SCP-138
voto: +1+x

Elemento #: SCP-138

Classe dell’Oggetto: Safe

Procedure Speciali di Contenimento: SCP-138 richiede procedure di contenimento minimali. Per scopi umanitari, il soggetto viene correntemente tenuto in uno stato comatoso indotto chimicamente.

Descrizione: SCP-138 è un maschio umano, sospettato di avere oltre quattromila (4000) anni in eccesso. Il soggetto è alto approssimativamente 1.5m, emaciato e raggrinzito. Le origini precise di SCP-138 sono sconosciute. Il soggetto fu scoperto nel 2006, in una tomba egizia situata vicino a quella di Tutankhamon riportata alla luce nel 1922, sigillato all’interno di un sarcofago. Quando una creatura vivente fu ritrovata nella tomba, la Fondazione fu allertata da uno dei nostri agenti sotto copertura assegnato all’Associazione Archeologica Internazionale. Il soggetto fu immediatamente trasferito nel Settore 37 per essere investigato dal team scientifico di ricerca del posto.

Fisiologicamente parlando, SCP-138 dovrebbe essere clinicamente morto. I muscoli e gli organi interni sono in un grave stato di atrofia e, sebbene il campo bio-elettromagnetico del soggetto sia stabile, anche il suo sistema nervoso è fortemente debilitato. Il soggetto mostra inoltre di aver sofferto un gran numero di ferite fatali, alcune possibilmente accidentali, altre visibilmente volontarie, inflitte dal soggetto stesso o da qualcun altro.

Non c’è alcuna ovvia spiegazione scientifica del perché continui a vivere. Nonostante altri SCP abbiano mostrato delle potenti abilità di rigenerazione che gli permettono di evitare la morte, SCP-138 non ne possiede nessuna – il suo corpo non si rigenera dopo i danni subiti, ma continua semplicemente a funzionare malgrado le ferite letali. Questo si applica alle ferite da taglio o da impatto, sebbene tutto ciò che avrebbe potuto distruggerne completamente il corpo si è rivelato inefficace.

Il soggetto parla esclusivamente in un dialetto dell’antico egiziano. Comunicare attraverso un traduttore locale ci ha rivelato ben poco sul passato del soggetto, ma sembra che fosse stato sepolto nella tomba per un motivo religioso sconosciuto. Essendo gravemente ferito, SCP-138 è in un costante stato di agonia, e ha in varie occasioni richiesto con insistenza l’eutanasia. Non sono stati trovati dei metodi efficaci per ucciderlo, sebbene siano stati fatti numerosi e diversi tentativi, sia ufficiali sia non autorizzati. Qui allegata la lista integrale delle ferite del soggetto.

Documento 138-27: Ferite sostenute dal soggetto SCP-138

Ferite antiche:

  • Gola lacerata
  • Diciassette (17) ferite separate al torso: nove (9) ferite da spada, sei (6) ferite da lancia, e due (2) ferite causate da un’arma pungente sconosciuta, probabilmente una spina in legno o metallica

Tentativi ufficiali di eutanasia:

  • Forte nausea (dovuta all’arsenico endovenoso)
  • Ustioni di terzo grado sul 100% del corpo del soggetto (da notare che SCP-138 è sopravvissuto venti (20) minuti pieni in un inceneritore industriale)
  • Gravi danni interni e al sistema nervoso (dovuti ad un tentativo di elettrocuzione)

Tentativi non ufficiali di eutanasia da parte di membri esterni al team di ricerca:

  • Trauma tracheale (dovuto a un lungo tentativo di strangolamento)
  • Due ferite da proiettile alla testa, che hanno causato gravi traumi al cranio
Salvo diversa indicazione, il contenuto di questa pagina è sotto licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 License