimenti indicano che queste lenti, all'inverso delle lenti rosse, permettono all'indossatore di percepire lunghezze d'onda più corte di quelle della luce visibile. L'apporto della radiazione ultravioletta proveniente dal sole implica che l'esposizione diretta alla luce del giorno sia troppo intensa per permettere ai soggetti di vedere senza difficoltà. I soggetti si dimostravano anche in grado di vedere i raggi X provenienti da una stanza per esami medici situata nei paraggi. Sono in programma attività sperimentali con i raggi gamma, sebbene i ricercatori siano incerti se questo tipo di radiazioni possa danneggiare SCP-558-2.

SCP-558-3 comprende 10 lenti a contatto verdi. Le attività di test con le lenti del gruppo 3 hanno rivelato che, piuttosto di permettere a chi le indossa di percepire lunghezze d'onda precedentemente non visibili, le lenti verdi invece intensifichino in larga misura i colori dello spettro visibile. I soggetti dei test hanno riferito di una incomparabile vividezza dei colori e nitidezza di oggetti normalmente spenti e opachi. Un membro del personale di Classe D con un'anamnesi d'abuso di sostanze ha riportato un'esperienza simile all'uso di alcuni allucinogeni, seppure molto più coerente e vivida. Fino a questo momento, gli unici effetti collaterali rilevati sono stati cefalea ed affaticamento della vista, in seguito all'osservazione di immagini ed oggetti particolarmente sgargianti.

SCP-558-4 comprende 10 lenti a contatto grigie. I soggetti che indossino le lenti del gruppo 4 hanno riportato di essere in grado di vedere esclusivamente in scala di grigi. Tuttavia, è stato rapidamente notato che, in qualche modo, il campo visivo dei soggetti si era espanso. Mentre i normali esseri umani possiedono un campo visivo binoculare di 140°, con 40° di campo visivo periferico (20° a destra e a sinistra), gli esperimenti hanno indicato che nei soggetti la visione binoculare copriva 210°, mentre la visione periferica copriva altri 60° (30° a destra e a sinistra). I soggetti dei test hanno sperimentato vertigini acute nell'arco dei primi 30 minuti in cui indossavano SCP-558-4. Dopo essersi acclimatati, i soggetti erano in grado di spostarsi senza difficoltà e hanno manifestato apprezzamento per la maggiore capacità visiva, anche se la maggior parte di essi lamentava mal di testa. I soggetti, inclusi quelli normalmente dotati di 10/10 di vista, hanno riferito inoltre di come la loro visione di oggetti distanti sembrasse più acuita. Quando il Professor ████ █████████ ha teorizzato che il campo visivo incrementato fosse in qualche modo dovuto a un "ripiegamento" della prospettiva, i ricercatori hanno richiesto ai soggetti dei test di tentare di focalizzarsi su una porta aperta. Approssimativamente 1 soggetto su 3 è stato in grado di "piegare" la sua visione oltre lo spigolo e di cogliere un breve scorcio del corridoio. Tutti i soggetti che vi ci siano cimentati, anche coloro i quali non avessero avuto successo, subito dopo hanno sperimentato cefalee a grappolo da lievi ad acute. Sono in corso ulteriori test per comprendere — e trarre vantaggio da — SCP-558-4.

SCP-558-5 comprende 6 lenti a contatto nere. Allo stato attuale, l'interazione sperimentale con SCP-558-5 dovrebbe essere consentita solamente ai membri del personale di Classe D. All'atto di testare queste lenti, circa 3 soggetti su 5 hanno immediatamente perso i sensi. I soggetti rimasti coscienti hanno subito serrato gli occhi ed iniziato a tremare violentemente, richiedendo la rimozione delle lenti a contatto. Diversi soggetti hanno recato danno a sé stessi e alle lenti tentando di rimuoverle, il che è risultato nella perdita di 4 lenti e di diversi membri del personale di Classe D. Quando i soggetti sono stati immobilizzati e costretti ad aprire gli occhi, tutti loro sono degenerati in uno stato di pianto e balbettio incoerente. La maggior parte dei soggetti incorre nella perdita di conoscenza poco oltre questo punto. Ad oggi, due soggetti sono rimasti coscienti e ad occhi aperti indossando SCP-558-5. La prima, D-75532-2, fissava di fronte a sé con aria assente e non sembrava reattiva agli stimoli, dolore incluso. È stata osservata mormorare incessantemente, ma non si è riusciti a discernere alcuna parola. In seguito alla rimozione delle lenti, D-75532-2 è discesa in uno stato catatonico, che persiste tuttora; D-75532-2 è ospitata presso la sezione medica del Sito di Ricerca-██. Un'intervista con D-34421-9, il secondo soggetto, è allegata all'interno del Documento SCP-558-5a. Sulla base dell'intervista, il Professor Skali █████████ e il Dr. ██████ hanno teorizzato che SCP-558-5 in qualche maniera permette ai soggetti di percepire il tempo — spesso soprannominato 'la quarta dimensione' — in modo visivo. Sembrerebbe che la psiche umana media non sia in grado di gestire una prospettiva così incrementata e, nella maggior parte dei casi, la mente si chiude in sé stessa, provocando perdita di coscienza e perdita di memoria compatibile con l'amnesia dissociativa. In uno sforzo teso ad approfondire la conoscenza di SCP-558-5, l'attività sperimentale è tuttora in corso, in modo specifico per stabilire se le lenti permettano a chi le indossa di vedere punti collocati in un tempo diverso dal presente. Il personale di ricerca è fiducioso su questo punto, visto il successo nei test volti a rivelare la possibilità di controllare SCP-558-4 da parte dei soggetti. La priorità è assegnata alle attività di test che implichino potenzialità di precognizione.

Addendum: Durante le valutazioni di routine, approssimativamente 3 su 4 persone che abbiano indossato SCP-558-5 hanno presentato segni di depressione acuta ed ansia. Oltre a ciò, 1 caso su 3 è stato coinvolto in episodi di automutilazione, che di solito hanno riguardato gli occhi, sovente accompagnati da sviluppo di tendenze suicide.


Documento SCP-558-5a:

<Inizio log, vai a 04m-12s>

Dr. ██████: Te lo chiederò un'altra volta, che cos'hai visto?

D-34421-9: (Incoerente)

Dr. ██████: Che cos'era?

D-34421-9: (Mormorio) Rete.

Dr. ██████: Rete? Elabora, per piacere.

D-34421-9: È una rete.

Dr. ██████: Cos'è una rete?

D-34421-9: Cristo, è sicuro che non sia una linea. E neanche un cerchio. È una cazzo di rete infinita.

Dr. ██████: Ti stai riferendo a quello che hai visto? Eri in grado di vedere una rete?

D-34421-9: Senti, perché non te le metti su anche tu, quelle dannate cose? Così poi capirai. Così poi lo saprai. (Incoerente)

Dr. ██████: Dov'era questa rete?

D-34421-9: (Il soggetto inizia a tremare) Dappertutto.

Dr. ██████: Cosa pensi che fosse?

D-34421-9: (Il tremore diviene più violento, la sicurezza viene chiamata per assistere nell'immobilizzazione)

Dr. ██████: Te lo chiedo di nuovo, cosa pensi che fosse?

D-34421-9: (Urlando) Eri tu. Ero io. Erano tutte le persone del mondo. Tutte connesse, ramificate all'infuori. Chi erano, chi saranno. E la morte di tutte le cose era lì. (Il soggetto si calma) La fine. Il buio. Mi hanno fatto vedere i bordi. Fino in fondo. Così buio. (Il soggetto inizia a piangere)

Dr. ██████: Non capisco.

D-34421-9: (Singhiozzando) Prega Dio di non doverlo fare mai. (Il soggetto inizia a iperventilare e viene sedato)

<Fine log>

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