SCP-143-IT
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SCP-143-IT prima dell’allestimento dell’Area-143-IT. È possibile osservare, sul tetto dell'edificio, alcune istanze di SCP-143-IT-A.

Elemento #: SCP-143-IT

Classe dell'Oggetto: Euclid

Procedure Speciali di Contenimento: L'Area-143-IT è stata stabilita attorno al perimetro di SCP-143-IT allo scopo di contenere quest'ultimo e poterlo studiare più accuratamente.

Per poter preservare l'incolumità del personale, l'accesso ad SCP-143-IT è stato vietato, e le esplorazioni al suo interno devono essere effettuate tramite l'ausilio di robot o droni comandati a distanza dalla SSM-IX "Machinamenta", che sarà coadiuvata durante le missioni esplorative da agenti della SSM-VIII "Subterranea Materia" in qualità di esperti. L'ingresso di SCP-143-IT deve essere continuamente sorvegliato tenendosi ad una distanza costante dall'edificio di almeno 1 m, onde evitare improvvisi attacchi da parte delle istanze di SCP-143-IT-A.
Mi senti?
Nel caso il pubblico si interessi all'Area-143-IT, questa dev'essere fatta passare per un set cinematografico e chiunque vi si avvicini dev'essere allontanato; nel caso questo non dovesse bastare, i soggetti coinvolti devono essere accompagnati al vicino centro abitato e sottoposti ad una dose di amnestici.

Nota del Dott. Rossi: Come tutti saprete, il primo intervento da parte di una Squadra Speciale Mobile ci è costato l'agente Palmeri. Non eravamo pronti e ne abbiamo pagato le conseguenze: è successo una volta e non succederà più. Le conoscenze della "Subterranea Materia" sono inestimabili, e altrettanto sono le loro vite, perciò i suoi agenti si limiteranno a collaborare con quelli della SSM-IX, che d'ora in poi dirigeranno le operazioni di esplorazione.

La zona in cui è localizzata l'Area-143-IT, a breve distanza da SCP-143-IT.

Descrizione: SCP-143-IT è Villa Arena, una magione abbandonata di piccole dimensioni situata presso l'isola di Panarea, che all'epoca dell'abbandono era di proprietà di una certa famiglia Romani. A causa dell'azione dei marosi, che nella zona tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta del secolo scorso erano particolarmente intensi, il comune di Lipari, a cui la proprietà era stata ceduta nel 1965, non riuscì a prenderne pienamente possesso (si prega di consultare il Log-143-A per maggiori dettagli).

L'edificio, a tutti gli effetti abbandonato, appare ad oggi diroccato e mostra chiari segni di erosione. L'accesso a SCP-143-IT è possibile grazie all'ingresso laterale dell'edificio, l'unico ancora accessibile con relativa facilità. La struttura è ormai disabitata da diversi anni, ed il suo interno mostra chiari segni di rovina. A causa dell'ostilità mostrata da parte delle istanze di SCP-143-IT-A, l'interno di SCP-143-IT è tutt'ora inesplorato, e le informazioni redatte precedentemente sono state reperibili osservando l'interno di SCP-143-IT dalle finestre dell'edificio.

Per quanto l'edificio in sé non richieda l'attenzione della Fondazione, esso è teatro di una serie di eventi anomali.

SCP-143-IT-1 è uno schema comportamentale che emerge in qualsiasi esemplare di uccello marino si posi sull'edificio o nei terreni limitrofi (particolarmente interessati sono esemplari appartenenti all'ordine Pelecaniformes1 e Charadriiformes2, i quali compongono la maggior parte della fauna dell'isola). Gli uccelli affetti da SCP-143-IT-1, detti SCP-143-IT-A, dimostrano una forza, una resistenza ed una territorialità superiori rispetto agli esemplari standard della propria specie, ma manifestano lo stesso grado di intelligenza. Proprio a causa di questa loro territorialità le istanze di SCP-143-IT-A sono restie ad abbandonare SCP-143-IT, azione che intraprendono raramente per procacciarsi cibo, e sono estremamente aggressive nei confronti degli intrusi.

Qualora un qualsiasi soggetto animale3 tenti di accedere ad SCP-143-IT, le istanze di SCP-143-IT-A vi si dirigeranno contro a velocità elevata, attaccandolo con l'ausilio di becco e artigli con l'intento di ucciderlo. Nel caso in cui il soggetto non riesca a sottrarsi all'assalto di SCP-143-IT-A e perisca, le istanze di SCP-143-IT-A provvederanno a forare lo sterno del soggetto deceduto per mezzo del proprio becco, per poi prelevare un organo interno della vittima4. Gli esemplari di SCP-143-IT-A si sono dimostrati in un'occasione in grado di forare un giubbotto antiproiettile.

Il 27 ottobre di ogni anno, lo stormo di SCP-143-IT-A si ritira all'interno dell'edificio, per poi accedere ad un ambiente sotterraneo dello stesso5; il motivo di tale azione rimane attualmente sconosciuto. Dopo un periodo della durata di una ventina di minuti dall'accesso all'ambiente sotterraneo di SCP-143-IT, lo stormo di SCP-143-IT-A si riversa nuovamente all'esterno della struttura, tornando a mostrare il carattere aggressivo e territoriale che lo contraddistingue.


Missioni esplorative presso SCP-143-IT

Ciò che segue è un resoconto delle esplorazioni svolte all'interno di SCP-143-IT. In data 04/11/2017 è stata approvata la delega delle missioni esplorative all'interno di SCP-143-IT ad un'unità TESEO comandata da remoto. L'unità in questione misura 7 cm in altezza, 30 cm in lunghezza e 20 cm in larghezza; è dotata di quattro servomotori alimentati da un pacco batteria da 120 kWh e di ruote cingolate per il movimento, ed è inoltre provvista di un braccio telescopico a tre giunture, di un vano portaoggetti e di una telecamera. Ciò che TESEO ha ripreso è stato trascritto nei seguenti file.


Ulteriore Documentazione

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