Elemento #: SCP-3930
Classe dell’Oggetto: N/A
Procedure Speciali di Contenimento: Gli individui assegnati a SCP-3930 devono monitorare il perimetro S5-C9 stabilito vicino a Usinsk, Russia, e seguire gli ordini dalle autorità sul campo. Gli individui assegnati a SCP-3930 devono essere consapevoli che non c’è nulla nel perimetro, in quanto SCP-3930 non esiste.
Descrizione: SCP-3930 non esiste.
Il seguito di questo file ha Riservatezza di Livello 5/3930 con Restrizioni.
L’accesso non autorizzato è proibito.
Comunicazione dell’Amministratore del File: Solo sette individui viventi sono autorizzati ad accedere a questo file.
Procedure Speciali di Contenimento Modificate: Ai fini dell’attuale contenimento di SCP-3930, è importante che tutti gli impiegati assegnati a SCP-3930 (eccetto che per il personale autorizzato ad accedere a questo file) capiscano che SCP-3930 non esiste, né che sia mai esistito. Il personale attualmente assegnato a SCP-3930 che sostiene l’esistenza di SCP-3930 deve essere riassegnato e gli deve essere fornita un’esaminazione psicologica completa per garantire la loro comprensione che SCP-3930 non esiste. Gli individui incapaci di fare così devono essere trasferiti all’attuale Centro di Ricerca 3930 per la terminazione.
Tutto il personale assegnato a SCP-3930 deve capire ciò, nonostante qualunque lingua o ordine che possa implicare altro a causa del suo contenuto, SCP-3930 non esiste.
SCP-3930 è contenuto nel luogo della sua scoperta. L’accesso alla regione contenente SCP-3930 è severamente proibito. È stato realizzato un perimetro intorno a SCP-3930, circa 1km di diametro. Qualunque individuo non autorizzato che dovesse attraversare questo perimetro con l’intenzione di avvicinarsi a SCP-3930 deve essere terminato a vista. I sette individui autorizzati ad accedere a questo file hanno l’autorità esecutiva totale sul contenimento di SCP-3930 e l’amministrazione del personale assegnato a SCP-3930.
La sostenuta non esistenza di SCP-3930 è la procedura di contenimento di SCP-3930.
Descrizione: SCP-3930 è un vuoto statico localizzato entro un perimetro di 1km vicino Usinsk, stabilito in Russia dagli scienziati sovietici nei primi anni ‘70. SCP-3930 non sembra emettere o assorbire luce o suoni, non ha forma o consistenza, non può essere attraversato, non ci si può interagire, non può essere manipolato in alcun modo, e non ha dimensione. Attraverso sperimentazioni approfondite usando una varietà di tecniche, i ricercatori della Fondazione sono stati capaci di attestare con un’accuratezza del 99.999% che non esiste assolutamente nulla nella regione definita come SCP-3930.
Nonostante ciò, i soggetti esposti a SCP-3930 descriveranno lo spazio invariabilmente come contenente flora e fauna simile a quella nella zona circostante, così come una struttura da qualche parte nello spazio non esistente. In che modo gli individui siano capaci di percepire SCP-3930 è attualmente sconosciuto, nonostante siano state formulate varie ipotesi (vedi Addendum 3930.3 per dettagli). In quanto SCP-3930 non può essere attraversato e non ci si può interagire (in quanto SCP-3930 non è qualcosa che esiste), oggetti o entità esistenti non possono “entrare” in SCP-3930. Tuttavia, gli individui che provano ad avvicinarsi a SCP-3930 e ci vanno dentro saranno percepiti comunque nel farlo da altri osservatori. Nel momento in cui l’individuo attraversa il “confine” inesistente di SCP-3930, egli smette di esistere. Nonostante questo, osservatori esterni continueranno a percepire l’individuo che passa dentro SCP-3930 per un po’ di tempo in seguito, finché non smettono.
In breve,
- SCP-3930 non esiste.
- SCP-3930 non è un luogo fisico, un punto nel tempo, una singolarità, un vuoto, uno spazio extradimensionale, un meta-costrutto, o qualsiasi altra descrizione esistente, in quanto per tali descrizioni è richiesta l’esistenza, di cui SCP-3930 è privo.
- SCP-3930 non si può dire essere nulla, a prescindere dalle sue proprietà percepite.
- In quanto SCP-3930 non esiste, non può contenere nulla che esista. A causa di ciò, qualunque cosa tenti di attraversare o entrare in SCP-3930, cosa impossibile a causa della non esistenza di SCP-3930, smetterà di esistere a sua volta.
- Nonostante quanto sopra, gli esseri umani continueranno a percepire SCP-3930 come precettibile e le cose che diventano inesistenti a causa di SCP-3930 sono similmente percettibili.
Nello specifico, alcuni attributi di SCP-3930 percepiti da esseri coscienti vengono significativamente alterati dal numero di individui che sono consapevoli sia di SCP-3930 sia del fatto che sia influenzato dalla consapevolezza. Per maggiori informazioni a proposito, vedi Addendum 3930.3
Infine, l’effetto che la percezione umana ha sulle proprietà percepite di SCP-3930 non può essere alleggerito con amnestici, o anche la morte naturale. L’unico metodo conosciuto per influenzare la natura delle capacità percepite di SCP-3930 è che l’individuo che ha precedentemente percepito SCP-3930 entri in SCP-3930 e diventi inesistente. Nonostante l’effetto di ciò su SCP-3930 non sia immediato, esso si attenuerà nel tempo fino a diventare nuovamente stabile dopo circa trentuno giorni. Il maggior numero di individui capaci di percepire SCP-3930 mantenendo allo stesso tempo la stabilità del vuoto è dieci, sette dei quali sono in rappresentanza delle procedure di contenimento, due sono autorizzati a fini di sperimentazione e uno per qualsiasi possibile interferenza civile.
Addendum 3930.1: Scoperta
I dati sulla scoperta originale di SCP-3930 sono stati persi nella dissoluzione del collettivo di intelligence Sovietico, ma si crede che probabilmente SCP-3930 sia stato scoperto in più di un’occasione da individui che, avendo tentato di interagire con SCP-3930 non eistono più. Nello specifico, vicino alla fine dell’Unione Sovietica SCP-3930 era conosciuto solo dagli scienziati e ricercatori dello Stato, e non si crede che alcun membro della Divisione GRU “P” fosse stata messa al corrente di SCP-3930. Se gli scienziati statali erano a conoscenza della natura di SCP-3930, lo erano probabilmente per progetto.
Il numero di individui che hanno percepito SCP-3930 prima che queste procedure di contenimento fossero stabilite è sconosciuto, anche se i dati indicano che gli scienziati statali hanno avuto estrema difficoltà sia nel contenere l’anomalia che nel fare ricerche su di essa. La loro mancanza di comprensione corretta delle qualità anomale di SCP-3930 ha portato a una notevole perdita di vite, che ha poi esacerbato la situazione riguardante SCP-3930. Da quando gli agenti della Fondazione hanno scoperto SCP-3930, è rimasto solo una piccola parte del team di ricerca originale, essendo gli altri stati persi a causa di SCP-3930.
Anche l’implementazione delle attuali procedure di contenimento di SCP-3930 è stata raggiunta a costo di una sfortunata perdita di vite. Maggiori informazioni a proposito si possono trovare nell’Addendum 3930.3.
Addendum 3930.2: Log di Esplorazione
Le esplorazioni in SCP-3930 sono impossibili per le conoscenze precedentemente stabilite di SCP-3930. Ad ogni modo, gli osservatori esterni sono capaci di percepire gli individui che entrano in SCP-3930 (e quindi, smettono di esistere) e anche ricevere da loro trasmissioni audio. Più specificamente, gli equipaggiamente di registrazione audio e video non finzionano correttamente vicino a SCP-3930. Le videocamere non sono capaci di catturare una non entità, e le riprese di SCP-3930 sono soggette alle stesse anomalie visive percettive della classica osservazione di SCP-3930. La stessa cosa è valida per le registrazioni audio. In breve, tutto l’equipaggiamento audio e video smette di funzionare nel momento in cui entrano in SCP-3930, anche se gli osservatori continueranno a percepirlo funzionare correttamente, anche se la discrepanza viene evidenziata1.
Il seguente è un log di trascrizione audio, scritto da 3930/7/42 per come l’ha percepito. Durante la registrazione di questo log, 3930/7/4 ha parlato in un microfono, percepito risposte, e ripetuto le risposte in un altro dispositivo di registrazione. Per questo, è il caso di menzionare ancora una volta che la seguente è semplicemente una conversazione che 3930/7/4 sembra avere con un altro umano che non esisteva al momento di questa registrazione, con entrambi gli individui del dialogo interpretati da 3930/7/4. 3930/3/3 ha moderato questo evento e ha confermato l’accuratezza delle risposte percepite, in quanto ha curato i log successivamente.
[INIZIO LOG]
3930/7/4:Bene D-124, mi serve che tu inizi a camminare in avanti. Puoi dirmi cosa vedi davanti a te?
D-124: Alberi. Il bosco.
3930/7/4: Nessun animale o fauna?
D-124: No.
3930/7/4: Va bene. Vai avanti.
Silenzio.
3930/7/4: Ti stai avvicinando al confine dell’anomalia. Ora vedi nulla?
D-124: Non ne vedo, no, sempre solo-
A questo punto, D-124 è sparito dentro SCP-3930 e ha smesso di esistere. L’equipaggiamento di monitorggio audio ha confermato che la sua radio ha smesso di funzionare. Nonostante ciò, né 3930/7/4 né 3930/3/3 se ne sono accorti.
D-124: -alberi e cespugli e roba simile.
3930/7/4: Continua ad avanzare.
Silenzio.
D-124: Hey, aspetta. C’è qualcosa qui nella radura. Una specie di edificio.
3930/7/4: Puoi descrivermelo?
D-124: Sì, è uh… basso. Ha un po’ di, uh… credo sia tipo un condominio. Però, è davvero pieno di vegetazione, come se fosse stato abbandonato per un po.
3930/7/4: Quanto è grande questa struttura?
D-124: Bhe, non lo so. Forse…sarà largo trenta metri? Conto sei porta da questo lato. Sembra che possa girare intorno sul retro.
3930/7/4: Vai avanti e continua a camminare.
D-124: Certo.
Silenzio.
D-124: In realtà, comunque, ho appena notato qualcosa. C’è un suono che ora posso sentire, ma è molto tranquillo. Un attimo fa credevo fosse il vento o l’erba, ma decisamente non è nessuna di queste.
3930/7/4: Che cosa sembra?
D-124: (Si ferma) Onestamente, non lo so. È debole.
3930/7/4: Roger. Tienici aggiornati a proposito.
Silenzio.
D-124: Va bene, sono davanti all’edificio. Decisamente una specie di condominio. Muri bianchi, porte marroni. Legno. C’è uh… credo una specie di altro edificio laggiù, forse un ufficio?
3930/7/4: Puoi aprire una delle porte?
D-124: Ci provo. Aspetta. (Si ferma) Questa è chiusa. (Si ferma) Anche questa, aspetta. (Si ferma) Sto guardando nella finestra per vedere se c’è nulla dentro, ma uh… è solo buio. Non riesco a vedere oltre le tende.
3930/7/4: Per favore, continua a controllare le porte.
D-124: Sì. (Si ferma) Trovata. Vediamo. (Si ferma) Decisamente, uh, decisamente nessuno è venuto qui per un po’. È buio, polveroso. Solo una camera da letto, credo. Non c’è molto arredamento, delle sedie e una piccola libreria. Ma non c’è niente sopra. Fammi guardare nella camera da letto. (Si ferma) Letto matrimoniale. Un comò con cassetti, ma sono… sono vuoti. Il letto è fatto. Le tende sono tirate dappertutto. (Suono di tende che vengono aperte.) Questa finestra si affaccia semplicemente sull’altro lato della, uh, della radura qui. Questo edificio è a forma di una grande L, va un po’ giù così.
3930/3/3: (Lontano dal microfono) Puoi spegnere quella luce? È troppo maledettamente forte.
D-124 continua a ispezionare la stanza con bagno annesso per i successivi cinque minuti. Alla fine, gli viene chiesto di uscire da 3930/7/4.
D-124: Sì, va bene, fammi- aspetta.
3930/7/4: Che c’è?
D-124: Io… ho aperto queste persiane prima?
3930/7/4: Che?
D-124: Le persiane, che cazzo… Ho tirato su le persiane prima, voglio dire. Quando sono entrato nella camera.
3930/7/4: Io non lo so, io-
D-124: No, io l’ho decisamente fatto. Mi ricordo specificamente, perché a quel punto ho guardato fuori da quella finestra. Ho aperto queste persiane. (Si ferma) C’è qualcos’altro lì?
3930/7/4: No, non abbiamo motivo di crederlo.
D-124: Allora cos’ha chiuso le fottute persiane? Perché sono chiuse?
3930/7/4: Non lo sappiamo.
D-124: Ovvio che non lo sapete, ma… capo, io le ho sicuramente aperte. Perché sono venuto qui e ho guardato fuori e… ho detto, uh… bhe, ho detto che c’era qualcuno lì fuori, o… huh. In realtà, non ricordo cosa ho detto. Forse mi sono sbagliato. (Si ferma) Che strano.
3930/7/4: Puoi ripetere?
D-124: Nulla, solo io, uh… credo che continuerò ad andare avanti.
Silenzio.
D-124: Qui la stanza seguente è più o meno uguale. Però è, uh, al contrario rispetto all’altra. Questa stanza ha dentro una TV.
3930/7/4: La TV è accesa?
D-124: Che? No. Nessuno è stato qui per settimane, forse anni. Non credo che- (Si ferma) In realtà, sai cosa? La TV è ancora calda. Qualcuno è stato anche qui. Fammi vedere se… (Si ferma)
3930/7/4: Che c’è?
D-124: È accesa, ma è… strana. I canali continuano a cambiare. Solo immagini, foto. Nero e bianco. Un oceano al contrario. Specchi e facce. Una pira funeraria. (Si ferma) Continua a tornare a una singola immagine. Sfondo nero con uh… (Si ferma) forme nere che fluttuano in giro. Più di una. Sono molto piccole. Difficili da vedere. Svaniscono e ricompaiono. (Si ferma) Riuscite a sentirlo?
3930/7/4: Non riusciamo.
D-124: È di nuovo quel suono. Non viene dalla TV. Forse da fuori? (Si ferma) Questo, uh… huh.
3930/7/4: Puoi ripetere?
D-124: Bhe, è solo che… suonerà assurdo, lo so, ma giuro che sono entrato in questa stanza attraverso una porta in quel muro, e ora la porta non è lì. C’è una finestra al suo posto.
3930/7/4: Puoi vedere fuori dalla finestra?
D-124: Io posso, uh… (Si ferma) Va bene, questo suonerà davvero assurdo, ma non riesco ad aprire le persiane. Quando le tiro su, ce ne sono solo… altre dietro di loro. E altre dietro a quelle.
3930/7/4: Ci sono altre uscite per questa stanza?
D-124: C’è un-
A questo punto, un telefono nella stazione di ricerca mobile ha iniziato a squillare nella stessa stanza di 3930/7/4 e 3930/3/3, l’ultimo dei quali ha risposto. Quando l’ha fatto, 3930/7/4 ha descritto di sentire squillare un altro telefono dall’altro lato del trasmettitore audio, vicino D-124.
D-124: C’è un telefono che squilla. Non ricordo che fosse qui, aspettate.
3930/7/4: Hey, non-
D-124 e 3930/3/3 all’unisono: Pronto? (Si ferma) Sì, stiamo guardando. (Si ferma) Lo sto ascoltando. (Si ferma) Riesci a sentirmi?
A questo punto, 3930/7/4 nota un intenso eco che origina dal suo ricevitore audio che viene da D-124.
D-124 E 3930/3/3 all’unisono: Pronto? Pronto? Mi senti? Sto parlando con te ora? Cos’è questo?
3930/7/4: Hey- riaccancia il telefono! riaggancia il maledetto telefono!
3930/3/3 riaggancia il telefono e sembra confuso e disorientato. Dall’altro lato del ricevitore audio, D-124 manifesta una confusione simile.
D-124: Che cos’era? Non hai sentito nulla?
3930/7/4: D-124, ci sono altre uscite dalla stanza in cui sei al momento?
D-124: Sì, qui c’è una scalinata. Posso provare con quella.
3930/7/4: Roger, fallo per favore.
Silenzio.
D-124: Va bene, sono sceso dalle scale, e ora sono in… un’altra stanza. No, aspetta. Non lo è? (Si ferma) Hey, mi sono scordato di dirlo prima, ma la mia pelle è un po’ strana.
3930/7/4: Che vuoi dire?
D-124: Tipo ingessata. E quando strofino la mano sul braccio, è tipo uh… non so come descriverlo. È come se semplicemente smettesse di essere lì per un minuto.
3930/7/4: Annotato. Puoi descriverci l’ambiente ora?
D-124: C’è lo stesso divano della stanza precedente, ma c’è qualcosa di diverso qui. Magari la stanza è della dimensione sbagliata? Sembra un po’ più grande, le cose sono più distanti.
3930/7/4: Puoi tornare su per le scale?
D-124: Scale?
3930/7/4: Le scale da cui sei appena sceso.
D-124: Che scale?
3930/7/4: Sei appena sceso da una rampa di scale. Per entrare in questa stanza.
D-124: No, sono entrato dalla porta d’ingresso, proprio lì. (Si ferma) È strano. La porta è chiusa. Comunque, siete sicuri di non poterlo sentire?
3930/7/4: Puoi descriverci il rumore che stai sentendo?
D-124: Insomma… sentite mai dello statico?
3930/7/4: Certo.
D-124: A volte senti cose nello spazio bianco, no? Il tuo cervello che riempie le mancanze. Questo suono è come quel suono, il suono che fa il tuo cervello, solo senza lo statico. In realtà non è molto forte, ma è molto evidente. (Si ferma) Credo, uh… fammi vedere. Dovrebbe esserci una porta qui fuori, da qualche parte. Fatemi vedere.
D-124 continua a cercare un’uscita dalla stanza in cui è attualmente dentro per le seguenti quattro ore. Nonostante i tentativi del gruppo di controllo nell’aiutare D-124 a lasciare la stanza, è incapace di farlo.
D-124: Sto di nuovo notando qualcosa. So perché ciò mi sta prendendo così tanto tempo. Lo spazio tra ogni cosa è davvero grande ora. Ora mi ci stanno volendo dieci minuti per andare dal divano alla TV. Mi ci sono voluti venti minuti per entrare in cucina.
3930/7/4: Cosa? Da quando? Perché non l’hai detto prima?
D-124: Io non lo so, io- (Si ferma) Bussano alla porta. Aspettate. (Si ferma) Si? (Si ferma) C’è un uomo fuori. Vuole sapere se sto ascoltando.
3930/7/4: Lo sto facendo?
D-124: Sì, lo sto facendo. (Si ferma) Va bene. (Si ferma) Dice che c’è una strada per uscire, andando giù attraverso il, uh, attraverso il pavimento. Ha detto che se mi rilasso abbastanza, andrò lì, quindi…
Silenzio. D-124 non risponde per trentotto minuti. 3930/7/4 e 3930/3/3 non parlano per trentotto minuti.
D-124: Rumore bianco.
Silenzio.
3930/7/4: Non sei ancora arrivato?
D-124: È più lontano di quanto credessi. Penso che sto iniziando ad arrivarci. State ascoltando?
3930/7/4: State ascoltando?
D-124: Bene, non smettete di ascoltare. Sono giù qui sotto, ora. Vedete, ho pensato che le cose che stavo vedendo avessero a che fare con me, ma in realtà non è così. Io non le sto veramente vedendo. (Si ferma) Già, questo ha molto più senso. Non io, ma forse voi. Forse non importa. (Si ferma) Quindi voi sapete cosa ho detto prima riguardo il sentire dello statico, giusto? Lo stesso tipo di cosa sta accadendo ora con i miei occhi. Riempiono i vuoti.
3930/7/4: Cosa vedi?
D-124: Qui c’era un buco nel mondo, e questo posto ci è stato tirato dentro, come uno scarico. Anche la gente. Ora, posso effettivamente capirlo, l’intero edificio, tratto nel piccolo minuscolo… luogo. Fratturandosi e rompendosi. (Si ferma) Va bene, sì. Sì sì sì. Questa è una risposta. Come una reazione. La natura non ripudia un vuoto, ma la gente sì. Le vostre menti non sono fatte per questo, vero? Voi osservate le stelle e vedete delle cose, perché è questo che fate. Trovare delle ragioni. L'ordine è un concetto creato dall’uomo.
3930/7/4: Mi puoi descrivere lo spazio in cui sei ora?
D-124: Non ci sono.
3930/7/4: Che intendi?
D-124: Sai, in realtà, non ci sono. Non appena lo realizzi, tutto ciò sarà finito.
3930/7/4: Non appena realizzo che cosa?
D-124: Devi solo guardare lontano dallo schermo e smetti di vedere, uh… smetti di vedere i pattern. Io sto… se guardi lontano, smetterai di vedermi, e smetterai… smetterai di sentirmi, e questo è ciò che ho sentito per tutto questo tempo, sì, ha senso, perché se sbatti le palpebre lo perdi e una volta che è andato non è di nuovo nulla, quindi provano ad ottenere la tua attenzione e se la perdono non sono nulla, e-
3930/7/4: Rallenta, mi serve che tu-
D-124: -no no no, tu guardi via e il pattern se ne va. Tu smetti di ascoltare e non li senti. Loro non sono nulla, e ora io sono… non lo capisci?
3930/7/4: Sei-
A questo punto, c’è un calo minore nei sistemi elettrici in quanto si attiva il generatore in loco. Sia 3930/7/4 che 3930/3/3 diventano immediatamente coscienti che il trasmettitore audio non è più operativo. I tentativi di contattare D-124 falliscono.
[FINE LOG]
Addendum 3930.3: Intervista con 3930/1/1
Il seguente estratto è preso da un log di intervista condotto con il Dr. Andrei Vasiliev, uno scienziato Sovietico che è stato trovato a esercitare le procedure di contenimento di SCP-3930 prima dell’inizio dell intervento della Fondazione. Alla fine al Dr. Vasiliev è stata offerta una posizione nella Fondazione, ed è diventato 3930/1/1 poco dopo. L’intervistatore era il Dr. Piotr Kuzkin. Traduzione fornita dal Dr. Simon Pietrykau.
[INIZIO LOG]
Dr. Kuzkin: Che cos’è?
Dr. Vasiliev: Non è nulla, non in alcun senso misurabile. È un vuoto statico, senza compromessi. Uno spazio dove non esiste nulla.
Dr. Kuzkin: Com’è arrivato qui?
Dr. Vasiliev: Non lo sappiamo. È stato trovato, o da qualcuno all’interno dello Stato o da un giocatore esterno, e noi ci siamo arrivati prima.
Dr. Kuzkin: Che sapete su di esso?
Dr. Vasiliev: Sapere su di esso? Cosa c’è da sapere? Non c’è nulla lì. Nulla per noi in alcuna misura, nulla per noi da testare. Le cose che attraversano la sua soglia spariscono e smettono di essere. Abbiamo provato a mandare soldati con equipaggiamento di registrazione, ma hanno tutti incontrato lo stesso destino.
Dr. Kuzkin: Cos’è successo al resto del tuo team?
Dr. Vasiliev: Ah… (Si ferma) La percezione è la chiave. Tutto ciò per cui puoi sperimentare dirà che c’è un’assenza lì, giusto? Ma tu puoi guardarlo e vedere comunque la foresta e gli alberi e persino gli animali. Camminaci dentro abbastanza, e potresti vedere un edificio, o della gente. Ma nulla di tutto ciò è reale. Dal momento che vedi l’edificio, qualunque forma assuma, neanche tu sei reale. Sei diventato poco più del riflesso di te stesso percepito dalla mente di qualcun altro. Questa cosa… questo vuoto (si ferma) È uno specchio che odia. Lui desidera che tu lo guardi. In più lo si guarda, più odia.
Dr. Kuzkin: Ma che mi dici del resto del tuo team?
Dr. Vasiliev: C’erano troppi di noi. Troppi di noi hanno guardato dentro il vuoto, e quello ha iniziato a urlare.
Dr. Kuzkin: Urlare?
Dr. Vasiliev: Quando ti ci avvicini, inizierai a sentirlo. Così leggero che potrebbe non essere nulla, o meno. Ma un rumore. È successo qualcosa di strano. Le menti umane si sono evolute per vedere pattern dove non ce ne sono, quindi quando si getta su uno spazio dove non c’è assolutamente nulla, la mente inizia a creare qualcosa dal nulla. Quel che puoi sentire è qualcosa di rudimentale, una coscienza quasi impercettibile. È un lampo lungo il limite del vuoto in quanto le nostre menti tentano di percepire qualcosa che non è lì. E quello odia.
Dr. Kuzkin: Cosa intendi, quello odia? Perché dovrebbe odiare qualcosa? Come lo sapresti?
Dr. Vasiliev: Perché ce n’erano troppo di noi. Ogni membro del team conscio del vuoto, ognuno che tentava di percepirlo. Questi lampi, questi piccoli urlatori, alla fino loro hanno iniziato a… a combinarsi assieme. Non si sbagli, Dr. Kuzkin, loro non sono reali. Loro sono per il neutrino quel che il neutrino è per noi, meno di nulla. Ma in qualche modo loro sono consci della loro nullità, e loro odiano. La loro esistenza, credo, è tormento. Loro odiano l’universo per essere. Loro odiano loro stessi per essere. E loro odiano noi per farli essere. Loro non sono altro che odio. (Si ferma) Dandogli abbastanza tempo, e con abbastanza di noi che provavano a guardare in questo vuoto, qualcosa ne è strisciato fuori. (Si ferma) In seguito, ce n’erano dieci di noi. L’anomalia è stata stabile da allora.
Dr. Kuzkin: Cosa ne è uscito?
Silenzio.
Dr. Kuzkin: Quanto siete stati lì?
Dr. Vasiliev: Decadi.
Dr. Kuzkin: Perché non avete chiamato aiuto?
Dr. Vasiliev: Una volta che hai sentito l’urlatore, non puoi non sentirlo. Chiamare aiuto vorrebbe solo dire dannare un’altra anima.
Dr. Kuzkin: L’altro giorno, il resto dei suoi scienziati è sparito. Dove sono?
Dr. Vasiliev: Sono entrati nel vuoto.
Dr. Kuzkin: Perché?
Dr. Vasiliev: Ci sono troppi di noi ora. Voi ne avete portati dodici, e ce n’erano otto di noi. Non possono essercene più di dieci. Una volta che percepisci il vuoto, la tua mente non può riuscire a dimenticarlo. Ci sono tredici di noi adesso, ma non devono essercene più di dieci.
Dr. Kuzkin: Parla di questo vuoto come di una sorta di creatura intelligente. Come può questa nullità essere qualcosa di intelligente?
Dr. Vasiliev: Non sono la stessa cosa. Il vuoto è ciò che è, una regione di non esistenza. È imperscrutabile e inalterabile, e non ne sappiamo nulla. Ma gli urlatori esterni sono, sì, in qualche modo intelligenti. Ma loro sono intelligenti solo perche sono noi. Sono il nostro riflesso in questo specchio odiante.
(Attività off camera. Il Dr. Kuznik guarda via. Il Dr. Vasiliev guarda in camera per un momento.)
Dr. Kuzkin: Va bene. C’è nient’altro?
Dr. Vasiliev: Non possono essercene più di dieci. Io andrò nel vuoto, poi due dei vostri devono seguire.
Dr. Kuzkin: E se non lo fanno?
Silenzio.
[FINE LOG]