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Crediti
Autore: Doc slash
Originale: La Casa de Nadie
Traduttore: Siddartha Alonne
Vedo che casa nuova è bella vuota, molto brutto non avere nessuno con cui parlare. Bah, non tutto il male vien per nuocere, almeno qui posso levarmi la maschera, usarla tutto il tempo è abbastanza scomodo. Indossarla pubblicamente è l'opzione migliore, so di essere Nessuno… ma tentare di essere Qualcuno mi tiene su l'animo, le altre Regine erano le uniche che mi facevano sentire bene senza avere 'sta cosa addosso, è passato molto dall'ultima volta che ho parlato con loro. Non pensavo che essere Nessuno mi avrebbe lasciato così sola.
La maschera ha anche i suoi vantaggi, mi fa sentire comoda quando sono con le persone, ma mi fa sentire davvero come un Nessuno. Come se davvero io non possa essere qualcuno, o almeno comportarmi come chiunque altro senza che a qualcuno freghi. Ora che sono sola non dovrebbe importarmi più di tanto, però il pensare di non essere davvero sola mi aiutava, l'appoggio mi ha tenuto in vita e ora che sono Nessuno, non c'è più nessun appoggio, davvero… non c'è niente.
Credo che distrarmi sia la cosa migliore da fare, potrei andare da Starbucks o farmi una birra, entrambe andranno bene. Ora devo vedere dove trovare un buon bar.
Dopo esplorerò casa, è abbastanza grande e mi ci vorrà un po', sospetto ci sia un bel po' da vedere.
Note:
- Porte di casa sempre chiuse, aprirle solo per far entrare un po' di luce, che qui non ci sono finestre. Il problema è che la casa è debole e quando c'è vento le fondamenta della casa sono sempre sul punto di rompersi, chiudere la porta è il modo migliore per evitare il vento
- Controllare la cantina. Lì c'è qualcosa che mi sa di familiare, devo solo vedere cosa di preciso
- Fare uno di quei rimedi casalinghi per dormire. Da quando sono qui che non riesco a chiudere occhio
Sono andata in cantina e ho trovato un essere vivente, è piuttosto strano, non mi lascia mai vedere la sua faccia, e si copre sempre con un mantello nero. Non so davvero cosa sia o cosa possa fare, ma mi piace molto visitarlo, continuerò a farlo.
Sono stata un po' con "L'Entità della Cantina", anche se non riesco comunque a dormire ho qualcosa da fare per ammazzare il tempo. Stare con quella cosa mi dà un sacco di energia, forse non avrò neanche più bisogno di dormire.
C'era un po' di sole e ho pensato di aprire la porta… è stata una pessima idea, pare che la luce del sole faccia male alla creatura, non tanto ma abbastanza perché sia infastidita quando sono con lei. Meglio non aprirla più. Sono con me stessa e la creatura, non ho bisogno di nient'altro… nulla da lì fuori mi aiuterà, solo io posso provvedere a me stessa.
Ho chiuso lo scantinato, eh… stare troppo con quella roba mi consumerà, mi fanno tanto male sia il corpo che la testa. Il problema è che voglio tornare. Quel che voglio dire è: il mio corpo ha bisogno di tornare lì, sto tentando di evitarlo a qualunque costo, ma… non so se sono abbastanza capace per farcela. Se dovesse tornare dubito che uscirei da lì, quindi cercherò di essere forte e di evitarlo. Quando ero lì non ero più io, e non succederà più, se mi sento sopraffatta ho ancora la mia uscita di emergenza.
Tenterò di dormire, è la cosa migliore da fare. Forse un periodo di riposo mi schiarirà la mente e mi darà una pausa da tutto quello che sta succedendo.
Dormire non era la cosa migliore da fare. Per niente.
Ho avuto un incubo e dormito solo 4 ore. Ora devo fare attenzione di notte, non voglio tornare a dormire, non voglio tornare a rivederlo. Non dormirò finché tutto non si sarà calmato.
Nel sogno tutte le ragazze erano lì, ognuna di loro mi accompagnava, abbiamo parlato un po'. Poi il pavimento si è aperto e siamo cadute tutte con esso, Nessuno è venuto da me e mi ha lasciato gentilmente il suo mantello… gli ho chiesto la sua maschera, ha fatto una piccola risatina e me l'ha data. In un punto alto e con la maschera ho visto la creatura della cantina mangiarle tutte; le mie sorelle, le mie amiche, la mia unica famiglia. Non potevo neanche muovermi, potevo solo stare ferma a guardare.
Ucciderò quella cosa, costi quel che costi. Me ne devo sbarazzare se voglio riuscire a dormire.
Ce l'ho fatta, è morto… e io consumata. Non so perché ci è voluto così tanto per ammazzarlo, sento come se non ne fosse valuta la pena, come se avesse già vinto. Anche quando l'ho assassinato mi sono sentita impotente.
Sono sola, le Regine non sono con me, il mostro nemmeno… anche se mi sono sbarazzata di lui, so che era l'ultima cosa che mi era rimasta, non c'è più niente che mi possa aiutare, ora più che mai sono sola. Forse dal momento in cui sono diventata Nessuno ho segnato il mio destino. Questo non ha più importanza, ciò che conta è questo momento, ho una via di fuga, è ora o mai più, e non ho intenzione di sprecarla.
Fa male perché so che non è quello che vogliono da me, ma non posso più fare quello che gli farebbe piacere. Ogni minuto che sono qui sto solo soffrendo. Non vorrebbero neanche questo, vero? Neanche io.
Spero un giorno di rivedere un sorriso, anche se non può essere in questo posto.