Scheda Personale: Victoria

Crediti

Articolo: Scheda Personale: Victoria
Autore: C0S0

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Archivio del Personale dell'Accademia >

Personale Anomalo >

Victoria

Victoria (1950 - Presente)

Nome: Victoria

Ruolo: Assistente Archivista

Sede:

• Archivio Americano (1954 - )

Aspetto fisico: Insieme di barre di ferro di conformazione ginoide, di circa 1,70 m di altezza. Il volto appare come un volto umano semplificato.

Descrizione: Victoria è un'armatura di ferro da cemento armato senziente, in grado di manipolare la propria forma piegando le barre che la compongono, permettendole il movimento.
Il corpo di Victoria riceve un trattamento anti-ruggine annuale tramite |Informazione Riservata|.
Il calco in calcestruzzo originale è stato distrutto dall'interno da Victoria stessa poche settimane dopo la sua acquisizione dall'Accademia. La statua originale¹ raffigurava una figura simile alla divinità romana Marte, con un notevole livello di dettagli negli indumenti e nel viso. L'opera, in uno stile simile al Neoclassico, portava il titolo di Mars Victor.
Lo scultore di Victoria è al momento sconosciuto.
Victoria è in grado di comunicare tramite scrittura e tramite una versione del ASL² semplificata, per via della incapacità di produrre espressioni facciali.

Personalità: Victoria è di indole pacifica e socievole, tendendo ad interagire con altri membri del personale. Stranamente, invece, sembra preferire non interagire con altre opere senzienti.
La natura di Victoria ne ha impedito l'esposizione sin dalla sua acquisizione, portando ad una sua temporanea reclusione negli archivi della Sede Americana. In seguito alla dimostrazione di essere idonea al protocollo di assunzione (tra i tanti criteri, la buona condotta e capacità organizzative) è stata poi gradualmente integrata nel personale dell'Accademia.
Al momento Victoria ricopre un ruolo da Assistente Archivista.

Biografia semplificata:

1950: Presunto anno di realizzazione di Victoria.

1950: Victoria viene immessa nel Mercato Nero Anartista della Costa Est, per poi essere abbandonata in un lotto per i successivi due anni.

1952: Steven Thompson, anartista affiliato all'Accademia, compra Victoria dopo aver sentito l'armatura raschiare l'interno del calco.

23 Aprile 1952: Thompson vende l'opera alla Sede Americana dell'Accademia.

11 Maggio 1952: Victoria fuoriusce dal calco dopo averne compromesso l'integrità strutturale dall'interno. Per via delle difficoltà di comunicazione con ella, viene reclusa negli Archivi.

Luglio 1952: Prime interazioni tra Victoria e il personale dell'Accademia.

Novembre 1952: Victoria riceve l'autorizzazione per poter deambulare negli Archivi per buona condotta.

Dicembre 1954: Victoria viene formalmente assunta dall'Accademia come assistente.

1955: Vengono condotte delle indagini sulle origini di Victoria, con risultati inconcludenti.

11 Maggio 1956: Viene permesso l'accesso alle sale di esposizione.

21 Dicembre 1960: Victoria assume il suo attuale ruolo da Archivista.

• • _
  Accesso permesso a: Capo della Sezione Storiografica e TutoreAccesso effettuato

  Documenti aggiuntivi

  A partire dal 12 Gennaio 1955, in seguito ad un intiepidirsi del conflitto tra l'Accademia e il gruppo Anartista AWCY?, iniziarono le ricerche sull'origine di Victoria nel mercato nero anartista. Seguono i documenti correlati alla ricerca.

  Testimonianza scritta di Victoria

  Ancora ricordo il giorno in cui cominciai ad esistere. Era tutto molto silenzioso e non riuscivo a vedere nulla. Non ero spaventata: non sapevo neanche cosa fosse la paura, ai tempi.
  Sentii il mio creatore parlare, parole che purtroppo, a distanza di anni, ho dimenticato. Ricordo la sua intonazione, sembrava triste, se non deluso. Non sapevo cosa fare, e anche se lo avessi saputo, non potevo comunque agire nelle condizioni in cui mi trovavo.
  Venni spostata da qualche parte nelle vicinanze e lasciata là. La mia nuova condizione non mi dispiaceva più di tanto. Potevo comunque sentirlo parlare, lavorare. Rumori di scalpellate e martellate che si alternavano a lunghi periodi di silenzio. Adesso so che semplicemente il mio creatore andava a dormire arrivata la notte, ma all'epoca ne ero ignara. Provai una nuova emozione quando sparì per la prima volta, angoscia, che andava solo a peggiorare col passare del tempo. Avevo paura non tornasse più. Il silenzio mi terrorizzava, l'udito era l'unica cosa che avevo.
  Non sono sicura di sapere quanto rimasi in quel luogo. Ho delle teorie, ma l'unica che trovo plausibile è forse poco meno di un decennio, a giudicare dai fuochi del 4 Luglio.
  Un giorno i rumori svanirono. Il mio creatore mancò per un giorno. Non ero sorpresa, era capitato più volte nell'ultimo periodo. Non tornò mai.
  Passarono mesi prima che qualcuno venisse di nuovo da me.
  Erano in tanti e mi presero. Mi spostarono di nuovo. Non volevo essere spostata, volevo rimanere in quel luogo. Provai a protestare, a fermarli, ma nulla.
  Sentivo la forza in me capace di fare qualcosa, ma ero bloccata. Non potevo muovermi. È da allora che, lentamente, cominciai a rompere la prigione dall'interno. Venni abbandonata da qualche altra parte, questa volta del tutto priva di rumori. In questo caso, so perché. "È solo una statua, quell'infame ci ha truffato". Come dargli torto, alla fine non potevo fare nulla allora.
  Passai anni là dentro, o almeno penso. Danneggiai il mio calco in quel tempo più che potevo, finché non venni spostata un'ultima volta, qui, all'Accademia. Sentendo tante voci, tanto rumore, decisi finalmente di uscire. Il resto è già di vostra conoscenza.
  Mi dispiace non poter dare più informazioni, la mia condizione passata non me lo permette. Nonostante sia già grata per ciò che l'Accademia ha fatto per me, vi sarei ancora più grata se riusciste a trovare il mio creatore. Grazie.

  Due settimane dopo l'inizio delle ricerche, una lettera anonima fu inviata a Jerry Michaels, l'organizzatore della ricerca.

  Lettera anonima 

  Alla Medicea Accademia

  Vi ho solo scritto per far terminare le indagini riguardo Mars, dato che non è mio interesse che l'identità dell'autore della statua diventi una fatto conosciuto nella comunità anartistica.
  Sarò schietto, mai avrei potuto immaginare che quella statua sarebbe arrivata da voi. Erano già passate un paio di settimane dalla morte del suo scultore quando la trovai. Là, immobile, un prodotto scartato. Ricordo ancora quando la scolpì. L'America era appena entrata in guerra contro il Giappone. La volle scolpire per buon auspicio, o qualcosa del genere. Ai tempi stava ancora sperimentando con le sue opere, c'erano bestie di ogni genere nella sua officina. Adesso sono scappate. Quelle che non ci sono riuscite sono ora nelle mani della Fondazione immagino, parzialmente, pure per colpa vostra.
  Mars era un caso particolare. Statua nacque e statua rimase, o almeno così pensavamo. Dalla vostra ostinata ricerca della sua origine, evidentemente ci sbagliavamo.
  L'avessi saputo, non l'avrei lasciato in mani tanto sporche da farlo finire sul mercato nero.
  Riguardo al suo autore, posso immaginare siate abbastanza svegli da esserci arrivati.
  Pace all'anima sua. Penso che il vostro superiore non sarà molto felice di questa scoperta.
  È ancora una figura controversa nel circolo anartistico, tra gente che lo considera assassino e chi lo pensa vittima. Nessuno dei due gruppi gradisce comunque i conflitti recenti. Onestamente non mi sento di giudicare un delitto a porte chiuse.
  Questo è tutto. Spero siate contenti di questa risposta.

  Addio.

  
  

  Comunicazione 1955-07-12 Dal Tutore Lamberti a Jerry Michaels

  Micheals, ho ponderato a lungo sulla questione di Victoria.
  Prima di tutto, non so se rispettarla per il tentativo di tenere nascosta la scoperta da me. Sebbene avesse le migliori intenzioni, nulla che accade in queste mura sfugge alla mia vista. Non dirò, comunque, da quale persona del suo gruppo di indagine ho ottenuto l'informazione.
  Vado dritto a ciò che le interessa: la statua è innocente. Non ho intenzione di punirla in alcuna maniera.
  Non voglio ripetere ciò che accadde qualche anno fa, ovvero lasciarla alla Fondazione, come abbiamo fatto con altre sue opere sorelle.
  Nonostante ciò, rimane in pericolo. La sua origine, se resa pubblica, la condannerebbe.
  Immagini, se vuole, che l'intera Accademia venisse a sapere di ciò. Per Victoria sarebbe la fine. Nessuno potrebbe rivolgerle la parola senza pensare che davanti a sè si trova un'opera dell'uomo che ha creato la Pace.
  Io stesso mi ritrovo a guardarla con occhi diversi. Fa male pensare di star parlando con una creazione di quel bastardo. E fa ancora più male pensare che l'odio che provo verso di lei è infondato.
  Ho dunque deciso di tenere la sua origine ignota. Nessuno sarà sorpreso, considerando lo stato del mercato nero anartista.
  Victoria sa già tutto. Io stesso sono andato a spiegarle la situazione in cui si trova.
  Nonostante tutto, ha reagito in maniera matura. Pensi, ha addirittura tentato di scusarsi. Alla fine, ha accettato la proposta di tenere il segreto. Sono molto fiero di lei.
  Un ultimo appunto che le lascio.
  Sto invecchiando ormai e, come molti sanno, nel giro di un paio di anni lascerò il mio ruolo come Tutore qua a Philadelphia. Riferirò queste informazioni a Noah, il mio successore.
  Penso che abbia diritto di sapere che abbiamo tra le nostre fila qualcuno legato all'uomo che ha ucciso suo fratello.

  
  

  Johnathan Lamberti

Footnotes

1. Catalogata all'epoca come 1465-[AM].

2. American Sign Language, Lingua dei Segni Americana.