|Originale: No Matter What
|Traduttore: JNColossus
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Quasi domani.
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I.
"sotto mille lame peccaminose
e cartacee le corone,
vedo un corvo morto in putrefazione
balla mentre annega nell'alluvione.
poiché vede una nera porta strisciante
e di ossa dipinte e infrante;
mentre vedo il sangue dei miei simili,
una massa dolorante.
sotto il putrido, rovente velo d'imperi e prosa,
vedo uno scarafaggio con corona in testa,
coperto del sangue di chi osa
che nella vesta si diletta.
e vedo uomini la cui porta è cemento
e sento un gran reame ancora in arrivo,
poiché sogna di vestigi come i miei
ora dimenticati in modo furtivo.
dimmi ora, figliolo. sono io da esser ignorato?
le ossa ora mi piangono poiché solo son rimasto,
il mio nome è verde abbastanza da essere perdonato?"
II.
"dentro al ventre d'oro e cenere giacente
in attesa del giorno in cui la notte fa irruzione.
con sconsolazione, il volto loro piangente,
poiché ora san che la notte è finzione.
ci si apre un pavimento di cuori e tessuto,
rompendo la coltre rossa come un eco,
e quando a loro toccherà prendere nota dell'assunto,
sapremo che non era mai stato equo.
poiché i troni di carta non erano che fragili,
e i troni di carta erano fatti per esser dipinti.
poiché era ora per i miei simili d'esser docili,
e per questa nostra culla, d'accoglierci affranti.
il mio nome è ancora un nome, o è lamento di un dio disperato?
il nome della terra- no, della città ciò che ho dimenticato?
il mio nome un colpo debole e sprecato?
III.
"eppure piango:
drae diceva che casa nostra era gelida.
anche le foglie appassite la facevano pavida
contro le ingannevoli ombre la cui menzogna si annida.
eppure in fondo al cuore, sento la loro mano sbiancata,
una sottile pelle a cui costretta si è inchinata,
un'eterna avarizia di nutrimento,
un vuoto a forma di preghiera per cui pur innocente è stata giudicata.
anche lei avrebbe detto che tali alberi eran bianchi e sbiaditi.
anche avrebbe detto che li non dovremmo esser fuggiti.
la tua porta ligne sogna, draema?
tutto ciò che so è che questi arcani non dovran esser chiariti.
e lamento:
il mio nome è di sangue e passione?
o, draema, il nome tuo meritava vita migliore?
ciò che il cuore marcio mio sa è che il nostro amore,
nelle fiamme, andava gettato senza esitazione.
poco importa.