Crediti
Autrice:
Data di pubblicazione: 29 maggio 2018
Traduttore:
Elemento #: SCP-306-FR
Livello di Minaccia: Verde ●
Classe dell’Oggetto: Euclid
Procedure Speciali di Contenimento: A seguito di numerosi incidenti provocati dal personale, è stato deciso che SCP-306-FR deve rimanere costantemente chiuso e l’accesso consentito unicamente ai ricercatori che dispongono di un’autorizzazione di Livello 3 o superiore. Indipendentemente dal loro livello di autorizzazione, ai ricercatori specializzati in storia e storia dell’arte deve essere negato l’accesso alla camera di contenimento, e le loro richieste sistematicamente rigettate.
A causa dello stato di usura di SCP-306-FR, la sua manipolazione può essere effettuata solo con guanti in lattice e deve essere giustificata dal Pr Daniel Rivoletti, responsabile del contenimento dell’anomalia. Per le interviste con SCP-306-FR-1, è necessario rivolgersi anche alla Dott.ssa Florence Riviale.
SCP-306-FR-1 è contenuto all’interno di una cella standard per umanoidi in cui strumenti informatici o di alta tecnologia sono fortemente sconsigliati. Storici e storici dell’arte sono autorizzati, previa accettazione delle richieste da parte della Dott.ssa Riviale e del Pr Rivoletti, a visitare e interrogare SCP-306-FR-1; le interviste devono avvenire al ritmo di una sessione a settimana quando l’entità si dimostra collaborativa e non impegnata a “lavorare”. Il “lavoro” di SCP-306-FR-1 consiste principalmente nel disegnare e pitturare, pertanto gli devono essere forniti con cadenza regolare tele, pergamene (o fogli, in caso di mancanza di tele e pergamene) e materiali da disegno. Le interazioni tra SCP-306-FR e SCP-306-FR-1 sono allo stato attuale impossibili, ragion per cui SCP-306-FR-1 è stato contenuto temporaneamente lontano dall’oggetto. L’istanza è in grado di esprimersi solamente in italiano, pertanto i ricercatori che interagiscono con essa devono aver riconosciuto un buon livello di conoscenza della lingua italiana, o in caso contrario essere accompagnati da un interprete o dal Pr Rivoletti e la Dott.ssa Riviale, con i quali l’istanza si dimostra essere molto cooperativa. Sebbene SCP-306-FR-1 esprima di frequente il desiderio di tornare a casa, raramente egli tenta di violare il contenimento, dedicando invece gran parte del suo tempo a “lavorare” in cambio della sua permanenza qui, poiché è convinto di essere in un alloggio.
Descrizione: SCP-306-FR è un'edizione del Vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti, scritto da Giorgio Vasari e datato all’anno 1550. Il libro, interamente scritto in italiano, risulta essere molto danneggiato e riporta in esso le biografie di 200 artisti, tutti originari della città italiana di Firenze o che vi hanno esercitato la professione dal XIII° secolo fino al XVI° secolo, con l’ultima biografia dedicata a Michelangelo.
SCP-306-FR-1 è un uomo caucasico dagli occhi castani e una barba di colore nero avente primi segni di incanutimento; quest’ultima caratteristica dovrebbe essere legata alla sua età, stimata tra i 45 e i 50 anni. L’entità è stata vista separarsi raramente da un mantello rosso dotato di cappuccio, e afferma di chiamarsi C██████, dal suo vero nome C████ ██ ███. Inoltre, egli afferma di essere originario di Pisa. Il temperamento dell’entità risulta essere testardo ed esigente verso la sua persona, si esprime esclusivamente in italiano e si descrive come pittore, professione confermata dai numerosi dipinti realizzati dall’inizio del suo periodo di contenimento presso la Fondazione, nel 2017. Spesso SCP-306-FR-1 non è soddisfatto da numerose sue realizzazioni e pertanto preferisce che vengano eliminate, distruggendole oppure donandole a coloro che si sono dimostrati interessate ad esse, in cambio della sua permanenza, convinto si tratti di un usuale alloggio. È stato notato che nei tre giorni seguitanti il suo arrivo nei locali della Fondazione, SCP-306-FR-1 ha tentato diverse volte di “ripassare attraverso” SCP-306-FR, tuttavia senza successo. Durante i test svolti dal Pr Rivoletti, solamente il personale di Classe D che accompagnava SCP-306-FR-1 è riuscito ad “entrare all’interno di SCP-306-FR” per poi uscire di nuovo.
Gli effetti anomali di SCP-306-FR si manifestano quando qualcuno lo legge e staziona per più di 15 minuti sulla stessa pagina: anche se il lettore non comprende la lingua italiana, egli sparirà all’interno del libro e si ritroverà catapultato all’epoca in cui è vissuto l’artista di cui stava leggendo la biografia, e lo vedrà mentre compie il suo lavoro. Per esempio, se viene letta la biografia di Michelangelo, il lettore si ritroverà nella Basilica di San Pietro, e vedrà Michelangelo impegnato nella realizzazione del Giudizio Finale, avvenuta tra il 1536 e il 1541. L’artista non vedrà mai il lettore, il quale, sebbene entrato all’interno di SCP-306-FR, terrà ancora l’oggetto tra le mani. Per “uscire”, il lettore dovrà girare la pagina oppure chiudere il libro. È degno di nota che nel caso in cui un altro lettore, non immerso in SCP-306-FR, dovesse girare una pagina, il lettore immerso uscirà dall’entità. Se invece un altro lettore dovesse chiudere SCP-306-FR, il lettore al suo interno non sarà in grado di uscire fino alla riapertura del libro. Le ”entrate” e le “uscite” dei ricercatori modificano l’oggetto in modo più o meno significativo, a seconda del tempo trascorso dentro di esso (consultare il registro dei test).
Dalla scoperta di SCP-306-FR, storici e storici dell’arte hanno espresso un desiderio sempre più forte di testarlo. Coloro che lo utilizzano manifestano sempre meno inclinazione a rimanere nel tempo presente, divenendo sempre più desiderosi di utilizzare l’oggetto per compiere viaggi nel tempo, per “divertirsi” o per approfondire le proprie conoscenze di storia, pittura e architettura. Tale volontà è sfociata persino in intrusioni ripetute di ricercatori nella camera di contenimento di SCP-306-FR, al fine di effettuare test senza autorizzazione del Pr Rivoletti.
In data 14/03/2017, i dottori Meyer e Schapiro sono stati sorpresi nella camera di contenimento di SCP-306-FR, arrivando ad opporre resistenza in maniera violenta pur di utilizzare l’entità per promuovere le proprie ricerche. Interrogati dal Pr Rivoletti, hanno ammesso che stavano conducendo una “guerra” per l’appropriazione dell’oggetto. Secondo il Dr Schapiro, SCP-306-FR “offre un’alternativa alla realtà così allettante e più interessante”. Un esame approfondito ha rivelato che i dottori Meyer e Schapiro erano soggetti ad un “disgusto della realtà”, che agli occhi del Dr Schapiro risultava come “insipido e triste, senza alcun gusto”. Successivamente all’interrogatorio, i due ricercatori sono stati posti sotto osservazione e le loro autorizzazioni temporaneamente disabilitate. Da allora il Pr Rivoletti ha proibito agli storici e agli storici dell’arte di accedere a SCP-306-FR.
12/05/2017: A seguito dell’apparizione di SCP-306-FR-1, che ha considerevolmente deteriorato l’oggetto, il Pr Rivoletti ha proibito i test su SCP-306-FR. Ulteriori ricerche hanno dimostrato che l’arrivo di SCP-306-FR-1 nel XXI° secolo non ha avuto alcun impatto sul passato; inoltre, SCP-306-FR-1 non è sparito da nessuna opera che tratta di arte e artisti.