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Articolo vincitore del Concorso Anniversario 2022
Autore: Dr Zeno
Ringraziamenti: Si ringraziano ILARS,
DrConte,
ThatGuyRichard,
DrMeleda, Ardi0177 does not match any existing user name,
QuantumCryptographer,
Luke mcDonut,
Dr Pistos,
Riko-based Lifeform e
sd_3812 per le loro recensioni. Un ringraziamento va anche a tutti gli autori di cui ho citato idee o lavori:
Lord Caos (CGOM),
Oreobanane (SCP-057-IT),
Siddartha Alonne (SCP-115-IT),
Luke mcDonut (Nova Cannae), Ardi0177 does not match any existing user name (CADMO). Per ultima (non per importanza) ringrazio
Tanija, autrice dei due bellissimi disegni presenti nell'articolo.
Fotografia di SCP-122-IT, scattata nel 2016 dall'agente Stefania Augello della SSM-VII/α durante un volo di ricognizione.
Elemento #: SCP-122-IT
Classe dell'Oggetto: Keter
Procedure Speciali di Contenimento: Data la sua inamovibilità, SCP-122-IT è contenuta in situ nel punto di coordinate N ██° ██' ██" E ██° ██' ██", ad un'altitudine di ████ metri s.l.m.1 Agenti della Sezione Ispettorato e Ricerca, infiltrati nelle principali compagnie aeree e nell'aeronautica militare, manterranno SCP-122-IT al di fuori delle rotte percorse da voli di linea e non, occupandosi inoltre di prevenire o di insabbiare eventuali avvistamenti da parte di enti con accesso a mezzi di telerilevamento; membri del SISMA e dell'intelligence di altre branche dovranno coordinarsi con la SIR per garantire la massima efficacia delle procedure. La MTF Sigma-9 ("Valchirie") SSM-VII "Turmae Angelorum"2 è incaricata del pattugliamento dello spazio atmosferico circostante l'anomalia.
Aggiornamento del 12/03/1952: SCP-122-IT-1 è stata dichiarata neutralizzata e i resti conservati nel laboratorio 5 del Sito Vittoria previo processo di criopreservazione. Le istanze superstiti di SCP-122-IT-2 (denominate da SCP-122-IT-2/A a SCP-122-IT-2/K) sono contenute in un'incubatrice dentro la camera blindata VT/122; analisi quotidiane settimanali mensili devono essere effettuate allo scopo di valutare eventuali alterazioni dell'attività basale.
Aggiornamento del 05/10/1956: L'Area 122-IT, sotto la giurisdizione della Sezione Scienze della Terra e della Sezione Storico-Archeologica, è stata istituita per agevolare le attività di ricerca. I reperti rinvenuti (alcuni dei quali classificati come elementi anomali) sono stati studiati e archiviati presso il Sito Plutone.

Orografia di SCP-122-IT, a cura della Sezione Scienze della Terra.
Descrizione: SCP-122-IT è una massa terrestre, sospesa anormalmente nella troposfera in sede geostazionaria a ████ metri d'altitudine; la forma è prossima a un cono rovesciato, con la porzione inferiore culminante col vertice ed un'ampia porzione superiore (circa 28 km2) corrispondente alla base, di aspetto irregolare e attraversata da pendii circoscritti da aree periferiche pianeggianti. Le regioni più elevate ospitano le sorgenti di vari corsi d'acqua di piccola portata, con punti di deflusso distribuiti lungo il perimetro dell'anomalia, dove danno luogo a cascate che precipitano nel vuoto per alcune decine di metri per poi evaporare inspiegabilmente. Dal vapore acqueo origina una fitta coltre di nubi stazionarie, indistinguibile per forma e dimensioni da un normale cumulonembo, che impedisce di avvistare SCP-122-IT dal basso; nubi accessorie rialimentano i bacini delle sorgenti con piogge localizzate, garantendo così un ciclo idrologico stabile.
L'ecosistema presente su SCP-122-IT non sembra risentire in alcun modo delle conseguenze dell'alta quota, cosicché si riscontrano una pressione atmosferica pari a quella misurata sulla superficie terrestre e un clima coerente col sottogruppo Csa secondo la classificazione di Köppen (clima mediterraneo). Ciò ha permesso la sopravvivenza di una flora e una fauna locali, con piante tipiche della macchia mediterranea e alcuni animali che esibiscono tratti di nanismo o gigantismo rispetto alle loro controparti "terrestri"3.
L'analisi dei sedimenti rocciosi e, soprattutto, dei ritrovamenti archeologici ha accertato che SCP-122-IT sia stata in passato un'isola in un punto non identificato del Mar Mediterraneo. I reperti testimoniano inoltre come SCP-122-IT sia stata abitata dall'uomo in due distinti periodi: il primo è relativo a una popolazione dell'età del bronzo, il secondo riguarda un breve e infruttuoso tentativo di colonizzazione nel 19414.
SCP-122-IT-1 era l'unica specie anomala endemica di SCP-122-IT, eradicata dalla Fondazione poco dopo la scoperta. Le istanze erano bipedi, alte circa 2 metri e dotate di tre paia d'arti: inferiori (lunghi e anisodattili), superiori (atrofici e didattili) ed ali membranose dall'apertura di 6 metri. Il cranio dolicocefalo includeva un becco da rapace con denti seghettati ed occhi composti come quelli dei ditteri, la coda era lacertiforme e prensile. Una rada peluria grigio-brunastra rivestiva la superficie corporea, ad eccezione del capo glabro, delle membrane alari e delle estremità squamose di arti e coda. L'anatomia interna e la fisiologia erano analoghe a quelle degli uccelli, con omeotermia, ossa cave, sacchi aeriferi, un ventriglio e una cloaca.

Schizzo raffigurante due esemplari di SCP-122-IT-1, dal taccuino di un membro della spedizione del 1941.
SCP-122-IT-1 era una specie gregaria, organizzata in una colonia (formata alla scoperta da 14 esemplari) che nidificava in grotte sulla porzione inferiore di SCP-122-IT. Non è stato possibile studiarne le abitudini in modo esaustivo, ma le informazioni disponibili suggeriscono che la colonia trascorresse mesi in uno stato letargico, sciamando dai nidi per cacciare solo per brevi periodi5. La modalità di caccia consisteva nel ghermire la preda con le zampe o la coda, per poi dilaniarla o farla schiantare al suolo. Caratteristica era l'emissione dalla cloaca di guano corrosivo, capace di liquefare la materia biologica e di scalfire i metalli, senza intaccare le mucose dell'anomalia; lo scopo era ferire e predigerire la vittima, che veniva consumata per intero, tessuti mineralizzati e cheratinizzati compresi.
La riproduzione delle istanze, tutte di sesso femminile e provviste di ovidotto, avveniva per partenogenesi mediante la deposizione di uova sferoidi color avorio, con diametro di circa 17 cm, peso di circa 3,5 kg e una durezza del guscio di 790 HBS6. Quasi tutte le uova (denominate SCP-122-IT-2) sono state distrutte, salvo undici esemplari preservati a fini di studio; nonostante gli embrioni risultino vitali, persino a distanza di anni decenni, nessuna istanza si è mai mostrata prossima alla schiusa, ma non è chiaro se ciò dipenda dalla necessità di particolari condizioni o da un'estrema lunghezza del periodo di incubazione.

Prima immagine fotografica di SCP-122-IT.
16/02/1952 — Il volo britannico Hunting Air Travel Nizza-Malta, atteso a Malta per le ore 18:30, scompare nei cieli italiani senza mai giungere a destinazione. Otto velivoli vengono mobilitati per le ricerche, che si protraggono per tutta la notte a cavallo tra il 16 e il 17.
17/02/1952 — Uno dei velivoli si imbatte in SCP-122-IT alle 5:37 del mattino. Il pilota identifica l'aereo scomparso, schiantatosi sull'anomalia in un punto di coordinate deviate di ██ gradi rispetto alla rotta programmata del volo, verosimilmente a causa delle condizioni meteorologiche avverse; nessuno dei 31 individui a bordo risulta sopravvissuto. Il governo incarica il Reparto I del SISMA di gestire le operazioni di insabbiamento.
18/02/1952 — Viene divulgata una storia di copertura, con un falso ritrovamento dei rottami sul Monte Serra di Biondo; la successiva inchiesta, basata su dati manipolati dal SISMA, attribuirà la responsabilità dell'incidente al pilota, considerato reo di non aver rispettato le norme di sicurezza in caso di maltempo.
19/02/1952 — Un gruppo di ricerca governativo viene scortato sull'anomalia per la raccolta di dati preliminari; rinvenuti i primi reperti archeologici e segni del passaggio della spedizione del 1941.
24/02/1952 — La Fondazione, venuta a sapere dei fatti tramite agenti infiltrati della SIR, prende contatti col Viminale per proporre un contenimento condiviso, promettendo di farsi carico della maggior parte delle risorse necessarie per l'occultamento.
28/02/1952 — Messo di fronte ai costi del dover occultare l'esistenza di SCP-122-IT su scala globale, il governo accetta l'offerta dopo alcuni giorni di trattative. P████ V██████, direttore della Sezione Affari Diplomatici della branca italiana, viene inviato dal Concilio O5 per la ratifica degli accordi col SISMA.
01/03/1952 — Un team di ricerca della Fondazione viene stanziato sulla superficie dell'anomalia.
05/03/1952 — Primo contatto con la colonia di SCP-122-IT-1, durante il quale 6 ricercatori e 2 agenti di guardia perdono la vita; le ricerche vengono temporaneamente sospese per far fronte alla minaccia.

Alcune delle ustioni riportate dall'agente █████ ██████ dell'MTF Lambda-12.
06/03/1952 — Discussa e approvata l'Operazione "Cielo Terso", un'azione del Reparto S del SISMA, dell'MTF Lambda-12 ("Disinfestatori") e dell'MTF Sigma-9 ("Valchirie") per il contenimento di SCP-122-IT-1.
07/03/1952 — Tre istanze vengono catturate, ma si scopre che, in assenza di vie di fuga, le creature sono in grado di mettere in atto una strategia suicida, espellendo il proprio contenuto digestivo tramite una serie di violente contrazioni addominali in un'esplosione di liquame corrosivo. 3 agenti perdono la vita nell'incidente, 5 riporteranno cicatrici permanenti da ustione chimica. Giudicato inattuabile il contenimento di esemplari vivi, si opta per l'eradicazione.
12/03/1952 — SCP-122-IT-1 viene dichiarata neutralizzata; la Fondazione risparmia in segreto 11 istanze di SCP-122-IT-2 nella speranza di futuri studi sulla specie in condizioni controllate.
13/03/1952 — Ripresa delle attività di ricerca e creazione di un insediamento stabile per coordinare gli scavi archeologici; le infrastrutture sorte negli anni comprendono laboratori, alloggi per il personale e un piccolo aeroporto, il tutto rifornito di energia da una centrale idroelettrica alimentata da una delle cascate.
04/01/1953 — Ritrovamento del diario di PdI-0015-IT, leader della spedizione.
17/06/1954 — La Sezione Storico-Archeologica stila un rapporto sui risultati di oltre due anni di scavi.
██/██/1955 — Istituzione della SSM-VII dall'ex divisione italiana dell'MTF Sigma-9 nel contesto della riforma del Dipartimento Militare promossa da S5-6, successivamente alla conclusione del decennio di "gestione diretta" della branca italiana e alla nomina degli 11 Sovrintendenti.
05/10/1956 — Inaugurazione dell'Area 122-IT con la fine dei lavori di ampliamento.
N.B. DOCUMENTO RIFORMATTATO IN SEGUITO ALLA DIGITALIZZAZIONE DEGLI ARCHIVI DELLA FONDAZIONE NEGLI ANNI '80 — DIVISIONE I.T. E COMUNICAZIONI
ANALISI SOMMARIA DEI REPERTI RINVENUTI SU SSA7-122
17/06/1954
A cura del Dott. Enrico Caracciolo (coordinatore di ricerca del Sito Plutone) con la supervisione del Dott. Virgilio Amalfi (direttore Sezione Storico-Archeologica).
La periodizzazione della civiltà protostorica stanziata su SSA-122 può essere strutturata in tre epoche:
- Antica, dal 2500 al 2000 a.C. ca.
- Media, dal 2000 al 1500 a.C. ca.
- Tarda, dal 1500 al 1300 a.C. ca.
Mentre le prime due epoche si presentano come un continuum, con differenze semplice frutto di una fisiologica evoluzione culturale e tecnologica, ben diverso è il caso della terza, conseguente a un periodo di profonda crisi che ha mutato radicalmente la situazione dell'isola e dei suoi abitanti.
A. EPOCA ANTICA E MEDIA
(2500-1500 a.C.)

Scavo SSA-122 (zona "costiera").
I primi insediamenti sull'isola risalgono al 2500 a.C. circa. Lo stile della produzione artistica e architettonica suggerisce un'affinità (e forse un'ascendenza) di questi abitanti con genti appartenenti al ceppo cicladico8, coi quali condividevano anche l'assenza di un sistema di scrittura e il culto di una dea madre della fertilità, soggetto principale dei manufatti scultorei. Caratteristica esclusiva era invece il largo impiego di una forma rudimentale di ontocinesi, segno di un legame con la sfera anomala superiore ad altri popoli dell'epoca, così radicata nella società da essere facilmente riscontrabile anche in artefatti di uso quotidiano.

Scavo SSA-122 (entroterra).
Elenco parziale dei reperti anomali rinvenuti:
- Vasellame vario di ceramica, di peso nettamente inferiore in relazione alla massa e al volume.
- Alcuni aghi da cucito di legno, incapaci di perforare la pelle umana a prescindere dalla forza esercitata.
- Una batteria di pentole di rame, con tempi di riscaldamento 1/3 di quelli di raffreddamento a parità di condizioni.
- Tre canestri di vimini; in prossimità dell'acqua causano l'avvicinarsi compulsivo della fauna ittica.
- Monili ornamentali di ossidiana, capaci di assorbire il 99,97% della radiazione luminosa.
- Un flauto d'osso intagliato da un femore ovino, che emette il richiamo di un uccello diverso (alcuni dei quali sconosciuti) ad ogni utilizzo.
- Una statuetta di pietra di una capra, in grado di indurre la cagliatura del latte nel raggio di 13 m.9
L'insediamento si articolava su due livelli. La zona costiera ospitava il nucleo principale di abitazioni ed era sede di molte attività rilevanti, dall'artigianato all'agricoltura; rinvenuti anche resti di imbarcazioni, inadatte però a lunghe traversate e utilizzate solo per la pesca. L'entroterra ospitava, insieme ai pascoli del bestiame, numerose strutture scavate nei rilievi, adibite a magazzini e a luoghi di culto e sepoltura.
La totale assenza sia di armi che di indizi di scambi commerciali o culturali suggeriscono che la civiltà abbia vissuto per secoli in un pacifico stato di auto-isolamento, affidandosi unicamente alle proprie capacità anomale per sostentarsi e come deterrente per gli invasori; questo fino al 1500 a.C. circa.
B. EPOCA TARDA
(1500-1300 a.C.)
Incisioni rupestri risalenti al periodo dell'invasione.
I pacifici isolani si trovarono ad affrontare la loro prima guerra intorno al XVI-XV secolo a.C., evento tanto straordinario e senza precedenti da venire raccontato attraverso una serie di bassorilievi. L'identità degli invasori rimane dubbia, ma è degno di nota che le rappresentazioni ricalchino abbastanza fedelmente quelle di guerrieri Shekelesh, Sherden e Teresh10 presenti in successive fonti egizie e ittite; quel che è certo è che dovessero possedere tecnologie in grado di abbattere le difese di un popolo interamente costituito da ontocineti.

Esempio di anomalia stalagmitica.
La durata del conflitto e gli eventi della sua fase conclusiva sono poco chiari, ma è qui che si fanno risalire le origini di SCP-122-IT; proprio in questo periodo si hanno evidenze di scavi condotti dagli abitanti fino a raggiungere un sistema di grotte all'esatto centro dell'isola, oggi la probabile sede dell'epicentro dell'anomalia gravitazionale. Dai rilievi geofisici della SST risultano infatti:
- Prelievi rocciosi in cui il peso specifico misurato non è coerente (per eccesso o per difetto) con la densità dei minerali costituenti.
- Formazioni stalagmitiche risultanti, più che dai normali processi di gocciolamento, da una spinta addensante verso l'alto subita dal materiale calcareo depositato sul pavimento delle grotte.
- Accelerazione di gravità variabile da un punto all'altro senza uno schema fisso, ma sempre inferiore ai 9.80665 m/s e talvolta addirittura assente oppure orientata nel verso opposto11.

Raffigurazioni antropomorfe di SCP-122-IT-1.
È dunque possibile che gli assediati, accerchiati dalle forze nemiche e prossimi all'annientamento, abbiano dato fondo alle proprie conoscenze esoteriche per crearsi una via di fuga verso il cielo; segue a quest'evento un radicale calo della produzione di artefatti anomali, come se lo sforzo atto alla creazione di SCP-122-IT avesse danneggiato irreversibilmente le capacità di manipolazione della realtà degli isolani. La civiltà, decimata e indebolita dalla guerra, continuò quindi a vivere sull'anomalia nella sua attuale collocazione.
SCP-122-IT-1, finora del tutto assente nelle fonti, sembra fare la sua comparsa in quest'epoca di decadenza. Ceramiche e incisioni ci descrivono una situazione di lotta continua contro stormi di bipedi alati, al punto che che le zone periferiche vennero abbandonate per cercare riparo nei rifugi scavati sui pendii. È inoltre interessante assistere, nell'arco di appena un paio di generazioni, a una drastica evoluzione delle rappresentazioni artistiche di SCP-122-IT-1, con quelle più antiche che apparivano meno bestiali e più antropomorfe, talvolta prive di coda e artigli e con volti dai tratti umani. Sebbene ogni teoria in proposito rimanga inverificabile, ciò ci consente comunque di avanzare ipotesi sull'origine delle anomalie.
Gli abitanti uscirono probabilmente sconfitti dagli scontri con SCP-122-IT-1 e i segni della presenza della civiltà su SCP-122-IT si interrompono in definitiva intorno al 1300 a.C.; dovranno passare oltre tremila anni prima che l'essere umano metta di nuovo piede sull'isola.
Nota del Dott. Giuseppe Pistillo (11/05/2016): Da quando la mia divisione ha cominciato a racimolare informazioni sui nostri più recenti nemici, molti degli sforzi si sono concentrati sull'analisi di fonti già in mano alla Fondazione da anni, ma che per ignoranza non siamo stati finora in grado di interpretare correttamente. Il rapporto SSA/122 è forse uno dei casi più lampanti; non solo ci fornisce informazioni sui primissimi tempi di attività del culto, ma ci conferma pure un modus operandi che i suoi seguaci hanno adottato nei confronti degli oppositori fin dalle origini. La scelta è sempre stata la stessa: rinunciare alla propria umanità oppure vedersela strappare via, volenti o nolenti12.
Lo svolgimento dei fatti verificatisi su SCP-122-IT nell'anno 1941 non è stato chiaro fin dal principio; gli unici segni del passaggio dei coloni erano alcuni effetti personali (abiti, appunti, scatolame, utensili) e il velivolo a bordo del quale hanno raggiunto l'anomalia (un monomotore Caproni Ca.111 ancora in perfette condizioni). Il successivo ritrovamento di un diario ha gettato luce sugli eventi di questa breve e disastrosa esperienza di autogoverno, permettendo al contempo di chiarire delle importanti questioni di interesse documentario per la Fondazione; nell'elenco degli aderenti all'iniziativa è infatti possibile riconoscere alcune personalità parte del mondo occulto dell'epoca, tutte dichiarate scomparse proprio al prinicipio degli anni 1940. Fra i nomi spicca quello di Benedetto Furianova13 (già PdI-0015-IT), leader della spedizione e autore delle seguenti pagine.
20/6/1940 22/6/1940 |
quiete del mondo rurale. Un po' di riposo non potrà che essere un balsamo per il mio animo. 22/7/1940 15/8/1940 |
13/9/1940 14/9/1940 |
fa sì che la presenza di imbarcazioni sulla costa sia un fatto raro. L'unico a navigare queste acque, nel tentativo di cavare un guadagno dal misero pescato, è un vecchio e ostinato marinaio in pensione, che vive in uno stato di povertà quasi assoluta in una baracca sulla spiaggia. Ai pochi visitatori, per lo più giovani annoiati in cerca di una facile risata, il vecchio suole raccontare di quella da lui battezzata la sua "nuvola amica", che a suo dire resterebbe fissa in cielo sempre nel medesimo punto, inamovibile in barba ai venti e alle stagioni, permettendogli di ritrovare la via di casa quando si spinge in mare aperto. 20/9/1940 |
1/10/1940 23/2/1941 |
utili alla Regia Aeronautica durante la Grande Guerra), oltre due mesi per farmi recapitare un velivolo adatto, ma alfine ci siamo. Mi sento provato dai preparativi, inquieto per la riuscita dell'impresa e il mio salvadanaio è indubbiamente più leggero, ma sono di nuovo, per la prima volta da mesi, felice. La rondine è rimasta confinata in gabbia troppo a lungo, è arrivato il momento di spiccare il volo. 4/3/1941 |
per atterrare e lo stupore si è impadronito di noi una seconda volta di fronte alla mitezza del clima e alle condizioni idilliache. Ci siamo trattenuti a lungo a vagare per quel luogo ameno, spronati dalla fiamma di una quanto mai bruciante curiosità e irretiti dalla bellezza che ci circondava. Abbiamo ammirato scorci di pendii verdeggianti, sui quali placidi caprini pascolano senza cani da pastore. Ci siamo addentrati nei boschi, sentendoci rinvigoriti dall'aria rinfrescata dai torrenti cristallini. Antiche rovine facevano ogni tanto capolino nella generale incontaminatezza, a testimoniarci che non eravamo i primi a godere di cotanto splendore. Che fine avranno fatto quelle genti fortunate? Infine, nei pressi di una cascata morente sul vaporoso abisso, abbiamo assistito al più spettacolare dei tramonti, più vicini al rosso carro del sole di quanto mai fossimo stati prima. 7/3/1941 |
estranea alle costrizioni dei tiranni e all'indecenza di chi trova confortevole vivere sotto il loro stivale. Insieme alla claustrofobia un altro sentimento, però, si annida nel mio petto: la speranza. L'umanità sarà anche appagata nella subalternità, ma non è forse questo a dar lustro all'unicità dell'oltreuomo? L'essere capace di aspirare a qualcosa di più elevato della cieca obbedienza, rigettando le norme impostegli da chi gli è inferiore nel valore e nell'intelletto? 11/3/1941 |
Le pagine scritte nelle settimane successive sono state omesse per brevità, riguardando essenzialmente l'organizzazione dei dettagli della spedizione e la corrispondenza fra Furianova e gli altri partecipanti, che raggiungeranno lui e Sanfilippo fra la primavera e l'estate del '41. Il gruppo parte quindi per stabilirsi sulla superficie di SCP-122-IT il 4/7/1941.
4/7/1941
Il sogno dannunziano si è avverato! Ci siamo rivolti speranzosi verso il cielo e ora ci ergiamo a suoi conquistatori. È coi cuori ricolmi di gioia che battezziamo questa terra Nefelococcigia.27 |
5/7/1941 6/7/1941 |
7/7/1941 |
possa nascondere delle insidie. Nelle terre inesplorate qualche intoppo bisogna metterlo in conto, ma sono convinto che già domattina ci saremo lasciati questo incidente alle spalle e che l'angoscia avrà lasciato nuovamente posto all'ottimismo e allo spirito d'avventura. 8/7/1941 |
rapace e un rettile, piombare d'un tratto dal cielo sul loro compagno. I due avevano appena fatto in tempo a fuggire verso il bosco, mentre lo sventurato periva urlante sotto colpi di becco e artigli, che una seconda creatura era scesa in picchiata al loro inseguimento. Della fuga Erminia rammenta solo il terrore, un'assordante fruscio d'ali, poi il tonfo di un corpo che veniva atterrato alle sue spalle. La poverina aveva quindi seguitato a correre, incurante dei rovi che le ferivano la pelle, le grida di Amedeo sempre più lontane. 9/7/1941 |
Per adesso piangiamo la morte dei compagni caduti, giurando vendetta. Il sacrificio di Amedeo e Cesare per il sogno di Nefelococcigia non sarà mai dimenticato. 10/7/1941 |
11/7/1941 12/7/1941 |
urlandole di farla finita, dato che anche noi avremmo presto fatto compagnia ai morti. Li abbiamo divisi per impedirgli di ferirla e adesso Erminia se ne sta rannicchiata in un angolino, ingoiando con il dolore della perdita anche le lacrime e i singhiozzi. Ferruccio e Ginevra si stringono con tenerezza l'uno all'altra per darsi conforto a vicenda. Anton passa la maggior parte del tempo a dormire, cercando consolazione nella rassicurante finzione dello spazio onirico. Tuttavia è Ettore a preoccuparmi di più: se ne sta curvo e silenzioso in disparte, tracciando schizzi delle arpie sul suo taccuino, pericolosamente vicino all'entrata della grotta. 13/7/1941 |
punto siamo stati costretti ad assistere a uno spettacolo raccapricciante. In quella che doveva essere la loro perversa idea di divertimento, le arpie hanno cominciato a più riprese a far precipitare Ettore nel vuoto come una bambola di pezza, per poi ghermirlo ogni volta appena prima che toccasse il suolo. Quel macabro gioco è proseguito per un tempo che ci è parso infinito, fino a quando l'ultimo disperato grido di terrore non è stato interrotto da un secco rumore di ossa sfracellate sulla roccia. Anche dopo un simile orrore, tuttavia, ci attendeva un'altra impietosa sorpresa: nella sua disperata follia Ettore aveva portato con sé tutte le munizioni che ci erano rimaste. Siamo in trappola, affamati e totalmente indifesi. 15/7/1941 |
16/7/1941 17/7/1941 |
tranne Anton, immerso in un sonno profondo. Ho avuto modo di osservarlo negli ultimi giorni, man mano che perdeva il contatto con la realtà. Gli riusciva sempre più arduo tenere gli occhi aperti e, anche da sveglio, la sua coscienza apparteneva ormai al mondo dei sogni più che al nostro. Lo si poteva biasimare se, lui che ne aveva la facoltà, aveva preferito vagare nelle lande dell'iperuranio, lontano dalle brutture della verità? Abbiamo tentato di svegliarlo, ma ormai la sua mente si era spinta troppo oltre. Il raspare era sempre più vicino e se uno di noi se lo fosse caricato in spalla sarebbe stata la fine per entrambi. Erminia si è gettata a terra, resistendo con testardaggine a ogni tentativo di trascinarla via. Aveva perso il sangue del suo sangue e più amici di quanto potesse sopportare. Se anche fossimo sopravvissuti, non aveva intenzione di proseguire con la sua vita. Col cuore infranto li abbiamo lasciati lì, ad attendere la morte, lui felice nel suo mondo privo di turbamenti, lei ancorata alla piena consapevolezza del suo dolore terreno. 18/7/1941 |
incombeva su di lei, tenendola inchiodata a terra per il collo e tentando con l'altra mano di slacciarsi la cintura. Io, Gianluca e Salvatore siamo riusciti a separarlo dalla malcapitata, mentre si divincolava con furia animale, urlandole ingiurie che non oso riportare. Diceva che, se dovevamo morire, tanto valeva rendere piacevoli i nostri ultimi istanti e che anche a Ginevra, in fondo, non sarebbe dispiaciuto. Fissandola con occhi di fuoco, la accusava di ipocrisia, rinfacciandole quando si era stretta a lui in cerca di conforto, alimentando il suo desiderio, e sostenendo che era ora che gli rendesse il favore. Nemmeno sapevo che Gianluca tenesse in tasca un coltello, almeno finché non lo ha puntato contro Ferruccio, conficcandoglielo nella gola. Sono rimasto impassibile, scioccato per tutta la brutalità che si era consumata nell'arco di pochi istanti, mentre un uomo si spegneva soffocando nel suo stesso sangue. Ginevra, che fino a quel momento si era limitata a riprendere fiato, è a un tratto balzata verso il cadavere, estraendo la lama dal corpo ancora caldo. A nulla sono valse le promesse che nessuno sarebbe stato così bestia da anche solo pensare di usarle violenza. Il suo sguardo si spostava nervoso sui nostri volti e i suoi piedi arretravano a ogni nostro |
movimento, mentre ci intimava di starle lontano. Si era resa conto di essersi trovata per tutto il tempo fra individui capaci di atti terrificanti e questo fatto, insieme al dolore per l'onta appena subita, le rendeva impossibile fidarsi. Senza mai darci le spalle o abbassare il coltello insanguinato, Ginevra è lentamente scomparsa, indietreggiando nell'oscurità. 19/7/1941 |
gettata su di noi e Salvatore è finito atterrato sotto le sue zampe. L'ho visto lottare come un leone, nonostante sanguinasse già da multiple ferite, e ho esultato quando, in un atto estremo di forza, ha spezzato la punta di una stalagmite e l'ha usata per pugnalare al fianco la creatura. Ma l'isola aveva in serbo un ultimo orrore. Emettendo i suoi ultimi rantoli, il corpo riverso dell'arpia ha iniziato a essere stravolto da tremori. Sono fuggito come un codardo, fino a raggiungere il mio attuale nascondiglio, mentre il mio amico periva in un'esplosione di melma urticante, ma è solo questione di tempo prima che mi trovino. Perdonatemi, amici, è stata la mia tracotanza la causa della vostra rovina. Ho scioccamente sperato che potesse esistere un'alternativa a un mondo di sangue e sopraffazione e, ancora più grave, mi sono illuso che sarei stato io, con tutti i miei difetti e mancanze, a traghettarvi verso l'utopia. Nefelococcigia, la terra promessa, non è mai esistita e mai esisterà, fintantoché saranno l'ambizione e la vanagloria a determinare le scelte di chi ha giurato di guidare i suoi simili verso il miraggio di un luminoso avvenire. Non la giustizia, non la fratellanza, solo la violenza può reclamare il ruolo di padrona assoluta su questo mondo. Come in cielo così in terra. |

Il barone Benedetto Carlo Aurelio dei Furianova (1897-1941) è stato un'importante figura del panorama anomalo del XX secolo; asso dell'aviazione della 6^ Guerra Occulta, intraprese negli anni '20 le carriere di freelance per il RIDIA ed esploratore del paranormale, pubblicando resoconti delle sue gesta su "La Voce di Cassandra" (giornale stampato nel nexus di Nova Cannae). Fervente dannunziano e libertario, le sue posizioni lo portarono a distanziarsi dal RIDIA negli anni '30, finché non sparì nel 1940 senza lasciare traccia. Alcuni suoi artefatti, un tempo conservati in una villa-museo sul lago di Bolsena, sono oggi in mano alla Fondazione, ma molti rimangono dispersi e ne resta testimonianza soltanto nei racconti del barone.
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"SCP-122-IT" di Dr Zeno, dalla SCP Wiki IT. Sorgente: https://fondazionescp.wikidot.com/scp-122-it. Sotto licenza CC-BY-SA 3.0.
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Filename: Peak_in_Caldera_de_Taburiente_surrounded_by_clouds.JPG
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Author: Christoffer H. Støle
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Author: Sadalmelik
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Filename: SCP-000-IT-1.png
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Author: Tanija
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Filename: Peak of a karst mountain submerged in clouds in Vang Vieng Laos.jpg
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Author: Basile Morin
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Filename: HF burned hands.jpg
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Author: Dr. Charles Eaton
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Filename: Archaeological site of Akrotiri - Santorini - July 12th 2012 - 69.jpg
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Author: Norbert Nagel
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Filename: Hypogée 17.jpg
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Author: IssamBarhoumi
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Filename: Relief Sherden Breasted.jpg
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Author: James Henry Breasted
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Filename: Eye Carving on the Chiding Stone, Kent.jpg
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Author: Ethan Doyle White
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Filename: Σπήλαιο Κουτούκι - Άγαλμα της Ελευθερίας 3535.jpg
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Author: C messier
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Filename: Gela_Painter_-_ABV_473_-_theatrical_chorus_of_birds_-_London_BM_1842-0728-787_-_02.png
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Author: ArchaiOptix
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Filename: Stemma-Furianova.png
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Author: Tanija
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Author: Unknown Author
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