Modello tassidermico di SCP-4274-1.
Elemento #: SCP-4274
Classe Oggetto: Neutralizzato
Procedure Speciali di Contenimento: Non è necessaria una procedura di contenimento per SCP-4274 o SCP-4274-2.
Le ricerche scientifiche su SCP-4274-1 devono essere monitorate e, se necessario, ostacolate per impedire la scoperta delle proprietà anomale di SCP-4274-1. Ad ogni modo, l'esistenza di SCP-4274-1 e le sue caratteristiche non anomale possono restare di pubblico dominio. Qualora vengano ritrovati degli esemplari con del tessuto neurale intatto, devono essere acquisiti dalla Fondazione e contenuti nel Deposito Oggetti di Valore Irrilevante.
Descrizione: SCP-4274 è la designazione data ad una serie di trasmissioni radio diffuse fra il 1848 e il 1878. Le sole registrazioni conosciute di queste trasmissioni sono i diari di Elizabeth Carlyle, una suora cattolica dotata dell'abilità anomala di ricevere e comprendere le trasmissioni radio. Le è stata assegnata la designazione provvisoria di POI-73367, e si sta valutando se classificare le sue abilità anomale come SCP separato in seguito ad un esame delle sue somiglianze con SCP-1723.
I diari sono arrivati all'attenzione della Fondazione dopo la pubblicazione di una collezione di annotazioni redatte dal Centro per la Spiritualità di Providence nel 1973. Un'investigazione sulle affermazioni, contenute nei diari, riguardo al contatto con un'entità sovrannaturale ha rilevato che essi contengono informazioni anacronistiche per il periodo - in particolare, diversi resoconti eccezionalmente dettagliati ed accurati della magnetosfera terrestre. Questo ha indotto ad effettuare un'autopsia dei resti dell'autrice, che ha rivelato la fisiologia anomala della sua struttura scheletrica.Tutte le copie stampate dei diari sono state distrutte, e gli originali sono stati acquisiti dalla Fondazione. Le voci rilevanti sono disponibili nell'Addendum sottostante.
SCP-4274-1 è la specie Ectopistes migratorius. Nel 2004, una ricerca da parte di un ente esterno alla Fondazione su diversi esemplari insolitamente ben conservati ha rivelato una biologia capace di generare piccoli campi magnetici ed onde elettromagnetiche, incluse le onde radio. Oggi si teorizza che, in modo simile all'abilità della Columba livia domesticas di percepire i campi magnetici, la capacità di SCP-4274-1 di generare onde elettromagnetiche veniva usata per assistere gli stormi nella navigazione e nella coordinazione. In base a questo e alle testimonianze ottenute da SCP-4274, è stato teorizzato che l'unione di stormi sufficientemente grandi abbia portato alla creazione di SCP-4274-2, un'intelligenza collettiva capace di percepire e trasmettere una varietà di tali onde.
Le modalità attraverso cui SCP-4274-2 è nato sono anomale, e non possono essere spiegate con i modelli di fisica standard. Molto del funzionamento di SCP-4274-2 resta sconosciuto, ma si ritiene non abbia in alcun modo costituito un pericolo significativo. Le sue trasmissioni indicano che la sua capacità di percepire il mondo esterno e di interagire con esso fosse molto limitata. Questo include i membri di SCP-4274-1, che non erano controllati direttamente da SCP-4274-2, ma piuttosto fungevano da substrato su cui la sua coscienza esisteva, come i neuroni nel cervello umano. In effetti, SCP-4274-2 appariva inconsapevole della loro esistenza, e aveva una comprensione perlopiù limitata del mondo materiale.
SCP-4274-2 è stato catalogato come entità sapiente di Classe II, con un'intelligenza equivalente circa a quella dell'essere umano medio. L'entità dev'essere considerata Neutralizzata dal 1878, anno in cui furono sterminati gli ultimi grandi stormi di Ectopistes migratorius prima della loro estinzione nel 1914.
Addendum: Estratti Selezionati di Diario I diari di POI-73367 sono corposi, iniziano nel 1844 e proseguono fino alla sua morte nel 1901. Molte annotazioni fanno riferimento a SCP-4274, e raccolgono diverse voci di particolare interesse.
Mio padre era solito dire che l'abitudine a scrivere era il miglior modo di mettere ordine fra i pensieri, e prego che sia così adesso. Fin da quando sono arrivata in America, sono tormentata da stranissime allucinazioni: sento una voce, una voce che nessun altro può sentire, che canta per me in una lingua senza parole, eppure densa di significato.
Ho paura di stare impazzendo, che la malattia che mi ha reso un'orfana in questa terra straniera si stia prendendo anche la mia sanità mentale; o peggio, che le Sorelle abbiano ragione, e la voce appartenga a un demone che tenta di ghermire la mia anima nell'oscurità. Nonostante quello che mi dicono, non riesco a credere che sia vero. Nessuna allucinazione potrebbe suonare così reale. Nessun demone potrebbe mai cantare una canzone di tale bellezza, così piena di gioia verso il mondo.
Quando mi sento più ottimista, immagino che sia un angelo, mandato da Papà e Mamma per vegliare su di me. Se è così, non devono preoccuparsi: il lavoro al convento è duro, ma ho un letto, lo stomaco pieno e l'amore di Dio a darmi forza. Posso sopravvivere senza bisogno di un angelo custode. Eppure, nonostante la sua bellezza, questo essere sembra così solo. Forse potremmo aiutarci a vicenda, tenendoci compagnia?
Questa voce contiene il primo riferimento alle trasmissioni di SCP-4274. È stata scritta approssimativamente otto settimane dopo l'arrivo di POI-73367 negli USA, e sei settimane dopo che era stata accolta come novizia presso le Sorelle di Providence.
Scrivo queste parole seduta su un ceppo bagnato nel bosco. È la terza volta questa settimana che sono uscita, non per andare in qualche posto particolare, ma solo per avere un po' di tempo per me. È così soffocante lì: sono sempre circondata da persone, ma nessuno con cui possa davvero parlare. Nessuno che mi capisca.
Ecco perché amo uscire in questo modo, quando tutti gli altri dormono e il mondo diventa un posto più magico. A casa la chiamavano l'ora delle streghe; non è un'espressione che le suore approverebbero, ma non ha importanza. L'ora delle streghe è solo per me.
Volevo provare a capire la voce che sento. È più chiara di notte, non nel senso di più forte, ma più facile da comprendere in un modo che non riesco bene a spiegare. Sento i suoi pensieri e le sue emozioni, e nonostante la sua natura estranea hanno una specie di curioso senso. Sono certa ora che la voce appartiene ad un angelo: è troppo piena di gioia e di amore per la Creazione di Dio per essere qualcos'altro.
E ciononostante, non risponde quando gli parlo. Pensavo che mi stesse ignorando, che la sua ricerca fosse destinata solo a degli angeli o altri esseri del cielo, ma ora credo che semplicemente non possa sentirmi. Mi rende così triste pensare che qualcuno di così gioioso sia così solo. Le Sorelle ci insegnano che i soli angeli che non sono in Paradiso sono quelli caduti, ma non riesco a credere che possa essere malvagio. Forse è stato mandato qui per una prova imposta dall'Altissimo? Se è così, prego perché abbia successo e anche se non può saperlo, gli terrò compagnia in queste notti silenziose.
Questa voce contiene la prima menzione del fatto che SCP-4274-2 stesse tentando di contattare altre entità. Non sono note alla Fondazione altre istanze di SCP-4274-2, e si ritiene che la formazione di questa sia stata un evento isolato.
Ho mal di testa oggi. Sono incline a questi disturbi, e anche se questa non è certo la prima volta è di sicuro la peggiore. C'è un orribile stridio nella mia testa, come un tuono rimbombante misto al belato di una capra che sta partorendo; solo che ora il suono è proprio dentro a ciascuna delle mie povere orecchie. Non desidero evitare i miei doveri, ma semplicemente non riesco a badare ai malati nel momento in cui mi sento io stessa una di loro.
Le Sorelle parlano alle mie spalle, chiamandomi debole e fiacca per essermi arresa al dolore, e Madre Mary aspetta solo un'altra scusa per rimproverarmi; dice che la mia fede dovrebbe darmi la forza di superare questi piccoli malesseri. Vorrei vedere lei al lavoro con questo fracasso in testa, proprio lei che non fa un vero turno da infermiera da vent'anni.
Solo il mio angelo solitario mi capisce. È difficile ascoltare la sua voce in mezzo al frastuono ma posso sentire che anche lui prova dolore. Consolati mio vecchio amico, lo sopporteremo assieme.
Il dolore avvertito da entrambi i soggetti è probabilmente legato alle interferenze elettromagnetiche causate dalla concomitante Tempesta Solare del 1859.
Un'altra battaglia, un'altra processione di uomini insanguinati e spezzati. Siamo una nazione che si sta sbranando da sola perché gli uomini non riescono a vedere l'umanità nei loro fratelli, anche mentre vivono in mezzo a loro. In tempi come questi è difficile credere in un Dio d'amore che veglia sui suoi figli. Eppure a volte si riesce a intravedere la bellezza della sua Creazione.
Ero reduce da una lunga notte nelle orribili tende che chiamiamo ospedale, e mi stavo trascinando attraverso il fango del campo fino agli alloggi delle donne. A quel punto, l'impietosa luce del sole dietro di me si è affievolita, e i soldati hanno lanciato grida d'allarme; ma io non avevo paura. Ho avuto un minimo di educazione, e so che un'eclissi non rappresenta un pericolo, ma solo un altro dei miracoli di Dio. Un piccolo frammento di notte incantevole in mezzo al giorno.
Ho trovato una zolla di erba pulita dove sedermi, proteggendomi gli occhi dal sole perché era ancora troppo luminoso per guardarlo; mi rallegravo del fresco che il buio stendeva sulla terra, mentre le stelle uscivano e il sole si nascondeva. Una vista meravigliosa che, tristemente, i miei compagni non riuscivano ad apprezzare. Appena hanno visto che non c'era pericolo hanno proseguito, borbottando qualcosa a proposito maledizioni e cattivi presagi.
Ma udivo un'altra voce, più alta della loro, il mio angelo solitario che si beava del mio stesso miracolo. I suoi occhi devono però essere migliori dei miei, perché mentre io mi accontentavo di guardare le stelle, lui cantava le trame della terra e del cielo: non può essere descritto a parole, la sua visione è troppo diversa dalla mia, e lui può vedere la Creazione nella sua interezza in modi che io non comprendo.
La sua voce è diretta al cielo ora, e grida ai corpi celesti al di sopra: sta parlando loro del nostro mondo, descrivendolo con numeri e poesie. Ho disegnato qui una maldestra copia di ciò che descrive, una mappa del nostro mondo nella cartografia dei cieli. Non pretendo di aver compreso e la mia copia è certamente piena di difetti, ma mentre la canta la sua voce è così piena di felicità. Pensa di essere solo a questo mondo, ma può ancora vederne la bellezza.
Dopo questa voce nel diario ci sono diversi schizzi estremamente accurati della magnetosfera terrestre e uno schizzo abbastanza accurato di quella di Venere, con qualche errore trascurabile. Tutti i diagrammi erano così minuziosi da andare oltre le conoscenze e le possibilità della scienza dell'epoca.
È passato molto tempo dall'ultima volta che ho sentito il mio angelo parlare. All'inizio avevo incolpato me stessa per questo silenzio, pensando che le mie aumentate responsabilità mi avevano resa troppo distratta per sentirlo chiaramente; confesso anche di aver avuto meno bisogno di di lui ultimamente. Ci sono stati momenti in cui mi sono sentita così sola a questo mondo, e la sua voce è stata il mio unico sostegno nell'oscurità. Ma ora che sono una Reverenda Madre ho le mie iniziate: ciascuna è una giovane donna meravigliosa e capace, e istruirle ha riempito le mie giornate, riempiendomi di un senso di appagamento che non sapevo mi mancasse.
Con tutte queste distrazioni, ho pensato che l'assenza della sua voce fosse giustificata, e che non ci fosse nulla che non andasse davvero. Ero in errore. Tremendamente in errore. Il mio angelo oggi ha cantato, con voce più forte di quanto non la sentivo da anni, una canzone per la sua morte. Il suo silenzio non era solo il risultato della mia poca attenzione, ma anche del suo deteriorarsi.
Non comprendo come un angelo possa morire, ma mi sta dicendo che la sua malattia è fatale e non ho altra scelta che credergli. Posso solo sperare che la sua morte significhi la fine del suo esilio, e che sarà portato in cielo per unirsi al Padre nostro e ai suoi cori di angeli. Se sarà così, forse noi due potremo incontrarci alla fine nell'aldilà, e potrò dirgli tutto ciò che ho udito, e quel che ha significato per me. Per il momento, posso fare solo quel che ho sempre fatto, ascoltare e ricordare.
Ho riportato qui sotto il suo ultimo messaggio, traducendolo meglio che potevo in lingua inglese, anche se i miei sforzi restano solo una brutta copia della sua vera canzone.
A chiunque possa udire
Ora, o in qualche sfera distante
La mia luce affievolisce
Questo sarà il mio ultimo messaggio
Mi credevo eterno come il sole
Sto morendo
Ho cercato un altro per dividere la mia gioia
Sono solo
Un tempo vivevo
Ho attraversato questa terra in volo gioioso
Un tempo amavo
La bellezza di questo mondo e e di tutti i mondi oltre
Un tempo sognavo
Il momento in cui i miei pensieri sarebbero stati uditi
A chiunque ascolti
Ora, o in qualche sfera distante
Sappi quel che io non ho potuto
Che non sei solo
Questa annotazione è stata l'ultima trasmissione comprensibile. Qualche altro frammento incoerente è stato riportato nel corso dell'anno successivo, con una graduale diminuzione in termini sia di volume sia di contenuto. L'ultimo di questi si è verificato nel Marzo 1878, in corrispondenza della caccia fino allo sterminio dell'ultimo grande stormo di
Ectopistes migratorius a Petoskey, nel Michigan, durante il quale fu ucciso un numero di esemplari stimato attorno a sette milioni. Non ci sono prove della sopravvivenza dell'entità SCP-4274-2 dopo questa data.