SCP-106-IT

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Elemento #: SCP-106-IT

Classe dell'Oggetto: Euclid

Procedure Speciali di Contenimento: SCP-106-IT è stato provvisoriamente portato in una cella del Sito Minerva in modo da accertarne le qualità anomale; in seguito allo svolgimento dei dovuti controlli, esso è stato trasportato al Sito Cerere, in un ambiente umido adatto alle sue necessità.

Descrizione: SCP-106-IT è un esemplare di Pelophylax lessonae1. Per quanto concerne la biologia e il comportamento, SCP-106-IT non mostra differenze apprezzabili rispetto ai parametri standard dei suoi simili; tuttavia, l'anomalia apparirà a chiunque interagisca con qualsiasi senso e tramite qualsiasi medium come una preadolescente umana di etnia caucasica. L'aspetto percepito di SCP-106-IT è contraddistinto da corti capelli neri, occhi verdi e misura all'incirca un metro e 47 cm.

SCP-106-IT risulta pesare 0,5 kg quando misurata con una bilancia e si nutre unicamente di alimenti tipici della dieta della specie; manifesta inoltre una tendenza a non entrare in spazi inaccessibili al suo aspetto percepito, nonostante la sua forma reale potrebbe permetterglielo. L'entità non sembra essere in grado di parlare: non è noto se non sia fisicamente in grado di parlare o se scelga volutamente di non farlo.

Scoperta: SCP-106-IT attirò l'attenzione della Fondazione in data 26/07/1978, quando nei dintorni della città di Pattada (NU) iniziarono a girare voci su una "bambina rospo". Un membro della SIR-I, infiltrato in una testata giornalistica locale, ha confermato le voci sull'ipotetica anomalia.

Una volta ricevuto il permesso di recupero, la notizia è stata insabbiata e alla famiglia che ospitava SCP-106-IT è stato comunicato che l'entità sarebbe stata ricoverata in un istituto psichiatrico.


Addendum-106-1: Intervista

Segue l'intervista di Eleonora Garru, la quale affermava di essere la madre di SCP-106-IT, svolta lo stesso giorno dell'identificazione dell'anomalia.

Intervistatore: Agt. Buscati

Intervistato: Eleonora Garru

Personale Ausiliario: N/A

Prefazione: Una breve copertura circa la vera natura della Fondazione è stata data a alla Sig.ra Garru poco prima dell'intervista.


[Inizio log]

Agt. Buscati: Ah, ora è acceso. Scusi ancora, il mio capo preferisce avere un registro audio quando possibile.

Sig.ra Garru: No, no, lo capisco.

Agt. Buscati: La Società Cure per la Psiche Fanciullesca è intransigente su queste cose, quindi apprezzo il voler essere collaborativi. Detto ciò… da quanto tempo è che Martina2 si comporta così? E com'era prima?

Sig.ra Garru: Penso siano tre settimane ormai… tutto quello che fa è starsene in camera, saltare da una parte all'altra, oppure fissare il vuoto. Prima era una bimba come tante altre: andava bene a scuola, aveva tante amiche e non litigava mai con nessuno. L'unica cosa degna di nota è che ama le rane, ora è come se non volesse più smettere di fare finta di esserne una…

Agt. Buscati: Ha notato comportamenti particolari? O meglio, particolari rispetto a com'è ora.

Sig.ra Garru: No, nulla di strano, credo… anzi, ora che mi ci fa pensare…

Agt. Buscati: Sì?

Sig.ra Garru: Di solito mi ignora ogni volta che le chiedo qualcosa, sia con le buone che con le cattive maniere, ma quando le preparo il bagno sembra essere un po' più collaborativa.

Agt. Buscati: Pensa di sapere perché?

Sig.ra Garru: Beh, credo di sì. Mi viene da pensare solo a due cose, a dirla tutta. Per cominciare, alle rane piace stare un po' in acqua, e immagino voglia solo bagnarsi un poco, visto che vuole essere una rana agisce di conseguenza; l'altra è che Martina ama l'acqua. C'è un ruscello, abbastanza piccolo, che proviene dal Lerno3, ci andava a giocare sempre non appena ne aveva l'occasione.

Agt. Buscati: Interessante. Avrei giusto un'ultima cosa da chiederle: quando ha visto Martina comportarsi così per la prima volta?

Sig.ra Garru: Come le dissi prima, due mesi fa. Era sera, Martina sarebbe già dovuta tornare insieme ai suoi amici da mezz'ora, ma tutti dicevano che non voleva tornare. Ero pronta a non farla uscire per una settimana intera, quando sono andata a cercarla; la vidi che stava seduta vicina al ruscello, immobile. Le urlai contro di muoversi che era tardi, ma non mi stava a sentire. Dovetti sollevarla, o non si sarebbe mai schiodata da lì.

Agt. Buscati: Capito. C'è altro? Qualcosa che ha notato al ruscello?

Sig.ra Garru: Mi pare nulla di che, ricordo solo quanto fastidiosi fossero gli animali. Gli insetti erano insopportabili, per non parlare di una rana…

Agt. Buscati: Rana?

Sig.ra Garru: Una rana, sì. Non era molto grande, ma bella rumorosa, non smetteva di gracidare. Ci ha seguito per un quarto d'ora buono, l'ho dovuta schiacciare perché la smettesse, ed era pure bella tosta! Ha smesso di gracidare solo quando ha smesso di muoversi.

(Silenzio.)

Sig.ra Garru: Signor Buscati? Va tutto bene?

Agt. Buscati: (Sorpreso) Ah! S-scusi, ho visto solo ora che ore si son fatte. Comunque va bene, ho abbastanza informazioni al momento.

Sig.ra Garru: Sicuro di voler già andare? Perché è così di fretta?

Agt. Buscati: Sì, scusi, i miei orari sono molto stretti. Buona giornata!

(L'Agente Buscati esce dall'abitazione della famiglia Garru, chiudendo la porta e cominciando a incamminarsi.)

Agt. Buscati: (Sottovoce) Cristo.

[Fine log]


Postfazione: Poche ore dopo, l'Agt. Buscati è tornato al Sito Minerva con il cadavere parzialmente decomposto di una rana apparentemente simile alla specie di SCP-106-IT. In seguito all'applicazione di misure di annullamento degli effetti memetici dell'elemento, quest'ultimo è stato confermato trattarsi del cadavere di Martina Garru, 11 anni.

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