Crediti
Autore:
Originale: Requiem for Ice Spider
Traduttore:
Non era un granché come funerale, ma era più di quanto era concesso di solito ai ragni: SCP-548, soprannominata “Ragno di Ghiaccio” dai suoi custodi prima con derisione e poi con affetto, era morta. La dottoressa Chelsea Elliott e la dottoressa Zyn Kiryu erano le uniche partecipanti.
La dottoressa Elliott non aveva scoperto SCP-548, ma era tra quelli che se n’erano presi cura più a lungo; o meglio, l’addetta che si era occupata del suo contenimento per più tempo. Per Chelsea era difficile tenerne traccia, con tutte le promozioni e riassegnazioni e il suo contenimento mancato.
La dottoressa Kiryu era venuta a fornire sostegno emotivo. Indossavano entrambe regolari camici da laboratorio. SCP-548 giaceva a riposo in una scatola da scarpe foderata di gommapiuma, su un bancone da laboratorio. Era un ragno blu, una femmina. Chelsea iniziò il discorso:
«Oggi siamo qui riunite per dire addio al Ragno di Ghiaccio»
Zyn la corresse, un po’ per la cronaca e un po’ come monito:
«SCP-548»
Chelsea ribatté con una mezza battuta:
«SCP-548-D»
«Secondo me sarebbe SCP-548-N. È morta di vecchiaia» disse Zyn.
Chelsea sospirò:
«Sedici anni. Più longeva della maggior parte delle tarantole»
Con cura, quasi con riverenza, prese il coperchio della scatola da scarpe e lo adagiò sulla scatola. Zyn domandò:
«Allora? Qualche pensiero?»
Chelsea non sapeva da dove cominciare:
«Oddio, ho… quando mi sono unita alla Fondazione, era… era su piccola scala. Avevamo sempre paura che SCP-173 o SCP-682 evadessero dal Sito-19 o di vedere una foto di SCP-096 o…»
Zyn fece un forte sospiro. Chelsea capiva benissimo la frustrazione della collega, nel sentire i numeri di quelle tre anomalie; ed era proprio per questo che le aveva nominate.
«Abbi pazienza, Zyn: il Ragno di Ghiaccio, SCP-548, era strano, ma innocuo. Quasi comprensibile. Era un ragno strano, ma era un’anomalia facile da rifilare ai nuovi arrivati. Ora la Fondazione è quasi irriconoscibile»
Zyn ridacchiò:
«La vecchia Fondazione non era gentile»
Chelsea sbuffò:
«“Fredda, non crudele”. Era una bugia bella e buona. Eravamo crudeli eccome. Buttavamo qualunque cosa trovassimo in gabbia, tranne il personale senior. Sono certa che te lo ricordi. Il dottor Clef. SCP-239. Il dottor Kondraki»
Zyn si irrigidì e Chelsea si chiese se aveva passato il limite. Sapeva che l’opinione di Zyn sul dottor Kondraki non era per forza negativa come quella di tutti gli altri. Loro due erano accomunati dall’affinità con le farfalle, ma Chelsea non sapeva se Zyn covava ulteriori simpatie per quell’uomo. Dopo un po’, Zyn disse:
«Ai tempi, non c’ero ancora. Speravo che, una volta arrivata, le cose iniziassero a rabbonirsi. E ci sono sempre state tasche di bontà: il Sito-43, la direttrice Moose e me, almeno spero»
Chelsea concordava:
«La Fondazione è cambiata nel complesso, ma le cicatrici del passato non sbiadiscono. Iris si fa chiamare ancora SCP-105, sai?»
Zyn fece una smorfia:
«Non mi è mai piaciuto il modo in cui la trattavano. A te non hanno mai dato un numero di serie, vero?»
«Quella fase era già finita, quando mi sono resa conto di essere anomala. Con l’iniziativa della SSM Alfa-9 e tutto ciò che ne è seguito, la Fondazione si è adattata»
Guardarono la scatola, poi Zyn disse:
«Sai, forse di questi tempi spediremmo una creatura del genere alla Wilson’s Wildlife Solutions. Questo ragno si può gestire benissimo con un paio di guantoni. Mi stupisce che sia rimasto qui così tanto»
«Questa piccoletta ne ha passate di cotte e di crude con noi. È passato così tanto che volevo renderle confortevole la terza età»
Zyn annuì. Le due donne rimasero in silenzio per un attimo. Chelsea si chiedeva se il Ragno di Ghiaccio fosse mai stato consapevole di quanto il mondo circostante fosse cambiato, se avesse avuto una vaga idea di quanta poca paura incutesse negli ultimi anni. In fondo, era solo un ragno dal veleno freddo. Era a malapena incredibile, quando c’era la SSM Tau-5, “Samsara”, che volava in giro per il mondo per abbattere divinità. Zyn ruppe il silenzio:
«Non avrei mai pensato che si arrivasse a questo punto. Samsara, Sloth’s Pit, l’ARTME, Esterberg… se cinque anni fa mi avessi detto che avremmo preso atto che il personale di un nostro sito è composto da fate, maghi e un bambino-gatto, ti avrei dato della pazza. È difficile sapere cosa succederà in futuro. Ho sentito dire che un ricercatore emergente, un certo dottor Dune, sta insistendo di classificare un intero sito di anomalie come Yesod»
«Cos’è la classe Yesod?» chiese Chelsea.
Per lei, le uniche classi che avevano senso erano Safe, Euclid e Keter.
«Le anomalie integrate nella struttura di comando della Fondazione. Il dottor Dune sta dando un lavoro a ciascuna»
«Come te e me»
«Come te e me»
Chelsea poggiò le mani sulla scatola da scarpe. Si chiese se doveva produrre qualche olio aromatico; magari olio essenziale di mentastro verde o menta piperita, al posto dei fiori. Ma decise di no. Non le venne in mente altro da dire.
«Addio, Ragno di Ghiaccio»