SCP-4066
voto: +3+x
blank.png

3/4066 LIVELLO 3/4066

RISERVATO

classified-lv3.png

Elemento #: SCP-4066

Classe dell'Oggetto: Euclid


Procedure Speciali di Contenimento: Tutti gli scavi di siti archeologici nell'ex impero bizantino devono essere monitorati dalla Task Force di Ricerca Digamma-7 ("Cosmonauti Classici") per individuare istanze di SCP-4066-A e -B. Le istanze di SCP-4066-A devono essere documentate e poi danneggiate in maniere consistenti con la decomposizione, il vandalismo e l'iconoclastia1 e restituite; le istanze di SCP-4066-B devono essere confiscate e contenute in un deposito di conservazione d'oggetti anomali nel Sito-77. I civili che hanno avuto contatto con istanze di SCP-4066-A o -B devono essere trattati con amnestici di Classe-A.

Le proposte per lo studio o attività d'ingegneria inversa su istanze di SCP-4066-B devono essere inviate al capo contenimento di SCP-4066, il Dr. Kristin Maur, e richiedono l'approvazione della Direttrice del Sito Gillespie.

Descrizione: SCP-4066 è la designazione collettiva delle dinastie di imperatori bizantini che furono fondate, supportate, o composte da entità extraterrestri o extradimensionali. Tra l'ascensione di Costantino I come unico imperatore romano nel 312 e il sacco di Costantinopoli da parte dell'impero ottomano nel 1453, quasi ogni famiglia regnante nell'impero bizantino fu in qualche maniera associata ad attività extraterrestri; durante questo periodo, ci fu ben poca attività extraterrestre confermata da qualsiasi altra parte della Terra. Al giorno d'oggi, nessuna spiegazione per questa tendenza è stata trovata.

L'arte e la letteratura dell'impero bizantino che descrive o ritrae attività ed entità extraterrestri viene designata come SCP-4066-A; artefatti tecnologici extraterrestri di quel periodo vengono designati come SCP-4066-B.

Addendum: Imperatori e Dinastie con Influenze Extraterrestri

Questo addendum contiene piccole descrizioni e riassunti delle dinastie bizantine con affiliazioni extraterrestri/extradimensionali confermate, assieme a documenti supplementari e dati che servono a identificare la natura e gli scopi di queste affiliazioni. Queste dinastie vengono designate da SCP-4066-α a SCP-4066-π. Per dossier completi sulle singole dinastie, contattare il capo contenimento, al momento, il Dr. Kristin Maur.

Dinastia Costantiniana - SCP-4066-α (312-363)

L'imperatore Costantino fu il primo imperatore romano a convertirsi al Cristianesimo. Le fonti storiche tradizionali affermano che questa conversione fu il risultato di una visione che Costantino che ebbe prima della Battaglia di Ponte Milvio, nel 312, nella quale gli fu impartito l'ordine d'adottare il simbolo della Chi-Rho, un simbolo cristiano, per assicurare la vittoria del suo esercito. I giornali privati di Costantino, conservati nella libreria del Monastero della Grande Lavra sul Monte Athos, rivelano che ricevette visioni da parte della stessa entità durante tutto il suo regno; Costantino identifica questa entità come o il Sol Invictus, o il Dio cristiano, e dice che le visioni venissero sempre "dal Sole mattutino stesso". Queste visioni diedero a Costantino consigli in materie militari, politiche ed economiche, e lo incoraggiarono a supportare sia i culti pagani di Mitra e del Sol Invictus, sia la Chiesa Cristiana.

I successori dinastici di Costantino continuarono a ricevere queste visioni e per la maggior parte le seguirono, con l'eccezione di suo nipote, Giuliano l'Apostata, che rigettò le visioni, in quanto per lui erano "messaggi d'un falso dio" che stava "preparando [l'impero] a una battaglia che non è nostra". Giuliano credeva che queste visioni fossero state mal interpretate dai suoi predecessori, e che invece di sostenere il Cristianesimo, le visioni volevano che lui fondasse una nuova religione, che descrisse come "antitetica agli usi antichi di Roma e alle nuove leggi dei Cristiani". Giuliano s'oppose ai messaggi che aveva ricevuto in una serie di dialoghi filosofici, intitolata Contro Sè Stesso; una sezione del terzo dialogo è riprodotta di seguito.

Documento 4066-α-17: Contro Sè Stesso Capitolo 3, p. 4-6
362 circa. Copia in pergamena di sesta generazione, Venezia, Italia. Greco. Tradotto da Gavin van Hofwegen, 1937.

Il testo continua per altre sette pagine; termina con Giuliano che conclude che Fantasma sia una specie di spirito minore che si è legato alla famiglia imperiale, alla ricerca di venerazione e sacrifici. È in corso un'investigazione nelle similitudini tra la filosofia articolata dal personaggio di Fantasma e il mito ortothano della Chiesa del Secondo Hythoth.

Dinastia Valentiniana - SCP-4066-β (364-379)

La dinastia valentiniana era membra di una specie di umanoidi sapienti extraterrestri di origini sconosciute. Delle istanze di SCP-4066-A ritraggono imperatori valentiniani e altri membri della loro famiglia con caratteristiche facciali insettoidi, inclusi occhi compositi, apparati boccali masticatori simili a quelli di cavallette, e lunghe antenne; questi individui possedevano quattro braccia, due per lato che si diramavano da un'articolazione comune, e due gambe. I ritratti degli imperatori valentiniani mostrano un leggero effetto antimemetico, che li fa percepire agli osservatori come ritratti di esseri umani; per questo, la natura anomala di SCP-4066-β non è stata scoperta fino al primo uso di droghe mnestiche da parte della Fondazione negli anni '80.

Dinastia Teodosiana - SCP-4066-γ (379-457)

Teodosio I, fondatore della dinastia teodosiana, ebbe stretti rapporti commerciali con vari stati e nazioni extradimensionali ed extraterrestri, inclusi il Dominio di Cefo, la città-stato di Alagadda, il Tesseratto di Co-Prosperità Centrale L'Kir, e Nuova Cartagine. Questi accordi commerciali erano mediati da due consulenti vicini all'imperatore, Demetrios Makellos e Kourios Skotos, e risultarono in un influsso di beni di consumo extraterrestri, artefatti taumaturgici e alchemici, e schiavi non-umani.

Dinastia Leoniana - SCP-4066-δ (457-518)

L'intera dinastia leoniana sembra esser stata fabbricata attorno alla metà dell'VII sec. per rimpiazzare due imperatori teodosiani, Teodosio III e Arcadio II, e un imperatore non dinastico, Filippo Crisonomo2. I registri storici e le prove materiali furono alterati in maniera significativa, anche se i ricordi della maggior parte degli individui no; ciononostante, solo alcuni studiosi monastici contemporanei sembrarono notare il cambiamento, e nessuno di loro rilasciò suddetta informazione al pubblico.

Un controllo della Chiesa di Santa Maria della Fonte, un santuario nella moderna Istanbul fondato dal primo imperatore leoniano Leone I, ha rivelato un'iscrizione sull'antica pietra angolare, nascosta da una serie di sigilli antimemetici; l'iscrizione, originariamente scritta sia in latino che Lisk'Kvar3 è stata riprodotta di seguito.

Documento SCP-4066-δ-17: Iscrizione sulla Pietra Angolare, Chiesa di Santa Maria della Fonte
Datazione non chiara. Iscrizione su marmo, Istanbul, Turchia. Latino/Lisk'Kvar. Tradotta da Anne Benoit e Ezekiel N'krumah, 2012.

L'iscrizione è firmata dallo stesso "Ruota" menzionato nel testo. La Fondazione finora non è riuscita a chiedere a nessun individuo Lisk'Lurthan informazioni sulla dinastia leoniana, l'iscrizione, o l'individuo menzionato al suo interno.

Dinastia Giustinianea - SCP-4066-ε (518-602)

Documenti rinvenuti in scavi all'interno del Nx-34 hanno rivelato che tutti i membri importanti della dinastia giustinianea, inclusi tutti gli imperatori giustinianei, erano controllati dalla specie extraterrestre psionica conosciuta agli abitanti del Nx-34 come i "Ladri di Anime". Una colonia di Ladri di Anime fu stabilita in una caverna artificiale all'interno del porto di Costantinopoli; quando un membro della dinastia sotto controllo di queste entità lasciava la città, veniva seguito da un Ladro di Anime o nel mare o in un carro armato levitante mascherato da un campo refrattivo. La successiva deposizione dell'imperatore Maurizio da parte di Foca (vedasi sotto) fu possibilmente adiuvata da qualche resistenza psionica naturale offerta dalle divergenze di Foca rispetto al resto dell'umanità.

Foca - SCP-4066-ζ (602-610)

Istanze di SCP-4066-A che ritraggono l'imperatore usurpatore Foca mostrano una fronte inclinata, un'arcata sopraccigliare pronunciata, e una mandibola protrudente, caratteristiche tipiche dell'Homo neanderthalensis; fonti contemporanee affermano che lui e la sua famiglia parlassero un dialetto di greco diverso da ogni altra parlata dell'impero, e che lui abbia fatto delle menzioni occasionali e velate a una terra natia a cui non sarebbe mai potuto tornare. Origini extraterrestri/extradimensionali non confermate, ma probabili.

Dinastia Eracliana - SCP-4066-η (610-695)

Anche se non è stata trovato nessun documento che colleghi la dinastia eracliana ad attività extraterrestri, scavi archeologici di questo periodo contengono numerose istanze di SCP-4066-B, soprattutto armamenti militari. Una lista rappresentativa è presentata di seguito.

Tabella 4066-η-1: Istanze Significative di SCP-4066-η-B

Sito Datazione (approssimativa) Oggetto/i
Efeso (Selçuk, Turchia) 614 Due cannoni d'artiglieria, probabilmente resi inutilizzabili a causa di danni da terremoto. Le istanze sono state trovate in quella che era la baia circondante l'antico porto (ora posizionato ad alcuni kilometri nell'entroterra a causa di depositazione di limo da parte del fiume Küçükmenderes). Sembra fossero connesse un tempo a una fonte d'energia esterna, che non è stata rinvenuta.
Ninive (Mosul, Iraq) 627 Resti di quattro esoscheletri potenziati, con forti danni da combattimento e con le fonti d'energia interne rimosse. Sulle istanze sono incisi passaggi delle Sacre Scritture cristiane, e ognuna ha un pannello sul petto che raffigura una delle quattro creature alate nominate nel libro dell'Apocalisse e associate ai quattro evangelisti cristiani: un leone, un bue, un angelo e un'aquila.
Gerusalemme 637-8 Scheletro di una grande creatura mammifera a sei zampe, uccisa da una ferita da lancia al collo; esami genetici indicano un'origine extraterrestre. Lo scheletro è stato trovato all'interno di un'armatura a squame gravemente arrugginita, con una sella incorporata; il design è simile a quello di corazze equine bizantine contemporanee.
Phoenicus (Finike, Turchia) 654 Relitto di un hovercraft marittimo, di 15m in lunghezza. L'hovercraft sembra fosse alimentato a energia solare, ed era fornito con un ariete in bronzo alla prua e due baliste a mezza nave.
Dvin, Armenia 686-8 47 batterie agli ioni di litio, contenute in un contenitore di ceramica. Le batterie sembra siano state usate prima dell'inserimento; un numero di istanze di SCP-4066-B che potevano accettare questo tipo di batteria è stato rinvenuto.

Queste istanze di SCP-4066-B non possono essere rintracciate a una singola civiltà extraterrestre; la dinastia eracliana aveva probabilmente stabilito una relazione con qualche gruppo di trafficanti di armi extraterrestri, anche se cosa potrebbero aver dato a un gruppo del genere in cambio di queste armi è finora ignoto. È possibile che la formula per il composto incendiario conosciuto come "fuoco greco", inventato verso la fine della dinastia eracliana, sia anch'essa stata donata o acquistata da entità extraterrestri; sono in corso ulteriori indagini.

Tiberio III Apsimaro - SCP-4066-θ (698-705)

Tiberio III Apsimaro ero uno Scientologo. Ulteriori informazioni sono ristrette al personale assegnato al progetto ANIMA CONGELATA e il Dipartimento d'Anomalie Temporali.

Anastasio II - SCP-4066-ι (713-715)

Il recupero dei resti di Anastasio II ha permesso di scoprire che questo imperatore fosse un robot umanoide, controllato da una piccola cabina di comando all'interno del suo petto. La cabina è costruita per un'entità fra i 15 e i 20 cm d'altezza, con almeno sei appendici. Anastasio II era alimentato da un piccolo reattore a fusione, che fu danneggiato durante la sua esecuzione da parte di Leone III; l'identità e il fato del suo pilota sono ignoti.

Irene d'Atene - SCP-4066-κ (797-802)

Irene d'Atene, reggente di suo figlio Costantino VI e successivamente regnante, era l'ospite di un parassita extraterrestre, che era invisibile a occhio nudo ma poteva essere visto da individui con vista aumentata in maniera anomala. Le descrizioni dell'aspetto del parassita sono varie in natura; uno dei consiglieri di Irene, un eunuco chiamato Aetios, compilò molte di queste descrizioni nel Τὸν Βίον Τᾶς Βασσιλίσσας (La Vita dell'Imperatrice), la sua biografia di Irene.

Documento 4066-κ-5: Τὸν Βίον Τᾶς Βασσιλίσσας, Libro 4, Capitolo 6
800 circa. Copia in pergamena di quarta generazione, Roma, Italia. Greco. Tradotto da Ioannes Pappapetrou, 1927.

Aetios afferma che i consigli del parassita fossero criptici e spesso sembrassero inutili, ma che Irene "traesse grande gioia dai suoi messaggi" e seguisse i suoi comandi ove possibile. Lui compilò alcuni dei messaggi del parassita, e le interpretazioni di Irene, in un'opera complementare al Τὸν Βίον Τᾶς Βασσιλίσσας chiamata Ἀγαθαδαιμωνολόγοι (Gli Insegnamenti del Daimon Virtuoso), di cui alcuni passi sono riprodotti di seguito.

Documento 4066-κ-7: Passi degli Ἀγαθαδαιμωνολόγοι
801 circa. Copia in pergamena di quarta generazione, Roma, Italia. Greco. Tradotti da Ioannes Pappapetrou, 1929.

Quando Irene morì in esilio sull'isola di Lesbo nell'803, il parassita morì con lei; un agente imperiale mandato a recuperare il suo corpo affermò che fosse sepolto in una massa di pietre, metallo, vetri rotti e carne in decomposizione, che riempiva tutto l'interno della sua piccola abitazione.

Leone V - SCP-4066-λ (813-820)

I diari personali di Leone V, dettati a uno scriba di corte e preservati dal Monastero di Stoudios e poi il Bab-i Mukhfi10, descrivono un'esperienza di rapimento che l'imperatore subì attorno ai 20 anni. Un passo è stato riprodotto in seguito.

Documento SCP-4066-λ-3: Diario Personale di Leone V
814 circa. Copia su carta di quinta generazione, Istanbul, Turchia. Greco. Tradotto da Anne Benoit, 1977.

L'artefatto in questione, SCP-4066-λ-B-1, fu acquisito dall'impero ottomano durante la caduta di Costantinopoli; è finito nelle mani della Fondazione quando il Bab-i Mukhfi è stato dismesso in seguito alla Prima Guerra Mondiale.

Dinastia Macedone - SCP-4066-μ (867-1056)

Gli imperatori macedoni appartenevano a una varietà di specie aliene, equipaggiate con strumenti d'offuscamento memetico e olografico che permetteva loro di fingersi esseri umani. Questa dinastia fu messa al potere da una corporazione d'intrattenimento extraterrestre, "Produzioni Pseudo-Autentiche HarrShaNget"; gli scontri di potere fra i vari imperatori e i loro finti parenti furono registrati e messi in onda su vari servizi d'intrattenimento interplanetario sotto forma di reality show, "Leadership Primitiva Sopraffatta e Contestata". Lo show fu cancellato dopo la 19ª stagione, e tutti i partecipanti rimanenti o finsero la propria morte o furono rimpiazzati da androidi.

Dinastia Ducaena - SCP-4066-ν (1059-1081)

I membri della dinastia ducaena avevano accesso a tecnologie per il trasferimento della coscienza simili a quelle scoperte in SCP-1980. Arcadio l'Efesino, un eunuco di corte che scrisse biografie degli imperatori ducai, riportò che ogni membro della famiglia "indossava vicino alla propria pelle un amuleto di metallo oscuro, coperto in gemme"; quando a un membro della famiglia, Giovanni Ducas, fu sottratto l'amuleto da un compagno di giochi d'infanzia, "la sua anima fuggì dai suoi occhi, e solo quando l'amuleto fu restituito tornò nuovamente in sé". Tutti gli imperatori ducai apparentemente cercarono dei doppi, affermando di aver paura di possibili tentativi d'assassinio; in almeno due occasioni documentate, uno di questi imperatori fu apparentemente ucciso in battaglia, solo per riapparire vivo più tardi e affermare che fosse un doppio a essere stato ucciso. È ancora ignoto se questa tecnologia provenisse da un altro sito come SCP-1980 o fosse stata introdotta indipendentemente.

Dinastia Comnena - SCP-4066-ξ (1081-1185)

Degli studi su dei resti preservati di imperatori comneni hanno indicato che numerosi membri della famiglia furono notevolmente modificati ciberneticamente da un'entità o un gruppo sconosciuto. Una lista abbreviata di membri dinastici con potenziamenti conosciuti, e le loro modificazioni, è presentata di seguito.

Tabella SCP-4066-ξ-1: Comneni Potenziati

Membro Dinastico Potenziamento Altre Note
Alessio I Comneno Braccio e gamba sinistri artificiali; fibra ballistica subdermica lungo il torso e il collo; organo artificiale di scopo sconosciuto nella cavità pelvica superiore. La decomposizione delle componenti organiche del corpo hanno reso lo scopo dell'organo extra non chiaro, ma sembra fosse connesso al sistema riproduttivo.
Anna Comnena Nessuno trovato; vedasi note. Il corpo mostrava segni di mutilazione post-mortem: gli occhi, i polmoni, il cuore e la gamba sinistra erano assenti. È possibile che i potenziamenti siano stati rimossi per essere riutilizzati dopo la morte.
Giovanni II Comneno Intero tratto digestivo, dall'esofago al colon, rimpiazzato con organi artificiali capaci di filtrare veleni e patogeni e di digerire molte sostanze normalmente indigeribili dall'uomo. Braccio sinistro artificiale sotto il gomito. Il rimpiazzamento del braccio sinistro sembra esser avvenuto poco prima della morte.
Manuele I Comneno Rimpiazzamento cibernetico totale del corpo, dal collo in giù. Varie parti del corpo sono assenti, inclusi il braccio destro, entrambi i piedi, varie componenti interne, e pezzi della pelle e dell'armatura artificiali. (Vedasi Alessio II, più in basso.)
Maria d'Antiochia Occhi artificiali, gamba sinistra. La gamba sinistra sembra essere leggermente più corta della gamba destra. Della possibile cicatrizzazione attorno ai siti degli impianti indica una sindrome da rigetto moderata o anche severa.
Alessio II Comneno Braccio destro, entrambi i piedi, cuore, fegato, e parti di pelle rimpiazzati con componenti artificiali. Gli impianti combaciano con le componenti mancanti del corpo di Manuele I, e non sono proporzionate correttamente al corpo di Alessio II. Possibile cicatrizzazione causata da procedure chirurgiche attorno ai siti degli impianti.
Andronico I Comneno Braccio sinistro artificiale. Il braccio è composto da bronzo e argento, usando tecniche metallurgiche contemporanee. Non contiene componenti elettroniche. Possibilmente costruito per imitare le protesi avanzate indossate da membri dinastici precedenti.

A parte il braccio prostetico primitivo di Andronico I, tutte le protesi indossate da imperatori comneni e i loro familiari erano simili in estetica e composizione, presumibilmente derivate dalla stessa fonte.

Dinastia Angelo - SCP-4066-ο (1185-1204)

La dinastia Angelo era fortemente finanziata da una singola istanza di SCP-3201, che produceva oro, argento, e bronzo in cambio di icone di santi oscuri. Gli Angeli credevano che l'istanza SCP-3201 fosse un angelo, che era stato mandato da Dio per dare doni alla loro famiglia. il fondatore della famiglia, Costantino Angelo, scelse il suo cognome per riflettere questa relazione. Si crede che questa dinastia decadette quando l'istanza di SCP-3201 rimase soddisfatta con la sua collezione di icone e non erogò più metalli preziosi.

Dinastia Paleologo - SCP-4066-π (1261-1453)

La dinastia Paleologo non era controllata, supportata o composta da entità extraterrestri; ciononostante, erano a conoscenza del fenomeno SCP-4066, e compirono azioni per ridurre l'influenza di entità extraterrestri nella politica bizantina. Michele VII Paleologo, dopo aver recuperato Costantinopoli dal controllo dell'impero latino, fondò l'Ordine Militare di San Costantino il Grande, un'organizzazione modellata seguendo ordini militari cattolici contemporanei, come i Templari e gli Ospitalieri; il suo documento fondativo, il Credo di San Costantino, stabilì i doveri e le responsabilità dell'organizzazione, ed è riprodotto di seguito.

Documento SCP-4066-π-1: Credo di San Costantino
1265 circa. Iscrizione su marmo, Istanbul, Turchia. Greco. Tradotto da William Wentworth FitzWilliam, Visconte Milton, 1874.

L'appartenenza all'Ordine era ristretta a quelle famiglie nobili bizantine che non avevano mai avuto "la contaminazione degli ultraterreni", e molte famiglie nobili prominenti, inclusi i rami rimasti degli Angeli e dei Comneni, furono così bandite interamente dall'Ordine. Anche se l'Ordine di Costantino non era la prima organizzazione di contenimento esoterico, fu la prima a conseguire traguardi più che moderati; respinsero vari tentativi da parte di forze extraterrestri ed extradimensionali di deporre, controllare, comprare, o rimpiazzare vari imperatori paleologi, e in due occasioni separate portarono l'armata dell'impero alla vittoria contro invasioni extraterrestri. Queste vittorie furono registrate nelle Συγγραφαὶ Ἱππῶν Κονσταντίνου (Storie dei Cavalieri di Costantino), un compendio scritto da vari studiosi e scribi di corte bizantini; un passo è riprodotto di seguito, che descrive la battaglia di Nicomedia, combattuta nel 1312 contro una forza invadente composta da mercenari sia terrestri che extraterrestri ingaggiati da un individuo conosciuto come "Alessandro Nato dalle Stelle".

Documento 4066-π-12: Συγγραφαὶ Ἱππῶν Κονσταντίνου, Libro 7, Capitolo 23
1315 circa. Copia in pergamena di seconda generazione, San Pietroburgo, Russia. Greco. Tradotto da Ioannes Pappapetrou, 1933.

Dopo la Caduta di Costantinopoli nel 1453, l'Ordine di Costantino si divise; un ramo dei cavalieri, credendo che l'impero ottomano fosse, per diritto di conquista, il legittimo successore dell'impero romano, giurò la propria fedeltà al Sultano ottomano, divenendo una parte integrale del Bab-i Mukhfi, mentre un altro ramo scappò in Russia, continuando il proprio lavoro in supporto alla Chiesa Ortodossa. Il ramo russo dell'Ordine fu trasformato nei Veggenti dello Zar16 dallo Zar Pietro il Grande nel 1699, un'organizzazione precorritrice della Fondazione che si specializzava nella distruzione preventiva di minacce esoteriche attraverso la precognizione e sistemi avanzati d'avvertimento taumatologici.


« L'Arte È Una Droga Di Passaggio|Hub|La Storia Fanservice Obbligatoria »

Salvo diversa indicazione, il contenuto di questa pagina è sotto licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 License