Ricercatore: Dott. Filippo Tagliani, neuropsicologo specializzato in anomalie altera-mente.
Soggetto: D-1971, maschio di 28 anni, condannato per rapina a mano armata con omicidio volontario di un testimone e ferimento grave di un altro, Q.I. di partenza medio-basso (83).
Obbiettivi: Verificare gli effetti di SCP-082-IT per periodi superiori a una settimana.
Allestimento: D-1971 viene alloggiato in una stanza con tutto l'occorrente per testarne le prestazioni (un tavolo, una lavagna a muro, vari strumenti musicali, una libreria); servizi igienici annessi, un letto è ritenuto superfluo. Come già d'uso nei test precedenti, gli elettrodi per l'EEG sono installati prima di indossare SCP-082-IT e l'apporto di liquidi e nutrienti, vista l'impossibilità di cibarsi, avviene per endovena. Il dott. Tagliani è assistito da due guardie del sito.
Il comportamento non devia significativamente da quello degli altri soggetti. Come previsto, la fase "maniacale" lascia il posto a quella "performativa". Entro la fine della giornata il Q.I. di D-1971 è aumentato di oltre il 50%, raggiungendo il valore di 128.
Note del ricercatore: Le prime 6 ore sono state un inferno, ho visto marmocchi fare molto meno casino. La stanza è invasa di cartacce imbrattate con tentativi di "arte" astratta e di "scrittura" creativa. A proposito, dovrò ricordarmi di chiamare un inserviente per smacchiare le pareti.
Inizio della fase "sapiente". Dopo meno di un'ora passata a sfogliare un manuale di teoria musicale, D-1971 è capace, in seguito a un solo ascolto, di fornire un'esecuzione a orecchio priva di errori de
Il Volo del Calabrone di Korsakov per pianoforte. Invitato a scegliere un testo dalla libreria, D-1971 esita di fronte al
Tractatus Logico-Philosophicus di Wittgenstein, per poi scartarlo in favore di una serie di volumi nella sezione di matematica. Nel tardo pomeriggio, D-1971 ha ormai colmato il divario con soggetti più istruiti e si approccia allo studio di testi di livello avanzato.
Note del ricercatore: È straniante vedere una persona destreggiarsi fra formule e teoremi, che, appena due giorni fa, avrebbero suscitato come reazione solo uno sguardo vacuo e assente. La varietà nelle scelte dei soggetti mi spinge a pensare che l'elmo faccia da catalizzatore per determinate tendenze inespresse. Mi chiedo se, in un'altra vita, D-1971 avrebbe avuto successo come pianista o matematico. Per il momento lo lascerò continuare, chissà che non ne venga fuori qualcosa di interessante.
Alle ore 2:37 del mattino D-1971 abbandona improvvisamente le sue letture e si precipita verso la lavagna, iniziando a trascrivere una serie di formule matematiche; si interrompe poco prima dell'alba, contemplando i risultati dei suoi calcoli, per poi cancellare tutto e ricominciare da capo. Questo ciclo si ripete nelle ore successive a intervalli irregolari.
Alle ore 15:13 D-1971 si dichiara soddisfatto e annuncia di essere giunto alla formulazione di un teorema che conferma l'ipotesi di Riemann.
Nonostante la comparsa dei pensieri intrusivi tipici della fase "enciclopedica", D-1971 ha deciso di continuare a cimentarsi con problemi matematici. Sono passati circa due giorni in più rispetto al test più lungo precedentemente condotto.
<Inizio Log>
Dott. Tagliani: Buongiorno, D-1971.
D-1971: [Intento a ricopiare da un foglio sulla lavagna] Hyvää huomenta paskiainen.
Dott. Tagliani: Prego?
D-1971: Ho detto "buongiorno" in finlandese. Non chieda come lo so, lo so e basta.
Dott. Tagliani: [Scrivendo sul suo taccuino] Interessante, più questa fase va avanti più le conoscenze che emergono diventano complesse. Ad ogni modo… ti farà piacere sapere che ho ricevuto la verifica dei calcoli e pare che sia tutto regolare. Anche la tua teoria sulle equazioni di Navier-Stokes sembrerebbe corretta, alcune teste d'uovo del Vulcano quasi se la facevano sotto dalla gioia.
D-1971: Mere formalità, sono più che certo dell'esattezza dei miei calcoli.
Dott. Tagliani: Come procede il lavoro?
D-1971: Sono a un passo dal risolvere la congettura di Poincaré.
Dott. Tagliani: Sono passate quasi 12 ore dall'ultima flebo. Non senti davvero alcun bisogno di fare una pausa?
D-1971: Mai stato meglio, dottore. L'unico problema sono quelle guardie, è da stamattina che non fanno altro che parlare ad alta voce e ho difficoltà a concentrarmi.
Dott. Tagliani: Dirò loro di fare più attenzione.
D-1971: Ecco, le sente? Hanno ricominciato, non posso lavorare in queste condizioni!
Il dott. Tagliani si volta verso le due guardie, entrambe in rigoroso silenzio.
<Fine Log>
Note del ricercatore: Mi avevano detto e ridetto che estendere così tanto la durata del test era inutile, ma, diamine, quanto si sbagliavano! Bisognerà dare un nome al nuovo stadio, fase "telepatica" può andare, sono per la semplicità.
I pensieri intrusivi, così come gli episodi incontrollati di lettura del pensiero, si fanno sempre più frequenti; tutto il personale costretto a lavorare nel raggio di 200 m dalla stanza viene equipaggiato con un sistema di schermatura inibipatico. La prontezza mentale di D-1971 sembra risentire in parte delle nuove condizioni; per di più il soggetto pare perdere gradualmente interesse in quelle stesse attività che prima lo entusiasmavano.
D-1971 interrompe le sue ricerche, rifiutandosi categoricamente di continuare; effettua, inoltre, un debole tentativo di togliersi SCP-082-IT, ma viene subito immobilizzato. Lo stato di profonda apatia in cui D-1971 si abbandona viene considerato il principio di una nuova fase, denominata "nichilistica"; il dott. Tagliani sceglie di ricorrere ad una camicia di forza per impedire ulteriori tentativi di ribellione.
<Inizio Log>
Dott. Tagliani: Non capisco, D-1971. Hai fatto in pochi giorni quello che molti non sarebbero in grado di fare in tutta una vita. Perché fermarsi proprio adesso?
D-1971: [In tono piatto] A che pro, dottore? Non serve che stia lì a scrivere e scrivere e scrivere. Qualunque risposta a qualunque domanda questo elmo infernale me la fornisce nell'arco di millisecondi. La teoria del tutto? Nient'altro che una filastrocca per bambini. La cura per il cancro? Come abbiano fatto ancora a non arrivarci mi lascia basito. La realtà è un libro aperto; è solo che nessuno, prima di me, ha mai avuto le lenti giuste per leggerlo.
Dott. Tagliani: [Alterandosi] Ma a maggior ragione! Pensa a quello che potremmo ottenere con una conoscenza simile nelle mani giuste!
D-1971: Mani giuste, dottore? Le sue, intende? O dei Sovrintendenti, magari? Oh già, a proposito, so tutto quello che c'è da sapere sulla vostra preziosa Fondazione, l'elmo mi sussurra di continuo. So di tutte le morti, delle cavie venute prima di me e che verranno dopo di me, so delle cose raccapriccianti che fate per contenere i vostri mostri, so di quello che nascondete laggiù, in quel vecchio castello. E sa qual è la cosa divertente? Siete convinti di agire in nome di qualche bene supremo.
Dott. Tagliani: [ESPLICITO] il bene supremo! Qui si parla di scienza, queste [ESPLICITO] filosofiche…
D-1971: "… non sono il motivo per cui sono qui". Può togliersi quel ridicolo casco, ormai posso sentirla pensare ugualmente. Posso sentirvi tutti in realtà, ma le vostre voci non mi infastidiscono più e, a dire il vero, tendo ad ignorarle. Cos'è l'inutile berciare di menti inferiori per chi può ascoltare l'universo stesso cantargli dentro i timpani?
Dott. Tagliani: Questa conversazione è…
D-1971: …finita. Lo so, dottore, so tutto e vorrei tanto che non fosse così.
<Fine Log>
Note del ricercatore: Sono tentato di porre fine all'esperimento. Mi basterebbe levargli quell'elmo, ficcarlo sulla testa del prossimo disperato e riprendere da dove abbiamo interrotto. C'è dell'altro, però, me lo sento. Meglio che non si sappia, per ora, che D-1971 ha accesso a informazioni sensibili. Rischierei solo di farmi mettere i bastoni fra le ruote.
D-1971 ha passato gli ultimi due giorni per lo più immobile, a fissare il vuoto e ad emettere bisbigli occasionali. Alle ore 19.20 riporta di avere iniziato a sperimentare un leggero mal di testa e chiede al dott. Tagliani di rimuovere SCP-082-IT. Richiesta respinta.
Il mal di testa si è ormai evoluto in un'intensa emicrania e D-1971 non riesce a reggersi in piedi o a usare i servizi igienici in autonomia; vedendosi nuovamente negata la possibilità di rimuovere SCP-082-IT, chiede che gli siano somministrati degli antidolorifici. Richiesta respinta.
Note del ricercatore: Quella guardia mi ha guardato come se fossi il diavolo. Abbiamo a che fare con un'anomalia che altera l'equilibrio neurologico, non posso rischiare di inficiare i dati somministrando dei farmaci.
Dopo ore di grida e suppliche da parte di D-1971, il dott. Tagliani fa somministrare un analgesico per endovena, senza sortire alcun effetto. D-1971, in preda a crisi convulsive, viene legato ad una barella, per impedirgli di ferirsi.
Note del ricercatore: Sono stato costretto a cedere, è solo questione di tempo prima che uno dei due gorilla agisca alle mie spalle e decida di contattare la SRE-M. Spero solo che non vanifichino giorni di ricerche solo perché un classe D si rifiuta di fare il proprio lavoro.
Le urla e le convulsioni cessano durante la notte. L'EEG indica che D-1971 è cosciente, ma si dimostra totalmente privo di reattività agli stimoli, con frequenze cardiaca e respiratoria ridotte ai livelli minimi; perso il controllo degli sfinteri. Si dà il nome a questo nuovo stadio di fase "catatonica".
<Inizio Log>
Dott. Bigotti: L'esperimento finisce qui, dottor Tagliani.
Dott. Tagliani: Con tutto il rispetto… nessuno della SRE-M ha le competenze per stabilire in quale fase un test del genere debba concludersi o meno.
Dott. Bigotti: Guardi quell'uomo, dottore! Lo ha ridotto a un vegetale e tutto per raccogliere qualche dato in più da cui la Fondazione non trae alcun beneficio. Qui alla Branca Italiana non trattiamo i classe D come topi. E non creda che non siamo venuti a sapere cosa D-1971 le ha rivelato. Ha idea dei rischi in termini di sicurezza? [Rivolto alle guardie] Slegatelo e levategli quel coso.
Dott. Tagliani: [Frapponendosi fra le guardie e la barella] No! Non potete! Non lascerò che…
D-1971 si "sveglia" di soprassalto, iniziando a urlare parole incomprensibili, il corpo scosso da violenti tremiti.
Dott. Bigotti: Toglietegli quell'elmo! Adesso!
Le guardie spingono via il dott. Tagliani e rimuovono SCP-082-IT e gli elettrodi dalla testa di D-1971. Il cranio dell'uomo appare deformato, una protuberanza pulsante occupa la tempia sinistra, il tremore si fa sempre più intenso.
Dott. Bigotti: Cosa diavolo…
Un'onda d'urto origina all'improvviso dalla testa di D-1971, causandone la spaccatura e travolgendo violentemente tutti i presenti; la stanza è invasa da frammenti di cervello e schegge ossee, il dott. Tagliani sbatte contro un muro e perde conoscenza. Dall'osso temporale ormai frantumato di D-1971 si fa strada, arrampicandosi, una creatura grigiastra e umanoide; tutti i presenti ancora coscienti riporteranno in seguito di aver udito un acuto vagito provenire dall'interno delle proprie teste. La creatura cade sul pavimento, si contorce per diversi secondi e poi cessa di muoversi.
Dott. Bigotti: [Rialzandosi da terra] Che [ESPLICITO] è quella cosa?
<Fine Log>
Conclusioni: L'entità (da qui in poi SCP-082-IT-1) ricorda vagamente un feto umano intorno al 4° mese di sviluppo, è alta circa 16 cm e pesa circa 220 g. L'esame istologico rivela che è composta interamente da neuroectoderma e dal test del DNA risulta una compatibilità del 100% col defunto D-1971; "cordone ombelicale" e "sacco amniotico" sono stati rispettivamente identificati come un fascio di fibre nervose e meningi contenenti fluido cerebrospinale. La morte è sopraggiunta probabilmente per il trauma della caduta.
Il referto parrebbe confermare che SCP-082-IT-1 si sia sviluppato a partire dalla massa cerebrale di D-1971. SCP-082-IT possiede dunque, accanto alle proprietà di un altera-mente, anche quella di indirizzare le cellule neuronali verso uno sviluppo anomalo.
SCP-082-IT-1 è stato conservato sotto formaldeide.