Crediti
Autore: Ardi0177 does not match any existing user name
Deliciae Mundi Sic transit gloria mundi
DENOMINAZIONE D'UFFICIO: PIC-GLORIOSĂ-J
Immagine di PIC-GLORIOSĂ-J prima dell'incidente
Autore: Sconosciuto
Data: 1723
Luogo: Firenze, Italia
Dimensioni: 0,64 m × 0,50 m
Tecnica: Olio su tela
Luogo di esibizione: Ala Est, Palazzo Medici Riccardi Dispersa
Descrizione: Quest’opera, dall’eccellenza e beltà senza pari1 che mai umano alcuno abbia veduto, visto o vedrà nei secoli2, riporta l’augusta e vanagloriosa3 immagine ritratta di Sua altezza reale, il Serenissimo Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici, di fu Ferdinando, di cui fu Cosimo, di cui fu Ferdinando, di cui fu Francesco, di cui fu Cosimo4. Questa mer…avigliosa realizzazione è stata concepita dalla mano di un artista ignoto5, ed è stata interamente eseguita su tela con pitture ad olio.
Eccezionalità: Il dipinto di Sua Altezza reale, Serenissimo Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici6, oltre ad esser capace di proferir verbo in maniera autonoma, è pur in grado di far parlare di sé a chiunque si riferisca alla sua aurata maestade con toni i quali più si confacciano alla Sua illustre genìa come al suo schi…etto e squisitissimo aspetto7.
Conservazione: Mai si vide alcuna necessità di ritoccar o sistemar il già perfettissimo ritratto di Sua altezza reale8, Serenissimo Granduca Cosimo III de’ Medici.
Tuttavia, nel febbraio dell'Anno Domini 2017 l’opera, stremata dal contatto con un'orrendissima creazione9 di cui nessuno debba mai a parlare, si lanciò dal gancio che la teneva appesa al muro, rovinandone il pregiatissimo10 aspetto.
Giudizio critico11: Un'opera di incommensurabile bellezza, finissimo gusto e tecnica magistrale invero12.
Tutore A. L.
Provenienza:
Inizio 1723: Il ritratto è realizzato da ignoto pittore su commissione del Gran Principe di Toscana Gian Gastone come regalo di compleanno per il padre.
23 Maggio 1723: Il ritratto, per ordine del Granduca, viene esposto davanti al baldacchino del suo letto a Palazzo Pitti.
31 Ottobre 1723: Morte di Cosimo III de' Medici; per ordine del nuovo Granduca Gian Gastone, l'opera viene affidata alle cure della Medicea Accademia delle Arti Occulte.
03 Novembre 1723: Pochi giorni dopo il suo arrivo, dopo aver insultato e fatto piangere tutti gli Assistenti, ne viene deciso il trasferimento nei magazzini dell'Accademia, onde niuno possa più disonorarne il merto.
03 Marzo 2016: L'inserviente delle pulizie Toni13 ritrova casualmente l'opera, e la colloca vicino l'ufficio del Curatore.
04 Marzo 2016: In concomitanza con una visita da parte di alcuni rappresentanti della Fondazione SCP, il Tutore A.L. mostra loro le opere esposte in Accademia, tra cui il dipinto in questione. Per motivi ignoti, l'unico a non subire alcun effetto dell'opera è stato il Primo Sovrintendente della Branca Italiana, causando le ire del ritratto. Si è rischiata una colluttazione, fortunatamente evitata, nel momento in cui l'opera ha chiesto al Sovrintendente di "scendere dalla sua torre eburnea".
05 Marzo 2016: Dopo l'incidente diplomatico con la Fondazione, l'opera viene ricollocata immediatamente in un angolino, scelto con accurata dovizia, presso l'Ala Est14.
24 febbraio 2017: Dopo il contatto con l'obbrobrio, l'opera, non riuscendo a sopportarla neanche lei, si getta alfine a terra, rompendosi. Bellamente ignorata dagli Assistenti, da allora non se ne ha più alcuna traccia15.