SCP-1099
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SCP-1099; sito del primo avvistamento, Sud America centrale

Elemento #: SCP-1099

Classe dell'Oggetto: Euclid

Procedure Speciali di Contenimento: L'SCP-1099-A è contenuto nell'Area-25 di Ricerca Biologica in un serbatoio da 1000 litri rinforzato con un doppio strato di polimeri. Tutti gli esperimenti devono essere supervisionati da un ricercatore di livello 3 o superiore e da 1 operatore di tute hazmat. Tutto il personale (escludendo i Classe-D) che accede all'area di contenimento deve indossare equipaggiamento hazmat di classe 8. Qualsiasi quantità di SCP-1099-A che ecceda i 1000 litri deve essere neutralizzata ed eliminata al termine di ogni esperimento. Tutti i campioni di SCP-1099-B e SCP-1099-C devono essere distrutti al termine di ogni esperimento. L'equipaggiamento e/o il personale devono essere decontaminati utilizzando una soluzione al 22% o superiore di cloruro di sodio.

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SCP-1099-A; esame dell'indice di rifrazione

Descrizione: SCP-1099-A è chimicamente un tipo di acqua (H20) che si presenta in forma di cristalli liquidi, approssimando la disposizione atomica del ghiaccio XVI. Questa permane ben oltre le condizioni da laboratorio. SCP-1099-A è un isolante termico ed elettromagnetico quasi perfetto, mantenendo una temperatura compresa tra 20,4-20,6 °C nonostante i tentativi di rimuovere o aggiungere calore.

SCP-1099-A è quasi totalmente inerte dal punto di vista chimico. Nessun campione testato ha mostrato segni di dissoluzione o impurità. Se a contatto con acqua dolce, SCP-1099-A formerà strati coesivi quasi invisibili sulla superficie. SCP-1099-A è in grado di diffondere lentamente la sua struttura nell'acqua stagnante, aggiungendo molecole alla sua struttura e respingendo agenti contaminanti. Finora, l'unica eccezione alla stabilità di SCP-1099-A è la particolare reazione col Cloruro di Sodio. Un campione di SCP-1099-A la cui salinità supera il 19,75% perde sia l'integrità atomica che le caratteristiche anomale, diventando indistinguibile da comune acqua. Desalinizzare i campioni non ripristinerà le caratteristiche anomale.



SCP-1099-A possiede proprietà transdermiche specifiche per tessuti umani. Le piante annaffiate con SCP-1099-A non mostrano caratteristiche anomale. Forme di vita marine introdotte in SCP-1099-A sopravvivono solo per un breve periodo, con sintomi e cause della morte riconducibili all'iperossia. Mammiferi non umani esposti esibiscono malessere e perdita di pelo senza ulteriori effetti. I tessuti non-viventi testati non hanno riportato alcun effetto. In caso di contatto e assorbimento da parte di tessuto umano, SCP-1099-A causa una sindrome da esposizione costante in modi non ancora determinati dagli scienziati della Fondazione. Nella maggior parte dei casi, l'applicazione immediata di acqua salata interrompe i sintomi. Le aree esposte trattate potrebbero comunque presentare infezioni, cicatrici o necrosi.

Registro della progressione della sindrome da esposizione SCP-1099-A
Esperimento: D-1099-003
Supervisionato da: Dr. M. Gomez, direttore medico dell'Area-25

[00:00.00]: Esposizione controllata del soggetto

[00:00.15]: L'area esposta presenta immediatamente infiammazione della cute e gonfiore simile a contusioni. Dolore.

[00:01.25]: Spasmi muscolari localizzati. Gonfiore e scolorimento estesi. Dolore lancinante.

[00:02.11] Il contorno dell'area esposta comincia a mostrare segni di deterioramento. Dolore. Sudorazione.

[00:06.45] Spasmi in aumento. Necrosi delle aree interessate. Distaccamento cutaneo. Svenimento.

[00:07.35] Gli spasmi nell'area esposta diventano organizzati. I tessuti esposti si separano dal resto del corpo. Sanguinamento . Necrosi profonda.

[00:09.12] L'area esposta si muove liberamente dal corpo. Avulsione profonda e necrotica che espone muscoli e ossa. Emorragia grave.

Le aree esposte che si sono separate con successo dal soggetto esposto sono denominate SCP-1099-B

SCP-1099-B è una quantita indefinita di tessuto umano in grado di muoversi autonomamente. Se lasciato libero, si dirigerà strisciando (in modo non dissimile ad un verme o un lombrico) alla più vicina fonte d'acqua dolce. Gli esemplari non hanno mostrato capacità di percepire l'ambiente circostante né di difendersi. Gli esemplari rinchiusi in una camera sigillata che non hanno accesso ad acqua dolce strisceranno in cerchio fino a fermarsi a causa di una necrosi. Questi esemplari si decomporranno in maniera identica a normale carne umana. Esemplari esposti ad acqua salata smettono di muoversi dopo aver sperimentato spasmi, la rianimazione non è possibile anche reintroducendoli in acqua.

Nel momento in cui SCP-1099-B incontra acqua dolce, inizierà a gonfiarsi assorbendo acqua dall'area circostante usando rotazioni ritmiche e movimenti che lo aiutino nel processo. Dopo aver aumentato la propria massa circa del 50%, SCP-1099-B si lacererà. Fuoriusciranno una certa quantità di SCP-1099-A ed uno o più esemplari di un organismo acquatico unico. L'organismo è denominato SCP-1099-C.

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Esemplare di SCP-1099-C in contenimento

Gli SCP-1099-C sono degli organismi acquatici saprofagi rivestiti da squame di cheratina che esternamente presentano analogie con la famiglia dei Polinoidi. Questi vermi posseggono bocche rudimentali usate per mangiare carne putrefatta e liquami, a partire dal lembo di carne da cui sono nati. La struttura interna degli esemplari dissezionati ricorda quella dei nudibranci e non presenta organi riproduttivi. Gli SCP-1099-C respirano attraverso la loro pelle, espellendo SCP-1099-A come prodotto di scarto. I test genetici dimostrano che il DNA degli esemplari corrisponde a quello del donatore iniziale di SCP-1099-B. La grandezza massima registrata è di 6 metri in lunghezza e circa 8 centimetri di circonferenza (RAPPORTO-1099-D-005). L'esemplare più piccolo di SCP-1099-C registrato misura circa 3 centimetri (RAPPORTO-1099-D-002).

I test di esposizione a SCP-1099-A temporaneamente sospesi nell'attesa del completamento di test interni. -Sc.D Gellman, ricercatore capo Area-25

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