SCP-2113
voto: +4+x
blank.png

Elemento #: SCP-2113

Classe dell’Oggetto: Euclid

Procedure Speciali di Contenimento: SCP-2113 è riposto su una piattaforma sopraelevata su misura nella Camera di Contenimento Sotterranea B-08, al Sito Biologico-66. Si può accedere alla CCS B-08 da due ingressi: il corridoio B-08, accessibile dal piano B2 dell’edificio principale del Sito-66, oppure un ascensore installato nell’Edificio Annesso A-11, costruito sulla superficie al di sopra della camera. Il corridoio B-08 si estende direttamente dall’edificio principale alla CCS B-08 e consente di raggiungere il laboratorio di osservazione senza fermate intermedie.

La CCS B-08 misura 10 m × 10 m × 10 m ed è situata a 90 m di profondità nel sottosuolo. Il laboratorio di osservazione risiede a 5 m sopra il livello del pavimento della camera, con una vetrata che permette di osservare l’oggetto e l’entità.

SCP-2113-1 sembra vincolato nelle immediate vicinanze di SCP-2113. Talvolta, potrebbe passare attraverso le barriere fisiche nella camera, ma ad oggi una breccia nel contenimento è stata ritenuta molto improbabile.

Descrizione: SCP-2113 è il fossile incompleto del teschio di un liopleurodonte (Liopleurodon ferox), un superpredatore marino della famiglia dei pliosauridi vissuto nel Giurassico. L’esemplare è stato ritrovato in condizioni danneggiate, la maggior parte dei frammenti fossili erano impressi in una matrice di pietra dalla massa totale di 133 kg. Nonostante gli sforzi delle squadre paleontologiche, che hanno setacciato l’area per 8 mesi dopo la scoperta iniziale, il resto dello scheletro di SCP-2113 non ha potuto essere localizzato durante gli scavi.

SCP-2113-1 è un’entità incorporea che misura tra 6 e 8 m, strettamente associata a SCP-2113. Può muoversi in modo attivo ed emette una luce fioca, con una sagoma oblunga che si assottiglia in un punto smussato del lato frontale. SCP-2113-1 ha un comportamento instabile: anche se di norma è relativamente docile, l’entità ha avuto più volte degli scatti di violenza che consistono in deboli attività telecinetiche e perturbazioni elettromagnetiche in tutto il Sito-66. SCP-2113-1 non si è ancora dimostrato in grado di manipolare fisicamente l’ambiente che lo circonda in maniera diretta.

Effetti Psichici: Se un umano gli si avvicina mentre è docile, SCP-2113-1 svanirà e non riapparirà finché non sarà passato del tempo, di solito tra le 4 e le 9 ore. Spesso si verificheranno lievi attività elettromagnetiche e variazioni della temperatura nei dintorni del punto in cui SCP-2113-1 si trovava prima di svanire, ma ciò non accade sempre. Queste sparizioni non valgono come brecce nel contenimento, poiché l’entità è prevedibile e rimane sempre vicina a SCP-2113.

In casi sporadici, SCP-2113-1 diventerà ostile nei confronti degli organismi che si avvicinano alla sua camera di contenimento. Quando è aggressivo, SCP-2113-1 resta immobile a mezz’aria per un periodo che va dai 20 minuti alle 2 ore, muovendosi rapidamente per “mordere” gli individui che percepisce entro 10 m dalla sua posizione. Essendo intangibile, in passato SCP-2113-1 ha dimostrato di poter passare attraverso le barriere fisiche per raggiungere i suoi bersagli. Non è mai stato osservato allontanarsi di oltre 100 m da SCP-2113.

Gli individui “morsi” da SCP-2113-1 riportano subito allucinazioni visive, uditive e tattili che durano dai 15 ai 20 minuti. Inoltre, i soggetti subiscono una grave spersonalizzazione e disforia, le quali si attenuano nel corso di un periodo che oscilla tra i 7 e i 12 giorni. Di solito, le vittime diventano quasi catatoniche per tutta la durata di questo effetto iniziale.

I soggetti riportano relativamente gli stessi sintomi, quasi tutti raccontano di essersi ritrovati nei panni di un grosso animale (presumibilmente un liopleurodonte) in un ambiente acquatico caldo. Sono state testimoniate varie attività, incluse (ma non soltanto) la caccia, delle dispute territoriali con altri grossi predatori e uno spiaggiamento volontario per un motivo ignoto; gli individui del tutto ignoranti nell’ambito dell’ecologia giurassica hanno descritto con accuratezza l’aspetto della flora e della fauna apparse nelle loro allucinazioni.

Le vittime di questo effetto allucinatorio descrivono tutte un distacco viscerale dal loro io e raccontano di sentirsi come se fossero l’animale che impersonano durante le allucinazioni. Nella maggior parte dei casi, i soggetti nelle prime fasi del recupero mostrano una profonda confusione e una mancanza di coordinazione. La riabilitazione è graduale, ma di solito avviene con successo: tutte le passate vittime di questo effetto si sono riprese del tutto entro 60 giorni dal “morso” di SCP-2113-1. Gli intervistati hanno descritto con nitidezza la natura istintiva delle allucinazioni, oltre a specifiche sensazioni fisiche ed emotive riscontrate in tutti i casi.

Incidente Atipico del ██/██/████: Il ██/██/████, SCP-2113-1 è passato attraverso la paratia del laboratorio di osservazione e ha attaccato il ricercatore Grier, per poi svanire per 73 minuti. Il ricercatore Grier ha perso i sensi e non ha potuto essere svegliato per 2,16 ore; a quel punto è tornato cosciente, ma era catatonico. È stato tenuto sotto osservazione per diversi giorni, durante i quali cadeva in brevi fasi di incoscienza a intervalli irregolari. 11 giorni dopo l’attacco iniziale, ha recuperato una certa lucidità e si è subito offerto di fare rapporto della sua esperienza. Non sarà fornita una trascrizione dell’intervista, a causa della lunghezza e della natura disordinata del resoconto del ricercatore Grier.

Le allucinazioni del ricercatore Grier sono state notevolmente diverse dallo schema stabilito. Anche se sono iniziate sott’acqua e dal punto di vista del liopleurodonte (come previsto), il soggetto ha poi raccontato un evento vago, in cui “l’acqua cantava e si infrangeva” e “le sue ossa sono state raschiate via”. Dopodiché, il ricercatore Grier ha descritto nei dettagli una serie di sensazioni che ha provato, come se il suo corpo fosse stato sepolto dai sedimenti; ha affermato di essere rimasto fermo per “una quantità di tempo impossibile” e di non essersi più mosso da lì “finché il deserto (?) non è sparito”. Si ritiene che tali sensazioni (indicate, tra l’altro, come un “indurimento” o un “torpore duro”, l’enunciazione era ambigua) corrispondessero al processo di fossilizzazione che ha formato SCP-2113. La natura dell’altro evento descritto, quello che include “l’acqua che canta/si infrange” è tuttora ignota, ma si ipotizza che abbia contribuito alla creazione di SCP-2113-1.

Circa 40 minuti dopo il suo risveglio, il ricercatore Grier ha avuto un arresto cardiaco provocato dall’affaticamento costante e dalla tensione fisiologica. Nessun’altra vittima di SCP-2113-1 ha subito conseguenze simili.

Salvo diversa indicazione, il contenuto di questa pagina è sotto licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 License