Crediti
Autore:
Originale: SCP-1310-RU - Ладонь великана
Traduttore:
Elemento #: SCP-1310-RU
Classe dell'Oggetto: Euclid
Procedure Speciali di Contenimento: A causa delle difficoltà legate al trasferimento, fu stabilito di conservare l'oggetto nel luogo del ritrovamento originale: in una caverna nella parte orientale di un'isola senza nome che fa parte dell'arcipelago della Nuova Siberia. Per soddisfare i bisogni del personale, sopra la caverna e nel territorio circostante fu costruito il Settore 267. Il posto del contenimento di SCP-1310-1 è nominato Blocco 267/1 ed è attrezzato con dei dispositivi di illuminazione e videoregistrazione. Il Blocco 267/1 deve essere collegato agli edifici sovrastanti con un ascensore da carico e un'uscita di sicurezza. L'accesso al Blocco 267/1 è consentito solo al personale indossante vestiti protettivi contro le minacce biologiche. Il passaggio dalla parte sovrastante al Blocco 267/1 e indietro si effettua solo dopo la procedura di disinfezione nella chiusa sanitaria.
Gli arti del soggetto devono essere legati dalle catene d'acciaio capaci di sostenere una tensione non meno di 1,5 MN. Le catene devono essere a loro volta collegate a degli argani automatici, controllati a distanza. Le catene devono essere sempre tese per garantire la minima mobilità di SCP-1310, tranne nei casi, in cui la libertà di movimento risulti necessaria per condurre esperimenti o per la procedura "Icerimni". Sulla testa del soggetto va fissata una maschera con una museruola e con un collare elettrico, controllato dal centro di osservazione. Il collare elettrico deve essere in grado di generare una corrente elettrica con una potenza superiore ai 10 MWt.
L'uscita naturale dal Blocco 267/1 è ostruita da una roccia che non va rimossa. Di fronte all'uscita si trova un avamposto di guardia con 20 membri del reparto di sicurezza, dotati di un equipaggiamento standart, nonché delle armi non letali per contenimento degli oggetti della classe Euclid, capaci di infliggere danni fisici.
SCP-1310-2 va conservato in una camera di dimensioni 3x3x2,5 m. L'oggetto deve essere fotografato automaticamente una volta all'ora da un apposito dispositivo, collegato a un computer in grado di analizzare e paragonare le foto recenti a quelle precedenti, analizzando eventuali cambiamenti delle linee papillari sulla superficie di SCP-1310-2. Nel caso del rinvenimento di cambiamenti, il computer manda un segnale all'addetto specialista di dermatoglifia che, a sua volta, deve stabilire il cambiamento effettivo e informare il supervisore dell'oggetto. Il compito del supervisore è quello di iniziare la procedura "Icerimni" il prima possibile.
Descrizione: SCP-1310-1 è un umanoide di 12 metri di altezza. Secondo i risultati dell'analisi genetica e i parametri morfologici, il soggetto appartiene al genere Homo (esseri umani). SCP-1310-1 ha dei tratti fisici caratteristici delle etnie mongole. La testa e il corpo del soggetto sono coperti da una peluria poco folto. A SCP-1310-1 manca la mano sinistra e gli occhi, probabilmente cavati. Il corpo del soggetto è coperto da numerose cicatrici e ustioni.
SCP-1310-1 si trova in una condizione di completo esaurimento fisico, ma non ha mai dimostrato interesse al cibo offerto. Si suppone che il soggetto non abbia bisogno di cibo, così come dell'ossigeno, pur avendo i sistemi di digestione e respirazione tipici degli esseri umani.
All'interno dell'organismo del soggetto si trovano alcuni patogeni prima sconosciuti alla scienza. SCP-1310-1 è immune alla loro azione, ma per l'essere umano normotipico sono estremamente pericolosi. I biologi della Fondazione individuarono tre specie di batteri e una specie di virus. Le ricerche dimostrano che questi patogeni non possiedono proprietà anomale.
Il soggetto è sufficientemente intelligente per parlare, pur utilizzando un vocabolario assai ridotto. La lingua che utilizza è sconosciuta, ma, probabilmente, appartiene alla famiglia delle lingue tunguse. La squadra dei linguisti del Settore 267 riuscì a decifrarlo abbastanza per condurre la procedura "Icerimni". Oltre a questo, nel corso del contatto con il soggetto, gli scienziati riuscirono ad arricchire il suo lessico, insegnandogli parole di lingue dello stesso ceppo. Gli studi linguistici continuano tuttora.
Nonostante la cecità, il soggetto è avverso alla luce. Per il 95% del tempo, il soggetto sta seduto senza muoversi. Il comportamento del soggetto è caratterizzato da un estremo isolazionismo e apatia. A volte, il soggetto mostra segni di forte preoccupazione ed ansia. SCP-1310-1 cerca di evitare il contatto con gli esseri umani: si rifiuta di parlare, e la sua reazione ai tentativi di contatto o agli stimoli varia dall'indifferenza allo spavento. Il comportamento aggressivo si registra raramente.
SCP-1310-2 è la mano sinistra di SCP-1310-1. Le ferite sulla sua superficie suggeriscono che fu staccata con l'uso di uno strumento di pietra e i suoi stessi denti. I tessuti di SCP-1310-2 non mostrano segni di putrefazione e sono estremamente resistenti agli effetti corrosivi dell'ambiente circostante.
La principale proprietà anomala di SCP-1310-2 è il cambiamento spontaneo delle linee papillari sulla sua superficie. Gli intervalli di tempo che separano i cambiamenti sono irregolari. La teoria principale, con la quale si cerca di spiegare il fenomeno, suppone una correlazione tra i cambiamenti e gli eventi globali che succederanno nel futuro. Questa teoria si basa sulle parole di SCP-1310-1 e venne confermata da prove empiriche. L'algoritmo della decifrazione del significato delle linee papillari è ancora sconosciuto, mentre tutti i metodi della chiromanzia, conosciuti dalla Fondazione, risultarono inutili. Attualmente, solo SCP-1310-1 è in grado di descriverne il significato, tastando SCP-1310-2. L'obiettivo fondamentale degli scienziati della Fondazione è quello di imparare il metodo della decifrazione, il che risulta difficile a causa della cecità di SCP-1310-1, della scarsità del suo vocabolario e della sua asocialità.
Log di recupero: Studiando le cronache, presumibilmente composte dalla civiltà daevita, i crittografi della Fondazione vi trovarono menzionato il popolo, chiamato dall'autore "tuffatori". Secondo la cronaca, questa nazione avrebbe popolato l'arcipelago della Nuova Siberia dal VI al IX sec. d. C. e avrebbe posseduto delle colonie nella parte settentrionale della moderna Yakutia. Poco prima della composizione della cronaca, questo popolo, un tempo potente, si era indebolito ed era stato annientato dai Daeva.
Il nome "tuffatori" fu assegnatogli dall'autore perché questa popolazione cercava disperatamente una reliquia sul fondo del mare. Utilizzando le indicazioni fornite dalla cronaca, si riuscì a stabilire il settore dove si trovava la reliquia: dopo due anni di ricerche, infatti, SCP-1310-2 fu ritrovato sul fondale marino.
In seguito, le ricerche continuarono su una vicina isola senza nome, sulla quale si trovavano delle rovine di alcune antiche costruzioni in pietra. Nel corso delle ricerche, fu trovata una grotta con l'ingresso bloccato da una pietra, all'interno della quale si trovava SCP-1310-1. In seguito, sopra la grotta venne costruito il Settore 267.
Addendum 1: Log della procedura "Icerimni", condotta il 26/12/2015