SCP-136-IT
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Elemento: SCP-136-IT

Classe dell'Oggetto: Euclid

Procedure Speciali di Contenimento: SCP-136-IT è contenuto in una cella standard per umanoidi al Sito Iride, le cui pareti sono state realizzate in materiale ignifugo, resistente a temperature superiori ai 1300°C 1600°C, e al cui soffitto sono stati apposti un sistema antincendio, un sistema di ventilazione adatto alla dispersione di fumo e dei rivelatori di monossido di carbonio. Delle coperte antifuoco sono disponibili all'entrata della cella, se le capacità anomale dell'entità sfuggissero al suo controllo. Nel caso di attivazione del sistema antincendio, l’anomalia dovrà essere sorvegliata dal reparto medico del sito, per evitare l'insorgenza di problemi respiratori. All’anomalia è concesso un periodo all'aperto, della durata massima di due ore, nei giardini del Sito, accompagnata da due guardie e indossando una tuta ignifuga. Due volte all'anno, SCP-136-IT viene esaminato da un fisioterapista per il controllo delle sue capacità fisiche.

I test riguardanti l’entità sono monitorati dallo staff del sito Iride assieme alla Sezione Regolamentazione Etico-Morale (SRE-M) e le richieste sono da effettuarsi presso gli psicologi assegnati al suo contenimento, attualmente i dottori Nicola Trevisano e Maureen Callassi, che le dovranno sottoporre al rappresentante della SRE-M di stanza al sito Iride. Durante i test, la presenza del tenente Arturo Santilli e/o del capitano Elia Contadi della SSM-VIII "Subterranea Materia", o il contatto visivo e/o uditivo con loro, può essere richiesta per migliorare la cooperazione dell’entità e permetterle di sentirsi al sicuro. Se essi non sono disponibili, la presenza di SCP-049-IT o la sua interazione con SCP-136-IT può risultare utile per calmare l’entità. Se egli è presente, le precauzioni relative al suo contenimento devono essere applicate. Per ulteriori informazioni al riguardo, consultare il rapporto SCP-049-IT.

Descrizione: SCP-136-IT è un essere umano caucasico, di sesso maschile, dai capelli neri, carnagione pallida e occhi marroni, alto un metro e trentacinque quarantatre sessantatre per un peso di ventitre trentaquattro quarantanove chilogrammi. Presenta un’atrofia e una semi-paralisi del braccio sinistro e delle cicatrici ai polsi, dovute a manette indossate durante un periodo di tempo prolungato1. Una rieducazione fisica di due anni è stata necessaria per permettergli di nuovo di potersi muovere e camminare.

SCP-136-IT afferma di chiamarsi Tommaso ██████, nato il 19 giugno 2006. Una ricerca anagrafica ha permesso di risalire alla sua identità. L’età mentale di SCP-136-IT è bloccata a sette anni e mezzo, ma il team di psicologi incaricato dello studio dell’anomalia non esclude che essa potrebbe “maturare nel corso degli anni”. SCP-136-IT è psicologicamente ed emotivamente instabile, il che aumenta il rischio di risvegliare le sue capacità anomale. Soffre di un disturbo dello stress post-traumatico, il che si traduce in incubi frequenti, ipervigilanza, crisi di pianto e nell'evitamento di situazioni in cui pensa di poter rivivere i suoi traumi.

Quando si trova sotto stress fisico o emotivo, la temperatura corporea di SCP-136-IT si innalza fino a raggiungere mediamente 1200°C, con un massimo di 1570°C, producendo una fiamma che lo avvolge interamente. Tuttavia, nonostante i suoi vestiti brucino, così come qualsiasi oggetto nelle sue vicinanze, l’entità non sembra subire conseguenze dal calore e non mostra nessun dolore né disagio fisico, ad eccezione di una lieve disidratazione. Nessun segno di ustione è stato ritrovato sul suo corpo in seguito allo sfogo delle sue proprietà anomale, che SCP-136-IT non riesce a controllare riesce parzialmente a controllare, grazie ad un trattamento a base di sedativi e ansiolitici e ad esercizi di rilassamento appresi durante il contenimento dalla dottoressa Callassi. A causa di eventi accaduti durante la sua infanzia2, SCP-136-IT ha un sistema immunitario più debole e pertanto è più suscettibile all'insorgenza di malattie.

L'entità ha difficoltà a leggere e scrivere, preferendo esprimersi attraverso il disegno. SCP-136-IT necessita di assistenza psichiatrica e comportamentale, fornita con cadenza settimanale dai dottori Callassi e Trevisano, che ha considerevolmente ridotto il numero di attivazioni delle sue proprietà anomale.

Scoperta: SCP-136-IT è stato ritrovato dalla SSM-VIII in una caverna vicino Isernia, Molise, a seguito di alcune segnalazioni ripetute di speleologi che avevano visto delle luci e udito delle grida provenire dalla suddetta. Durante il suo recupero, l'entità ha formato un legame di fiducia col capitano della SSM-VIII, Elia Contadi, ma soprattutto col tenente Arturo Santilli. Il contatto regolare con i due agenti e la loro presenza durante i test ha considerevolmente migliorato la cooperazione e il recupero mentale dell’entità.




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