SCP-115-IT

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115-IT.jpg

Unica entrata registrata di SCP-115-IT.

Elemento #: SCP-115-IT

Classe dell'Oggetto: Euclid Neutralizzato

Procedure Speciali di Contenimento: Una base operativa è stata organizzata nell'entroterra dell'area interessata, in modo da ospitare il personale di guardia. L'entrata della zona influenzata da SCP-115-IT deve essere sempre sorvegliata da almeno 2 guardie armate della SPeV-I, resistenti alle incursioni mentali e lontane almeno 10 metri dall'entrata dell'elemento; in seguito agli accordi stipulati, sono anche presenti una squadra di supporto dell'Organum Cybo-Malaspina1 e una della Confraternita dei Cavalieri di San Giorgio, stanziate per l'allontanamento di eventuali civili sotto veci del Governo Italiano.

Aggiornamento del 20/04/2006: In seguito alla neutralizzazione dell'anomalia, nessuna procedura speciale è richiesta per il contenimento di SCP-115-IT. I resti di SCP-115-IT-A sono conservati al Sito Nettuno come oggetto di studio e ricerca.

Isola di Basiluzzo, luogo in cui è situato SCP-115-IT.

Descrizione: SCP-115-IT è la designazione data ad un fenomeno di manipolazione mentale di natura non meglio precisata attivo in una caverna situata a Basiluzzo, isolotto vicino a Panarea, nell'arcipelago delle Isole Eolie. A causa della natura dell'anomalia, le vere dimensioni interne della zona sono al momento sconosciute. Qualunque essere senziente entri nella caverna diviene vittima di SCP-115-IT, i cui effetti aumentano d'intensità man mano che si procede all'interno della grotta.
Tali effetti si manifestano già al momento dell'ingresso nella caverna. I soggetti che vi sono entrati, nella maggior parte dei casi, hanno affermato di sentirsi "osservati".
Qualunque soggetto che si addentri per più di 20 metri all'interno della caverna subirà effetti a livello cognitivo che vanno dall'emicrania alla confusione, causando inoltre una malinterpretazione degli stimoli che arrivano al cervello, facendo percepire ai soggetti del vero e proprio dolore fisico. Questi effetti si intensificano procedendo più in profondità. I test hanno dimostrato come solo i soggetti resistenti alle incursioni psichiche possano percorrere più di 50 metri all'interno della caverna.
È da notare come, nonostante il danno mentale e la sensazione di disagio all'entrata subiti, i soggetti usciti dall'area di effetto mostreranno il desiderio e la voglia di tornare nella zona influenzata; trattenere i soggetti al di fuori di essa per un periodo di 12 ore è più che sufficiente per annullare questa voglia.
Una volta giunti a 70 metri di cammino e passati 30 minuti all'interno, i soggetti subiranno [REDATTO]2.


Ritrovamento


SCP-115-IT è stato contenuto per due secoli e mezzo dall'OC-M, il quale condivideva il contenimento con la CCSG, originale scopritrice dell'anomalia. Il 05/06/2006, una comunicazione è stata consegnata alla Fondazione dall'OC-M. Segue la comunicazione scritta.

Organum%20Cybo-Malaspina

Egregio Ministro della Fondazione SCP,

Prima di ogni altra cosa, volevo ringraziarLa del suo tempo. Da sempre noi, l'Organum Cybo-Malaspina, siamo alleati con la Confraternita dei Cavalieri di San Giorgio, organo della Santa Chiesa, in modo da assicurarci che le più orribili creazioni dei nostri mari fossero sigillate al sicuro e lontano da occhi indiscreti. È da inoltre più di due secoli che entrambi siamo coinvolti nell'ingabbiamento, o per meglio dire osservazione, del luogo definito da noi Occulto CM-05. Tale zona ha infatti la capacità di far desiderare di entrare qualunque malcapitato, far impazzire chi vi si addentra, e farlo soffrire nel corpo. Il problema da poco presentatosi, e motivo per il quale Le stiamo chiedendo aiuto, è che da ormai un paio di mesi che la natura dell'area è mutata, o per meglio dire aumentata; infatti, tutti i nostri cavalieri hanno espresso, giorno dopo giorno, il desiderio di voler esplorare Occulto CM-05. Sia i più forti che i giovani hanno dovuto abbandonare l'area per non cadere vittima di Occulto CM-05 e non perdersi in esso. Siamo certi che voi della Fondazione abbiate agenti perfetti per questa situazione. In nome dell'Organum e della Confraternita chiedo dunque il vostro aiuto e la vostra collaborazione nell'esplorazione e contenimento di Occulto CM-05.

Questo è quanto. Spero che prendiate in considerazione questo messaggio e la mia proposta di collaborazione. Detto questo, Le auguro buona giornata.



Pax ab occulto.



Data:
02/04/2006

Lorenzo Bugliani,
Duca dell'Organum Cybo-Malaspina

Timbro%20OC-M

Di seguito è riportata la lettera del Vescovo di Lipari all'OC-M, nella quale è spiegata la scoperta dell'anomalia.

Lipari, 14/05/1784


Alla nobile Maria Teresa Cybo-Malaspina, Duchessa di Massa e Principessa di Carrara,

Spero che questa mia Vi trovi bene.
C'è una questione di estrema urgenza di cui volevo parlarVi, la quale è anche motivo di codesta lettera. Or sono 3 mesi, mi giunse voce che un gruppo di bifolchi prese possesso, senza diritto, dell'isola di Basiluzzo. Ciò avvenne contro la mia volontà: non solo perché non mi fu richiesto permesso, come si conviene a un patrimonio ecclesiastico, ma anche perché altri eran gli scopi a cui volevo dedicarla. Più e più volte sono stati intimati d'andarsene. Ma Voi sapete, Duchessa, di che materia son fatti questi villani.
Ben poco sanno, e ben poco tengon da conto, se non il proprio stomaco e il caldo conforto muliebre. A nulla valsero i miei avvertimenti. E come avviene con le bestie e i muli da soma, concludemmo che solo la forza avrebbe potuto convincerli.
Disposi dunque l'invio d'alcuni uomini d'arme qualche giorno fa, dando loro ordine di scacciare i clandestini. Una volta giunti, tuttavia, non è stato rinvenuto alcun intruso. Al contrario, delle abominazioni simili alla creatura adocchiata dal Vostro avo3 sono state ritrovate mentre martoriavano le famiglie dei contadini.
I nostri prodi cavalieri, non senza qualche malaugurata perdita, hanno vinto le fiere.
I corpi privi di vita delle famiglie dei contadini sono gli unici ad essere stati trovati; vien da pensare che gli uomini sian stati rapiti, per esser poi convertiti in creature demoniche.
È fatto da non ignorare che una caverna, a nord, è stata più volte oggetto di attenzione degli eretici: in un primo momento si è pensato ad un rifugio, tuttavia, quando però un cavaliere ha cercato di addentrarvisi per esplorarla, egli è stato dapprima colto da follia, in seguito da agonia.
Abbiamo ragione di credere che la caverna sia la sede d'un culto che, com'ogni macchinazione del Diavolo, mira a distorcere il bello del mondo che nostro Signore ci ha donato.
Temo che le prove ivi presenti possano legarsi all'ancestrale eresia ch'altri han nominato "Culto del Grande Occhio", e che la Trinità mi perdoni s'oso anche solo vergare il nome d'un simile abominio.
Vi chiedo dunque di collaborare con la Confraternita per il contenimento e la guardia di questa misteriosa caverna. Detto questo, Vi auguro una buona giornata, fiducioso che prenderete in considerazione la mia proposta.

Distinti Saluti,
Arcivescovo Niccolò Ciafaglione

Log di Esplorazione


Stando ai documenti dei due Gruppi D'interesse, qualsiasi esplorazione precedente non ha dato esiti positivi, risultando tutti in un aborto della missione pochi metri dopo l'entrata degli agenti di entrambi i GdI in loco.

Attenzione, i seguenti file sono classificati in quanto contenenti informazioni sensibili, per visualizzare le informazioni presenti è necessaria un'autorizzazione di livello 4/115-IT o superiore

Segue la trascrizione della registrazione dell'esplorazione della zona d'interesse da parte della Squadra α della SSM-V "Firmitas Mentis" e da un membro della SSM-VIII "Subterranea Materia", presente per guidare i membri della squadra in loco.

Agenti coinvolti: Squadra α della SSM-V4, e agente Paolo Norio, della SSM-VIII.
Data e Orario: 17/04/2006, inizio log alle 18:47, fine log alle 19:12.
Equipaggiamenti Speciali: Oltre agli equipaggiamenti standard da esplorazione speleologica, alla squadra sono stati distribuiti degli antiemetici5.
Note: Questo resoconto è un'osservazione combinata delle riprese delle telecamere dei vari agenti in modo da permettere una ricostruzione accurata di quanto avvenuto.


<Inizio Log>


Ten. Avelloro: Eccoci, questa è l'area. Agente Norio, ci sei?

Agt. Norio: Affermativo, da qui in poi è territorio mio.

Agt. Parodi: Tutto pronto, quindi? Possiamo entrare?

Ten. Avelloro: Sì, avete preparato l'attrezzatura? Gli antiemetici sono pronti?

Agt. Maionchi: Affermativo.

Ten. Avelloro: Bene, non appena sentite il minimo effetto anomalo alla testa, ingeriteli.

Agt. Parodi: Andiamo, prima iniziamo e prima finiamo.

Ten. Avelloro: Concordo, andiamo.

Agt. Norio: Bene, faccio da guida allora, seguitemi.

La squadra si avvicina alla caverna, arriva all'incirca 20 metri di distanza quando l'agente Norio si ferma improvvisamente.

Agt. Norio: Oh, w-wow… i rapporti avevano ragione, sento davvero come se qualcuno mi stesse osservando. Voi?

Ten. Avelloro: Nulla a cui non sono abituato.

Agt. Maionchi: Lo stesso per me.

Agt. Parodi: Dì la verità, non sei abituato a questo tipo di anomalie, vero?

Agt. Norio: Eh no, la cosa peggiore che abbia mai affrontato è stato un castello con una geometria iperbolica.

Agt. Parodi: Eh?

Agt. Maionchi: Termini geometrici, immagino.

Ten. Avelloro: Andiamo ragazzi, c'è del lavoro da fare.

Agt. Norio: Sissignore, vado.

La squadra, con l'agente Norio davanti, si addentra nell'area.


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L'agente Maionchi si ferma improvvisamente.

Agt. Maionchi: Fermi, lo vedete?

Ten. Avelloro: Cos'è quella roba?

Gli agenti Parodi e Maionchi si avvicinano al lato della caverna opposto al loro percorso, il tenente Avelloro e l'agente Norio rimangono nella loro posizione.

Agt. Parodi: Delle… monete?

Agt. Maionchi: Sì, ma guardate! Sono molto vecchie, come minimo hanno un paio di secoli.

Agt. Parodi: Momento, quelli in base non avevano detto che nessuno prima di noi era riuscito a entrare?

Agt. Maionchi: Esattamente. Cosa significa?

Agt. Parodi: Che la Confraternita e l'Organum ci stanno nascondendo qualcosa.

Agt. Maionchi: Ora come ora, non possiamo fare niente. Piuttosto, dobbiamo continuare l'esplorazione. Norio, ci se-

L'agente Maionchi si interrompe.

Agt. Parodi: Mauro? Che acc…

L'agente Parodi si gira, notando come il tenente Avelloro sia inginocchiato verso l'agente Norio, steso contro la parete.

Agt. Parodi: Ave? Che succede a Norio?

Ten. Avelloro: Si è sentito male. Pare abbia mal di testa.

Agt. Norio: [Sbuffando] Avete altre dosi? Penso che gli effetti della mia siano finiti.

Agt. Maionchi: Tieni.

L'agente Norio assume la dose di antiemetici.

Agt. Parodi: Ehi, perché l'effetto della sua dose è durato di meno?

Ten. Avelloro: Probabilmente Norio non è abituato a questo tipo di anomalie. Norio, come ti senti?

L'agente Norio tossisce.

Agt. Norio: Meglio, possiamo continuare. Andiamo.

Gli agenti proseguono l'esplorazione.


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Agt. Norio: [Tossendo] Penso che il mal di testa stia tornando.

Ten. Avelloro: Dannazione, ti passo altri antiemetici?

Agt. Norio: No, penso di poterne fare a meno per un altro po'.

La squadra si ritrova davanti ad un brusco curvamento del corridoio. L'agente Norio avanza, mentre gli altri agenti rimangono indietro, posando gli antiemetici appena presi.

Ten. Avelloro: Va bene, ma non esitare a chiederli. L'ultima cosa che voglio scoprire è cosa accade a chi rimane troppo tempo qua dentro.

Agt. Norio: Certam… che cazzo?

Ten. Avelloro: Norio? Che c'è?

Agt. Norio: Mio Dio… venite più vicini.

Il resto della squadra raggiunge l'agente Norio nella camera.

Agt. Parodi: Norio? Di che par…

L'agente Parodi si interrompe, rimanendo stupita.

Agt. Parodi: Che cazzo è quello?!

La squadra nota un'entità umanoide apparentemente dormiente, da qui in poi denominata SCP-115-IT-A, ancorata alle pareti della camera con delle catene di metallo arrugginito6. L'entità SCP-115-IT-A si presenta come un umanoide anfibio alto 2 metri, estremamente muscoloso, ricoperto di squame su ogni parte del corpo. Possiede mani e piedi palmati, incisivi prominenti. Al centro della testa è presente un'unica cavità oculare, chiusa.

Ten. Avelloro: Dio, è… incredibile.

Agt. Parodi: Incredibile?! La chiami "incredibile" una… una cosa del genere?

Ten. Avelloro: Come dovrei chiamarla altrimenti?!

Agt. Parodi: Qualsiasi cosa non faccia sembrare questo abominio un qualcosa di interessante!

Agt. Maionchi: Ragazzi, non pensate che stiamo piano piano diventando più isterici?

Ten. Avelloro: Mauro ha ragione, probabilmente è l'effetto di questa creatura, dobbiamo cal-

L'agente Avelloro viene interrotto da un urlo. La squadra si gira, vedendo l'agente Norio inginocchiato, apparentemente dolorante e con le braccia attorno all'addome.

Agt. Maionchi: Cristo, tutto bene Norio? Sara, prendi gli antiemetici, in fretta!

Agt. Norio: N-no, no!

Agt. Parodi: Ecco, pren…

L'agente Parodi porge gli antiemetici all'agente Norio, ma quest'ultimo li strappa dalla mano, per poi buttarli in un angolo della camera.

Ten. Avelloro: Norio, che cazzo fai?! Non sappiamo cosa succederà se non ti diamo immediatamente una cura!

Agt. Norio: [Ansimando] Davvero non ci arrivate?! Gli antiemetici sono inutili, dannosi! Con loro, non riesco a vederla.

Agt. Maionchi: Vedere cosa?

Agt. Norio: [Ansimando] Vedere… vedere… la sua gloriosa luce.

A questo punto, l'agente Norio perde i sensi, accasciandosi a terra.

Agt. Parodi: Norio? Norio?

Ten. Avelloro: Dio, è svenuto.

Agt. Maionchi: Penso sia meglio ritirarci. Abbiamo fatto il possibile, e non possiamo portarci dietro quella bestia.

Ten. Avelloro: Mauro ha ragione. Io mi porto Norio in spalla, andiamo.

Il tenente Avelloro si avvicina all'agente Norio. Sta per prenderlo in spalle, quando l'agente Norio si alza.

Ten. Avelloro: Norio? Ma quindi sta…

L'agente Norio indietreggia con velocità sovraumana.

Agt. Maionchi: Ma che…?

L'agente Norio alza il capo, rivelando una parte del volto ricoperta di squame e una pupilla dilatata. Le unghie si sono allungate e affilate, a tal punto da aver bucato i guanti. Procede a guardarsi attorno.

Agt. Parodi: Norio? Che cazzo gli è successo?

Ten. Avelloro: È… mutato?

Agt. Maionchi: Sembra un cazzo di rettiliano.

Ten. Avelloro: Ragazzi, provo ad avvicinarmici.

Agt. Parodi: Daniele, è una pazzia.

Agt. Maionchi: Vuoi farti ammazzare?

Ten. Avelloro: E se… fosse un'illusione? Deve essere colpa degli antiemetici. Ne abbiamo assunti troppi, è ovvio.

Agt. Parodi: È un suicidio.

Ten. Avelloro: Ho comunque intenzione di provarci.

Il tenente Avelloro si avvicina all'agente Norio, il quale sembra ancora immobile.

Ten. Avelloro: [Esitante] Norio? Ci sei?

Il tenente Avelloro porge la mano all'agente Norio. Quest'ultimo la afferra velocemente, buttando per terra Avelloro e posizionandosi sopra di lui.

Ten. Avelloro: Merda! Sparate, sparate!

Gli agenti iniziano a sparare all'agente Norio, il quale, fatta eccezione per qualche momento di stordimento dato dai vari colpi, non sembra sentire dolore. Quest'ultimo procede a colpire violentemente il tenente Avelloro sulla fronte. Dopo vari colpi, comincia inoltre a lacerare gli occhi dell'agente con i suoi artigli, il quale urla dal dolore.

Agt. Maionchi: Cristo, non si ferma!

Agt. Parodi: Daniele! Daniele!

L'agente Norio si alza da dosso al tenente Avelloro, quest'ultimo è ricoperto di sangue e non mostra segni di coscienza.

Agt. Maionchi: Porca puttana. Daniele è morto! Sara, dobbiamo andarcene, ora.

Agt. Parodi: [Arrancando] No… no. Non voglio vedere quella luce, non voglio vederla…

Agt. Maionchi: [Esitante] Sara? Cazzo, anche tu parli di quella luce. Allora, ho un piano, io lo distragg…

Agt. Parodi: [Urlando] No! Non voglio vederla!

Agt. Maionchi: Sara, mantieni la calma, se mi stai a sentire potre…

Agt. Parodi: [Piangendo] Devo andarmene, devo andarmene ora!

L'agente Parodi corre verso l'entrata della camera. L'agente Norio, sempre con una velocità sovraumana, riesce a prenderla per il collo e la stritola, asfissiandola, e quando sembra che ella stia per perdere conoscenza, l'agente Norio procede a sbattere la testa dell'agente Parodi contro il muro varie volte. Nel mentre, l'agente Maionchi procede a fuggire dalla camera, percorrendo il corridoio della caverna.

Agt. Maionchi: [Piangendo] Sara, Daniele, tutti morti… Dio, è inumano, non è possibile, eravam-

L'agente Maionchi si gira, notando come l'agente Norio lo stia rincorrendo.

Agt. Norio: [Correndo] È inutile. Non capite? La sua luce, non potete comprendere quanto essa sia gloriosa, magnifica, stupenda. Lasciarvi indifesi è l'unica soluzione, cosicché anche voi riusciate a vederla.

Agt. Maionchi: [Correndo] Stammi lontano, devi starmi lontano!

Agt. Norio: [Correndo] Unisciti, Maionchi.

L'agente Norio sta per raggiungere l'agente Maionchi, quando un ruggito distrae ambedue. Entrambi si girano, notando come SCP-115-IT-A sia sveglio e libero dalle catene. Alza la palpebra, rivelando come la cavità oculare sia vuota.

Agt. Norio: Dannazione.

L'agente Norio si avvicina velocemente ad SCP-115-IT-A e comincia a colpirlo. SCP-115-IT-A rimane immobile. L'agente Maionchi ne approfitta per continuare a fuggire. A un certo punto, l'entità emette un altro ruggito, prendendo per la gamba l'agente Norio e lanciandolo contro una parete del corridoio.

Agt. Norio: [Esitante] Maionchi, ti prego, ti prego, ti prego, devi aiuta…

L'entità inizia a percuotere l'agente Norio, il quale cerca di fuggire dalla morsa, senza successo. Con un ultimo colpo di entrambe le mani, SCP-115-IT-A colpisce violentemente la testa dell'agente, schiacciandola. SCP-115-IT-A si gira dunque verso l'agente Maionchi, il quale sta ancora fuggendo verso l'uscita.

Agt. Maionchi: [Piangendo] No, no, no, no. Non può essere, non posso morire qui, io no…

La telecamera di Maionchi si gira verso SCP-115-IT-A e riprende l'entità mentre raggiunge l'agente. La registrazione video si interrompe.

<Fine Log>


Note


In seguito alla fine dell'esplorazione, entrambi i GdI sono stati informati degli eventi e alla natura dell'interno dell'area.



In seguito all'esplorazione fallimentare avvenuta tre giorni prima, la nuova squadra α della SSM-V è stata inviata nuovamente nell'area, in modo da catturare SCP-115-IT-A.

Agenti coinvolti: Nuova Squadra α della SSM-V, comprendente il Tenente Gianmarco Ranghi e gli agenti Raffaele Gambadori e Anna De Angelis.
Data e Orario: 20/04/2006, Inizio Log alle 15:33, Fine Log alle 16:37
Equipaggiamenti Speciali: No. 2 EMP Jammer JEMP5 a medio raggio, No. 3 Sistemi di schermatura inibipatici7.
Note: Questo resoconto è un'osservazione combinata delle riprese delle telecamere dei vari agenti in modo da permettere una ricostruzione accurata di quanto avvenuto.


<Inizio Log>


Ten. Ranghi: Eccoci. Voi due, pronti?

Agt. Gambadori: Gambadori pronto, Tenente!

Agt. De Angelis: Pronta.

Ten. Ranghi: Sembri davvero contenta di essere venuta in missione, Anna.

Agt. De Angelis: Avrei preferito un'anomalia più tranquilla… non una che ha sterminato un'intera squadra di agenti, magari.

Agt. Gambadori: Eh, non posso darti torto.

Ten. Ranghi: Suvvia ragazzi, c'è di peggio nel nostro mestiere.

Agt. De Angelis: Hmm, può essere.

Ten. Ranghi: Andiamo, non stiamoci troppo a pensare. Piuttosto, usiamo i caschi, se non vogliamo fare la fine degli altri.

Agt. De Angelis: Sissignore.

Agt. Gambadori: Subito.

Ten. Ranghi: Vedete di non fare gli eroi come l'altra squadra, non appena le cose vanno male ci ritiriamo.

La squadra, dopo che tutti i membri hanno indossato il proprio sistema inibipatico, si addentra nella zona.


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Ten. Ranghi: Ehi, ragazzi, siamo vicini alla camera.

Agt. De Angelis: Bene, ora ci facciamo spiaccicare dal rettiliano?

Ten. Ranghi: No, Anna, non ci facciamo spiaccicare dal rettiliano. Ricordate il briefing precedente: l'entità ha una sola orbita, ma è vuota.

Agt. Gambadori: Sente, ma non vede.

Ten. Ranghi: Esattamente. La tecnica, qui, è non fare rumore.

Agt. De Angelis: Spero solo vada come pianificato.

Agt. Gambadori: Andrà tutto secondo i piani, non preoccuparti.

Ten. Ranghi: Come ha detto Raffaele, stordiamo il bestione, lo prendiamo e ce ne andiamo. Dentro e fuori. Siamo già dentro, rimane il fuori.

Agt. De Angelis: Il problema sarà uscire, allora.

Ten. Ranghi: Più positività, Anna. Ora, non perdiamo tempo, o finiremo davvero per non uscire da qui.

Gli agenti si dirigono silenziosamente verso l'entrata della camera. Al loro interno, trovano ciò che si presume essere quel che resta dell'agente Maionchi e SCP-115-IT-A inginocchiato in direzione di un angolo della camera, senza però capire cosa stia facendo. In silenzio, gli agenti si avvicinano all'entità.

Agt. Gambadori: [Sussurrando] Hmm. Avete notato?

Agt. De Angelis: [Sussurrando] Raffaele, che cazzo fai, vuoi stare zitto?

Agt. Gambadori: [Sussurrando] Non vedete, anzi, sentite? Avrebbe già dovuto notarci per via del rumore dei passi, eppure non lo sta facendo.

Ten. Ranghi: [Sussurrando] È… vero. Qualunque cosa sia, non si è adattata. Non molto intelligente, da parte sua.

Agt. De Angelis: [Sussurrando] Bene, meno fatica per noi. Comunque, non abbassiamo la guardia.

Agt. Gambadori: [Sussurrando] Questo è ovvio, Anna.

Ten. Ranghi: [Sussurrando] Basta perdere tempo, procediamo.

Gli agenti si avvicinano di soppiatto ad SCP-115-IT-A. Accostandosi, notano come l'entità si stia nutrendo di quelli che sembrano essere i resti collettivi dell'agente Parodi e del tenente Avelloro.

Agt. Gambadori: [Sussurrando] Cristo, che schifo…

Agt. De Angelis: [Sussurrando] Penso di star per vomitare.

Ten. Ranghi: [Sussurrando] Forza e… sangue freddo. Al mio tre. Uno, due…

SCP-115-IT-A si gira, notando la squadra, ruggisce e si alza in piedi.

Ten. Ranghi: [Urlando] Tre!

L'agente Gambadori attiva il suo EMP, SCP-115-IT-A urla e si dirige verso gli agenti. A causa degli effetti dell'EMP, rimane leggermente stordito e sbatte contro una parete della camera.

Ten. Ranghi: È stordito! Anna, è il tuo momento!

Agt. De Angelis: Ecco, ora la…

L'agente De Angelis sta per attivare il suo EMP, quando viene distratta da dei rumori provenienti dall'entrata della camera.

Agt. De Angelis: Che diamine…? Tenente, lo sentite anche voi?

Agt. Gambadori: Sembra come… il suono di varie persone che corrono. Proviene dall'entrata.

Ten. Ranghi: Impossibile, nessun altro dovrebbe poter accedere a qu…

I rumori si fanno sempre più forti.

Ten. Ranghi: Sembra un dannato esercito.

Agt. Gambadori: Si fa sempre più vicino.

Agt. De Angelis: [Sussurrando] Porca puttana…

L'entrata della camera viene ostruita da una decina di creature marine umanoidi8.

Agt. De Angelis: Che cazzo sono?!

Ten. Ranghi: Entrambi, preparate le armi!

La squadra si mette in formazione da combattimento, incominciando a sparare alle creature. Nonostante i vari colpi, gli adepti non cedono il passo, e anzi procedono in avanti.

Agt. De Angelis: Merda, non si fermano!

Ten. Ranghi: Resistete, resistete!

SCP-115-IT-A si alza in piedi.

Agt. Gambadori: Cazzo, il bestione si è rialzato!

SCP-115-IT-A corre dirigendosi in direzione degli agenti. Dopo una manciata di secondi, l'entità si lancia all'assalto delle creature, lanciandoli uno contro l'altro e colpendoli violentemente. La squadra rimane ferma a guardare.

Ten. Ranghi: Ma che…?

Agt. De Angelis: Il lucertolone è dalla nostra?

Agt. Gambadori: Uhm, così… sembra?

Il tenente Ranghi si appoggia ad una parete della camera. Inizia a tossire e ad affannare.

Ten. Ranghi: [Affannando] No, no… non voglio vedere la sua luce…

Agt. Gambadori: Tenente, si sente bene?

Il tenente ignora l'agente, girandosi in direzione della parete.

Agt. De Angelis: [Tossendo] Penso che 115 stia prendendo piede. Tenente, che facciamo?

Ten. Ranghi: Ci… [Il tenente tossisce.] Ci ritiriamo.

Agt. Gambadori: E l'entità?

Ten. Ranghi: Ci abbiamo provato, possiamo sempre ritentare.

Agt. De Angelis: Come dice Marco, so che può sembrare da vigliacchi, ma vorrei davvero andarmene tutta d'un pezzo.

Gli agenti procedono a lasciare la zona.


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Agt. De Angelis: Porca miseria, c'è mancato pochissimo…

Agt. Gambadori: Quasi quasi sono anche contento di non aver dovuto portare sulle spalle quella bestiaccia.

Ten. Ranghi: Eh, invece ti sei ritrovato a portare me.

Agt. Gambadori: Ripensandoci, avrei preferito portarmi la lucertola.

Ten. Ranghi: Ma dai, son davvero così pesante?

Agt. De Angelis: Beh, sul-

L'agente De Angelis s'interrompe, notando delle persone poco distanti dall'entrata dell'elemento.

Agt. De Angelis: Loro sarebbero…?

Ten. Ranghi: Mh, dovrebbe essere gente della Confraternita e dell'Organum.

Cavaliere Bernardi: Agenti della SCP, vedo che siete sopravvissuti alla bestia!

Agt. De Angelis: Ah, sì, è stata una faticaccia, lo ammetto.

Agt. Gambadori: Noi invece stiamo bene, Anna.

Agt. De Angelis: Oh andiamo, era ovvio che intendevo tutti, suvvia!

Ten. Ranghi: Avrai ragione tu. Ora, porca miseria, andiamo, sono stanco mort…

Tutti i presenti si girano verso l'interno della caverna, sentendo dei passi provenire dall'interno.

Cav. Rogoni: Cosa…?

Agt. De Angelis: Non sarà mica… no, è impossibile, sarà sicuramente rima…

SCP-115-IT-A esce lentamente dalla grotta, evidentemente ferito dal combattimento di prima.

Agt. Gambadori: [Urlando] No no no no no, merda!

Cav. Bernardi: Sta uscendo! Voialtri, riposatevi, ci penseremo noi!

Ten. Ranghi: Tutto vostro!

La squadra della Fondazione si mette velocemente da parte. SCP-115-IT ruggisce e tenta di attaccare i cavalieri, ma a causa delle ferite risulta troppo lento. Nonostante ciò, riesce ad atterrare con la forza bruta tre cavalieri. Viene ripetutamente colpito, ma le spade e i proiettili non sembrano avere effetto sulla sua pelle. Tenta infine di caricare contro un altro cavaliere, ma si scontra contro un albero. Per via del colpo subito, rimane stordito.

Cav. Bernardi: Rogoni, ora!

Cav. Rogoni: Subito!

Il cavaliere Rogoni estrae un coltello dal fodero sulla caviglia e si avvicina velocemente ad SCP-115-IT-A.

Ten. Ranghi: Cosa pensa di star facendo? [Urlando] Lo sai che dobbiamo solo stordirlo?

Urlando, il cavaliere Rogoni punta il coltello alla cavità oculare di SCP-115-IT-A. Nonostante un'iniziale opposizione dell'entità, il membro della Confraternita riesce a infilzare il coltello sua nella cavità oculare. La creatura si agita e urla per svariati secondi, tentando di rimuovere il coltello, ma poi smette di muoversi.

Cav. Rogoni: È morta!

Ten. Ranghi: [Urlando] Porca puttana! Cosa diamine vi è passato per la testa?! Dovevamo contenerlo, non distruggerlo!

Cav. Bernardi: Siete voi quello che non capite, signor agente. Quella creatura era serva del demonio stesso, e andava eliminata come tale! Abbiamo fatto un favore al mondo, eliminandola.

Ten. Ranghi: Io, io non- [Il tenente Ranghi sbuffa.] Ok, ci penseranno i capoccioni della burocrazia, è inutile stare qui a discutere.

La registrazione viene interrotta.


Note


In seguito agli eventi sopracitati, la zona non ha più mostrato gli effetti di SCP-115-IT, il quale è stato dichiarato neutralizzato. SCP-115-IT-A, non avendo più mostrato segni di vita, è stato trasportato al Sito Nettuno come oggetto di studio.






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