SCP-156-IT
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Istanze di SCP-156-IT-A, occultate come da protocollo standard di protezione memetica.

Elemento #: SCP-156-IT

Classe dell’Oggetto: Keter

Procedure Speciali di Contenimento: Data la natura delle istanze di SCP-156-IT, il contenimento è ritenuto impossibile o troppo dispendioso in confronto al rischio posto dalle entità. Similmente, data la diffusione globale delle istanze di SCP-156-IT-A, il contenimento ne è ritenuto praticamente impossibile. Sono tuttavia state poste in moto misure di monitoraggio delle istanze di SCP-156-IT, per poterne controllare l'attività, e misure per controllare la proliferazione delle istanze di SCP-156-IT-A.

In modo da occultare i casi più estremi di infezione da SCP-156-IT, sono stati collocati all’interno delle più importanti strutture di cura psichiatrica agenti della Fondazione sotto copertura, in modo tale da monitorare i pazienti colpiti dagli effetti dell’anomalia; questa azione, su scala internazionale, è stata raggiunta con la collaborazione di più branche della Fondazione.

Per prevenire che informazioni riguardanti SCP-156-IT siano divulgate al pubblico, è stato posto in azione un complesso di webcrawler (CPX-8N33 “Cerbero”) con il compito di trovare ed occultare qualsivoglia menzione di sintomi o condizioni analoghe a quelle causate da SCP-156-IT. Il sistema di webcrawler si occupa inoltre di identificare ed occultare immagini che presentano istanze di SCP-156-IT-A diffuse su internet, in modo tale da limitare la diffusione dell’infezione da SCP-156-IT.

Descrizione: SCP-156-IT è la denominazione attribuita ad una specie di entità di natura extra dimensionale, le quali manifestano una serie di comportamenti predatori nei confronti dell’essere umano. Anche se di origine extra dimensionale, gli organismi appartenenti ad SCP-156-IT sono situati nei confini della noosfera; è tuttavia ancora ignoto come e quando tali organismi vi siano arrivati. Stando alle rilevazioni noosferiche effettuate, seppur siano diffuse in quasi tutta la noosfera, le istanze di SCP-156-IT sono prevalentemente concentrate nella zona correlata ai concetti di “volto”, “persona” e “lineamenti”, in seguito denominata Area Noosferica-156-IT.

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Mappatura parziale dell'Area Noosferica-156-IT

La parte esterna delle istanze di SCP-156-IT appare ricoperta da una patina translucida dalla consistenza gelatinosa. Il corpo dell'entità è suddiviso in tre sezioni distinte, definite: zona apicale, zona mediale e zona basale. L'organismo assume una forma allungata dalla zona mediale in su, la zona basale è invece tarchiata e costituisce il punto d’appoggio dell'entità; presenta infatti numerose estrusioni, che l’organismo utilizza per ancorarsi al substrato nootico. Sono inoltre presenti sulla superficie dell'organismo numerose appendici, prevalentemente sulla zona mediale. Le istanze pienamente maturate possono in genere raggiungere dai 4m ai 20m di altezza.

In ambiente nootico le istanze di SCP-156-IT si presentano in due forme distinte, denominate -M e -K.

SCP-156-IT-A è la nomenclatura attribuita ad una serie di entità umanoidi di natura parzialmente essofisica. Sebbene le istanze di SCP-156-IT-A siano esternamente quasi indistinguibili da una normale persona, un’osservazione più attenta rivela alcune discrepanze tra la loro fisiologia e quella umana. Tali differenze si manifestano prevalentemente nei lineamenti del volto, che appaiono spesso sproporzionati o sovrapposti, e negli arti, talvolta disarmonici con il resto del corpo. Le istanze di SCP-156-IT-A utilizzano la loro somiglianza all’essere umano per mimetizzarsi con la popolazione, preferendo in genere luoghi fortemente urbanizzati o con comunque un’elevata densità di popolazione.

Le istanze di SCP-156-IT-A sono proiezioni sul piano fisico create dalle istanze di SCP-156-IT. Generalmente, una singola istanza di SCP-156-IT controlla tra i cinque ai dieci fantocci3; tuttavia, recenti osservazioni hanno dimostrato che alcune istanze di SCP-156-IT-K particolarmente sviluppate possono arrivare a controllare sino a ~█.███ istanze di SCP-156-IT-A. Stando alle più recenti rilevazioni, si stima che le istanze di SCP-156-IT-A presenti sull'intero pianeta si aggirino intorno alle ██.███.███.

Addendum 156-A - Attività predatoria: Le istanze di SCP-156-IT sono una specie noovora, ossia utilizzano le radiazioni di concetto emanate dalle strutture nootiche come forma di sostentamento. Come già osservato, le istanze di SCP-156-IT hanno la capacità di plasmare e manipolare le strutture nootiche circostanti grazie all’uso di specifiche appendici; questa capacità si trova alla base del metodo di predazione degli esemplari di SCP-156-IT. Utilizzando infatti le conformazioni presenti nell’Area Noosferica-156-IT, le istanze di SCP-156-IT creano amalgame concettuali, definiti complessi zeta (a.), che assorbono e manifestano poi sul piano materiale come istanze di SCP-156-IT-A.

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fig. 3

Le istanze di SCP-156-IT-A presentano sul volto pattern memetici invisibili ad occhio nudo, ma che, se osservati anche solo di svista, generano un ricordo latente di un volto, in genere quello dell'istanza osservata, denominato mnemostruttura epsilon (b.), nel cogito dell'individuo. Un ricordo latente è un tipo di mnemostruttura, in genere situata nel settore finale del Campo di Lewin di un individuo, la quale ha la particolarità di ripresentarsi periodicamente nel cogito del soggetto in maniera del tutto casuale, indipendentemente da sollecitazioni esterne. La frequenza della ripresentazione dipende dalla forza d’impressione del ricordo latente, la quale, se abbastanza elevata, può far diventare il ricordo latente un ricordo immanente.

Il ripresentarsi di un ricordo latente nel cogito, genera nella struttura noosferica di riferimento un evento di eccitazione, che culmina nell’emanazione di radiazioni di concetto da parte della struttura. Le istanze di SCP-156-IT sfruttano questa singolare caratteristica del cogito umano per trarre sostentamento dai complessi nootici inglobati, i quali sono sollecitati dai ricordi latenti generati dalle istanze SCP-156-IT-A.4

Addendum 156-B - Infezione: Un individuo che abbia osservato, anche solo di svista, un’istanza di SCP-156-IT-A è considerato infetto, ed assume la denominazione SCP-156-IT-F. L’infezione da SCP-156-IT può manifestarsi in modi diversi, ciò in base alla forza d'impressione del pattern memetico attribuito alla determinata istanza. In seguito ad una estesa ricerca, l’infezione da SCP-156-IT è stata differenziata in tre diverse tipologie che variano per forza d'impressione crescente e presentano, per l’istanza SCP-156-IT-F, diverse sintomatologie.

SINTOMATOLOGIA
TIPO FORZA D’IMPRESSIONE (Я) DESCRIZIONE
Tipo 1 0,43-0,48 Il ricordo è situato prevalentemente nel subconscio dell’individuo, e solo raramente viene rievocato in maniera strettamente consapevole. Anche quando esso è ripresentato è poco nitido, ed il soggetto non avrà in genere contezza dell’infezione.
Tipo 2 0,49-0,53 Il ricordo è più nitido e si ripresenta più spesso nell’individuo, spesso in maniera inconsapevole, venendo rievocato direttamente dal subconscio tramite un’azione involontaria. In rari casi, il ricordo è ripresentato anche nel sogno dell'individuo, spesso nello sfondo.
Tipo 3 0,54-0,58 Il ricordo si presenta in maniera estremamente nitida e chiara, quasi al pari di un’allucinazione, e viene rievocato con estrema frequenza dal subconscio del soggetto. Il ricordo è sempre presente nel sogno dell’individuo, sia come personaggio di sfondo che focus principale del sogno. Un’infezione di tipo 3 presenta molte caratteristiche in comune con una psicosi sensopercettiva.

[…] Per quanto è stato possibile osservare, l’infezione possiede un margine di progredimento che, seppur lento, è in grado di farla avanzare di tipo senza alcuno stimolo esterno. Ciò deriva dalla capacità innata del cogito umano di sedimentare le idee, ossia di farne aumentare spontaneamente la forza d’impressione in maniera graduale, in relazione a quante volte esse sono ricordate. È quindi possibile, ad esempio, per un’infezione di tipo 1 progredire ad una di tipo 2 in un arco di tempo che si aggira intorno a sei o sette mesi, se non rallentata o altresì bloccata tramite un intervento esterno.

Il metodo per ora più sicuro trovato per arrestare un'infezione da SCP-156-IT è la somministrazione periodica a dose crescente di amnestici di Classe B; la durata del trattamento è incrementale alla forza d'impressione del meme. In caso non sia possibile, per vari motivi, la somministrazione di amnestici, l'uso di farmaci antipsicotici ha funzione lenitiva, ma non arresta lo sviluppo dell'infezione in maniera completa.

Addendum 156-C - Scoperta: La prima istanza verificata di infezione da SCP-156-IT è stata rilevata in data 19/02/1999 sul dott. Mauro Fornioni, allora ricercatore junior alla Divisione di Archeologia Sottomarina al Sito Nettuno. L’infezione è stata individuata in seguito ad un controllo del Campo di Lewin del dottore, il quale si era volontariamente candidato come soggetto di test ad un progetto del DNO, dedito alla ricerca sulle mnemostruttore fondamentali del cogito umano.

Dapprima ritenuto un possibile errore di computazione da parte del macchinario di analisi, dopo più approfondite analisi è stata appurata l'origine del complesso mnemonico del quale, tramite lo sfruttamento delle sue caratteristiche, è stato possibile risalire alla corrispondente nootica e, di conseguenza, alle istanze di SCP-156-IT.

Il dott. Fornioni si è successivamente prestato come volontario per ulteriori ricerche su di SCP-156-IT, permettendo ai ricercatori di analizzare l'impatto e lo sviluppo dell'infezione nell’uomo. Il caso Fornioni (Addendum 156-D) resta ad oggi uno dei casi meglio documentati di infezione da SCP-156-IT.

Addendum 156-D - Progetto MENTE: Il progetto MENTE, noto anche come PRS-11, è stato un programma di ricerca speciale condotto dalla Divisione Nootica e Onironautica dal 08/03/1999 sino al 12/05/2000. Gli obiettivi portati avanti dal programma sono stati la ricerca sulla natura ed il comportamento delle memostrutture epsilon, il loro sviluppo ed il loro effetto sull’essere umano.


Sezione A: Sviluppo della Mnemostruttura

Durante il periodo di osservazione è stato possibile accertare come lo sviluppo della mnemostruttura epsilon e l’aumento della sua Forza d’Impressione sia influenzato fortemente dallo stile di vita condotto dall’individuo infetto. Dalle rilevazioni è emerso come gli sviluppi maggiori si siano verificati in periodi di basso impegno lavorativo da parte del dott. Fornioni; nella fattispecie, si noti come l’aumento più importante sia stato osservato tra le rilevazioni 4-5, periodo in cui il dottore aveva riscosso una settimana di vacanza. Similmente, l'aumento riscontrato tra le rilevazioni 12-13 si è riscontrato in seguito ad un esonero dal lavoro di cinque giorni, richiesto dal dottore per ragioni di salute.

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fig. 4

Si crede che questo specifico andamento non sia casuale; è infatti emerso dagli incontri psicologici che, durante i periodi privi di impegni sostanziali, il ricordo legato alla mnemostruttura epsilon era più solito ripresentarsi al dott. Fornioni. Si ipotizza pertanto che esista una qualche correlazione tra il comportamento dimostrato dalla mnemostruttura, ed il periodo di pausa dal lavoro del dott. Fornioni. L’ipotesi più plausibile è che la mnemostruttura epsilon tragga in qualche modo vantaggio dall’assenza della ripresentazione di mnemostrutture più sedimentate (quelle che, ad esempio, vengono utilizzate durante l'esecuzione di un compito o, comunque, di uno sforzo mentale), potendosi mettere così di fronte alla coda della priorità.5


Sezione B: Condizione Psicologica

Nel corso dei colloqui condotti con il dott. Fornioni, è stato possibile osservare l’effetto dello sviluppo della mnemostruttura epsilon sulla psiche dell’individuo. Nel succedersi degli incontri è stato possibile constatare, come già in precedenza ipotizzato, che il deterioramento della condizione psicologica dell'individuo era rapportabile all'aumento della Forza d'Impressione della mnemostruttura.

Dalle sedute è emerso come, se dapprima il disagio causato dal ripresentarsi del ricordo fosse facilmente sorvolabile, trattato come un pensiero intrusivo; con lo svilupparsi della mnemostruttura epsilon, e con la presenza sempre più immanente del ricordo, sia nella vita di tutti i giorni tramite episodi di quasi-allucinazioni, che all'interno dei sogni, il disagio vissuto era diventato grave al punto da influenzare fortemente sul rendimento lavorativo del dottore e sul suo umore.

Una volta constatata la capacità del ricordo legato alla mnemostruttura epsilon di ripresentarsi anche all'interno del sogno dell'individuo, è stato chiesto al dott. Fornioni di descrivere all'interno di un apposito diario tutti i sogni in cui era presente il ricordo. Quanto segue sono alcuni estratti, presi dal suddetto diario.

A causa dell'esponenziale deterioramento della condizione psicologica del dott. Fornioni, sotto sua espressa volontà il progetto MENTE è stato arrestato in data 12/05/2000, ad un anno e due mesi dal suo inizio. In conformità con i protocolli al tempo stabiliti per l’eliminazione della mnemostruttura epsilon dal cogito umano, al dott. Fornioni è stata somministrata una dose del ~8% superiore allo standard di amnestici di Classe B. In seguito alla somministrazione degli amnestici, il dottore è stato posto in uno stato di fermo della durata di due mesi e tenuto sotto controllo, per monitorare eventuali danni o alterazioni del Campo di Lewin e per verificare l’assenza di elementi residui della mnemostruttura epsilon.

Addendum 156-D.1 - Illustrazione: Durante il periodo d'osservazione è stato chiesto al dott. Fornioni di fornire una descrizione quanto più accurata del volto impresso dall’anomalia. Il foglio su cui è stata prodotta l'illustrazione, disegnata dalla dott.sa Coschi, è ora custodito in un armadietto standard della Divisione Nootica e Onironautica presso il Sito Minerva. Di seguito ne è una scansione digitalizzata.

⚠️ ATTENZIONE - POSSIBILE RISCHIO MEMETICO ⚠️

Per accedere alla seguente sezione è necessario sottoporsi ad un priming memetico specifico, onde attivare correttamente gli inibitori impressi nell'immagine. Si è pregati di leggere lentamente nel proprio microfono la seguente frase per tre volte consecutive:

Osservo il tuo volto, non riconosco il tuo sorriso



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