Intervistatore: Dott. Giuseppe Cuor
Intervistato: SCP-182-IT
Data: 04/01/1990
<Inizio Log>
SCP-182-IT si trova all'interno di una cella di contenimento standard con un tavolo e due sedie: il Dott. Cuor entra dentro la stanza e prende posto.
Dott. Cuor: Buongiorno, Davide.
SCP-182-IT: Buongiorno… chi sarebbe? Dove mi trovo? Cosa mi è successo?
Dott. Cuor: Cerca di non agitarti, so benissimo che hai tante domande da farmi. Anch'io devo fare lo stesso con te e scusami per la maleducazione: mi presento, sono il Dottor Cuor.
SCP-182-IT: È un piacere. Uhm… quindi? Sa dirmi dove siamo?
Dott. Cuor: Benvenuto nella Fondazione: qui cerchiamo di contenere tutto ciò che è inspiegabile o potenzialmente pericoloso per l'umanità.
SCP-182-IT: "Contenere"? Dottore, non mi dica che non potrò andarmene da qui.
Dott. Cuor: Certo che potrai andartene, sappiamo che hai una famiglia e degli amici che ti aspettano a casa.
SCP-182-IT: Quindi quando posso andare via?
Dott. Cuor: Vedi, dobbiamo prima capire cosa ti è successo e come farti tornare alla normalità. Potresti essere pericoloso, SCP-182-IT.
SCP-182-IT: SCP che?
Dott. Cuor: È il tuo nome. O meglio, il tuo numero. Non sei il solo qui, Davide.
SCP-182-IT: Cristo… sono il centocinquantesimo? Quanti altri ce ne sono?
Dott. Cuor: Non posso darti troppe informazioni.
SCP-182-IT: Capisco. Mi farete del male?
Dott. Cuor: Perché dovremmo?
SCP-182-IT: Non lo so, dottore. Sono ancora scosso.
Dott. Cuor: Se ti può tranquillizzare, oggi sono qui per farti solo qualche domanda.
SCP-182-IT: Oh… va bene.
Dott. Cuor: Ottimo! Allora, Davide. Ti ricordi cosa è successo ieri?
SCP-182-IT: Ho dei vuoti di memoria… beh, ricordo che sono uscito di casa, poi sono entrato da qualche parte ed è arrivata la polizia quando sono uscito.
Dott. Cuor: Ti rinfresco la memoria: ieri sei entrato in una fumetteria, "Fantasy World" per la precisazione. Quando eri all'interno hai preso un fumetto qualsiasi e dopo averlo letto sei svenuto. Al tuo risveglio, eri già così.
SCP-182-IT: Com'è possibile che non ricordo nulla?
Dott. Cuor: È quello che stiamo cercando di capire. La risposta per farti tornare alla normalità potrebbe trovarsi in quel fumetto.
SCP-182-IT: Mi scusi se non sono abbastanza utile, è difficile pensare.
Dott. Cuor: Che intendi?
SCP-182-IT: Ho difficoltà a tenere la mente lucida. Ho paura, dottore.
Dott. Cuor: Davide, noi siamo qui per aiutarti. Farlo è il mio lavoro, va bene?
SCP-182-IT: Va bene.
Dott. Cuor: Ora spiegami cosa stai provando. Come ti senti? Cosa vedi?
SCP-182-IT: Mi sento… freddo. La testa è leggera e tutto ciò che vedo sembra muoversi. Nulla è statico.
Dott. Cuor: Come percepisci i colori?
SCP-182-IT: Li vedo normalmente.
Dott. Cuor: Senti il bisogno di mangiare e bere?
SCP-182-IT: Sì. Ma non riesco ad aprire la bocca e questa cosa mi sta facendo impazzire.
Dott. Cuor: Possiamo lavorarci su con dell'alimentazione per via endovenosa nelle prossime ore. Prima, però, potresti darmi il braccio?
SCP-182-IT annuisce e poggia sul tavolo il braccio destro. Quest'ultimo è formato da forme geometriche quadrate sovrapposte a rettangoli e triangoli.
Dott. Cuor: Avvisami quando provi qualcosa, d'accordo?
SCP-182-IT: Certo.
Il dott. Cuor prende una penna dal taschino del camice e preme leggermente la punta sulla superficie del braccio di SCP-182-IT.
Dott. Cuor: Senti qualcosa?
SCP-182-IT: No, nulla.
La penna viene trascinata lungo l'arto fino ad arrivare alla mano del soggetto. Il dott. Cuor aumenta la pressione.
Dott. Cuor: Ancora niente?
SCP-182-IT: No, zero.
Improvvisamente la penna attraversa il corpo di SCP-182-IT.
Dott. Cuor: Oh. Questo esito era inaspettato… ti sei fatto male?
SCP-182-IT: No, non provo nulla. Però è strano da vedere.
Dott. Cuor: Decisamente. Riesci a muovere il braccio?
SCP-182-IT muove l'arto in svariate direzioni.
SCP-182-IT: Sì, lo sento normalissimo. Ma cosa…
Il corpo del soggetto rigetta in aria la penna che con forza finisce sul pavimento.
Dott. Cuor: Oh… Hai sentito qualcosa?
SCP-182-IT: Questa volta sì, dottore. Ho sentito il mio corpo che mi ha dato l'impulso di espellere la penna. Non ho fatto in tempo nemmeno a pensarci che…
Dott. Cuor: Il tuo corpo si è mosso da solo.
SCP-182-IT: Esatto.
Dott. Cuor: Questo fenomeno è già successo, Davide.
SCP-182-IT: Cosa intende?
Dott. Cuor: Quando sei stato ritrovato fuori la fumetteria ti hanno sparato contro.
SCP-182-IT: E poi?
Dott. Cuor: I proiettili sono stati espulsi come quella penna.
SCP-182-IT: Cristo. Qualcuno si è fatto male?
Dott. Cuor: No, no.
SCP-182-IT: Dottore… allora SONO pericoloso.
Dott. Cuor: Non per forza: nel corso del tempo faremo insieme qualche esperimento per comprendere il tuo potenziale, d'accordo?
SCP-182-IT: Va bene.
<Fine Log>
Intervistatore: Dott. Giuseppe Cuor
Intervistato: SCP-182-IT
Data: 08/01/1990
Premessa: Data la scoperta della capacità del corpo di SCP-182-IT di espellere corpi estranei, l'alimentazione per via endovenosa è impossibile.
<Inizio Log>
Dott. Cuor: Buongiorno, Davide!
SCP-182-IT: Buongiorno, dottore.
Dott. Cuor: Come ti senti?
SCP-182-IT: Stanco. Non sto riuscendo a dormire.
Dott. Cuor: Mi dispiace, è colpa del materasso?
SCP-182-IT: No, non riesco fisicamente a farlo. È come se il mio corpo non ne avesse bisogno, ma la mia mente lo vuole.
Dott. Cuor: E come ti senti al riguardo?
SCP-182-IT: Non saprei, è… strano.
Dott. Cuor: Hai ancora bisogno di mangiare?
SCP-182-IT: Lentamente mi sta passando anche quello stimolo.
Dott. Cuor: Sono desolato. Ti potrebbe aiutare fare qualche attività ricreativa?
SCP-182-IT: Per esempio?
Dott. Cuor: Leggere, scrivere, disegnare… qualsiasi cosa che ti piace.
SCP-182-IT: Mi piace molto leggere.
Dott. Cuor: Cosa leggi solitamente?
SCP-182-IT: Nel tempo libero leggo fumetti.
Dott. Cuor: Va bene, poi faremo insieme una lista e vedrò se sarà possibile dartene un paio.
SCP-182-IT: Grazie, dottor Cuor.
Dott. Cuor: Di nulla. Allora, oggi vedremo insieme cosa sei capace di fare.
SCP-182-IT: Certo.
Il dott. Cuor poggia sul tavolo una cartella e una penna.
Dott. Cuor: Quando abbiamo analizzato il tuo corpo abbiamo notato qualcosa di insolito nella tua gamba destra.
SCP-182-IT: Oh? Questo?
SCP-182-IT indica il punto citato dal Dott. Cuor.
Dott. Cuor: Esatto, sai dirmi cosa sarebbe?
SCP-182-IT: Con molta onestà, non lo so nemmeno io.
Dott. Cuor: Perfetto, allora prova a metterci la mano.
SCP-182-IT inserisce all'interno del varco la mano e dopo qualche secondo estrae un volume di Dylan Dog.
SCP-182-IT: Wow, stavo pensando di leggere proprio questo fumetto.
Dott. Cuor: Interessante… potresti sfogliarlo?
SCP-182-IT annuisce ed esegue gli ordini del dott. Cuor. L'oggetto estratto risulta essere privo di proprietà anomale.
Dott. Cuor: Perfetto. Puoi tenerlo, se vuoi.
SCP-182-IT: Veramente?
Dott. Cuor: Sì. Adesso, vorresti altro? Prova a rimettere la mano dentro…
SCP-182-IT: La mia tasca.
SCP-182-IT inserisce nuovamente la mano dentro la propria tasca ed estrae un succo di frutta alla pera.
Dott. Cuor: Volevi da bere?
SCP-182-IT: No, non posso comunque farlo. Volevo solo vedere se fosse possibile.
Dott. Cuor: Va bene…
Il dott. Cuor appunta l'accaduto sulla cartella.
Dott. Cuor: Potresti prendere qualcosa di affilato?
SCP-182-IT: Del tipo?
Dott. Cuor: Qualsiasi cosa, anche un semplice coltello. Basta che non mi fai del male ovviamente.
SCP-182-IT: Va bene, dottore.
SCP-182-IT esegue gli ordini e quando estrae la mano quest'ultima tiene stretta un materiale folto e lungo. Dopo pochi centimetri si rivela essere la criniera di un leone: la testa dell'animale diventa completamente visibile e inizia a ruggire contro il dott. Cuor, che si alza dal tavolo e si allontana di scatto.
Dott. Cuor: Cristo! Okay Davide, può bastare così. Adesso fermati, per favore.
SCP-182-IT: Non volevo liberarlo, ma ha ragione, mi scusi. Volevo sperimentare anch'io.
SCP-182-IT lascia andare la mano e l'animale torna per intero dentro la tasca.
Dott. Cuor: Quanto spazio hai lì dentro?
SCP-182-IT: Non ha fondo, dottore.
Dott. Cuor: Va bene. Per oggi abbiamo finito.
SCP-182-IT: E la lista?
Dott. Cuor: La facciamo un altro giorno.
<Fine Log>
NOTA: In seguito a quanto avvenuto è stato installato un sistema di sicurezza a base di vetro antiproiettile che divide in due parti la cella usata per gli interrogatori di SCP-182-IT. Gli oggetti estratti, inoltre, dopo un lasso di tempo variabile dai 3 ai 5 minuti si sono sgretolati fino a scomparire.
Intervistatore: Dott. Giuseppe Cuor
Intervistato: SCP-182-IT
Data: 15/01/1990
<Inizio Log>
Dott. Cuor: Buongiorno Davide. Come ti senti?
SCP-182-IT non risponde.
Dott. Cuor: Davide?
SCP-182-IT: Oh? Scusi dottore, non l'ho sentito.
Dott. Cuor: Non preoccuparti. Stai bene?
SCP-182-IT: Diciamo…
Dott. Cuor: Come mai?
SCP-182-IT: Voglio uscire da qui e la mancanza del sonno mi sta facendo impazzire.
Dott. Cuor: Stiamo facendo il possibile. Oltre che parlare e fare esperimenti con te non abbiamo altre maniere per comprendere l'origine o la gravità di questa cosa.
SCP-182-IT: Sì, sì, okay.
Il dott. Cuor si schiarisce rumorosamente la gola.
Dott. Cuor: Andiamo avanti… cosa provi quando dici di star impazzendo?
SCP-182-IT: Mi sento più irascibile e a volte sento dei suoni strani.
Dott. Cuor: Che genere di suoni?
SCP-182-IT: Sussurri. A volte sono le voci di persone che conosco, a volta la mia.
Dott. Cuor: E riesci a zittire queste voci?
SCP-182-IT: Se mi concentro abbastanza sì.
Dott. Cuor: Mhh… va bene. Nei prossimi giorni riprenderemo l'argomento.
SCP-182-IT: Grazie.
Dott. Cuor: Allora, ti ho promesso una lista e oggi l'avrai. Inoltre se hai qualche domanda sul vetro è semplicemente una misura di sicurezza.
SCP-182-IT: Va bene.
Dott. Cuor: Dimmi cosa ti piacerebbe leggere.
SCP-182-IT: Allora… L'Uomo Ragno, Batman, Dylan Dog, e Tex.
Dott. Cuor: Va bene, vedrò di accontentare la tua richiesta.
SCP-182-IT: Grazie. Spero che leggere mi faccia sentire meglio.
Dott. Cuor: Sono sicuro che avrai un esito positivo. Oggi vorrei sperimentare ancora con la tua "tasca".
SCP-182-IT: Va bene.
Dott. Cuor: Perfetto! Potresti prendere qualcosa che ti piace?
SCP-182-IT: Certo.
SCP-182-IT esegue gli ordini ed estrae una rosa rossa dalla sua tasca.
Dott. Cuor: Puoi poggiare ciò che prendi sul tavolo.
SCP-182-IT: Va bene. Serve altro?
Dott. Cuor: Sì. Potresti prendere un'arma?
SCP-182-IT: Di che tipo?
Dott. Cuor: Da fuoco va più che bene.
SCP-182-IT fa come detto e poggia sul tavolo un revolver. Il dott. Cuor inizia a prendere il tempo sull'orologio che tiene sul polso.
Dott. Cuor: Perfetto, ora sei autorizzato a usarla.
SCP-182-IT: … Sta scherzando?
Dott. Cuor: No, sto seguendo degli ordini precisi per capire quanto potresti essere pericoloso. Ora, controlla se l'arma sia carica.
SCP-182-IT: Va bene uhh… sì, è carica.
Dott. Cuor: Ottimo. Ora, prendi un bersaglio.
SCP-182-IT esegue gli ordini ed estrae un bersaglio di carta che viene poggiato al muro.
Dott. Cuor: Sei pronto?
SCP-182-IT: Sì. Non l'ho mai fatto…
Dott. Cuor: Stai tranquillo e non piegare i gomiti. Tienila più in alto e… perfetto.
SCP-182-IT: Posso sparare?
Dott. Cuor: Procedi.
Il proiettile viene sparato e colpisce il bersaglio.
SCP-182-IT: Wow… ho fatto centro.
Dott. Cuor: L'esperimento ha avuto successo. Puoi lasciare l'arma adesso.
SCP-182-IT: Va bene.
SCP-182-IT poggia l'arma sul tavolo e il dott. Cuor annota l'esito del test.
Dott. Cuor: Perfetto. Vuoi prendere altro?
SCP-182-IT: Posso prendere dei fogli per disegnare?
Dott. Cuor: Non vedo perché non potresti.
SCP-182-IT prende un paio di fogli di carta e una matita. Quest'ultima risulta essere lunga 60 cm e larga 10.
Dott. Cuor: Quella matita non è un po' grande?
SCP-182-IT: La volevo più piccola infatti.
Quando il soggetto inizia a disegnare i precedenti oggetti estratti scompaiono.
Dott. Cuor: Bene, 5 minuti.
SCP-182-IT: 5 minuti cosa?
Dott. Cuor: È il tempo che hanno messo gli oggetti che hai preso a svanire.
SCP-182-IT: Oh… quindi ho solo pochi minuti per disegnare?
Dott. Cuor: Esatto.
Entrambi restano in silenzio e dopo poco i fogli scompaiono. La matita al contrario rimane nella mano di SCP-182-IT.
SCP-182-IT: È rimasta! Posso disegnare sul tavolo? Appena finisco cancello.
Dott. Cuor: Va bene.
SCP-182-IT inizia a disegnare un piccolo stick-man. Quest'ultimo dopo pochi secondi si anima ed esce dal tavolo: visivamente ha lo stesso spessore di SCP-182-IT e i suoi movimenti sono estremamente lenti.
Dott. Cuor: Cazzo, questo non era calcolato.
SCP-182-IT: Che bello. Pensi che scomparirà?
Dott. Cuor: Aspettiamo e lo scopriremo.
Lo stick-man inizia a giocare con la matita di SCP-182-IT e dopo due minuti scompare come gli oggetti presi dalla tasca.
Dott. Cuor: Okay… potresti disegnare un varco? Una porta? Qualcosa che puoi attraversare.
SCP-182-IT: Ci provo.
SCP-182-IT disegna una botola e l'effetto voluto è identico al precedente: essa diventa reale e SCP-182-IT riesce ad aprirla creando un passaggio diretto con il pavimento.
Dott. Cuor: È come pensavo… abbiamo finito per oggi, SCP-182-IT.
<Fine Log>
Nota: A seguito delle scoperte sui poteri anomali di SCP-182-IT sono stati aggiunti dei sistemi di Cella della Realtà e i movimenti del soggetto sono stati resi nulli tramite l'utilizzo di glifi esoterici e dei blocchi che lo tengono fisso alla parete della cella.
Intervistatore: Dott. Giuseppe Cuor
Intervistato: SCP-182-IT
Data: 23/03/1990
——
<Inizio Log>
Il dott. Cuor entra dentro la cella di contenimento di SCP-182-IT e il soggetto alza il capo.
Dott. Cuor: Buonasera, Davide.
SCP-182-IT: Buonasera, dottore.
Dott. Cuor: Come ti senti?
SCP-182-IT: Male. Ma voglio chiederti qualcosa io stavolta.
Dott. Cuor: Ti ascolto.
SCP-182-IT: Perché?
Dott. Cuor: Prego?
SCP-182-IT: Spiegamelo, per favore.
Dott. Cuor: Davide, cosa intendi?
SCP-182-IT: Cosa ho fatto per meritarmi questo?
Dott. Cuor: Spiegami cosa intendi per "questo".
SCP-182-IT: Il mio isolamento.
Dott. Cuor: Sono procedure di sicurezza, lo sai che non possiamo lasciarti libero.
SCP-182-IT: Bugie, solo bugie.
Dott. Cuor: Perché dovremmo farti andare fuori di qui? I tuoi poteri sono pericolosi e le persone potrebbero farsi male. La situazione è solo momentanea, quindi-
SCP-182-IT: Non ce la faccio più dottore, basta così. Studi un metodo per farla finita.
Dott. Cuor: Cosa intendi?
SCP-182-IT: Sento che le voci aumentano e stanno provenendo anche dai morti.
Dott. Cuor: Per favore aspetta, ciò che stai dicendo non ha senso. Cosa vuoi dirmi?
SCP-182-IT: Mi ammazzi, dottore: non sono in grado di sopportare ancora la mancanza del sonno. Non riesco nemmeno a resistere un altro giorno bloccato qui.
Dott. Cuor: Davide, sono sicuro che fra qualche mese riusciremo ad aiutarti. Devi solo avere pazienza.
SCP-182-IT: PAZIENZA?!
Il dott. Cuor cade a terra in ginocchio data la potenza della voce di SCP-182-IT all'interno della sua mente.
Dott. Cuor: Ragazzi, aumentate la potenza dei glifi… non si sta… contenendo.
SCP-182-IT: Mi sono stancato di avere pazienza. Voglio vedere mia madre. Voglio vedere i miei amici.
Il dott. Cuor si rialza e riceve supporto tecnico: con l'aumento della potenza dei glifi esoterici la testa di SCP-182-IT si china e osserva il pavimento.
SCP-182-IT: Quanto tempo è passato… Cristo.
Dott. Cuor: Sono passati tre mesi dal tuo contenimento.
SCP-182-IT: Sì… tre mesi. Come no, tre mesi.
Dott. Cuor: È la verità, oggi è il 23 marzo.
SCP-182-IT: Dottore, mi crede così stupido?
Dott. Cuor: Sto dicendo la verità! Torna in te e ascoltami. Noi siamo qui per aiutarti.
SCP-182-IT: Aiutarmi…?
Dott. Cuor: Sì! Aiutarti!
SCP-182-IT: Voi volete aiutarmi?
Dott. Cuor: Ti stiamo aiutando dall'inizio.
SCP-182-IT: No… non è possibile.
Dott. Cuor: E invece è così.
SCP-182-IT: Le voci dicono il contrario.
Dott. Cuor: Perché stai ascoltando queste voci? Stai delirando, SCP-182-IT.
SCP-182-IT: Stai mentendo… stai mentendo…
Dott. Cuor: Ora calmati… puoi farlo per me? Per favore.
SCP-182-IT: Siate maledetti, tutti voi. Non vi meritate di vivere.
Dott. Cuor: A chi ti riferisci dicendo "tutti"?
SCP-182-IT: Voi bastardi di questa Fondazione… vorrei vedervi tutti quanti marcire e diventare pazzi dietro un muro come me.
Dott. Cuor: Stai esagerando, Davide.
SCP-182-IT: Non sto esagerando. Non sei nemmeno capace di comprendere ciò che sto passando.
Dott. Cuor Devi cercare di essere solo più paziente.
SCP-182-IT: Vuoi la pazienza? Sarò paziente. Oh, eccome se lo sarò.
Dott. Cuor: Cosa hai in mente?
SCP-182-IT: Gli anni passeranno ancora e le voci mi dicono che rimarrò così. Non potrò mangiare, bere o dormire, ma almeno…
Dott. Cuor: Almeno?
SCP-182-IT: Sarò ancora in vita al contrario vostro.
Dott. Cuor: Potremmo trovare un metodo per portarti indietro anche domani, lo sai?
SCP-182-IT: Dottore, basta bugie. Ormai ho perso la speranza.
Dott. Cuor: Abbi un briciolo di speranza per tua madre. Cosa potrebbe pensare vedendoti in queste condizioni?
SCP-182-IT: Mi vedrebbe come un mostro. Avrebbe paura di me.
Dott. Cuor: Ascolta le mie parole, Davide. Tu non sei un mostro, sei solo un ragazzo che deve essere aiutato. E noi lo stiamo facendo.
SCP-182-IT: A me non sembra, dottore. E le sue parole ormai non valgono più nulla.
Dott. Cuor: Perché pensi che non ti stiamo aiutando?
SCP-182-IT: Perché mi sento bloccato in gabbia. Ogni giorno è sempre la stessa tortura.
Dott. Cuor: È solo il tuo contenimento che ti fa sentire in questo modo oppure c'è altro?
SCP-182-IT: No, dottore: lei non capisce. Ogni secondo che vivo mi sento morire sempre di più.
Dott. Cuor: Spiegami perché.
SCP-182-IT: Ho un naso ma non sono in grado di respirare. Ho gli occhi e non riesco a piangere. Non ho una bocca e non sono in grado di mangiare. Non ho delle corde vocali e non riesco a gridare.
Dott. Cuor: Devi essere forte, Davide. È quello che vorrebbe tua madre.
SCP-182-IT: Dottore, non mi parli di essere forte. Francamente, se potessi la ucciderei anche solo per dormire un'ora.
Dott. Cuor: Davide… ormai hai perso la tua sanità mentale.
SCP-182-IT: Forse. Forse dottore, non ho più nemmeno quella.
<Fine Log>
Intervistatore: Dott. Giuseppe Cuor
Intervistato: SCP-182-IT
Data: 25/04/1990
——
<Inizio Log>
Il Dott. Cuor entra dentro la cella di contenimento di SCP-182-IT ed entrambi si osservano.
SCP-182-IT: Cuor… chi non muore si rivede.
Dott. Cuor: Buongiorno anche a te, Davide.
SCP-182-IT: Non ti meriti il mio saluto.
Dott. Cuor: Ti ringrazio.
SCP-182-IT: Cosa vuoi da me?
Dott. Cuor: Vogliamo capire come ti stai sentendo. Siamo preoccupati e probabilmente adesso inizierai a parlare con uno psicologo.
SCP-182-IT: Ah, questa sì che è bella! Mancava effettivamente la ciliegina sulla torta.
Dott. Cuor: Quello che ti sto dicendo è importante, Davide.
SCP-182-IT: Non credo. Anche le voci non ci credono.
Dott. Cuor: E a cosa credono le voci? Cosa ti dicono?
SCP-182-IT: Mi hanno fatto capire una cosa bella, dottore.
Dott. Cuor: Ovvero?
SCP-182-IT: È piuttosto semplice, ho solo cambiato idea. Tutto questo non è una tortura, no no.
Dott. Cuor: Intendi privarsi del sonno e del cibo?
SCP-182-IT: Esatto! Vedi, Ho realizzato che in realtà sono davvero fortunato. Non ho bisogno di dormire o mangiare per vivere. Capito? NON ne ho bisogno!
Dott. Cuor: Uhm… penso di aver capito.
SCP-182-IT: Bravo! Da questo pensiero sono arrivato a capire anche che in realtà sono superiore a voi umani.
Dott. Cuor: E cosa saresti di tanto migliore?
SCP-182-IT: Ecco, sono solo un personaggio dei fumetti.
Dott. Cuor: E perché saresti proprio questo?
SCP-182-IT: Ciò che desidero può uscire dalla mia tasca. Disegnare mi permette di portare in vita le mie creazioni. Le voci leggono e commentano la mia storia, come se tutto questo fosse un'opera di finzione.
Dott. Cuor: Queste voci ti stanno influenzando sempre di più con il passare del tempo.
SCP-182-IT: Oh, ma dicono cose giuste dottore. Sa, ho capito anche un'altra cosa.
Dott. Cuor: Ovvero?
SCP-182-IT: Che voi della Fondazione siete i veri cattivi di questa storia.
Dott. Cuor: Solo perché ti stiamo contenendo?
La risata del soggetto inizia ad echeggiare all'interno della mente del dott. Cuor.
SCP-182-IT: SOLO è davvero un grande parolone.
Dott. Cuor: Ughh… Quante volte devo ripeterlo? Noi vogliamo solo aiutarti, anche se ci odi. Anche se inizi a disprezzare l'umanità.
SCP-182-IT: Non voglio più essere aiutato, sono cambiato in meglio.
Dott. Cuor: Forse quando tornerai in te riuscirai a capire la gravità della situazione.
SCP-182-IT: Perché dovrei tornare indietro?
Dott. Cuor: Per la tua vita normale? Per vedere i tuoi amici, studiare, avere una famiglia…
SCP-182-IT: Non mi interessano, ormai questa è la mia vita.
Dott. Cuor: Davide, sei sicuro di voler rimanere in questo stato?
SCP-182-IT: Sì, schifoso di un dottore.
Dott. Cuor: Va bene. Abbiamo finito con l'interrogatorio.