Rischio Cognitivo Ananas

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Atto I - Scena I


Il pub integrato della mensa del Sito-96. Otto sgabelli rossi fiancheggiano il bar, che ha un ripiano a tre piani contenente diverse bevande alcoliche, oltre a una serie di bottiglie non contrassegnate e contenitori in plastica con simboli numerici ed etichette di avvertenza.

La barista, Dana Parry, ha appena finito di pulire il bancone del bar. All'altra estremità del bar, seduta su uno sgabello, c'è la barista temporanea, Jazz Korbaciov, che sta usando il suo telefono, disattenta. Jazz è un ingegnere della Fondazione, ed è in servizio al pub.

Dana si avvicina alla porta (a destra del palcoscenico) e cambia il cartello appeso "Scusate, siamo chiusi" con uno che dice "Siamo aperti, entrate pure!". Mentre torna al bar, entra una donna in camice da laboratorio, che Dana riconosce chiaramente. La donna è la dottoressa Evelyn Ledd, ricercatrice nell'ala temporale del Sito. Si avvicina rapidamente al bar e si siede. Il suo viso è fisso in uno sguardo vuoto, e ha delle occhiaie profonde.

DANA
Cristo, Evelyn, non ti vedo dalla settimana scorsa, hai un aspetto orribile.

EVELYN

DANA
Evelyn?

EVELYN


Dana schiocca le dita di fronte a Evelyn, che reagisce a malapena.

DANA
Evelyn, stai bene?

EVELYN
Ciao Dana.

DANA
(sospirando)
Quanto tempo è durato questa volta?

EVELYN
Quattro anni.

DANA
Come scusa?

EVELYN
Mille, cinquecento e ventotto giorni.

DANA
Oh… oh mio dio. Oh mio dio.

EVELYN
(singhiozzando tra le sue mani)
Io non… Non ce la faccio più, Dana. Non ce la faccio più, devo… andarmene… Ho bisogno di andare da qualche parte, devo-

DANA
Non devi andartene, hai solo bisogno di qualcosa da bere.

EVELYN
Cosa, quella robaccia gialla?

DANA
Funziona. Ti aiuterà.

EVELYN
Non ha nemmeno il nome giusto.

DANA
Te ne faccio uno.


Dana afferra rapidamente una bottiglia di succo d'ananas e ne versa una piccola quantità in uno shaker, aggiungendo anche un po' di rum bianco e una goccia di liquido viscoso da un contenitore di plastica con una serie di etichette di avvertimento incollate a caso sulla sua superficie. Versa il drink dallo shaker - una schietta melma gialla che riempie il bicchiere di Evelyn fino all’orlo.

DANA
Evelyn, prendilo, per favore.


Evelyn, tremante, guarda il drink. Rimane seduta, immobile, per un lungo periodo di tempo, prima di prendere il bicchiere. Appena entra in contatto con esso, se lo porta in bocca e lo beve tutto in un solo sorso. Rimettendo il bicchiere sul bancone, Evelyn si alza lentamente, e si dirige verso una poltrona reclinabile in fondo al bar (a sinistra del palcoscenico), dove si siede, e non meno cinque secondi dopo, si addormenta.

JAZZ
Gesù cristo, quattro anni. Sarà meglio che la paghino per tutto quel tempo.

DANA
(pulendo l'interno del bicchiere di Evelyn con uno straccio)
È inimmaginabile, ciò che fa quella cosa a una persona. Spero solo che l'RCA sia sufficiente a riparare un po' di quei danni.


Mentre Dana prepara un'altra di quella bevanda gialla, quattro uomini in tuta arancione entrano in scena. Ognuno di loro si siede al tavolo più lontano dalla porta e cominciano a parlare tra di loro. Poco tempo dopo, uno di loro si avvicina al bar.

D-411
Salve Dana.

DANA
Buon pomeriggio, quattro undici.

D-411
Oh, andiamo, puoi chiamarmi con il mio vero nome. Almeno questa volta?

DANA
Lo sai che non posso.


Dana si gira e afferra due bottiglie di liquido blu non contrassegnate e le versa nello shaker. Dopo qualche scossa, versa un liquido inspiegabilmente rosso brillante in 4 bicchieri e li porge a D-411 su un vassoio.

D-411
Beh, allora sarà per la prossima volta, eh?

DANA
Sì, sì.


D-411 riporta il vassoio al suo tavolo e ogni uomo prende un bicchiere e inizia ad godersi il proprio drink.

JAZZ
Quello ha un debole per te.

DANA
Quindi?

JAZZ
Tu provi qualcosa per lui?

DANA
Inappropriato e irrilevante.

JAZZ
Ti vedo.

DANA
Disgustoso

JAZZ
Andiamo, ammettilo che hai una-

DANA
Non ho una cazzo di… Sono sposata!

JAZZ
Lo so, lo so, mi sto solo divertendo un pochino.

DANA
Beh, dacci un taglio, ok? Non ho bisogno di un qualche Livello 4 nel mio culo, perché pensano che io stia cercando di fare la furbetta con i detenuti che teniamo qui, cosa che, per essere chiari, non lo è.

JAZZ
D’accordo, d’accordo, ho capito. Scusami.

DANA
Completamente fuori luogo per…

JAZZ
Mi dispiace, ok? Sinceramente.


Breve pausa.

DANA
Io… Va bene, non dobbiamo farne un dramma, va bene.

JAZZ

DANA
(sospirando)
Com’è andato il lavoro?

JAZZ
Suppongo che tu non ti stia riferendo a questo, in questo momento?

DANA
No, non il lavoro al pub. Il tuo vero lavoro.

JAZZ
Non male. Romano ed io stiamo lavorando con alcune ali d'oltremare su alcune cose. Non posso dire molto di più, sai com'è.

DANA
Ali d'oltremare, eh? È una tecnologia sperimentale o qualcosa del genere?

JAZZ
Solo alcuni dettagli di contenimento a lunga distanza e un'altra cosa che è… una vera seccatura.

DANA
Lo so come ci si sente.

JAZZ
Eh, sì, anche se questa non è esattamente una cosa che posso fare a meno di rimandare… è un po' una cosa grossa. C'è questa enorme sacca di energia che-

DANA
Uhhhh, meglio fermarsi qui, eh? Non voglio che le informazioni sbagliate finiscano in blah blah blah blah eccetera.


Jazz ridacchia.

JAZZ
Giusto.


Dana finisce di pulire i bicchieri e inizia a smistare le bottiglie sullo scaffale. Jazz continua a usare il suo telefono. Uno del personale di Classe D lascia il bar, mentre gli altri tre rimangono al tavolo, parlando a bassa voce. Improvvisamente, un colpo di pistola risuona dal backstage.

JAZZ
Oh cazzo, Dana, mettici in lockdown.

DANA
Merda, merda, merda, merda…


Dana fruga sotto il bancone, alla ricerca di qualcosa. Dopo un secondo, si alza di nuovo in piedi, tenendo in mano una chiave. Corre verso l'ingresso del pub e apre un piccolo portello con la scritta "lockdown".

D-411
Oh, aspetta, sei sicura che sia una breccia? Era solo uno sparo.


Dana si ferma e riflette per un secondo prima di allontanarsi dal portellone.

DANA
Io… credo che tu abbia ragione. Fammi controllare.


Dana lancia la chiave a Jazz, che la afferra per un pelo.

DANA
Se qualcuno inizia a urlare, avvia il lockdown.


Jazz annuisce. Dana lascia il pub e scende dal palco.

DANA
(fuori scena)
Porca puttana!


Jazz corre verso il pannello del lockdown, ma Dana si precipita di nuovo dentro e la ferma.

DANA
Fermati, fermati! Non avviare il lockdown, non è una breccia.

JAZZ
Che cos’è?

DANA
Romano… Romano si è sparato.


Tutti sono senza parole. Dana si abbassa lentamente a terra, con la faccia piena di shock.

JAZZ
C… Cosa?

DANA
(Trattenendo le lacrime)
Sono passato dal suo ufficio e lui… aveva un buco… era sul pavimento… e la pistola…

D-411
Ehi, uh, dovremmo andare?

JAZZ
Nessuno si muova, nessuno faccia nulla.


Un gruppo di ricercatori e membri del personale passano davanti alla porta del pub. Si può udire un trambusto anche fuori dal palcoscenico.

DANA
Io… cazzo…


Dana si rimette in piedi e prende lo shaker che aveva usato per il liquido giallo. Prende il bicchiere più vicino e ne versa un piccolo strato.

JAZZ
Oh… sei sicura, Dana? Non sei mai stata davvero in grado di tollerare il RCA.

DANA
Me la caverò.


Dana beve il sottile strato di liquido. Trema per un attimo, prima di tirare un sospiro di sollievo.

DANA
Uh, mi ero dimenticata di come ti facesse setire questa roba.

JAZZ
Ma va meglio?

DANA
Ovviamente.


Un uomo basso in abito da lavoro corre nella stanza. L'uomo è Michael Handler, un contabile della Fondazione.

MICHAEL
Ehi gente, non c'è bisogno di allarmarsi. Non c'è nessuna violazione, potete andare avanti con i vostri affari.

DANA
Whoa, whoa, Michael.


Dana si avvicina a Michael.

DANA
(bisbigliando)
Che cazzo è successo a Romano?

MICHAEL
(bisbigliando)
Non ne siamo ancora sicuri. Da quello che era presente sullo schermo del suo portatile, sembra che sia fallito un progetto a cui stava lavorando, ma nessuno è ancora sicuro di cosa sia.

DANA
(bisbigliando)
Cristo, è terribile.

MICHAEL
(bisbigliando)
Certo. Sentite, vado a spargere la voce, ma non preoccupatevi, non c'è nulla di cui allarmarsi.

DANA
(bisbigliando)
Aspetta, se non ti dispiace, quale progetto?

MICHAEL
(bisbigliando)
Ah… Non so, qualcosa a che fare con la Corea del Nord. Ti farò sapere se scoprirò qualcos'altro.

DANA
Grazie Michael. Buona Fortuna.


Michael Handler esce dal pub. Dana torna al bar e comincia a pulire il suo bicchiere. Mentre il personale di Classe D rimanente lascia il pub, Jazz si dirige verso Dana.

JAZZ
Allora, di cosa si trattava?

DANA
Sembra che Romano abbia fallito un progetto.

JAZZ
Capisco… sai… sai quale progetto?

DANA
Handler ha detto che era qualcosa che aveva a che fare con la Corea del Nord, perchè?

JAZZ

DANA
(smette di pulire il bicchiere, sembra preoccupata)
Jazz, perchè?

JAZZ

DANA
Jazz?

JAZZ
Oh cazzo.


Jazz corre fuori dal pub e fuori dal palcoscenico. Dana impreca sottovoce e la segue poco dopo.

Fine Scena

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