Crediti
Anomalie Contenute dal Progetto PARAGON
SCP-2254 - Il Demone La Hire e la Valle della Lussuria
SCP-2932 - La Prigione di Titania
SCP-4812 - Ira
SCP-4840 - Il Demone Lancillotto e la Città Volante di Audapaupadopoli
SCP-6666 - Il Demone Ettore e la Temuta Titania
SCP-6765 - Il Demone Ogier e il Trono Sanguinante di Malidraug
Documentazione Linguistica in Allegato
Altre Anomalie Citate in questa Documentazione
SCP-001-LILY - Il Mondo è Diventato Bellissimo
SCP-073 - Caino
SCP-076 - Abele
SCP-140 - Una Storia Incompleta
SCP-343 - "Dio"
SCP-1000 - Bigfoot
SCP-3790 - Dipartimento di Anormalità
REDATTO COME DA PROTOCOLLO 4000-ESHU
SCP-4008 - Assenzio
Progetto PARAGON
Circolare Interna
Buonasera e benvenuti al Progetto PARAGON.
Tra cinquecentomila e quattrocentomila anni fa, il mondo fu colpito da un improvviso cataclisma globale. Secondo le fonti storiche dell’epoca, tutti i fiori sul pianeta sbocciarono al contempo, dopodiché iniziò un acquazzone incessante. Le rappresentazioni del diluvio raccontano che piovve senza sosta per quattro anni e, con l’alzarsi del livello dell’acqua, gran parte del mondo vecchio fu spazzata via. Quando le piogge finirono e l’acqua si ritirò, i sopravvissuti si ritrovarono a raffazzonare ciò che rimaneva. Il patrimonio culturale di questi popoli andò perduto nella lotta per la sopravvivenza.
Le storie diventano miti; i miti diventano leggende; le leggende si vanno a perdere nei secoli. Almeno finché, nel 1933, l’aviatore inglese George Dansen vide in cielo qualcosa che non si sarebbe mai aspettato: una città che fluttuava tra le nuvole, visibile per la prima volta nella storia documentata.
Fu così che la Fondazione iniziò a catalogare le entità, i manufatti e i registri emersi da un’epoca storica sepolta dall’innalzamento del mare, molti anni fa. Nel 1938, sotto la direzione dell’ex O5-7, la Commissione di Oslo fu sciolta e riorganizzata come il Dipartimento di Ricerche Antidiluviane.
Il documento che state leggendo serve a raccogliere vari rapporti inoltrati da ricercatori, agenti, squadre speciali mobili e informatori della Fondazione circa entità e manufatti anomali sotto la giurisdizione del Progetto PARAGON. Come avviene spesso nei progetti che seguono i fenomeni anomali emergenti o in corso, questo documento si aggiorna man mano che le informazioni a nostra disposizione aumentano. Tutto il contenuto di questo documento è da considerarsi un riassunto della conoscenza acquisita. Per ulteriori informazioni, siete pregati di visualizzare i relativi documenti di ricerca.
Il lavoro che facciamo qui è cruciale: ci sono forze potenti dal mondo antico che si muovono nel nostro e, senza gli sforzi per capirle e prepararci alla loro minaccia, è pressoché certo che faremo la stessa fine dei nostri antenati. Abbiamo un dovere: non solo proteggere il nostro futuro, ma anche preservare il nostro passato.
Faremo in modo da compiere la nostra missione.
Cordiali saluti,
La dott.ssa Shannon Lancaster
Direttrice del Progetto PARAGON
Informazioni di Base
Cronologia Generale degli Avvenimenti
Nota: Tutte le date sono relative e le cronologie esatte non si possono desumere con esattezza dalle fonti antiche.
- ~ 800.000 - 600.000 A.E.V. - La prima società di esseri identificati come antenati remoti degli umani (Homo aeternus) viene distrutta nella caduta di Audapaupadopoli (SCP-4840). La causa di ciò non è del tutto chiara, ma si ritiene che sia stata la conseguenza di un tentativo delle entità Fae (Trans stellaris) di uccidere il Primo Uomo, un individuo di nome Adamo el Asem, inducendo i Figli della Notte (Homo nocturnus) ad attraversare il mare e annientarlo. I due figli maggiori di Adamo, Caino (SCP-073) e Abele (SCP-076-2), vengono espulsi dalla città poco prima della sua distruzione.
- ~ 600.000 - 500.000 A.E.V. - Gli antenati proto-umani Homo antediluvianus, Homo erectus, Homo neanderthalensis e Homo sanguineus iniziano a diffondersi nel continente afro-eurasiatico. In questo periodo, sorgono e cadono molte piccole civiltà e vi è pochissima documentazione sulle loro storie.
- ~ 500.000 - 450.000 A.E.V. - Il terzo figlio di Adamo, Set (SCP-4840-A), incontra un individuo della sottospecie Homo antediluvianus di nome "Harrian l’Anziano" e fa amicizia con lui e la sua famiglia. Dopo che Harrian si guadagna la sua fiducia, Set gli dona la corona di ferro di suo padre (la quale, secondo la leggenda, fu forgiata con una stella di un altro universo) e lo rinomina "Apollyon", che significa "Re dell’Oscurità".
- ~ 450.000 - 400.000 A.E.V. - I "Re del Cielo" di un regno chiamato Apollyona iniziano il loro dominio sull’Europa Antica. Sfruttando le proprietà taumaturgiche della corona di Adamo per potenziare la loro possenza militare, i Re del Cielo diventano la superpotenza dominante del mondo antidiluviano. Muovono numerose guerre ai popoli vicini, in particolare ai Daeviti di Daeva, un’immensa regione di governatorati a est di Apollyona. Non è noto quanti individui abbiano ricoperto la carica di "Re del Cielo", ma le fonti storiche indicano che potrebbero ammontare a duecento.
- ~ 400.050 A.E.V. - Il penultimo individuo col titolo di "Re del Cielo", Sarrus VIII von Apollyon, raduna un vasto esercito di guerrieri da tutte le tribù alleate di Apollyona e attraversa il mare, verso il continente delle fate. Questo esercito, ritenuto il più numeroso radunato fino a questo punto della storia documentata, è comandato da quattro cavalieri leggendari: La Hire il Feroce, Lancillotto il Conquistatore, Ettore il Gagliardo e Ogier il Fedele. Il suo giovane figlio, Sarrus IX, rimane ad Apollyona come governatore, in assenza del padre. I dettagli su questa impresa militare scarseggiano, ma si deduce che gli eserciti di Apollyona incontrarono le fate in un momento di debolezza, poiché erano già state attaccate anni prima dalla potenza crescente della specie Homo nocturnus la quale, secondo i racconti, era stata soggiogata dalle fate per molti millenni. Sarrus VIII saccheggia la città sacra principale delle fate, uccide il loro sovrano e prende in ostaggio l’ultima sopravvissuta della loro nobiltà religiosa: una principessa Fae anonima.
- ~ 400.040 A.E.V. - Durante il viaggio di ritorno, la principessa Fae maledice la casata di Apollyon e il suo regno. La natura di questa maledizione è ignota, ma le fonti storiche narrano che l’enunciazione del maleficio scatenò una terribile tempesta che colpì la flotta, incendiò le catene che legavano la principessa e bruciò la nave ammiraglia di Sarrus VIII. In un tentativo disperato di salvare la sua nave, il Re del Cielo si impiglia nelle catene mentre le getta in mare, viene trascinato in acqua e annega. Al ritorno ad Apollyona, Sarrus IX riceve la notizia e viene proclamato Re del Cielo. Il primo ordine di Sarrus IX dopo l’incoronazione è di scavare una fossa e di porvi una tomba di ferro. La principessa Fae, ancora prigioniera degli umani, viene rinchiusa nella tomba. Dopodiché, Sarrus IX fa sotterrare la tomba con la principessa dentro.
- ~ 400.030 A.E.V. - Nel corso dei decenni successivi, su Apollyona si abbattono numerose calamità. I documenti storici dei traduttori daeviti riportano che infuriavano le inondazioni, la carestia, i mancati raccolti e la pestilenza, anche se molte di queste catastrofi erano scongiurate dall’intervento dei quattro cavalieri leggendari. Tuttavia, alla fine, ciascuno dei quattro cavalieri fu corrotto dalla maledizione della principessa e iniziò a trasformarsi in un mostruoso demone di origini Fae. Secondo le fonti storiche, il primo demone che fuggì da Apollyona fu il demone Ogier (SCP-6765-D), seguito dal demone La Hire (SCP-2254), il demone Lancillotto (SCP-4840-B) e, infine, il demone Ettore (SCP-6666-A). La cronologia esatta di questi avvenimenti non è chiara, poiché all’epoca non si trascrivevano i fatti storici, ma si ritiene che i quattro "Demoni Primordiali" siano apparsi in concomitanza con l’arrivo delle "Grandi Empietà".
- ~ 400.020 A.E.V. - La prima delle "Grandi Empietà", il Vinuvinex (SCP-4812-E), appare nelle fonti storiche. Si ritiene che queste entità si siano manifestate a causa della maledizione che affliggeva la casata di Apollyon e si crede che ciascuna sia stata creata con l’intento di prendere di mira aspetti sempre più importanti della società umana. Il Vinuvinex, detto "l’Empio Costrittore", uccide la giovane figlia di Sarrus IX von Apollyon congelandola. In seguito a ciò, il Re del Cielo affronta di persona l’Empietà; il loro scontro si conclude con la cacciata del Vinuvinex "nelle viscere della Terra".
- ~ 400.020 A.E.V. - Poco dopo, nei cieli d’Europa appare il Lamenellant (SCP-4812-K). Chiamato talvolta "il Re dalle Molte Facce", il Lamenellant (o "l’Empio Adamantino") attacca molti dei villaggi e città minori di Apollyona e provoca una devastazione indicibile. Viene infine respinto da Lancillotto, che a questo punto potrebbe o non potrebbe essersi già trasformato nel demone Lancillotto (SCP-4840-B). Da qui in avanti, solo gli studiosi daeviti fanno menzione del Lamenellant, il che porta i ricercatori della Fondazione a ipotizzare che, per qualche motivo, l’Empio Adamantino non abbia tentato di tornare in Europa negli ultimi anni della casata di Apollyon.
- ~ 400.015 A.E.V. - I quattro cavalieri, divenuti i Demoni Primordiali, abbandonano il regno di loro spontanea volontà (La Hire e Ogier) o vengono allontanati (Lancillotto ed Ettore). Sarrus IX e la sua cittadella di Apollyona Alta sono indifesi quando l’Empietà Finale, lo Yash (o "l’Empia Tenebra") emerge da sottoterra. Nell’arco di una sera, l’intera Apollyona Alta viene inghiottita dallo Yash, che mette fine di colpo al dominio dei Re del Cielo nell’Europa Antica uccidendo Sarrus IX e qualunque membro della sua famiglia fosse rimasto nella cittadella. Gli insediamenti umani rimasti in giro per il regno continuano a soffrire fino alla fine dell’epoca.
- ~ 400.010 A.E.V. - I Figli della Notte (Homo nocturnus) attraversano il mare e iniziano a devastare in massa la civiltà umana. Molti umani vengono catturati e deportati come prigionieri nel territorio dei Figli della Notte, nella foresta più buia di Fae. È in questo periodo che uno stregone di nome Matusalemme (SCP-343) viene portato nella patria dei Figli della Notte, dopo essere stato catturato nella regione daevita di Malidraug.
- ~ 400.000 A.E.V. - I prigionieri umani dei Figli della Notte trovano la salma emaciata di Noè el Mehtoh, un altro stregone umano. Secondo i racconti, il giorno dopo tutti i fiori sulla Terra sbocciarono all’unisono, dopodiché iniziò una pioggia torrenziale globale. Il cataclisma che ne conseguì fu chiamato "il Diluvio Universale"; esso devastò qualunque popolazione rimasta che non si era preparata alla catastrofe. I sopravvissuti al Diluvio Universale fuggirono verso terreni sopraelevati e quasi ogni traccia delle civiltà antidiluviane fu spazzata via del tutto dal pianeta. La durata esatta dell’acquazzone è ignota, ma SCP-343 afferma che, durante il Diluvio Universale, nacque e morì un’intera generazione.
- ~ 399.900 A.E.V. - Quando le acque alluvionali si ritirano, le sottospecie umane rimaste (Homo erectus, Homo neanderthalensis e Homo sapiens) iniziano a ricostruire le loro società dal nulla. Tutte le informazioni sul mondo antidiluviano scampate al Diluvio Universale vengono nascoste con mezzi taumaturgici da Set ad Audapaupadopoli.
- ~ 1900 - L’Amministratore della Fondazione, Frederick Williams, in una lettera che scrive al socio occultista Aaron Siegel, fa un vago riferimento a un "babau" chiamato "Yash" che, a quanto si dice, vive in una caverna in Francia. L’Amministratore liquida tale affermazione come assurdità.
- 1933 - L’aviatore inglese George Dansen scopre per caso la Città Volante di Audapaupadopoli, ora visibile a causa del collasso dei poteri taumaturgici di Set. La Fondazione identifica la città come una zona di primaria importanza e la denomina SCP-4840. Set (SCP-4840-A) identifica il grosso umanoide che giace sul Tempio del Tramonto come il cadavere ancora caldo del demone Lancillotto (SCP-4840-B).
- 1938 - La Fondazione istituisce la Commissione di Oslo, diretta dal dott. Emil Lancaster, per studiare e categorizzare le anomalie antidiluviane.
- 1957 - La Commissione di Oslo e il Progetto ATLANTE, un gruppo commissionato per studiare l’Assenzio (SCP-4008), vengono sciolti e riformati nel Progetto PARAGON.
- 1964 - Il Lamenellant, l’Empio Adamantino, viene avvistato mentre sorvola l’Unione Sovietica settentrionale e viene attaccato dall’esercito sovietico. Quando i loro tentativi di abbatterlo si rivelano futili, gli agenti della Divisione "P" del GRU contattano la Fondazione e l’entità viene denominata SCP-4812.
- 1966 - Il Progetto PARAGON scopre il punto d’accesso alla camera sotterranea che ospita SCP-6666, la "Temuta Titania", assieme al redivivo demone Ettore (SCP-6666-A).
- 1968 - Le informazioni reperite dalla Collezione di Connington conducono i ricercatori all’ubicazione del Vinuvinex, l’Empio Costrittore. Quando le squadre di ricerca la disturbano, l’entità si rianima e inizia ad avanzare verso un centro abitato vicino. Viene intercettata dalla SSM Arca-11 ("Fuoco a Volontà"), la quale contiene l’entità dopo un lungo combattimento, e denominata SCP-4812-E, mentre l’Empia Tenebra e l’Empio Adamantino vengono denominati SCP-4812-S e SCP-4812-K.
- 1985 - Il demone La Hire (SCP-2254) viene scoperto vicino a Fallon, in Alabama. All’inizio, non si capisce che SCP-2254 ha origini antidiluviane, quindi non ricade subito sotto la giurisdizione del Progetto PARAGON.
- 2016 - Il demone Ogier, un re daevita e un Figlio della Notte vengono scoperti sotto il lago dell’Aksai Chin e denominati SCP-6765-D, SCP-6765-B e SCP-6765-C.
- 2019 - Un’escursione nella foresta sotto la caverna di SCP-6666 rivela i resti della società dei Figli della Notte, compresa un’ampia stanza simile a un mausoleo in cui migliaia di istanze di SCP-1000, paralizzate e inerti a causa di una sostanza tossica secreta da SCP-6666, venivano tenute dormienti.
- 2021 - Il Comando O5 scende nel settimo livello di SCP-3790.
Popoli Antidiluviani
Si sa poco delle civiltà umane esistite prima del Diluvio Universale. Le moderne campagne di disinformazione sull’evoluzione hanno diffuso la credenza che l’attuale Homo sapiens non esistesse prima di questo periodo; tuttavia, i primi antenati della specie umana e altri esseri rilevanti sono rimasti pressoché invariati dal periodo antidiluviano ai giorni nostri.
Homo aeternus - Figli del Sole
La prima civiltà umana nota viveva a SCP-4840, la città di Audapaupadopoli (scritto audapaupadopolis nella lingua dei suoi abitanti). Questa città era popolata dagli antenati originali dell’uomo, Homo aeternus, una specie di umanoidi con proprietà taumaturgiche innate, attribuite alla loro discendenza diretta dal "primo uomo", un individuo dalla potenza e autorità considerevoli chiamato "Adamo" nei testi antichi. Benché non si sappia con esattezza quando sia stata fondata questa città, si ritiene che possa avere decine di milioni di anni.
Al momento, la longevità esatta di questa specie è ignota, né si ritiene che si potrà mai sapere. Gli unici individui ancora vivi abbastanza antichi da aver abitato ad Audapaupadopoli sono Caino e Set, ovvero SCP-073 e SCP-4840-A. Da quel che ricorda Caino, la città esiste da molto prima della sua nascita. Oltretutto, la memoria perfetta di Caino sembra dovuta a una maledizione scagliata su di lui dall’entità di nome Adamo e SCP-073 non ricorda bene molti fatti precedenti al suo maleficio.
Alla fine, gli esemplari di Homo aeternus abbandonarono SCP-4840 dopo la presunta morte di Adamo. Iniziò così la loro evoluzione graduale negli antenati più recenti dell’uomo, man mano che il legame taumaturgico col loro progenitore svaniva. Da questi antenati comuni derivarono quattro specie: Homo antediluvianus, Homo erectus, Homo neanderthalensis e Homo sanguineus.
È da notare che SCP-4840 non era abitata solo da questi umani ancestrali: le raffigurazioni antiche di Audapaupadopoli indicano che, all’epoca, potrebbero averci vissuto altre entità potenti, sebbene al momento le loro identità rimangano un mistero.
Trans stellaris - Figli delle Stelle
Homo aeternus esisteva assieme ad altre due specie di entità umanoidi, la prima delle quali era Trans stellaris, le "fate". Queste entità, ritenute più antiche degli umani, sono legate in modo intrinseco a una taumaturgia di base presente in natura che si origina dall’influenza di certi esseri potenti e venerati, capeggiati tutti da Gaia, una "dea madre" della Terra dormiente da millenni, e Titania, una dea delle stelle e dell’esaudimento dei desideri. Queste entità, per quanto minuscole e dalla struttura fragile in confronto alle loro controparti umane, sono molto più longeve.
A causa di un avvenimento che si ipotizza essersi verificato subito prima o subito dopo il Diluvio Universale, la nomenclatura degli esemplari di Trans stellaris è compromessa in modo anomalo.
Homo nocturnus - Figli della Notte
La seconda specie di umanoidi che esisteva assieme a Homo aeternus erano le entità chiamate "Figli della Notte" (o "Figli della Luna" in alcune traduzioni), Homo nocturnus, al momento classificate come SCP-1000. Si sa molto poco di queste entità; si ritiene che siano state generate dalla dea delle fate Titania e, in base alle informazioni ottenute intervistando SCP-343 durante le ricerche su SCP-6666, l’aspetto con cui furono concepite rifletteva una comprensione limitata degli umani ancestrali. Pertanto, si ipotizza che siano la più recente fra le tre specie umanoidi primarie che esistevano nell’epoca antidiluviana della storia del pianeta.
Anche se le poche fonti scritte disponibili rappresentano SCP-1000 come entità ostili, nemiche degli umani per loro natura,1 alcuni indizi suggeriscono che gli esemplari di Homo nocturnus avessero un sistema culturale complesso, a un certo punto della loro storia, anche se al momento non è noto quando sarebbe esistita questa società. Prima della scoperta di SCP-6666, si credeva che rimanessero solo pochissimi esemplari di Homo nocturnus, poiché furono spazzati via quasi del tutto dal Diluvio Universale. Tuttavia, ora si sa che nella caverna sotto SCP-6666 continua a vivere una popolazione numerosa di SCP-1000, anche se finora gli esemplari sono rimasti dormienti.
Località
L’Europa Antica
Non è noto da quanto tempo gli uomini antidiluviani si riferissero alla massa continentale che sarebbe infine diventata l’Eurasia come "Europa". Alcune raccolte di testi preservate all’interno di SCP-4840 usano l’espressione "erop lum" (letteralmente "terra/paese di Erop") per chiamare la specifica terra dominata dagli Ero, pastori di pianura che forse vivevano in quella che oggi è la penisola iberica. Non sta scritto quasi nulla su questa comunità e i pochi riferimenti non fanno altro che indicarli come mercanti, assieme ad altre popolazioni della regione.
Non è noto per quanto tempo gli umani abbiano vissuto in questa regione, prima dell’ascesa dei Re del Cielo. Set (SCP-4840-A) afferma che passarono diecimila anni tra la desolazione di Audapaupadopoli e il suo incontro con Harrian l’Anziano, il capostipite della dinastia che sarebbe divenuta la casata di Apollyon (apolion),2 e poi un numero imprecisato di anni tra quell’incontro e il suo scontro con Xorus, uno dei discendenti di Harrian, nonché il sesto individuo che portò il titolo di Re del Cielo.
L’Europa Antica era popolata soprattutto dalla sottospecie Homo antediluvianus, che raggruppava la maggior parte delle civiltà principali dell’epoca. Tuttavia, al contempo esistevano altre sottospecie, proprio come Homo neanderthalensis e Homo sapiens sarebbero coesistiti dopo il Diluvio Universale.
Daeva
La più numerosa in assoluto di queste sottospecie era Homo sanguineus, i Daeviti. Le terre dei Daeviti, chiamate "l’Oriente Arido" dagli abitanti dell’Europa Antica e solo "Daeva" dai Daeviti, era la dimora di molti regni autonomi di Daeviti, in una regione immensa che si estendeva dai dintorni del Mar Nero all’Indocina nord-occidentale. I Daeviti erano noti per essere una civiltà reticente e sembra che le loro interazioni con gli abitanti dell’Europa Antica fossero di rado pacifiche, anche se è probabile che fosse colpa dell’atteggiamento di questi ultimi, non di quello dei Daeviti. Nonostante la loro riservatezza, i Daeviti erano archivisti minuziosi e le informazioni che si sono conservate, raccolte a SCP-6765, hanno rivelato una porzione significativa della loro storia e cultura, tra cui i loro trascorsi con l’entità nota come doi veajei (doiveajei), o "il Re del Sangue".
Abaddon
L’area a sud dell’Europa Antica, in quella che oggi è l’Africa settentrionale, è descritta nelle testimonianze daevite come una giungla rigogliosa, popolata da un’etnia chiamata "gli uomini alti" (in contrasto con gli "uomini lunghi" dell’Europa meridionale). Non si sa quasi nulla di quest’area, a parte che era vastissima. Una cronaca di uno studioso daevita sottolinea che nella sua cittadella giunse una carovana di mercanti "provenienti da Abaddon, in quelle fitte foreste nell’Ovest".
Si ritiene che quest’area sia stata devastata, forse dallo schianto di un corpo celeste, durante il regno del Re del Cielo Olmos I. In un volume preservato da Set ad Audapaupadopoli, uno studioso di corte racconta di una stella che cadde verso sud dal cielo e che, per i successivi nove mesi, soffiò un vento caldo e il regno fu coperto dalla cenere.
Persone e Gruppi d’Interesse
I Re del Cielo
Nel suo resoconto della storia, Set afferma di aver rubato la corona di ferro di suo padre Adamo, un manufatto dai poteri notevoli, e di averla in seguito tramandata a un certo Harrian l’Anziano, un capotribù che viveva nell’Europa Antica. In quell’occasione, soprannominò Harrian "Apollyon", ovvero "Re dell’Oscurità", con l’intenzione di dare agli umani uno strumento con cui difendersi e, per estensione, di riportare il genere umano a una parvenza dei suoi antichi fasti. Tuttavia, benché non rimangano cronache approfondite sulla casata di Apollyon, è ben chiaro in tutte le testimonianze che i Re del Cielo, il cui cognome era "von Apollyon", erano una società brutale e monarchica che sfruttava la propria potenza taumaturgica per soggiogare i Daeviti, gli "uomini lunghi" del Sud3 e altre popolazioni di Homo antediluvianus.
Il primo individuo a farsi chiamare "Re del Cielo" fu Idus I von Apollyon che, secondo la leggenda, fu nominato così per aver ammazzato un drago da solo. La traduzione del testo Scritture Raccolte da Dol di Satar, un’opera che a sua volta è una traduzione daevita della cronaca di uno scriba alla corte di Nilar II von Apollyon, recita quanto segue:
Il re, che si erge più in alto fra i sovrani, mi ha invitato alla sua corte per sedere al suo fianco e trascrivere le sue riflessioni, un incarico che mi ha onorato molto. Sono arrivato alla strada di Ulem, dopo essere partito da Bolen, e sono stato accolto da Wilam di Humerphy, il regio visir del signore. Mi ha portato a vedere il signore Nilar che, nonostante l’età, dimostrava una gran tempra e una mente acuta.
Il re mi faceva sedere al suo fianco e si rivolgeva a me di rado, ma raccontava a lungo le storie della sua gioventù, molte delle quali avevo già scritto alla corte di suo padre, il re Idus VII. Per molte ore, mi sono goduto la compagnia del signore degli ospiti, ma dopo un po’ ha taciuto ed è sembrato meditare, per poi chiedermi se sapevo perché la brava gente d’Europa e il suo vasto dominio lo chiamava "il Re del Cielo". Gli ho detto che era dovuto al suo regno esteso fino ai confini della Terra, il che l’ha reso molto contento, ma ha negato ciò che sostenevo.
Così mi ha parlato:
Quando ero un bambino, mio padre, il re prima di me che tuo padre e tuo nonno prima di lui servivano, mi portò sulla torre più alta di Apollyona e mi chiese di alzare le braccia più in alto che potevo. Così feci e non potevo arrivare tanto in alto, basso com’ero. Mi disse che la portata di un uomo finisce sulla punta delle sue dita, ma la portata di un sovrano dev’essere infinita.
Mi portò nella sua camera interna e mi mostrò i grandiosi dipinti di suo padre e di suo nonno. Pronunciò i loro nomi, uno dopo l’altro: Idus V, Conquistatore di Minosse, che secondo la leggenda rubò una piuma dall’ala di Remiel, il guardiano della tomba del sole. Sarrus I, che uccise il re folle e fece ribollire il sangue scuro. Jorei, la figlia del signore Axem, che diventò la prima Regina del Cielo e navigò fino alle foreste buie dove persino il piccolo popolo non si avventurava, senza mai tornare. Li conosceva tutti e mi disse che, un giorno, anch’io avrei dovuto conoscerli tutti.
Poi mi portò davanti al primo dipinto, il più vecchio. Era rovinato e consunto e mi ci volle del tempo per distinguere il volto dell’uomo. Con riverenza, mio padre disse che quello era Idus I. La sua portata era la più lunga di tutte, abbastanza da colpire persino il cuore di una bestia del cielo. Quando il vecchio Tiamat discese per reclamare la corona della nostra famiglia per sé, Idus non esitò. Salì su una folgore, affondò la spada nel ventre della bestia e la aprì in due. Fu così che lo chiamarono il Re del Cielo, come tutti noi dopo di lui.
Mio padre mi disse che, un giorno, avrei indossato la corona che indossava lui e la mia portata doveva essere come la sua: senza limiti. È questa la lezione che ho imparato da mio padre, la lezione che mio padre imparò da mio nonno. Nulla dev’essere fuori dalla tua portata. Se desideri qualcosa, te lo prendi.
Anche se alcuni tratti di questa storia sono stati sottoposti senz’altro a iperbole e millenni di traduzioni, è utile per illustrare un aspetto importantissimo della casata di Apollyon: consideravano ogni erede al trono un’estensione del primo Re del Cielo. Coloro che non erano all’altezza di quelle gesta leggendarie, che le eguagliassero con la conquista, la cultura o la sottomissione dei popoli vicini, erano una delusione agli occhi della loro società.
La casata di Malidraug
La casata di Malidraug era un governatorato daevita a est dell’Europa; al contrario della tradizione, era patriarcale. Fu fondato dal Re "Folle" Moros e governato in seguito dai suoi figli Mida, Midwell e Metrok. Sono in assoluto il regno daevita meglio compreso, poiché gran parte della loro storia è stata preservata all’interno di SCP-6765, al contrario degli enigmatici volumi incompiuti archiviati in altre città-stato daevite.
Ci si aspettava che i signori della casata di Malidraug governassero come uomini, anche se nascevano femmine. Uno di questi regnanti fu il Re Stregone Relivine, nato Relaea, sotto la cui tutela (e la tutela del suo Alto Magistrato) SCP-343 diventò visir reale, prima che il regno fosse distrutto dai Figli della Notte. Si dice che Relivine, assieme a tutti gli abitanti della città centrale di Malidraug, scomparve all’improvviso dopo il sopracitato attacco alla cittadella dell’Alto Magistrato. Anche se, all’inizio, SCP-343 credeva che fossero stati uccisi, gli indizi raccolti all’interno di SCP-6765 screditano questa ipotesi.
Il dominio Fae
Si sa poco della cultura delle fate, a parte ciò che fu trascritto dai commercianti che frequentavano il piccolo insediamento di Ferrin, sulla costa del dominio Fae. Tramite queste interazioni, si sapeva che le fate erano organizzate in una gerarchia interna: avevano una sorta di imperatore o reggente che fungeva da tramite divino per gli dei delle fate e al suo primogenito, principe o principessa che fosse, spettava il governo effettivo del territorio. A causa di un catastrofico collasso della nomenclatura che si è verificato dopo questi avvenimenti, i nomi di questi individui sono andati perduti del tutto.
Il Re della Notte
Anche se le fonti storiche sul dominio Fae sono scarse a livelli eccezionali, sono molte più informazioni di quante ne esistono sui Figli della Notte. Detti anche "Intrusi", come venivano chiamati spesso dagli umani e dalle fate, non avevano una storia scritta e nessuna tradizione orale; la loro matriarca divina primaria cercava le storie di altre civiltà per annientarle del tutto.
SCP-343 sostiene che i Figli della Notte erano incapaci di sviluppare una cultura stabile, ciononostante le informazioni raccolte a SCP-6765 fanno presagire il contrario. Ora si ritiene che i Figli della Notte, pur non avendo un’effettiva storia documentata da tramandare, siano in grado di interagire con una sorta di coscienza collettiva metafisica da cui si possono estrapolare certe informazioni. L’unico esemplare in cui lo si è osservato, SCP-6765-C, si è riferito a questa coscienza come "l’Ultimo Re della Notte". È imminente l’accesso a ulteriori informazioni su questo fenomeno.
Entità di Primaria Importanza
I Demoni Primordiali
I Demoni Primordiali sono quattro entità con proprietà anomale variabili che, secondo le ipotesi, un tempo erano guerrieri umani al servizio degli antichi Re del Cielo della casata di Apollyon, una famiglia reale antidiluviana che controllava gran parte delle attuali Europa, Africa settentrionale e Asia nord-occidentale. La trasformazione di questi individui nelle entità che sono ora è attribuita in gran parte all’influenza taumaturgica di un’entità poco compresa, descritta nei testi pervenuti come una "principessa delle fate" che, al momento, è contenuta dalla Coalizione Globale dell’Occulto all’interno della Piattaforma di Contenimento GUARDIA NORRENA, nel Mare del Nord.
Molte delle informazioni reperite dal Progetto PARAGON circa queste quattro entità derivano da una raccolta di antichi testi e manufatti che fanno parte della Collezione di Connington, una collezione di oggetti paranormali rinvenuti da Winston Connington nel tardo XVIII secolo.
Il demone La Hire - SCP-2254
La Hire (lehire) era uno dei quattro cavalieri leggendari al servizio del Re del Cielo Sarrus VIII von Apollyon; di solito è raffigurato come il più giovane del quartetto. Era definito focoso e impulsivo ed era associato alla primavera.
La Parabola delle Benedizioni del Signore racconta che La Hire (o "il cavaliere dagli occhi ardenti" nel testo) fu reclutato nell’esercito di Sarrus VIII dopo aver ucciso un gigante che tormentava un villaggio in cui abitava una delle figlie illegittime del re. Il testo recita:
L’arguzia del cavaliere dagli occhi ardenti era tanto rapida quanto l’affondo della sua spada e altrettanto micidiale.
Si ritiene che SCP-2254 fosse vittima di una maledizione scagliata dall’entità EROS; nello specifico, la maledizione della lussuria. Riguardo alla trasformazione del cavaliere in SCP-2254, un ministro locale della cittadella di La Hire narra quanto segue:
Il signore delle spade conquista molti amanti, ma il suo pozzo è avvelenato e dal suo interno trabocca la lussuria. Nessun uomo, donna e bestia che si avvicina alla sua fortezza è al sicuro dalla sua concupiscenza ed egli si prende ciò che desidera.
L’ultimo testo che fa menzione di La Hire è il Paranalio, in cui il demone La Hire viene marchiato con un simbolo a forma di cuore e scacciato da guerrieri del regno di Ulem.
Il demone Lancillotto - SCP-4840-B
Lancillotto (lancelt) era uno dei quattro cavalieri leggendari al servizio del Re del Cielo Sarrus VIII von Apollyon; di solito è raffigurato come il più imponente del quartetto. Era definito imperioso, prepotente e spietato ed era associato all’estate. Così il Racconto dei Sette Servi di Delm descrive Lancillotto:
E la stanza cresceva ancora, mentre i corni dell’emissario del Signore suonavano fuori dai nostri cancelli. Li spalancammo, quindi entrò il più grande comandante degli Shatekarist.4 Era più alto di qualunque uomo abbia mai visto e il suo sguardo era ardente come il sole.
I testi antichi narrano che ciascuno dei quattro cavalieri aveva talento con un’arma primaria diversa: La Hire con la spada, Ettore con la lancia, Ogier col bastone e Lancillotto con la mazza.
Legata alla sua schiena larga, vi era una lunga e terribile sbarra, dal metallo modellato con volti distorti e mani protese come in preghiera, sulla punta della quale erano poste otto spine di ferro, incrostate e pregne di sangue dalla battaglia lungo il percorso. Questa mazza era il Riterkas (viterakas), il martello della furia del Signore, e l’uomo che la brandiva si poteva a malapena definire un uomo: semmai, era come un antico titano. Si chiamava Lancillotto e, in sua presenza, nessuna creatura osava agitarsi, per paura che il suo terribile sguardo si posasse su di loro.
SCP-4840-B era afflitto dalla maledizione dell’ira. Secondo i documenti daeviti, l’ultima volta che fu visto dagli umani stava fuggendo verso nord-est e si stava lasciando una scia di distruzione alle spalle.
SCP-4840-A (Set) racconta che il demone Lancillotto venne alla città di Audapaupadopoli, abbandonata da millenni, e che l’avrebbe distrutta se non fossero intervenuti altri quattro esseri leggendari: il drago Bharata, l’eroe Beowulf, il signore del mare Arturo e lo stregone daevita Relivine. Il loro scontro si concluse con la morte di Bharata, che Set definisce "l’ultimo dei draghi antichi", la presunta morte di SCP-4840-B e la scomparsa delle altre due entità.5
SCP-4840-B rimane dove morì, in cima all’ormai rovinato Tempio del Tramonto di Audapaupadopoli.
Il demone Ettore - SCP-6666-A
Ettore (hekter) era uno dei quattro cavalieri leggendari al servizio del Re del Cielo Sarrus VIII von Apollyon; di solito è raffigurato come il più riverito del quartetto. Era definito fedele, irremovibile e determinato ed era associato all’autunno.
Gli antichi testi raccontano che Ettore era fedelissimo al suo sovrano, fino a rasentare l’ossessione. Una traduzione daevita recita:
Per quanto provassero tutte a compiacerlo, le mogli di Ettore non avevano l’attenzione del signore delle lance. Anche se gli stavano davanti, egli vedeva solo il suo re, il signore dominatore del cielo e della terra.
Ettore rimase fedele persino dopo essere stato espulso dalla casata di Apollyon dal figlio di Sarrus VIII, Sarrus IX, il quale lo incaricò di distruggere il cuore della maledizione Fae che affliggeva il regno di Apollyon. Alla fine, la sua missione lo condusse a SCP-6666, una dea delle fate morta venerata dai Figli della Notte. Si ipotizza che, siccome avevano riconosciuto il pericolo del Diluvio Universale, i Figli della Notte abbiano spostato la loro città sottoterra per proteggersi fino al ritiro delle acque.
Quando Ettore attraversò il mare che si innalzava e scoprì l’accaduto, chiese alla Temuta Titania di esaudire un suo desiderio. Si ritiene che sia questa l’origine della fitta nube di polline tossico che ricopre il fondo della caverna sotterranea di SCP-6666 e mantiene i Figli della Notte inerti.
Il demone Ettore è identificato come "il Demone del Supplizio", anche se non è ben compreso se la traduzione si riferisca all’angoscia fisica o psicologica.
Il demone Ogier - SCP-6765-D
Ogier (ejier) era uno dei quattro cavalieri leggendari al servizio del Re del Cielo Sarrus VIII von Apollyon; di solito è raffigurato come il più minuto del quartetto. Era definito misterioso, meditabondo e malinconico ed era associato all’inverno.
Sono in arrivo dati aggiuntivi. Per ulteriori informazioni, vedi SCP-6765.
Le Grandi Empietà
Le tre Grandi Empietà sono potenti entità di origine taumaturgica generatesi poco prima della fine del periodo antidiluviano della storia umana. Sono il frutto di una maledizione scagliata dall’entità EROS, una principessa Fae il cui cadavere mummificato è al momento contenuto dalla Coalizione Globale dell’Occulto. Queste entità portano i titoli di Empietà Inferiore, Superiore e Finale; insieme, sono denominate SCP-4812.
SCP-4812-E - L’Empio Costrittore
L’Empietà Inferiore
Un grosso costrutto umanoide composto per intero da metallo che dissipa il calore quasi alla perfezione. Gli studiosi reali chiamavano questa entità Vinuvinex, o vinuvineks; in alcune traduzioni, sta scritto che era una maledizione lanciata sulla casata di Apollyon nello specifico, mentre le Empietà Superiore e Finale erano maledizioni più generiche. Si racconta che il Vinuvinex trovò e uccise la giovane figlia di Sarrus IX, forse congelandola, per poi essere sconfitto dal re di Apollyona in persona.
Un dato interessante è che, nel racconto di un archivista reale della corte di Apollyona, sta scritto che il re uccise il Vinuvinex con una "lancia atea", nei Sei Capitoli del Regno di Re Sarrus IX von Apollyon:
Il re prese la Lancia Atea, si scagliò contro il Vinuvinex e, con la Pelle del Mammut come unica protezione dal gelo infinito, affondò quella lancia sacra nel Vinuvinex e lo gettò nelle viscere fiammeggianti della Terra.
La "Lancia Atea" o, in alcune traduzioni, la "Lancia del Non Credente", è un’arma dalla considerevole potenza anti-taumaturgica attribuita ad Adamo el Asem, il Primo Uomo. Tuttavia, Set (SCP-4840-A) ha confermato che nessun’arma del genere è mai stata brandita dagli umani, poiché l’originale fu distrutta col suo proprietario quando Adamo fu dilaniato dai Figli della Notte, nella caduta di Audapaupadopoli. Pertanto, è probabile che nella casata di Apollyon fosse tradizione chiamare certe armi "Lancia Atea", che fosse un omaggio all’originale o un tentativo di usurparne la notorietà.
SCP-4812-K - L’Empio Adamantino
L’Empietà Superiore
Una colossale entità insettoide con un’impenetrabile corazza riflettente di chitina; ha le vaghe sembianze di uno scorpione alato col volto di un uomo. Nelle traduzioni daevite, SCP-4812-K si chiama Lamenellant, o lamenelant, e si racconta che fu la prima delle Empietà scoperte, dopo che l’esercito di Sarrus VIII tornò dal dominio d’oltremare delle fate. Il primo a descrivere il Lamenellant fu proprio il cavaliere La Hire, ma il suo rapporto col cavaliere Lancillotto è forse la storia più avvincente.
In molti testi, il nome del Lamenellant è reso intercambiabile con la parola "lancelt", o Lancillotto, il che portava i ricercatori della Fondazione a ipotizzare che i testi si riferissero due volte alla stessa entità. Tuttavia, ora si ritiene che tale incongruenza sia dovuta all’attribuzione del Lamenellant alla "seduzione" di Lancillotto e la sua eventuale trasformazione, ma la verità sulla questione è ignota ed è probabile che non la si possa scoprire. Ciononostante, sembra che molte traduzioni sottintendano che, all’epoca, molti credevano che Lancillotto fosse partito per affrontare il Lamenellant e che, quando fallì nell’impresa, fosse stato corrotto dalla sua malvagità. Tuttavia, visto che con ogni probabilità il Lamenellant fu generato da una maledizione sul dominio degli umani in generale (forse su tutta l’Europa) e visto che la maggior parte delle testimonianze sul Lamenellant sono attribuite a studiosi daeviti da regioni daevite, è ragionevole presumere che il cavaliere Lancillotto abbia scacciato il Lamenellant dall’Europa e l’abbia spinto verso Daeva, per poi soccombere alla maledizione.
Al momento, SCP-4812-K è l’unica Empietà non contenuta. Secondo le ipotesi, le traiettorie di volo di SCP-4812-K indicano che la creatura sta cercando l’entità EROS, forse per via del rapporto di quest’ultima con SCP-4812-S.
SCP-4812-S - L’Empia Tenebra
L’Empietà Finale
SCP-4812-S è definito la più grande delle tre Empietà dallo storico antico Tornold da Yire; è una grossa entità amorfa in una caverna sotterranea vicino ad Alès, in Francia. Anche se SCP-4812-S è quasi del tutto inerte dall’inizio del suo contenimento, i dati storici indicano che potrebbe aver distrutto da solo Apollyona Alta, la capitale del regno di Sarrus IX, e ucciso lo stesso Re del Cielo. SCP-4812-S, o Yash (yasc), era chiamato "l’Ultimo Nemico dell’Uomo". Provoca la morte quasi istantanea di qualunque animale osservi un punto qualsiasi del suo corpo in modo diretto.
La natura di SCP-4812-S perplime i ricercatori della Fondazione sin dalla sua scoperta. Tuttavia, ulteriori traduzioni rinvenute al sito di SCP-6765 riportano che, per quanto il Vinuvinex e il Lamenellant siano di certo demoni Fae dalla potenza notevole, lo Yash è con ogni probabilità un antico dio delle fate, oppure una sua manifestazione. Nel suo diario, un marinaio tra l’equipaggio di una nave mercantile dall’Occidente6 cita una conversazione tra un capitano e una Fata. — Nota: il testo reperito è una traduzione ed è molto frammentato.
Jugo è morto tre notti fa, colpito alla testa durante una burrasca nella traversata…
chiesto al piccolo popolo se avrebbero permesso alla ciurma di seppellire…
negato il diritto di seppellire i morti…
il capitano della nave insisteva che celebrassimo il rito funebre per Jugo, per sua moglie rimasta a Hola…
il popolo gaio esigeva che lo mettessimo in mare, non che lo seppellissimo a terra…
nella fossa della tomba, nel punto più profondo, quando il corpo diventa un miasma della terra, è lì che lo Yash marcisce nella fanghiglia…
non osano invitarlo sulla loro costa…
recitato una preghiera per la nostra incolumità, poi hanno spinto Jugo in mare e hanno bruciato la salma.
Avvenimenti
Il Diluvio Universale
Il Diluvio Universale fu un cataclisma paranormale globale che, secondo le ipotesi, si verificò tra cinquemila e quattromila anni fa. La causa esatta dell’inondazione è ignota; le analisi dei livelli di Hume sotterranei ai siti nelle montagne sud-occidentali delle Ande boliviane indicano che ci fu un mutamento improvviso e considerevole della realtà locale che avvenne tra novecentomila e quattrocentomila anni fa, anche se non è noto se questo evento è correlato in modo diretto con l’inondazione catastrofica.
Gli indizi geologici indicano che, nell’arco di circa dieci anni, il livello globale del mare salì tra 1,3 e 2,8 km a causa di una pioggia paranormale incessante. Si ipotizza che questo avvenimento abbia avuto un impatto profondo e dannoso sulla maggior parte della vita sulla Terra: tutti gli esseri viventi che non erano adatti alla vita subacquea o che non si rifugiarono su terreni più sopraelevati furono uccisi dall’acqua in salita. Alcune foreste del mondo vecchio furono in grado di abituarsi al loro nuovo ambiente, anche se si ritiene che ciò possa essere dovuto all’influenza taumaturgica di entità che, all’epoca, erano più numerose sulla Terra. L’ecologia rimanente, sia la flora sia la fauna, sarebbe stata del tutto devastata da questo avvenimento.
Tutte le civiltà umane furono annientate dal cataclisma e, quando le acque alluvionali si ritirarono, le piccole comunità superstiti si erano ridotte a uno stile di vita da cacciatori-raccoglitori. Si crede che questo regresso drastico nelle condizioni della civiltà umana non fosse dovuto del tutto al Diluvio Universale: SCP-4840-A ha ammesso di aver iniziato a diffondere un potente agente antimemetico globale di sua creazione dopo la catastrofe, al fine di approfittarsi del cataclisma e della capacità neutralizzata degli umani di ricordare certi aspetti del loro passato. Anche se l’antimeme di Set raggiunse lo scopo auspicato di far dimenticare al genere umano la sua storia violenta e segnata dall’uso della taumaturgia, ebbe anche l’effetto collaterale indesiderato di far regredire la maggior parte degli umani a una condizione quasi subumana.
Nel periodo successivo al Diluvio Universale, si svilupparono popolazioni di umani quasi moderni in Africa e in Mesopotamia, mentre gli umani più influenzati dall’antimeme di Set che sopravvivevano in Europa (Homo neanderthalensis) diventarono una popolazione intelligente dal punto di vista tecnologico e culturale, ma alterati nel corredo genetico. Alla fine, si mescolarono col più evoluto Homo sapiens o si estinsero.