Elemento #: SCP-132-IT
Classe dell'Oggetto: Neutralizzato
Procedure Speciali di Contenimento: Si invita il personale a esaminare le contromisure prese sul campo contro la "Chiesa degli Uomini Diletti" (Church of the Beloved People)1, inserite nell'Addendum-132-IT-1. Ulteriori reperti (non anomali) e informazioni inerenti il culto sono contenute nell'armadietto 1 del Settore-13 nell'archivio del Sito Vittoria.

Il cielo sopra la zona d'interesse al verificarsi di SCP-132-IT, inquadrato al minuto 1:28 della Ripresa-132-IT.
Descrizione: SCP-132-IT indica una distorsione della realtà nello spazio-tempo di 100000 Nortia circa e di livello superiore a 10000 Hume, avvenuta a Trastevere (RM) tra il colle Gianicolo e Villa Sciarra, il 27 Marzo del 1964. Si ritiene che SCP-132-IT abbia causato la scomparsa di parte della popolazione del borgo, dei cultisti della CotBP (i cui movimenti sono accessibili solo al personale altamente qualificato) e di 3 operativi sul campo appartenenti al team 3. La morte di questi è stata attestata dalla Ripresa-132-IT. Nonostante la certezza del decesso non sono stati rinvenuti cadaveri nel luogo succitato.2
Addendum-132-IT-1: Il 5 Marzo del 1964 alla Branca Italiana della Fondazione è affidato il compito di prendere in custodia Hinrich Archypenko, dato il suo trasferimento nella capitale (visualizzare il Fascicolo GdI-39 per ulteriori informazioni). Una volta inviati 33 uomini della SIR-II nei quartieri più ricchi della metropoli, a ogni agente è data un'identità fittizia per infiltrarsi tra i membri della Chiesa. Parte del personale durante le operazioni indossa un cappello di taglia media, per occultare una telecamera di piccole dimensioni: ognuna di queste videocamere trasmette feedback al quartier generale sito nel magazzino 8A del complesso Pagliani. Quest'ultimo è stato messo a disposizione dal Sistema Informazione e Sicurezza Materiali Anomali (SISMA) in seguito a molteplici trattative con la Fondazione. A causa del lignaggio dei membri del culto si temeva che il governo potesse schierare i suoi uomini per garantirne la sicurezza. Data la disposizione di evitare qualsiasi tipo di incidente, sono stati invitati gli uomini del SISMA a prendere parte nella missione in cambio di informazioni top secret relative alla Divisione P del GRU. È stato richiesto dal personale d'alto livello, per motivi non divulgati agli agenti in loco, che all'operazione partecipassero unicamente uomini di supporto (SISMA) addestrati contro anomalie altera-realtà. Gli S5 e O5 hanno ordinato infine di non ingaggiare uno scontro a fuoco o di alcun genere con i cultisti perché possibilmente ██████ e ██████████.
L'operazione "BARABBA" ha inizio il 22 Marzo 1964. Segue lista degli operativi, divisi in team da 3 individui ciascuno, e i log audio e video di "BARABBA" del Database-132-IT.
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Lista Comprensiva degli operativi dei Team partecipanti all'operazione "BARABBA"
Nome: Gianluca Manchi
Sesso: M
Copertura: critico d'arte Leònard Faure.
Data di Nascita dell'Agente 27/05/1928
Provincia di Provenienza: Salerno
Nome: Elena de Destris
Sesso: F
Copertura: imprenditrice multimilionaria Jamie Wattson.
Data di Nascita dell'Agente: 05/10/1926
Provincia di Provenienza: Roma
Nome: Cristoforo Arnos
Sesso: M
Copertura: avvocato Andrzej Jankowski.
Data di Nascita dell'Agente: 25/12/1931
Provincia di Provenienza: Perugia
Database-132-IT (BARABBA)
- Feedback video e audio delle registrazioni in loco del 22 Marzo
Video: Telecamera occultata dell'agente Cristoforo Arnos del team-3.
Audio: Quartier Generale/Magazzino 8A. (Padiglione-3).
Obiettivo: Introdursi e localizzare Hinrich Archypenko.
Descrizione della Missione/Brief: La CotBP ha disposto nel centro storico un grande numero di guardie del corpo e si è quindi ritenuto opportuno agire con cautela, estraendo il bersaglio furtivamente. Mediante il "Vangelo" (libro sacro della Chiesa), la Fondazione è entrata a conoscenza di un importante avvenimento nella liturgia dei cultisti ricorrente ogni domenica delle palme: l'attesa dell'entrata del Messia nella vera Gerusalemme. Per sicurezza, Archypenko ha delegato 11 sacerdoti suoi sottoposti, detti Apostoli, di gestire le messe sparse nelle varie ville della città. Ogni riunione sarà celebrata a un orario diverso per ragioni sconosciute al personale (quella del team-3 era la prima in ordine temporale). Il target celebrerà le funzioni nei seguenti giorni nel caso in cui il "Cristo" si manifesti durante domenica 22 Marzo. L'operazione BARABBA confida in quell'avvenimento. I 100 uomini in borghese del SISMA sarebbero entrati in azione se l'incolumità degli agenti sotto copertura fosse stata messa in pericolo.
[INIZIO LOG]
(Magazzino 8A) Carlo Giudecca: Audio e registrazione attivi.
(Si sente un brusio indistinto di persone che parlano, mentre in sottofondo suona della musica.)
(Magazzino 8A) Giovanni Pilati: Agenti, mi ricevete?
(Coralmente): Affermativo.
Giovanni Pilati: Siete già dentro?
Elena de Destris/Gianluca Manchi: Affermativo.
Cristoforo Arnos: Io sto per entrare da via de Calandrelli.
Giovanni Pilati: Sbrigati, sei l'unico con la telecamera. A proposito, Carlo, mandami il feedback video.
Carlo Giudecca: Dammi un secondo… (Lo si sente usare la tastiera) ok, dovrebbe esserci tra 3, 2, 1… eccolo.
(Si attiva il feedback video. L'inquadratura si apre su un piazzale di modeste dimensioni circondato da pini marittimi. Al centro del piazzale c'è la fontana del Belvedere attorno alla quale s'è radunata una grande folla. In prossimità della relativamente lontana Villa Sciarra si scorgono 10 guardie armate.)
Cristoforo Arnos: Giovanni, qui abbiamo non so quanti altri nomi da aggiungere alla lista dei seguaci. Tutti ricchi e straricchi. Pensi che la posso chiedere una promozione?
Giovanni Pilati: Ci potrai mettere la mano sul fuoco se catturerai Archypenko.
Elena de Destris: Non ci contare. Insomma, il Messia non è mai arrivato, noi dovremmo avere un culo non indifferente perché questo accada.
Gianluca Manchi: Signori e signora, sono in posizione.
Giovanni Pilati: Eccellente. Voi due, invece?
Elena de Destris: Siamo ancora al piazzale d'entrata, vicino alla fontana del Belvedere.
Gianluca Manchi: Incamminatevi per il viale Klitsche, superata una voliera vi troverete davanti la fontana dei Satiri e lì vicino c'è un'impalcatura di legno dove si terrà la messa.
(La visuale si sposta su un viale alberato. Arnos inizia a percorrere il sentiero.)
Giovanni Pilati: Ricordatevi, camminate distanti: siete novizi e non conoscete nessuno all'interno della Chiesa. Appena arrivati c'è solo da aspettare l'arrivo del sacerdote e-
(Si sentono rumori di passi.)
Giovanni Pilati: Scusate, ragazzi, devo staccarvi l'audio per un po'. Lo riattivo a breve. (Rivolto a Giudecca) Sospendilo.
(Si sente Giudecca scrivere sulla tastiera.)
Giovanni Pilati: Signor Caporale.
Angelo Stelladiana (SISMA): Agente Pilati. Come procede?
Giovanni Pilati: Tutto tranquillo. I miei sottoposti si sono mimetizzati alla perfezione tra la folla e a breve comincerà la messa; l'agente di cui ho seguito l'addestramento ha la telecamera puntata sull'altare.
Angelo Stelladiana: I miei invece sono pronti all'azione. Aspettiamo solo un vostro cenno per entrare.
Giovanni Pilati: La ringrazio, caporale, ma se tutto va bene non ci sarà bisogno di un vostro intervento.
Angelo Stelladiana: M'avevano detto che il nostro compito era di supporto ma sinceramente speravo fosse uno scherzo. I miei superiori devono proprio pendere dalle labbra di voi della Fondazione.
Giovanni Pilati: Eh eh, non credo. Magari può essere l'inizio di una collaborazione costruttiva. Come lei sa i rapporti tra la Fondazione e il SISMA sono stati un po' freddi, negli ultimi anni-
Angelo Stelladiana: Già… Mi chiedevo il perché voi abbiate richiesto degli uomini del SISMA mentre per questo lavoro sarebbero bastati semplicemente degli agenti governativi. Se volevate trovare un punto d'incontro con noi l'avreste comunque ottenuto.
Giovanni Pilati: Le garantisco che non lo so neanche io. Dai piani alti hanno ordinato che sul posto ci fosse un gran numero di uomini specializzati in combattimento e resistenza a anomalie della realtà. Questo è quanto. Sappiamo del talento dei vostri uomini nel gestire questo tipo di situazioni.
Angelo Stelladiana: Quelli della Chiesa degli Uomini Diletti non sembrano neanche un pericolo. Sono al massimo dei ricconi invasati, niente di più. Qualcuno potrebbe anche irritarsi per questa perdita di tempo.
(Pausa.)
Angelo Stelladiana: Buona serata, agente.
Giovanni Pilati: Anche a lei.
(Angelo Stelladiana si allontana.)
Carlo Giudecca: Pensi ci creerà problemi?
Giovanni Pilati: Se pure volesse non avrebbe né modo né tempo. In una settimana gli uomini di questo o di altri team avranno già catturato Archypenko. Riavvia l'audio.
(Giudecca scrive sulla tastiera.)
(La telecamera di Arnos inquadra un tavolo imbandito a buffet circondato da diversi commensali. Davanti alla fontana è presente un'impalcatura in legno: sopra questa è stato posizionato un tavolo di marmo coperto da un lenzuolo di lana decorata.)
Giovanni Pilati: Abbiamo appena finito di parlare. Avete qualcosa di nuovo da dire?
Gianluca Manchi: Negativo.
Elena de Destris: Niente di nuovo; comunque, nei prossimi giorni potremo provare a cercare informazioni in giro.
Cristoforo Arnos: Questo sembra più un party che una messa. Comunque circolano delle foto di- aspetta… (Si avvicina a un convitato vestito da chierichetto. Questo predica i versi del Vangelo della CotBP.) vorrei ammirare un'altra volta le spoglie del profeta Helaman, se mi ritiene degno.
Convitato: Ognuno di noi, benedetti dal Creatore, è degno di ammirare l'immagine del profeta che ha individuato i segni. (Porge la foto a Arnos.)
Cristoforo Arnos: Che gli Angeli possano leggere la sua anima.
Convitato: Alla venuta del Cristo lo faranno. (Si allontana da Arnos continuando a predicare.)
Cristoforo Arnos: (Inquadrando la foto con la telecamera.) Guardate.
Giovanni Pilati: Invia l'immagine alla scientifica e chiedigli se hanno riscontri.
Carlo Giudecca: Vado.
Elena de Destris: Che c'è sulla foto?
Giovanni Pilati: Un vescovo, morto. È stato posizionato in modo che sembrasse vivo. Era una pratica diffusa nel secolo scorso. È quindi probabile che il culto abbia radici più antiche di quello che pensavamo. Cris, controlla sul retro, è probabile che ci sia annotato qualcosa, molti di questi santini contengono piccole preghiere sul retro.
Cristoforo Arnos: Infatti (Mostra alla telecamera il retro della fotografia rendendo possibile vedere l'intestazione qui riportata: "Ecco l'immagine del primo dei veri profeti. Il santo Helaman, colui che seppe il segno e il giorno della nascita. Tale immagine sarà mostrata al Cristo durante il giorno delle palme, cosicchè il profeta vivrà negli occhi degli angeli.").
Carlo Giudecca: E anche questo andrà alla scientifica. (Scrive sulla tastiera.) Gli invio anche dei passi del "Vangelo" per contestualizzare?
Giovanni Pilati: Ti detto io: "La nascita del sinolo, figlio diletto del Creatore, consacrerà il giorno di Natale seguente la costruzione del profano Colosso di Rio, opera raffigurante il Messia scelto dagli uomini e non il Messia scelto dal Creatore." Dalla Profezia di Helaman.
Gianluca Manchi: Signori, è appena arrivato l'Apostolo.
Apostolo "Andrea": (Parlando al microfono.) O Diletti, che il Creatore vi lodi per essere venuti a questa sacra messa. Oggi ricordiamo la figura Christi di Gesù di Nazareth che, durante questo o altri giorni delle palme, avrà adempimento…
Giovanni Pilati: Cris, voltati; devi inquadrarlo.
Cristoforo Arnos: C'è troppa gente, non- aspetta.
(Cristoforo si mette in piedi su una panchina insieme a altri adepti. La telecamera inquadra un uomo sui 35 anni che indossa una tunica e una cappa nere, le quali sono decorate da dei bordi bianchi su cui sono stati ricamati dei meandri dorati. Questo, affiancato da 2 adepti, sorride mentre con le mani al cielo recita una preghiera.)
Cristoforo Arnos: Lo vedi?
Giovanni Pilati: Sì, prendi una foto e invia-
(L'espressione sul volto dell'Apostolo cambia in una di sorpesa. Inizia quindi a barcollare all'indietro.)
Sacerdote: Protocletos, si sente bene? (Nessuna risposta.) Apostolo Andrea?
(L'Apostolo si ricompone e inizia a sorridere, avvicinandosi al microfono posto sull'altare.)
Apostolo "Andrea": (Gridando.) Fratelli e sorelle, il Messia è entrato nella Neo-Gerusalemme! Ed è qui tra noi!
(La folla grida di contentezza tra pianti di gioia e preghiere recitate urlando. Il rumoreggiare continuerà fino alla fine della registrazione.)
Apostolo "Andrea": Gli Angeli e Dio finalmente ammirano il lavoro del Creatore! Finalmente ci contemplano! Prendete le palme! Tu, (rivolgendosi a un inserviente) contatta gli altri, dì loro che si è finalmente manifestato e di interrompere le messe, non dobbiamo causare incongruenze nell'Intreccio.
Gianluca Manchi: Signore, che dovremmo fare?
Giovanni Pilati: Fate quello che fanno gli altri credenti.
Elena de Destris: La fortuna è dalla nostra parte. Forse potresti pure avere quella promozione, Cris.
(Passano tra la folla degli individui vestiti da chirichetti che distribuiscono dei rami di ulivo. Arnos, nonostante le difficoltà generate dall'accalcarsi degli adepti, ne afferra uno.)
Gianluca Manchi: Ora cercheranno di trovare il Messia. Secondo quanto scritto nel "Vangelo" ascenderanno, questo potrebbe comportare un rischio?
Giovanni Pilati: Per ora i Diletti non hanno dato segni di attività anomale, quindi dubito che possano lasciare Roma con il Messia senza essere visti. Lo farò comunque presente ai piani alti.
Cristoforo Arnos: (Agitando un ramo d'ulivo all'aria.) Signori, per il momento godiamoci la speranza di un'incombente promozione. Anche perché avremo molte più possibilità di prendere Archypenko rispetto agli altri team.
Apostolo "Andrea": È finalmente giunto il giorno in cui vivremo nelle menti degli angeli!
[FINE LOG]
Dichiarazione di Chiusura: A causa degli eventi visualizzabili nel log precendente si è ritenuto opportuno concentrare le forze della Fondazione e del SISMA nell'area di competenza del team 3. Dalle immagini dell'Apostolo "Andrea" è emerso che il nome del sacerdote è Emmanuel Malach, magnate della tecnologia nato a Tel Aviv.
- Feedback video e audio delle registrazioni in loco del 23 Marzo
Video: Telecamera occultata dell'agente Cristoforo Arnos del team-3.
Audio: Quartier Generale/Magazzino 8A. (Padiglione-3).
Obiettivo: Introdursi e localizzare Hinrich Archypenko e Phi-1.Descrizione della Missione/Brief: La Sovrintendenza, riferitole dei recenti sviluppi, ha disposto che si miri all'immediata identificazione e cattura del "Messia", designato momentaneamente Phi-1. Secondo il "Vangelo" per non causare incongruenze nell'"Intreccio" (corrispondente al "senso temporale e logico dello scorrere di eventi" - definizione della Narrazione ipotizzata da R. Scranton3), gli adepti non presenti alla comparsa di Phi-1, con la dovuta eccezione degli Apostoli, non potranno partecipare alle messe fino all'ascensione. Per lo stesso motivo, appena percepita la presenza di Phi-1, le riunioni nelle altre parti di Roma sono state annullate. Gli agenti attivi in altre zone oltre a Villa Sciarra, non potendo essere presenti alle messe, sono sollevati dall'incarico e riassegnati a altre mansioni. Durante la messa avvenente in data 23/03/1964, Archypenko in persona celebrerà l'eucarestia. Dovendo il target bere il vino consacrato, l'agente Manchi lo avvelenerà con un sonnifero ad azione lenta (3 ore circa). Archypenko, non ancora finito il raduno, sarà poi trasportato all'esterno di Villa Sciarra con un furgone piazzato vicino alla camera da letto al piano terra (gli Apostoli infatti dormono all'interno del Casino Barberini).
Anche a Manchi è dato un abbigliamento in grado di nascondere un telecamera. Si programmava di darne una a de Destris nei seguenti giorni.
[INIZIO LOG]
(La telecamera di Arnos riprende l'impalcaltura sulla quale, il giorno precedente, l'Apostolo "Andrea" aveva percepito la presenza di Phi-1.)
Giovanni Pilati: Elena, Gianluca, dove siete?
Elena de Destris: Sono vicino la Fontana di Diana, mi avvicino alla posizione.
Gianluca Manchi: Sono all'entrata. Vi arriva il video?
Giovanni Pilati: Affermativo.
(L'agente Manchi sta' facendo la fila per l'entrata. Vi sono due buttafuori, uno dei quali ha una lista cartacea che consulta ogni volta che sta per entrare un cultista.)
(Arriva il turno per Manchi di entrare.)
(Identità sconosciuta): Salve.
Gianluca Manchi: Salve a lei.
(Identità sconosciuta): (Rivolgendosi all'altro buttafuori) Allora?
(Identità sconosciuta)-2: Mi spiace signor Faure, non può entrare indossando il cappello.
(Pausa.)
Gianluca Manchi: Potrei sapere il perché? Non mi pare che con gli ospiti precedenti ci siano stati problemi per l'abbigliamento.
(Identità sconosciuta)-2: La Prima Pietra4 ha proibito che si entri con accessori d'abbigliamento diversi da quelli con cui ci si è presentati ieri. È per evitare che avvengano problemi nell'Intreccio, perché afferma ci sia il rischio di creare un secondo Cristo. Insomma, ipse dixit. Comunque ci spiace che lei non sia stato avvertito della cosa; potrebbe lasciarlo a noi il cappello, glielo restituiremo una volta finita la Messa.
Gianluca Manchi: Capisco, ma questo cappello ha un valore affettivo, preferisco riportarlo io al mio appartamento. Che i Serafini e i Troni vi possano immaginare.
(Identità sconosciuta): Vorrei augurarle la stessa cosa ma non facciamo parte della Chiesa.
(Manchi si allontana.)
Carlo Giudecca: Che figli di puttana. E adesso?
Giovanni Pilati: E adesso annulliamo l'operazione.
Cristoforo Arnos: Potrei andare io. Non conosco la planimetria ma potreste comunque guidarmi voi.
Carlo Giudecca: Che ne pensi?
Giovanni Pilati: Beh, l'ho, per usare un termine in tema, battezzato io a Cris. Se la saprà cavare. Rimane comunque un interrogativo: nonostante conoscessero l'abbigliamento dei cultisti data la video-sorveglianza, non si spiega come sapevano che avremo fatto entrare uno con la telecamera. O c'è una talpa oppure-
Carlo Giudecca: Oppure, più semplicemente hanno avuto un colpo di fortuna e per rispettare una loro tradizione sono riusciti a evitare l'entrata di un'altra telecamera. Ma sicuramente è stata una cosa involontaria, anche perché hanno lasciato entrare Cris che portava un cappello.
Giovanni Pilati: Hai ragione.
Cristoforo Arnos: Quindi che si fa?
Giovanni Pilati: Permesso accordato. Ti guideremo noi. Ele, voglio che ci racconti ogni cosa che avviene sul "palco" in tempo reale.
Elena de Destris: Affermativo.
Giovanni Pilati: Gianluca, appena torni alla messa facci sapere.
Gianluca Manchi: Ricevuto.
Giovanni Pilati: Dove ti trovi ora, Cris?
Cristoforo Arnos: Alla Fontana di Diana ed Endimione.
Giovanni Pilati: Continua a percorrere viale Wurts fino alla recinzione sorvegliata. Da lì ti guido io.
Piero Argentino (Magazzino 8A): Giudecca, ti vogliono al telefono.
Carlo Giudecca: Sono impegnato ora, chi è?
Piero Argentino: Tua moglie.
(Pausa.)
Carlo Giudecca: Posso?
Giovanni Pilati: Vai pure, resisterò 5 minuti senza di te. Però ti aspetteremo prima di entrare nel Casino Barberini, quindi cerca di fare presto.
Carlo Giudecca: Mi sbrigherò. (Si sentono i passi di Giudecca mentre si allontana.)
(Pausa)
Giovanni Pilati: Cris, hai sentito? Aspetta prima di entrare.
Cristoforo Arnos: Ricevuto.
Giovanni Pilati: Gianluca?
Gianluca Manchi: Sto rientrando.
Elena de Destris: Giovanni, è appena salito sul palco l'Apostolo di ieri.
Giovanni Pilati: Che fa?
Elena de Destris: Non so, pareva una Pasqua quando era salito. Ora si mette le mani ai capelli e si sta guardando intorno. Ha gli occhi praticamente fuori dalle orbite e pare fuori di sè, è come se fosse preoccupato. (Pausa) è sceso.
Giovanni Pilati: Tutto qui? C'è altro che puoi riferirmi? Un dettaglio o un qualcosa che possa spiegare che cazzo stia succedendo?
Elena de Destris: Niente di niente, oltre alla sua espressione disperata non c'è niente che possa riferirti. È salito come una Pasqua ed è sceso con una faccia sconvolta… non so cosa possa essere successo.
(Passi)
Giovanni Pilati: Bentornato, sappi che l- Che hai fatto?
Carlo Giudecca: Dopo.
Giovanni Pilati: Tutto bene?
Carlo Giudecca: Possiamo, per favore, parlarne dopo?
(Pausa)
Giovanni Pilati: Ok. (Pausa) Cris, dove ti trovi?
Cristoforo Arnos: Alla recinzione.
Giovanni Pilati: Sì, lo vedo, ti hanno visto le guardie?
Cristoforo Arnos: Negativo. Comunque Gianluca mi ha dato il sonnifero.
Giovanni Pilati: Bene. Alla tua destra dovresti vedere una fontanella. (Arnos inquadra la fontanella) Perfetto, prosegui nella direzione della fontanella per 30 metri circa, poi riavvicinati al casino, supera eventuali pattuglie di ronda e dovresti trovarti sul lato ovest dell'edificio. Poi trova un modo di entrare.
Cristoforo Arnos: Ricevuto.
(Arnos passa tra i cespugli oltre la fontanella cercando di non sgualcire il completo. Cammina accovacciato dato che sulla sinistra riesce a intravedere 2 guardie. Superate, si riavvicina al casino, controlla che oltre una finestra aperta non ci siano potenziali testimoni ed entra.)
Giovanni Pilati: Sei troppo forte, tra l'altro la stanza del tabernacolo è lì a fianco. Non ci dovresti mettere molto a scassinarlo.
(Si sente un suono metallico dal feedback audio di Manchi e di de Destris.)
Giovanni Pilati: Che sta 'a succede'?
Gianluca Manchi: Scusate l'interruzione, ma sull'altare sono saliti altri 3 Apostoli. Indossano la stessa tunica che il sacerdote indossava ieri e credo stiano facendo una sorta di penitenza.
Giovanni Pilati: Di preciso?
Gianluca Manchi: Hanno circondanto l'impalcatura con 7 incensieri che puzzano da fare schifo e 7 menorah, poi hanno preso dei crocifissi e hanno iniziato a battersi il petto. Credo che indossino una specie di maglia di ferro o qualcosa del genere sotto la veste perché fanno un rumore infernale. Anche i fedeli hanno iniziato a fare così, quindi ci siamo aggregati. Tra l'altro qui stanno tutti con le lacrime agli occhi… non so di preciso cosa sia questo rito.
Giovanni Pilati: Carlo, abbiamo per caso una descrizione nel Vangelo?
Carlo Giudecca: Sì: questo è il rito dell' "Urlo Silente di Doglienza". È praticamente un modo di richiamare l'attenzione del Creatore, degli Angeli e di Dio perché il Creatore stesso ha spostato il Phi-1 o il suo occhio altrove. Tra l'altro, questa preghiera, a quanto c'è scritto, può essere eseguita solo dopo la comparsa di Phi-1, e deve avere un effetto praticamente immediato o simile. A quanto vedo dovrebbe durare poche decine di minuti.
Cristoforo Arnos: Gio, eccomi, ora la apro.
Giovanni Pilati: Vada.
(I frame mostrano un tabernacolo d'oro zecchino decorato da un basso rilievo a strati. Vi sono rappresentati 12 individui seduti a una tavola rotonda. Al centro di questa è posizionato un oggetto quadrato. Nelle fascia superiore sono scolpite le rappresentazioni bibliche di Ophanim, Serafini e Cherubini. Sopra questi è inciso un cerchio concentrico ad altri 9 cerchi. Forzata la serratura, Arnos estrae il calice d'argento contenento il vino consacrato. Versato il sonnifero con l'uso della siringa ripone tutto al proprio posto, prima di abbandonare la zona.)
Giovanni Pilati: Bravissimo. Ora torna alla messa.
Cristoforo Arnos: Agli ordini. Comunque, come dovrebbe funzionare?
Giovanni Pilati: Il furgone appartiene all'associazione di catering. Questo viene controllato ogni volta all'entrata, ma mai all'uscita. Quindi nascondere Archypenko lì dentro dovrebbe essere facile. Prendere il controllo del mezzo a metà strada sarà come bere un bicchiere d'acqua.
Cristoforo Arnos: Capito.
Giovanni Pilati: Da voi come procede?Elena de Destris: Continuano a fracassarsi il petto con i crocifissi.
(La telecamera si sposta a ritroso fino a tornare allo slargo davanti all'altare.)
(Una volta inquadrato l'altare si notano 3 individui genuflessi, i quali hanno tutti circa 30 anni, circondati dal fumo proveniente dai menorah e dagli incensieri. A un'analisi più attenta si sono scoperte delle similitudini tra il vestiario degli Apostoli e quello indossato dai patriarchi siriaci della Chiesa Ortodossa. La preghiera continua per altri 10 minuti per poi fermarsi. I 3 Apostoli alzano lo sguardo.)
Apostolo "Filippo": Il Messia è tornato. Il corno di Jobel sta per risuonare per il mondo. Tutto sarà finalmente reale. Invocate Simon Pietro.
(Dopo 5 minuti sale sul palco Hinrich Archypenko accompagnato da altri 11 individui.)
Apostolo "Pietro" (H.A.): O Figli del Creatore, il tempo è ormai giunto. La prigione d'oro costruita dal Creatore sta per spezzarsi, come era da piano. Egli entro la fine della settimana ci farà viaggiare sui carri divini nelle menti Angeliche. Verremo immaginati e incastonati nelle loro anime. Ma adesso gioite, nutritevi e festeggiate poiché il nostro Esodo verso i Paradisi è oramai prossimo. Il piano insondabile del Creatore sta per rivelarsi.
Elena de Destris: È fatta.
Giovanni Pilati: BARABBA è un successo. Stasera ristorante, offro io.
Carlo Giudecca: Sì, io comunque non credo di farcela, mi spiace. Mangiate anche per me.
Gianluca Manchi: Come vuoi, Carlo.
(I fedeli iniziano a mangiare attingendo dal buffet. 10 minuti dopo i fedeli vengono richiamati all'attenzione da Archypenko.)
Apostolo "Pietro" (H.A.): O creature, ora si celebra il sacro momento dell'eucarestia in attesa della transustanziazione avvenente nei seguenti giorni. Portate le ostie e il vino.
Gianluca Manchi: È il momento.
(Tutti si inginocchiano. Archypenko alza il calice. Una volta alzato, una sfera di vino fluttua all'esterno del recipiente. Il diametro di questa si fa sempre più piccolo fino a quando scompare. Sia i sacerdoti che i cultisti sembrano sorpresi.)
Carlo Giudecca: Ma che cazzo?
Apostolo "Pietro" (H.A.): Signori, il Creatore ha voluto manifestarsi a noi. Ha fermato questo sacro rito per darci un segno. Vuole far vedere agli Angeli e a Dio che siamo sotto la sua protezione. Questo avvertimento è stato fatto affinché sia a noi manifesto e comprensibile. Il Creatore ci sta dicendo che il Messia non è venuto da solo. Forze oscure tentano di frenare la nostra avanzata, i Demoni. Entro l'arrivo dell'ascensione mangeremo le loro carni.
[FINE LOG]
Dichiarazione di Chiusura: Le attività anomale rilevate sul campo sono state comunicate agli S5 e agli O5. Il personale della SIR-II è risalito alle identità degli Apostoli rimanenti.
- Feedback video e audio delle registrazioni in loco del 24 Marzo
Video: Telecamera occultata dell'agente Cristoforo Arnos del team-3.
Audio: Quartier Generale/Magazzino 8A. (Padiglione-3).
Obiettivo: Introdursi e localizzare Hinrich Archypenko e Phi-1 per estrazione. Terminare i bersagli se ciò si rivelasse infattibile.
Descrizione della Missione/Brief: A causa dei recenti sviluppi, i membri del Consiglio S5 e O5 hanno disposto che, se impossibilitati a catturare gli obbiettivi, i membri del team-3 dovranno procedere con eliminare i target. Dato che non vi sono altri riti permettenti l'avvelenamento del soggetto, che le guardie dispiegate dalla CotBP sono state raddoppiate e che è ormai appurata la presenza di un'entità anomala in campo, si è proceduto con l'affidare a un agente SISMA, denominato Furtur-Bravo, il compito di sparare ad Archypenko da un edificio vicino alla zona con un prototipo di fucile M40. Gli agenti in loco forniranno informazioni in merito all'esatta posizione del gran sacerdote.
[INIZIO LOG]
Giovanni Pilati: C'è qualcosa che posso fare?
Carlo Giudecca: Hai il potere di quintuplicarmi lo stipendio e di teletraspormi in America?
Giovanni Pilati: (Sbuffa) No. (Pausa) Ci sono novità per quanto riguarda la foto che ti ho mostrato?
Carlo Giudecca: Sì, quel tizio era un vescovo ortodosso di nazionalità turca. Non abbiamo un nome, ma sappiamo, grazie a degli indizi tralasciati sul Vangelo, che è sepolto qui a Roma. Riteniamo molto probabile, data la natura della Chiesa, che la sua tomba sia oggetto di culto: è solo una questione di ore prima che venga trovato.
Giovanni Pilati: Bene. Avvii le comunicazioni?
(Giudecca scrive sulla tastiera.)
(Dalle riprese di Arnos si intuisce che gli agenti si trovano già all'interno di villa Sciarra.)
Giovanni Pilati: Ragazzi mi sentite?
(Coralmente): Affermativo.
Giovanni Pilati: Dato il fallimento di ieri sera le direttive sono cambiate. Anche se l'obbiettivo principale era e rimane l'estrazione di Archypenko, difficilmente ci si ripresenterà un'occasione del genere. Motivo per cui oggi il target sarà terminato a distanza da un agente del SISMA. Voi vi limiterete a dare informazioni su richiesta dell'agente a cui ci riferiremo d'ora in poi con il nome di Furtur-Bravo. Ci sono domande?
(Coralmente): Negativo.
Giovanni Pilati: Furtur-Bravo, mi riceve?
Furtur-Bravo: Qui Furtur-Bravo, forte e chiaro. Mi trovo già in posizione con l'arma carica. Attendo ordini.
Giovanni Pilati: Rimani in posizione fino a nuovo ordine. Al mio segnale fai fuoco.
Furtur-Bravo: Ricevuto.
(Passano 15 minuti senza che vi siano movimenti degni di nota)
Gianluca Manchi: Qui agente Manchi; alla mia postazione non sta succendento nulla. Furtur-Bravo, in vista alcun tipo di movimento? Passo.
Furtur-Bravo: Ricevuto agente Manchi. Qui niente di niente, nessun movimento e nessun individuo anche vagamente simile all'identikit del target. Passo e chiudo.
Elena de Destris: Qui Agente de Destris. Ho un aggiornamento. Faccio presente che degli individui vestiti da Apostoli si stanno avvicinanado all'altare- oh merda.
(Gli Apostoli salgono sul palco. Il vestiario non è cambiato ad eccezione della presenza di guanti e maschere. Le maschere in questione sembrano essere di argento e sono dotate di delle incisioni rappresentanti le descrizioni bibliche degli angeli.)
Giovanni Pilati: Oh merda.
Furtur-Bravo: Quartier generale?
Giovanni Pilati: Qui il quartier generale. Non aprire il fuoco. Indossano delle maschere, ripeto, indossano maschere, non sparare, passo.
Furtur-Bravo: Ricevuto. Non aprire il fuoco. Chiedo permesso di tenere sotto mira i target fino a nuovo ordine. Passo.
Giovanni Pilati: Ricevuto. Permesso accordato. Passo e chiudo. Stacca l'audio.
(Giudecca scrive sulla tastiera.)
Giovanni Pilati: Senti ricordati di scattare una foto delle maschere di quelli, e- Dio mio, non ce la faccio più. Questa cosa delle maschere almeno c'era scritta nel Vangelo?
Carlo Giudecca: No. Credo che dobbiamo ricrederci per quanto riguarda la talpa.
Giovanni Pilati: Lo penso pure io. L'altra opzione è che quella cosa che ha fatto levitare il vino è onniscente. Il problema è che se anche delegassimo ad altri le attività d'indagine probabilmente non arriveremo a un nulla di fatto, dato che non sappiamo in quale squadra possa essere nascosta la talpa.
Carlo Giudecca: Tanto, se Dio vuole, BARABBA si concluderà oggi. Nel caso contrario io propongo di non rivelare a nessun altro le attività della squadra e controlleremo la nostra postazione per vedere se ci sono cimici o roba simile.
Giovanni Pilati: Non esiste un caso contrario, BARABBA termina oggi. Che situazione esasperante. Ieri ce l'avevamo in pugno.
Cristoforo Arnos: Quartier generale, qui l'agente Arnos. Mi ricevete?
Giovanni Pilati: (A Giudecca) Vai. (Giudecca scrive sulla tastiera) Qui il quartier generale, la riceviamo agente Arnos, passo.
Cristoforo Arnos: Tra 5 minuti recitano il Confiteor, credo sia possibile riconoscere Archypenko dalla voce. Nel caso fosse riconoscibile chiedo dare il permesso di colpire il target. Passo.
Giovanni Pilati: Ricevuto. Permesso accordato. Furtur-Bravo, avete capito? Passo.
Furtur-Bravo: Ricevuto. Passo e chiudo. Ah e, scusate se non uso la terminologia standard, chiedo di poter parlare liberamente, passo.
Giovanni Pilati: Permesso accordato.
Furtur-Bravo: Sentite, è chiaro che qui qualcosa non va. Sia per quanto riguarda il vino di ieri sera che per questo. È evidente che ci sia una talpa. Penso che voi lo abbiate già ipotizzato. E mi chiedevo se voi voleste fare un qualche tipo di indagine. Io posso spingere per far indagare tra i nostri ranghi e voi tra i vostri.
Giovanni Pilati: (Pausa) Wow, che dire, non mi aspettavo generosità da un cecchino del SISMA.
Furtur-Bravo: Tra di noi ci sono le persone più lungimiranti, che vedono in questi contrasti degli intralci alla sicurezza pubblica, e poi ci sono persone come Stelladiana. A titolo informativo, sappiate che sta facendo pressioni per abbandonare BARABBA e trovare le informazioni attraverso altri mezzi.
Giovanni Pilati: Viene da chiedersi il perché sia così stronzo.
Furtur-Bravo: Perché, sostanzialmente, si fa carriera più velocemente se le informazioni se le trova senza fare collaborazioni con la più grande rivale in campo. Comunque io ho buoni ascendenti sui tizi ai piani alti, non dovete preoccuparvi.
Apostolo "Giovanni": Oh Diletti, il Creatore è lieto della vostra presenza in questo santo luogo…Gianluca Manchi: Non è lui.
Apostolo "Giovanni": …motivo per cui egli stesso non permetterà che vi succeda niente di male. Il Creatore ha sussurato a noi tempo fa' cosa sarebbe successo, siamo pronti a ogni evenienza. La presenza di un numero maggiore di protettori serve solo come deterrente. Noi siamo intoccabili. Il Creatore v'ha dimostrato più volte la sua benevolenza; dopo che v'abbiamo battezzato Egli vi ha concesso le ricchezze e la fortuna da voi bramosamente sperati, ha costruito per voi le strade del successo. Tutto ciò che lui agogna è la vera e pura esistenza di quest'Intreccio; il suo desiderio è che la nostra realtà sia visibile agli Angeli e che sia magari trascritta dagli Ophanim nei mille alfabeti divini. Il suo è un atto d'amore, verso se stesso, verso noi e verso gli Angeli. Quindi, non temete per le vostre vite, non solo perché quella terrena non verrà intaccata, ma anche poiché l'unica vera vita è quella che otterremo questo Venerdì Santo. Egli non ha alcun interesse nel vedervi sofferenti o feriti. Abbiate fede.
(Passi.)
Giovanni Pilati: Qui il quartier generale. Agenti dobbiamo staccarvi l'audio per 5 minuti, il che significa che non riuscirete a sentirci ma noi potremo sentire voi. Ricevuto?
(Coralmente): Affermativo.
Carlo Giudecca: Stacco.
Angelo Stelladiana: Salve, Agenti.
Giovanni Pilati: Salve a lei caporale. A che dobbiamo la sua apprezzatissima visita?
Angelo Stelladiana: In primis volevo far presente all'Agente Giudecca quanto io sia profondamente dispiaciuto per la malattia di suo figlio.
Carlo Giudecca: Grazie.
Angelo Stelladiana: In secundis volevo ricordare a lei, Pilati, che Furtur-Bravo è uno dei nostri migliori uomini, di conseguenza è molto improbabile, anzi, impossibile, che sbagli il colpo. Pensavo che potessi allegerirla in anticipo di quel fascicolo top secret della Divisione P.
Giovanni Pilati: Prego?
Angelo Stelladiana: Dato che è lei a dirigere l'unico team della Fondazione in loco, nonché l'oramai capo di BARABBA, ritenevo sensato che avesse accesso a quei documenti.
Giovanni Pilati: Non credo che lei abbia capito. Nonostante la certezza del successo, dobbiamo accertarci che Archypenko smetta di respirare prima di poterle dare alcun tipo di intelligence. Ordini dall'alto.
Angelo Stelladiana: Lei proprio vuole sprecare il mio tempo qui il più a lungo possibile. Comunque comprendo. Ci rivedremo entro stasera, agente Pilati. Buon pomeriggio.
Giovanni Pilati: Anche a lei.
(Passi.)
Giovanni Pilati: (Sbuffa) Che rottura di palle questo. Riattacca l'audio. (Giudecca scrive sulla tastiera.) Allora?
Furtur-Bravo: Niente di nuovo, hanno ancora le maschere addosso.
Apostolo "Giovanni": Ora il santo Protocletos, il primo che prestò ascolto alla voce del miracolo, reciterà il Confiteor, preghiera che rafforza il nostro legame col Creatore e incute paura nei non credenti eretici.
(Si fa avanti un altro Apostolo.)
Apostolo "Andrea": Oh Diletti…
Elena de Destris: Non sparare, non è lui.
Furtur-Bravo: Capito.
Apostolo "Andrea": Io, come ben sapete, fui il primo dei 12 Prescelti dal Creatore e da Helaman, e a me è stato affidato il compito di recitare, durante l'Intreccio, la preghiera della fierezza, fierezza giustificata dalla santa trasformazione che le nostre carni e il nostro animo subiranno e dall'ascensione che ci libererà negli animi angelici:
(Cultisti e Apostoli): “Confiteor angelis et vobis, fratres ac sorores, quia adepturus sum supremum propositum in Eius cogitatione, in Eius verbo, in Eius versibus et in Eius opere, mea benedictione, mea benedictione, mea maxima benedictione.”
Apostolo "Andrea": Noi Apostoli siamo consci del fatto che va contro i principi d'ascensione il coprirsi il volto e nascondere la nostra natura, ma il Creatore stesso ha scritto i nostri pensieri affinché noi facessimo ciò. La somma Prima Pietra ha infatti spiegato che i nostri volti argentati avrebbero intrigato gli Angeli e avrebbero destabilizzato le legioni di diavoli che ci ostacolano.
Apostolo "Pietro" (H.A.): Vorrei inoltre precisare che una volta arrivato il segnale, noi rimuoveremo le maschere e mostreremo tutta la nostra gloria al Messia.
Cristoforo Arnos: È lui, è Archypenko.
Giovanni Pilati: Sicuri?
Gianluca Manchi: È lui.
Furtur-Bravo: Chi è?
Elena de Destris: È il secondo sulla destra.
Furtur-Bravo: Ce l'ho sotto tiro.
Giovanni Pilati: Fuoco!
(Si sente il rumore di uno sparo. Il target è ancora in piedi sul palco. La folla si volta nella direzione da cui proveniva il suono, cioè uno degli edifici poco lontani dalla zona.)
Apostolo "Pietro" (H.A.): Bene, o fratelli, possiamo finalmente liberarci di questi fardelli. (Gli Apostoli si tolgono le maschere.)
Giovanni Pilati: Furtur-Bravo, che è successo? (Pausa) Mi senti?
Carlo Giudecca: Puttana [BLASFEMO].
Apostolo "Pietro" (H.A.): Non preoccupatevi del rumore che avete sentito, esso non è nient'altro che la riprova della benevolenza divina. Infatti il Creatore c'aveva informati tempo addietro di questa evenienza: v'era un demone che aveva intenzione di attentare alla mia vita, ma ora non v'è più alcuna bestia in grado di farlo. È logico chiedersi il perché il Creatore, data la sua onnipotenza su questo piano, non abbia evitato a priori la creazione dei demoni. Ebbene, come Abramo e Gesù di Nazareth, noi dobbiamo superare dei minimi calvari per entrare nell'assoluta libidine e compiutezza; non perché dobbiamo ricercare nel Creatore una benevolenza già presente, ma perché questa è da ricercarsi negli immaginatori. Motivo per cui gli Angeli saranno meravigliati da questo nostro misero Olocausto, poiché Egli li ha ipnotizzati con l'Intreccio.
[FINE LOG]
Dichiarazione di Chiusura: L'autopsia ha rivelato la presenza di una pallottola FMJ da 9 mm nel cranio di Furtur-Bravo entrata dalla nuca e fuoriuscita dallo zigomo destro.
- Feedback video e audio delle registrazioni in loco del 25 Marzo
Video: Telecamera occultata dell'agente Cristoforo Arnos del team-3.
Audio: Quartier Generale/Magazzino 8A. (Padiglione-3).
Obiettivo: Introdursi e terminare Hinrich Archypenko e Phi-1. Estrarre i bersagli se possibile.
Descrizione della Missione/Brief: Alle ore 20:34 del 24/03/1964 la Divisione Richieste e Reclami (DRR) ha ricevuto un fax da parte degli Uffici C del SISMA, riguardante la morte di Furtur-Bravo, membro scelto del Reparto S. La Fondazione ha consegnato un assegno da 380 250 000 ₤ (circa € 200 000) al SISMA a causa del danno. Dato il fallimento dovuto a un'evidente fuga di informazioni, dolosa o colposa, inizia l'Investigazione-240364-03, designata "COLOMBA NERA". Le direttive e i movimenti del team 3 saranno resi noti solo agli agenti del sudetto gruppo.
[INIZIO LOG]
(La telecamera di Arnos riprende lo spazio sottoreaneo posto al piano inferiore del Casino Barberini. Nell'inquadratura sono ripresi vari individui tra cui 4 Apostoli, tutti intenti a mangiare o a bere. Di fronte alla telecamera è filmato l'altare di marmo, posto su un piano rialzato. Sul lato viene inquadrato parzialmente un oggetto di grandi dimensioni.)
Giovanni Pilati: Allora?
Carlo Giudecca: Ricontrollato, nessuno ci sta ascoltando.
Giovanni Pilati: Sentito, ragazzi? Siamo a posto. Mi spiace non avervi potuto inviare un brief scritto, ma spero ricordiate quanto dobbiamo fare. Oggi lo stronzo viene con noi, come avrebbe dovuto fare l'altro-ieri.
Gianluca Manchi: Capito. Mi trovo già fuori dal Casino Barberini.
Giovanni Pilati: Elena, sei già vicino alla conduttura esterna?
Elena de Destris: Sto per entrare. Sicuro non abbiano maschere antigas?
Giovanni Pilati: Abbiamo controllato. Non ne hanno.
Cristoforo Arnos: Come fate a sapere che "la cosa" non ci intralcerà di nuovo i piani.
Giovanni Pilati: In primis, se avevate dubbi avremo potuto chiarirli al quartier generale; in secundis, probabilmente è Archypenko stesso a essere anomalo ed è lui che ha fatto fuoriuscire il vino dal calice. Presente che sulle carte che c'hanno dato ci sono delle informazioni censurate? Con buona probabilità ciò ha a che fare con le incerte proprietà anomale della CotBP.
Elena de Destris: Ciò non spiega come facesse Archypenko a sapere che avevamo avvelenato il vino.
Giovanni Pilati: Con la talpa. Questo problema non ci sarà più dato che siamo gli unici a sapere del piano.
Elena de Destris: La talpa non avrebbe potuto rivelare le nostre identità?
Giovanni Pilati: No, le identità dei membri dei team sono protette. Perché così puntigliosa oggi?
Elena de Destris: Dato che ogni piano prima di questo è andato, scusate il francesismo, a farsi fottere perché non abbiamo la minima idea su come agiscano, ho pensato che sarebbe meglio essere pignoli.
Giovanni Pilati: Fai bene, ma, prima che tu me lo chieda, sappi che noi non avevamo idea che oggi Archypenko intendesse "confessare" e soprattutto che intendesse farlo al piano sotterraneo di Villa Sciarra. Ci sono cose non scritte sul Vangelo. Non crediamo faccia questo per indurci in trappola, più che altro per difendersi da eventuali catture. Tutto chiaro?
Elena de Destris: Sì.
Giovanni Pilati: Bene, allora entra nel condotto.
Elena de Destris: Sto aprendo con la fiamma ossidrica il condotto, mi ci vorrà un attimo.
Giovanni Pilati: Ok.
Cristoforo Arnos: Gianluca, che devi dire una volta nel confessionale?
Gianluca Manchi: Niente di che, di norma Archypenko ti parla di Escatologia pseudo-cristiana. Nulla di complicato. L'unica cosa un po' strana è che durante tutto il colloquio mette sempre una faccia da poker. Non credo sia così difficile da gestire.
(La fotocamera inquadra quello che sembra essere un confessionale in mogano. Questo è decorato con vari cerchi concentrici li uni agli altri sui lati, e in cima sono piazzate 3 croci d'argento.)
Cristoforo Arnos: Io mi metto in fila, sarò pronto a chiuderli dentro una volta che avrai aperto le bombole.
Elena de Destris: Allora sbrigati, sono già dentro.
Gianluca Manchi: Signori, una guardia in avvicinamento alla conduttura esterna.
Giovanni Pilati: Sai che fare.
(L'agente Manchi rimane in silenzio per 2 minuti, terminati i quali si sentono dal suo microfono provenire urla soffocate e mugnii.)
Gianluca Manchi: Fatto.
Giovanni Pilati: Fai in modo che non lo trovino; dovrebbe risvegliarsi entro qualche ora. Carlo, mi sono quasi dimenticato; per quanto riguarda Helaman?
Carlo Giudecca: Ho brutte notizie. Ci sono arrivati prima di noi.
Giovanni Pilati: Cosa?
Carlo Giudecca: Stamattina ci siamo andati, al Verano. Avevano spaccato la lapide, e si erano portati via la bara.
Giovanni Pilati: E quando pensavi di dirmelo?
Carlo Giudecca: Scusami.
Giovanni Pilati: Prega Dio che oggi vada bene.
Carlo Giudecca: (Pausa) Ok.
(Dalla ripresa si vede che nella fila non c'è più nessuno davanti ad Arnos.)
Cristoforo Arnos: Sto per entrare.
(L'agente Arnos scosta la tenda e entra nel confessionale. Subito davanti all'inquadratura compare Archypenko. Questo sorride brevemente, quasi sembra non volerlo mostrare, per poi ricomporsi.)
Apostolo "Pietro" (H.A.): Benvenuto, o Diletto. Iniziamo a discutere della tua preparazione alla nostra assunzione nelle anime angeliche.
Cristoforo Arnos: Sì, Prima Pietra.
Apostolo "Pietro" (H.A.): Quando, Andrzej, hai risposto agli echi delle voci Helaman?
Cristofoto Arnos: Il Creatore mi ha fatto entrare in questo splendido tempio da Egli stesso benedetto quasi da un anno. Ciononostante spero che gli Angeli mi abbiano potuto ammirare sufficentemente.
Apostolo "Pietro" (H.A.): Non v'è da preoccuparsi. Eravamo in dodici ad ascoltare le parole del santissimo Helaman, colui a cui il Creatore aveva sussurato; eppure, dopo la sua morte, io non fui il primo a rispondere alla chiamata d'Egli, quello fu il Protocletos. Invece, fui l'ultimo ad ammirare sulla sommità del Sinai la voce del Creatore, manifestatosi in un modo e in una religione che noi potessimo comprendere. Durante tale Natale egli ci rivelò come avremmo vissuto dopo l'ascensione, e quali passi avremmo dovuto seguire affinchè ciò si verificasse: in breve, ci rivelò i segreti dell'Intreccio e quando lui avrebbe forzato la mano su quest'ultimo. Lì lui mi disse che io avrei fondato questa Chiesa, i cui battezzati avrebbero ottenuto successo in vita, cosicché il Creatore si guadagnesse la loro fede, e anche post mortem, cosicché lui completasse la sua opera d'amore.
Cristoforo Arnos: Grazie per le sue delucidazioni, Apostolo.
Apostolo "Pietro" (H.A.): Ora vorrei ricordarle, a causa della prossimità della nostra ultima cena, il ruolo dei demoni nel nostro universo. Costoro non sono odiati dal Creatore, egli infatti ha creato e benedetto anche loro una vita post mortem, e li ama ugualmente. Il sommo li ha solo messi in contrasto con noi, per il piacere degli Angeli. La nostra chiesa non esisterebbe senza loro. Durante il banchetto finale infatti noi asseggeremo le carni demoniache, ricolme della realtà e dell'attenzione divina. Inoltre, senza il tradimento del pio demone Giuda, l'ascensione non si può verificare.
Cristoforo Arnos: Mi ricordo questi passi, o Pilastro.
Apostolo "Pietro" (H.A.): Ora tocca a lei farmi una domanda.
Cristoforo Arnos: Non credo di esserne degno.
Apostolo "Pietro" (H.A.): Chiunque di noi lo è.
Cristoforo Arnos: (Pausa.) Perché lei non sorride durante la confessione?
Apostolo "Pietro" (H.A.): Affinché gli angeli sappiano che io sorrido solo a persone importanti. Può andare.
Cristoforo Arnos: Arrivederci, o Simon Pietro.
(L'agente Arnos lascia il confessionale e si dirige verso l'uscita dal sotteraneo.)
Cristoforo Arnos: Potevi anche dirmelo che ti faceva fare una domanda durante la confessione, mi sarei fatto venire in mente qualcosa di meglio.
Gianluca Manchi: A me non l'ha fatta fare.
Giovanni Pilati: Elena, a che punto stai?
Elena de Destris: Pronta a aprire la bombola.
Cristoforo Arnos: Allora esco.
(Appena uscito, chiudendo furtivamente la porta a chiave, appoggia una sedia poco lontana sotto la maniglia.)
Cristoforo Arnos: Apri.
Elena de Destris: Mi metto la maschera, apro la bombola e esco.
(Si sente un sibilo proviente dal microfono dell'Agente de Destris)
Carlo Giudecca: È fatta.
(Passano 18 minuti.)
Giovanni Pilati: Il sevoflurano deve aver fatto effetto. Prendete Archypenko e uscite.
(L'agente Arnos e Manchi si dirigono verso l'entrata al sotteraneo superando il resto della folla all'esterno del Casino Barberini.)
Giovanni Pilati: Attenti, Archypenko ha detto che una volta confessati non si può rientrare nel Casino, non fatevi beccare dalle guardie.
(L'agente Arnos si arrampica su una finestra e aiuta l'agente Manchi a entrare. Si trovano in un bagno che da sulle scale del sotteraneo.)
Gianluca Manchi: Ci sia- (Tossisce.)
Cristoforo Arnos: Come cazzo fa.
Carlo Giudecca: Puttana troia.
(Archypenko esce incolume dalla porta seguito dal resto dei fedeli e degli Apostoli. Si nota che porta in mano la chiave della cantina. Manchi e Arnos si nascondono all'interno del bagno.)
Giovanni Pilati: No, no, no, no, no! (Urlando.) [BLASFEMO]. Era piena la cazzo di tanica, porca troia! (Pausa.) Stacca l'audio.
Carlo Giudecca: Perché?
Giovanni Pilati: Ho detto che devi staccare l'audio.
Carlo Giudecca: Ok.
(Giudecca scrive sulla tastiera.)
Carlo Giudecca: Che c'è?
Giovanni Pilati: Gli agenti sono stati avvertiti del piano solo pochi minuti prima dell'entrata a villa Sciarra. Non hanno avuto modo di comunicare con Archypenko, perché li abbiamo sorvegliati tutto il tempo. Non sono loro la talpa. Eppure la "prima pietra" era preparata all'evenienza. Io non sono una spia. Tu invece?
Carlo Giudecca: Sei serio?
Giovanni Pilati: Non lo so, dimmelo tu. Prima il vino, poi le maschere, poi il cazzo di agente del SISMA, poi la bara e infine questo. Sei stato tu, brutto figlio di puttana.
Carlo Giudecca: Come ti viene in mente 'na cosa simile?
Giovanni Pilati: Giusto per curiosità, chi ti ha chiamato al telefono l'altroieri?
Carlo Giudecca: Come cazzo ti permetti?
(Si sentono dei rumori indistinti. È stato poi confermato che Pilati e Giudecca s'erano azzuffati.)
Giovanni Pilati: Ehi, tu!
(Si sentono passi.)
Paolo Caila (SISMA): Sissignore.
Giovanni Pilati: (Ansimando) Toglimelo dalla vista.
Paolo Caila: Agli ordini.
Carlo Giudecca: Gio!
Giovanni Pilati: Domani ti farà visita un ispettore. Ti interrogherà e dopo ti imbottirà d'amnestici, poi ti butterà su un marciapiede della Magliana. Spero che non te ricorderai manco il tuo nome.
[FINE LOG]
Dichiarazione di Chiusura: Nonostante fosse confermato che la tanica di sevolfurano fosse piena al momento del trasporto, poco dopo il fallimento dell'operazione sono stati ritrovati pieni in laboratorio i barili dei materiali presuntamente utilizzati per ottenere il gas narcotico. Dall'Investigazione-240364-03 "COLOMBA NERA" è emerso che tra i membri del SISMA non si nasconde la spia della CotBP.
- Feedback video e audio delle registrazioni in loco del 26 Marzo
Video: Telecamera occultata dell'agente Cristoforo Arnos del team-3.
Audio: Quartier Generale/Magazzino 8A. (Padiglione-3).
Obiettivo: Terminare Hinrich Archypenko e Phi-1.
Descrizione della Missione/Brief: Dati i precedenti fallimenti, gli S5 e O5 hanno disposto di attuare un raid all'interno della zona d'interesse coinvolgendo nell'attacco le forze del SISMA e quelle del team-3. L'Ispettore si recherà da Carlo Giudecca alle 16:30 per l'interrogatorio.
[INIZIO LOG]
Giovanni Pilati: Accendi l'audio.
Piero Argentini: Ok. (Scrive sulla tastiera.)
Giovanni Pilati: Ragazzi, sapete che fare. Prima che il SISMA arrivi dovete fare piazza pulita delle guardie che pattugliano l'esterno di Villa Sciarra. Fatto ciò andate al palco vicino alla voliera e terminate Archypenko. Il SISMA vi coprirà le spalle nella ritirata. Avete già le pistole con i silenziatori. Gianluca, perlustra la parte di viale Dandolo, voi due invece dividetevi via dei Calandrelli.
(Coralmente): Ricevuto.
(La telecamera dell'agente Arnos è puntata su una guardia che cammina di spalle. Passati 20 secondi circa, Arnos punta una Beretta M9 alla nuca del bersaglio per poi terminarlo. Tale processo si ripeterà altre 3 volte nell'arco di 15 minuti.)
(Passi.)
Giovanni Pilati: Stacca.
Piero Argentini: Ok. (Scrive sulla tastiera.)
Angelo Stelladiana: Salve, Pilati.
Giovanni Pilati: Cosa vuole?
Angelo Stelladiana: Dato che i miei uomini stanno per avventarsi su degli idioti simil-testimoni di Geova, ritenevo opportuno assicurarmi che non si sbuccino cadendo durante l'assalto.
Giovanni Pilati: Faccia come vuole.
Cristoforo Arnos: Gio, abbiamo finito.
Giovanni Pilati: Riattacca. (Argentini scrive sulla tastiera.) Andate dove sapete.
Gianluca Manchi: Siamo già in cammino.
(La telecamera si muove sul viale Adolfo Leducq fino a raggiungere l'impalcatura; gli Apostoli si trovano tutti sul palco.)
Apostolo "Pietro" (H.A.): O Diletti, come vi avevo detto il Messia si è rimanifestato, il Creatore non avrebbe motivo di lasciarci in questo orrendo abisso. Non abbiamo neanche dovuto eseguire l'Urlo Silente. In poco tempo, noi arriveremo alle Porte dell'Eden…
Giovanni Pilati: Ci sono altre guardie nelle vicinanze?
Elena de Destris: Non abbastanza da poter essere un vero e proprio problema per le forze del SISMA.
(La telecamera d'Arnos inquadra il palco, su di esso vi è Archypenko insieme agli altri Apostoli.)
Apostolo "Pietro" (H.A.): Adesso, fedeli, chiudiamoci in preghiera, serriamo le nostre palpebre e aspettiamo l'arrivo del Portatore del Cristo.
(I Diletti e gli Apostoli chiudono gli occhi e si inginocchiano. Quest'ultimi inginocchiandosi formano un cerchio attorno ad Archypenko.)
Elena de Destris: Finalmente un po' di fortuna?
Giovanni Pilati: Si spera.
Gianluca Manchi: Non credo riusciremo a fare fuori tutte le guardie qui.
Elena de Destris: Potrei creare un diversivo.
Apostolo Pietro (H.A.): (Parlando a un uomo armato) Quasi dimenticavo, scusi, potrebbe portare lei e il corpo di guardia lontano e tornare a breve?
Identità Sconosciuta: Entro quanto, signore?
Apostolo Pietro (H.A.): Lo capirete.
(Le guardie lasciano la zona.)
Gianluca Manchi: È una trappola, è evidentemente una trappola.
Elena de Destris: Concordo.
Cristoforo Arnos: Se pure fosse non avremo altre occasioni. Se attacchiamo ora, non ci saranno altri morti o feriti. Vogliamo davvero correre il rischio di far ammazzare un altro uomo?
Giovanni Pilati: Direi di no. (Sospira) C'è un rito del genere nel Vangelo?
Piero Argentini: Sì, si chiama "Rivelazione agli Angeli".
Giovanni Pilati: Tant'è. Sappiate che io attenderei, ma fate come volete. Se qualcosa va storto io me ne lavo le mani.
Cristoforo Arnos: Pronti a coprirmi? Dovrò salire sul palco, dato che non ho una linea di tiro libera.
Gianluca Manchi: Sì.
Cristoforo Arnos: Allora vado.
(La telecamera d'Arnos si muove verso le scale che danno accesso all'impalcatura.)
(Una volta messosi dietro Archypenko gli punta la pistola alle sue spalle.)
(Arnos preme il grilletto.)
(La pistola emette un suono inceppandosi.)
(Archypenko, sentito il rumore, attacca Arnos. Buttato l'agente a terra Archypenko gli sottrae la pistola.)
(Archypenko poi, senza che abbiano ancora estratto le armi, fa fuoco su de Destris e Manchi, ferendoli.)
Piero Argentini: Cazzo.
Apostolo "Pietro" (H.A.): Oh, fedeli, portatemi i demoni che si erano annidati fra voi.
(I Diletti afferrano i due agenti e li lanciano sull'impalcatura. Archypenko nel frattempo rimuove il silenziatore dall'arma e spara 3 colpi in cielo. Dopo 2 minuti rientrano nell'inquadratura le guardie.)
Apostolo "Pietro" (H.A.): Protettori, potete andarvene. Il pagamento vi arriverà verso questa mezzanotte.
(Le guardie escono dall'inquadratura.)
Cristoforo Arnos: Come facevi a saperlo?
Apostolo "Pietro" (H.A.): Come ti ho già detto, o Agnello, il Creatore ha rivelato a me e ai miei fratelli come sarebbe andato l'Intreccio. Egli ha scritto la storia affinché i Lettori potessero apprezzarla, e proseguissero nella lettura. Non poteva farci direttamente salire nelle loro menti perché nessuno avrebbe apprezzato una fiaba finita già in partenza, quindi c'ha rivelato le azioni che avremo dovuto intraprendere affinché l'Intreccio proseguisse senza intoppi. Abbiamo mostrato ai vostri S5 e O5 quanto bastava affinché avessero paura e intuissero qualcosa: loro, oltre al nostro legame con una divinità, pensavano che fossimo immortali o invulnerabili; si sbagliavano, semplicemente Egli non ha voluto creare una situazione che avesse potuto ferirci in alcun modo. Dal momento in cui voi siete arrivati in questa neo-Gerusalemme avevate già perso, ciò infatti rientrava nel piano del Creatore per farci leggere dagli Angeli. Più voi combattevate più vi elevavate allo scopo che il Creatore aveva previsto per voi. Egli, nelle situazioni di estremo pericolo, ha contravvenuto alle leggi della fisica, facendo sollevare il vino e dissolvere un gas narcotico. Tutto questo affinchè la Narrazione andasse avanti. Devo inoltre ringraziarti, o Agnello, poiché tu sei il portatore del Messia.
Gianluca Manchi: Cosa?
Apostolo "Pietro" (H.A.): Quell'oggetto che hai riposto sotto il cappello, quello è il medium con cui gli Angeli hanno potuto ammirare noi e le nostre spoglie. È il salvatore che ha avvicinato noi agli occhi degli Angeli. È il Cristo che ci libererà da questo tomo deprimente.
Elena de Destris: Perché ci dici questo?
Apostolo "Pietro" (H.A.): Non lo sto dicendo a voi. Ogni storia ha però bisogno di una conclusione. E dato che il Creatore ha fatto in modo che le cose risultassero a noi più comprensibili, Egli richiede un sacrificio per la fine della favola. È finalmente giunto il momento, o Diletti, della nostra Ascensione nelle anime degli Angeli.
(I Diletti esultano. Archypenko di avvicina alla telecamera, la bacia e sorride.)
[SEGNALE AUDIO E VIDEO PERSI]
Giovanni Pilati: No! Cazzo, no! Chiama i tuoi agenti, ora!
Angelo Stelladiana: (Suoneria di un walkie talkie) Entrate. (A Pilati) Ci vorranno dieci minuti.
Giovanni Pilati: Digli di accelerare no-
(Si sente il segnale acustico di un walkie talkie.)
Angelo Stelladiana: Signore. (Pausa.) Capito, grazie mille. (Altro segnale acustico.) Sergente, come non detto, ce ne andiamo.
Giovanni Pilati: Che cazzo significa?
Angelo Stelladiana: Significa che i nostri superiori mi hanno permesso di ritirare le nostre forze. Abbiamo trovato da altre parti le informazioni sulla Divisione P che ci servivano. Non è colpa nostra se lei non sa gestire un gruppo di invasati.
Giovanni Pilati: Non puoi farlo. Figlio di puttana, non puoi farlo!
Angelo Stelladiana: Come non posso? Ho appena ricevuto il permesso. Addio, Pilati. (Passi.)
Giovanni Pilati: Aspetta! Fermo! (Passi) Come cazzo hai fatto, mh? Dove le hai trovate le informazioni, chi cazzo te le ha date?
Angelo Stelladiana: Vorrei ricordarle che con la sua incompetenza ha fatto uccidere il beniamino dei piani alti, che tra l'altro mi remava contro; insomma, mi ha reso il lavoro molto più facile, anche perché nessuno aveva intenzione di perdere altri uomini. Inoltre (Pausa) chi pensi pagherà per le cure del figlio di Giudecca?
Giovanni Pilati: Non l'avrebbe mai-
Angelo Stelladiana: Sì, invece, l'ha fatto. (Pausa) Addio. (Passi.)
[FINE LOG]
Dichiarazione di Chiusura: La SSM-IV "Pugnus Ferri" arriva sul luogo 45 minuti dopo il rapimento degli agenti.
Addendum-132-IT-2: Gli agenti della SSM-IV "Pugnus Ferri" non sono riusciti a entrare nella zona in cui si stava verificando SCP-132-IT, poiché una forza non meglio specificata li allontanava. All'interno dell'area, a causa dell'anomalia, il tempo ha iniziato a scorrere più velocemente rispetto al resto del mondo, per poi cambiare anormalmente con un rallentamento di esso verso il concludersi del processo. Da tali eventi è possibile stabilire mediante la "Proporzione di Righini"5, che, essendo trascorse nell'area 24 ore circa in poco meno di 3 ore, il livello di Realtà all'interno della zona era pari a 0,███ Hume, mentre al dilatarsi del tempo, essendo passate all'interno del luogo 3 ore in 2 sec, si è ipotizzata una Realtà superiore ai 10000 Hume. Gli uomini sono riusciti a entrare nell'area solo Venerdì 27 Marzo, essendo ritornati il tempo della zona di interesse e quello esterno ad essa sulla stessa linea temporale. Non sembra che i civili che si trovavano nella vicinanza di SCP-132-IT abbiano memoria dell'accaduto. Qui sotto riportata la Ripresa-132-IT, testimoniante i momenti finali del picco di Hume, registrata sulla telecamera d'Arnos ritrovata in seguito a SCP-132-IT.
- Ripresa-132-IT: 26-27/03/1964; ore 15:36
Video: Telecamera dell'agente Cristoforo Arnos del team-3.
Audio: Telecamera dell'agente Cristoforo Arnos del team-3.
[INIZIO LOG]
(La telecamera inquadra tre croci affisse sul terreno del colle Gianicolo. A queste croci sono inchiodati per i polsi e per le caviglie Arnos, de Destris e Manchi. Gli agenti sono nudi, gridano, piangono e presentano tagli profondi e sezioni di carne rimosse dai propri corpi. Il sangue che esce da queste ferite viene fatto scorrere in delle incalanature del terreno, che trasportano il liquido in una bara infilata nella terra. Dentro questa vi è il cadavere di un uomo anziano, anche se difficilmente identificabile data la massiva presenza di sangue nel loculo. Nello sfondo si possono intravedere tutti i Diletti - anche quelli non ammessi prima dell'ascensione - inginocchiati a pregare; insieme a loro sono visibili anche molti residenti di Trastevere - probabilmente sopraggiunti sul luogo perché confusi o preoccupati. Davanti alle croci si trovano, invece, i 12 Apostoli che pregano in direzione della fotocamera con le guance macchiate di sangue.)
(Apostoli e Diletti): I demoni provano a entrare nell'ascensione, loro non sanno che non fanno parte dell'Intreccio, che il Creatore li terrà lontani: Egli sta per scagliarci nelle menti degli Angeli, i quali, amandoci, faranno in modo che gli Ophanim rialfabetizzino l'Intreccio nelle mille parlate extra-umane. Le creature demoniache qui appese sono ricolme dell'attenzione degli Angeli, i loro liquidi rivitalizzerano il corpo del Santo Helaman, a causa dell'amore dei lettori. Adesso, o Creatore, incastonaci come perle nelle corone alate. Dai una conclusione alla storia.
(La preghiera si ripete per 2 minuti e 48 secondi. Alla terza ripetizione di questa, negli ultimi 12 secondi della registrazione, mentre i 3 agenti spirano, il cadavere afferra i bordi della bara e si mette seduto al suo interno sorridendo alla telecamera.)
[FINE DEL LOG]
Dichiarazione di Chiusura: N/A
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