Crediti
Articolo: SCP-125-IT - Canto dall'Asia
Autore:
Ardi0177
Immagine d'archivio di SCP-125-IT
Elemento #: SCP-125-IT
Classe dell’Oggetto: Safe Neutralizzato
Procedure Speciali di Contenimento: A seguito della neutralizzazione dell'oggetto, i resti materiali di SCP-125-IT sono ora contenuti all’interno di una cassetta di sicurezza standard presso il Sito Plutone. Visti i tentativi vani di riattivazione dell'anomalia e la conseguente terminazione di ogni tipo di sperimentazione, non sono necessarie ulteriori misure di sicurezza.
SCP-125-IT è contenuto all’interno dell’armadietto di sicurezza standard 125 presso il Sito Minerva. Il prelievo dell’oggetto ed eventuali sperimentazioni che ne coinvolgano l’utilizzo deve essere approvato da almeno un membro del personale di Livello 3 o superiore.
Descrizione: SCP-125-IT appare come uno strumento musicale ad arco rassomigliante a un violino, noto anche come Morin Khurr, una viola da gamba tipica delle popolazioni abitanti le steppe dell’Asia Centrale. L’oggetto, nella forma come nelle caratteristiche del suono emesso, non si discosta da esemplari dello stesso genere non anomali. Stando agli esami dendrologici eseguiti, lo strumento è autentico e risale alla seconda metà del XVII secolo.
Chiunque tenti di suonare l’oggetto cade in uno stato catatonico, senza rispondere ad alcuno stimolo esterno: la durata di questa prima fase è compresa tra i 5 e i 10 minuti. In un secondo momento, al termine del primo stato, detto soggetto è in grado di continuare a utilizzare lo strumento, acquisendo però la capacità di emettere suoni difonici ed esprimersi nel canto attraverso lingue uralo-altaiche di vario tipo durante l'esecuzione. Al termine di quest'ultima, il soggetto perde i sensi, e una volta risvegliato non ricorderà nulla di quanto avvenuto, ma percepirà la propria condizione psicofisica come "migliorata" nelle giornate successive al contatto per un massimo di una settimana.
Addendum SCP-125-IT-A: Acquisizione
SCP-125-IT è entrato in possesso della Fondazione il ██/██/1953, grazie a un donativo effettuato dall’allora Primo Sovrintendente, [REDATTO], il quale stando alle dichiarazioni dello stesso aveva ricevuto in dono l’oggetto alcuni anni prima, da parte di un amico affiliato al Cenacolo Arcano dei Musici Onorati (CADMO), tale Amedeo Baldini. Il Sovrintendente ha accluso un documento che motiva il gesto del Baldini nei suoi confronti, nonché la motivazione della tardiva acquisizione da parte della Fondazione.
Stimato amico,
ogni tanto mi faccio sentire e come intuirai da questa mia lettera,sono ancora vivo, grazie alle forze superne che ci osservano e ci guidano attraverso questi tempi tristi. Sarò franco e diretto con te, poiché il nostro legame, anche se non rafforzato dalle ultime vicende del nostro vissuto assai travagliato, sento esser vivo e carico d'affetto: non sono d'accordo con la tua scelta. Benedetto ci ha offerto una possibilità di redenzione e di salvezza dalle brutture della nostra età e del nostro paese, e il tuo ricusare non m'è solo fonte di dispiacere, ma anche di timore per il tuo destino: le nostre idee di libertà da questa tirannide non sembrano più trovare posto in mezzo a tanto squallore generale, e temo che la situazione non farà altro che peggiorare. Per noi su questa terra non c'è più posto; tu hai risposto al nostro accorato appello con il diniego, la nostra voce fino all'ultimo si è spesa onde tu ravvedessi la tua opinione, ma invano. Tu e Umberto avete un carattere davvero simile, forse è per questo che mi viene a pensare a te come un fratello… Che sia il volere del fato che le nostre strade si separino per sempre, o per lungo tempo, ce lo sapranno dire solo le alte sfere. In cuor mio confido ancora che all'ultimo tu ci raggiunga, in qualche modo. Non potrei sopportare saperti in pericolo, ma d'altra parte siamo uomini liberi, dopotutto e nonostante tutto; costringere gli altri a modificare il proprio volere contro i loro desideri è quello che abbiamo sempre cercato di combattere sotto questo regime grottesco e asfissiante.
Non me ne voglio andare senza lasciarti qualcosa di mio come ricordo: questa lettera accompagna, come puoi ben vedere, uno strumento molto particolare, usato nella steppa per cantare le lodi dei gran Khan sotto il cielo infinito. Ho sempre trovato la musica e la vita nomade dei popoli dell'Asia affascinante, il loro non mettere radici in un luogo singolo ma viaggiare attraverso i grandi spazi non li ferma dal concepire e vivere la musica come strumento per costruire la loro nazione, rimangono legati tra loro grazie a questa e sono liberi dal giogo pesante della terra…
Ricordo ancora il dì che lo ottenni, durante il mio viaggio in Russia, prima della Guerra e della Rivoluzione: eravamo in undici tra noi musici, sulla Transiberiana, e scendemmo a Ulan-Udė, nella terra dei buriati. Non che vi fosse nulla di interessante a prima vista, ma avevamo amici che ci aspettavano… allietarono la nostra permanenza, riscaldata dal latte di yak caldo, cantando della bellezza del cielo infinito e dell'immensità della verde steppa, lodando i tempi passati e immaginando un futuro radioso nel segno del loro dio Tengri. Rimasi affascinato dalla loro maestria nel canto e nella liuteria, domandavo loro segreti dopo segreti sulla realizzazione di tali strumenti e sull'arte di adoperarli, tant'è che prima di rimetterci in viaggio verso il Pacifico, ad ognuno di noi regalarono uno di questi oggetti. A me toccò quel violino, che loro chiamano Morinn Khurr, che ora stringi tra le tue mani.
Ma i miei pensieri, come al solito, divagano anche troppo. Desidero solo che tu lo tenga, e che lo mantenga come tuo proprio finché almeno non ci incontreremo nuovamente in questa vita, se ce lo verrà concesso. I miei più profondi auguri, [REDATTO], nonostante questa tua scelta ti porterò sempre nel mio cuore.
Son qual nave ch'agitata
Da più scogli in mezzo all'onde
Si confonde e spaventata
Va solcando in alto mar.
Ma in veder l'amato lido
Lascia l'onde e il vento infido
E va in porto a riposar.
A seguito di quanto evidenziato dal documento, l'oggetto è stato trasferito presso il Sito Minerva per essere adeguatamente contenuto. S5-1 si è spontaneamente sottoposto ad un ammonimento per ritenzione di materiale anomalo non dichiarato, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
Addendum SCP-125-IT-B: Esperimenti
In data ██/██/1953 è stata dato il via libera alla sperimentazione su soggetti di Classe D. Gli esperimenti per volontà del direttore del Sito sono stati condotti sotto la supervisione del Dr. Ginestro Tarca. A seguire un estratto dal documento.
Test 01 - ██/██/1953
Soggetto: D-609, maschio bianco di 31 anni.
Procedura: Dopo aver consegnato SCP-125-IT al soggetto di Classe D, gli si impone di provare a suonare l'oggetto, onde attestarne le proprietà anomale.
Risultati: Dopo aver tentato di passare l'archetto sulle corde dello strumento, il soggetto è caduto in uno stato catatonico per cinque minuti; subito dopo, il soggetto è ritornato in stato senziente ed ha iniziato a suonare l'anomalia, intonando alcuni versi. La trascrizione del brano è disponibile nei file di Trascrizione-Test-1.
Analisi: Dopo la fine dell'esecuzione, il soggetto ha dichiarato di non aver memoria di quanto accaduto nei minuti trascorsi. Riporta la sensazione di "star meglio", effetto probabilmente provocato da un aumento del livello di dopamine.
Note del Dr. Tarca: Primo test effettuato con successo, il soggetto ha reagito bene ed è stato collaborativo dall'inizio alla fine. Stando alla traduzione post trascrizione, il brano eseguito sembra essere una specie di lamento, o trenodia, tipica dei pastori dell'Asia Centrale. Il soggetto afferma di non essere mai uscito dal suo paesino in Lucania, né di avere una qualsivoglia connessione con quelle culture… proprietà telepatiche? Forse la mente di chi suona è collegata a quella di un altro suonatore dall'altro capo del globo? Sono supposizioni affascinanti, le terrò aggiornate man mano che gli studi procedono.
Test 02 - ██/██/1953
Soggetto: D-610, donna bianca di 19 anni.
Procedura: Medesima del test precedente.
Risultati: Medesimi del test precedente.
Note del Dr. Tarca: Stessi risultati, stessa melodia, stessi effetti: credo che la mia precedente supposizione sia quasi del tutto giusta, e a cementarla ulteriormente il fatto che i soggetti non abbiano alcun legame che li possa mettere in relazione. Occorre comunque verificare per esserne quanto più certi possibile.
I test 03 e 04 si sono svolti con le stesse modalità procedurali del test 01, e il risultato è stato identico: stesso il brano cantato e stesso l'effetto subito dai soggetti D.
Test 05 - ██/██/1953
Soggetto: D-609, maschio bianco di 31 anni
Procedura: Medesima dei test precedenti.
Risultati: Nonostante le condizioni siano state applicate nello stesso modo che nei test precedenti, il brano eseguito da D-611 è risultato diverso rispetto al solito.
Analisi: Benché gli effetti sperimentati dal Classe -D non siano variati rispetto agli altri test, il brano eseguito dal soggetto, oltre ad essere diverso per la melodia, presenta un andamento di tempo ascrivibile all'Allegro, con una durata di esecuzione più movimentata rispetto al precedente pezzo.
Note del Dr. Tarca: Bizzarro invero; di tutti i test eseguiti, solo questo varia nell'esecuzione. A parità di condizioni però siamo negli stessi parametri dei precedenti: l'ambiente d'esecuzione è lo stesso, l'illuminazione, l'orario, addirittura il Classe D! Proprio ora che ne ero convinto, la mia ipotesi va in frantumi… perché, perché varia?
Aggiornamento del Dr. Tarca: Nonostante le condizioni fossero le stesse, quando è stato fatto uscire il D dalla stanza del test è volata fuori una mosca. Mi domando se c'entri qualcosa, anche se ne dubito; quale oggetto con così tanto potere potrebbe mai farsi influenzare da un così infimo insetto? Verificherò lo stesso, non si sa mai…
Test 06 - ██/██/1953
Soggetto: D-612, uomo bianco di 45 anni.
Procedura: Medesima dei test precedenti, immettendo all'interno della stanza un esemplare di Musca domestica (mosca domestica).
Risultati: Identici a quelli del Test 05.
Note del Dr. Tarca: Sono stupefatto. Era davvero la mosca. Oltretutto la trascrizione del brano parla proprio di "uno spillo che, volando nel cielo infinito, giunge ad una grande montagna dal colore della terra smossa dallo zoccolo di un cavallo [sic] e la trapassa". Non so davvero cos'altro aspettarmi. Mi domando a questo punto se anche gli oggetti possano influenzare l'azione di SCP-125-IT…
Sono stati condotti ulteriori test con altri materiali di uso comune, nel tentativo di elencare ed individuare ulteriori proprietà anomale scaturite dall'oggetto. I risultati ottenuti, benché apprezzabili, non sono stati ritenuti validi all'inclusione nella presente documentazione; è stata tuttavia redatta una lista di codesti esperimenti, qui allegata nel
Documento-Test-125-A.
Addendum SCP-125-IT-C: File Aggiuntivi
I seguenti file qui allegati fanno riferimento all'avvenuta neutralizzazione dell'elemento, occorsa in data ██/██/1953. Per poter procedere nella loro lettura e approfondimento, è necessario autenticarsi come membri del Personale di Livello 4 o superiore.
-
RICERCA INTRUSI IN CORSOATTENDERE, PREGO
Caricamento...
-
Test 13 - ██/██/1953
Soggetto: D-667, maschio bianco di 29 anni
Procedura: Dopo aver consegnato SCP-125-IT al soggetto di Classe-D, gli si impone di provare a suonare l'oggetto accanto un elemento anomalo.
Risultati: Come previsto, il brano eseguito da D-667 è risultato dissimile dai precedenti; tuttavia, mentre egli eseguiva il brano, l'elemento anomalo ha iniziato a emettere un lieve bagliore verde, che è aumentato man mano che il soggetto ha proceduto nell'esecuzione. Al termine di questa, il soggetto, anziché cadere in stato catatonico, ha iniziato a tremare, stringendo con tale violenza SCP-125-IT tanto da arrivare a romperne totalmente il manico.
Analisi: Al contrario degli esperimenti precedenti, lo stato del soggetto non è migliorato. Egli ha infatti iniziato a urlare, come in preda al panico, attaccando violentemente qualsiasi cosa o persona gli fosse attorno, senza riuscire a emettere tuttavia parola alcuna. I tentativi per calmarne lo stato alterato si sono rivelati vani, il che ha disposto affinché venisse affidato alle cure psicologiche adeguate.
A seguito del qui presente test, il Dottor Tarca, visto lo stato danneggiato di SCP-125-IT e l'impossibilità materiale di poterlo riparare, ha confermato la neutralizzazione dell'elemento alla direzione del Sito Minerva.
Su istanza del Dr. Tarca, è stata inclusa alla presente documentazione la trascrizione del testo del brano eseguito durante l'ultimo esperimento.
O immenso Essere a cui tutto il potere dello scibile e dell'inconoscibile
è disvelato, tu che dall'altro mondo discendesti nel nostro,
per insegnare ai pii e ai retti la parola in cui è racchiuso
un potere che nemmeno Huang Di mai vide né immaginò,
O grande Re Celeste, Signore del Cielo Infinito, Dio Impossibile
da definire e da ricercare, accogli la supplica dei tuoi adoratori,
monda la terra dai tuoi nemici, come il buon fattore innesta la vite,
e proteggine il frutto dall'immonda stirpe che piaga i nostri animi.
O magnifico Dominatore della Tecnica, costruttore di universi
perché tanta ritrosia nel momento culminante della battaglia?
Perché le portentose armi che hai a noi dato con tanta foga
ora ritiri, e i tuoi vicari richiami a te, senza proferire verbo?
O superbo Tearca, magnifico tessitore dei Destini,
non abbandonare i tuoi supplici in questo duro momento,
aiutali a non soccombere alla Coppa di Solido Oro,
empia dinastia, razza abietta che non ti riconosce.
Nota del Dr. Tarca: È forse la trascrizione più insolita fin qui collezionata, sia per forma che per contenuti. Finora le uniche lingue registrate appartenevano al ceppo uralo-altaico, mentre questa è una lingua sino-tibetana, variante della lingua Han denominata Hakka. Non avevamo ancora registrato alcuna preghiera o supplica che fosse, il che è curioso. Stando alle analisi sull'elemento anomalo e a quanto proveniente dagli archivi RIDIA, l'oggetto sarebbe stato fabbricato durante il periodo della Rivolta dei Taiping, un evento dalle conseguenze catastrofiche per la Cina imperiale dei Qing… credo che i rimandi alla clemenza del Dio cristiano siano più che plausibili. Un vero peccato che la sperimentazione non possa procedere oltre, viste le condizioni in cui quel poveretto ha ridotto SCP-125-IT.
Nota supplementare del Dr. H████: In quanto responsabile del progetto 006-S, ho condotto ricerche sui "Solis Custodes" nominati da SCP-006-IT e, dopo aver preso al vaglio una serie di ipotesi, sono giunto alla conclusione che ciò che è accaduto durante l'esperimento 13/125-IT fosse un richiamo ad un evento prodotto dai Custodi. Confrontando la trascrizione del canto, è lecito presumere che la formula "Dio Impossibile" faccia riferimento alla divinità citata da SCP-006-IT; domandatogli del fatto, egli ha affermato la possibilità più che concreta che ciò sia vero. Ulteriori indagini comproveranno questa ipotesi.