Iris Dark

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Iris era comoda, al caldo e piena di un vago senso di soddisfazione. Sorseggiò la sua cioccolata calda e fissò lo schermo debolmente illuminato. La pioggia scrosciava all'esterno, mentre il sole faceva appena capolino fra le nubi deprimenti. Era stato costoso - estremamente costoso - comprare un appartamento a Londra nella City, ma quando si lavorava con i sistemi algoritmici di trading, una fluttuazione di un millisecondo nel mercato poteva fare la differenza fra guadagnare centinaia di dollari e guadagnarne migliaia; il minuscolo tempo di latenza era una componente critica del sistema. Gli scambi a Londra, nel caso specifico, utilizzavano la piattaforma Millennium Exchange, e le transazioni di mercato potevano decidersi nel giro di millisecondi; grazie alla sua prossimità fisica ai server, il suo software poteva comprare e vendere azioni quasi istantaneamente.

Se tutto avesse funzionato (e Iris non riusciva a pensare ad un motivo per cui non dovesse), il sistema avrebbe individuato i trend progressivi in un arco di tempo incredibilmente ridotto, e se ne sarebbe avvantaggiato comprando titoli en masse per poi rivenderli quasi immediatamente. Il sistema creato da Iris aveva un vantaggio su quelli attualmente in uso, in quanto suddivideva il mercato in sottosezioni correlate - ad esempio, si accorgeva se un piccolo incremento nel valore delle azioni di un'azienda di elettronica tendeva a diminuire leggermente gli altri nello stesso campo. Mappando queste correlazioni anziché i progressi dei singoli pacchetti azionari, il sistema era sostanzialmente più robusto di quelli che lo avevano preceduto; non modellava il valore di un pacchetto in un singolo istante, e nemmeno i suoi derivati, ma era più interessato ai trend interni del mercato a breve termine, e a come sfruttarli per ottenere profitti.

Iris non era una persona socievole, ma a coloro che avevano investito nel progetto era piaciuta la sua trasparenza un po' naif. La sua proposta era composta da tre paper accademici sulle indagini di mercato, non ancora pubblicati ma già peer-reviewed, 50 pagine di dati prodotti dal sistema e grafici di una rilevazione su piccola scala, più una pagina alla fine con scritto soltanto "Grazie per il vostro tempo."

Nessuno degli investitori aveva davvero compreso le meccaniche e i calcoli alla base del metodo, ma avevano apprezzato parecchio i grafici luccicanti che mostravano i profitti che salivano.

Iris premette i tasti control ed F7, e il software iniziò a compilare il codice C in un formato programmabile FPGA. Si alzò dalla sedia e raggiunse una scatola di cartone nell'angolo della stanza, estrasse un taglierino dalla tasca, lacerò l'adesivo e tolse l'imballaggio. All'interno, lo scatolone era pieno di schede di sviluppo Altera Stratix V; non impacchettate separatamente, ma ammucchiate l'una contro l'altra. Uno dei suoi occhi ebbe un fremito involontario di fronte alla negligenza dell'imballatore, ma scelse di ignorarla. Le schede Stratix costavano migliaia di sterline al pezzo; a prezzo di mercato, quel singolo box sarebbe costato dieci volte i soldi che aveva speso per l'appartamento, ma aveva trovato un piccolo rivenditore su Amazon che le vendeva per meno di cento sterline a pezzo, se comprate in grande quantità. Per gli elaboratori in parallelo su cui il suo sistema girava, una grande quantità era ciò che Iris voleva, ed era stata felice di cogliere l'occasione.

Il computer diede il segnale di fine compilazione; Iris prese una scheda a caso dalla scatola, la portò al computer e la collegò alla porta USB. Le luci sulla scheda si accesero, brillando di verde e di rosso; la scheda era chiaramente attiva, ma il computer non riconosceva la connessione. Cercò in rete dei driver adeguati, scaricandoli ed installandoli dal sito della compagnia; un piccolo bip, e la scheda divenne visibile al sistema; Iris scorse le varie opzioni di setup, configurando il software per la riprogrammazione. Cliccò il box di conferma finale, e fu accolta da un:

Connessione alla scheda non valida. (Codice: 59277402)

"Merda."

Iris fece un'altra ricerca, questa volta cercando il codice errore; come immaginava, il supporto era completamente inutile. Poteva essere un problema del cavo; Iris ne provò uno differente, ed eseguì daccapo la lunga e tediosa procedura per stabilire la connessione, finché di nuovo…

Connessione alla scheda non valida. (Codice: 59277402)

"Merda!"

Frustrata, Iris tornò allo scatolone e tirò fuori altre tre schede, portandole vicino al computer. Le provò tutte, senza successo, e reinstallò i driver più volte: l'unica ragionevole conclusione era che le avessero rifilato una scatola di merce fallata. Iris si alzò dalla sedia, frugando lo scatolone per qualche indirizzo di ritorno o un numero di telefono del supporto tecnico. Sentì un pezzo di carta ruvida fra le mani e lo tirò fuori. Era chiaro e semplice, un foglietto blu stampato con dell'inchiostro nero pieno di sbavature.

Preghi per dell'hardware di qualità?
STAI PREGANDO IL DIO SBAGLIATO.
Baracca Tecnoanomala di FallenZealot
27b Loughton Lane, Islington, London
020 8287 8118

Baracca era la parola giusta.


Il numero di telefono portava ad una segreteria, che con un brusco accento londinese recitava gli orari di apertura e chiedeva di richiamare più tardi; il che era sospetto, considerato che erano nel bel mezzo del suddetto orario, e che il negozio sarebbe dovuto quindi essere aperto. Iris aveva aperto l'ombrello e si era avventurata nella pioggia, con tre delle schede infilate nelle tasche per mostrare lo loro inutilità al venditore. Si trovava a poca distanza dal suo nuovo appartamento; doveva cambiare un solo bus, e si trovava a pochi isolati dalla fermata. "Baracca Tecnoanomala di FallenZealot", a quanto pareva, aveva un doppio significato: vendeva baracche, e l'edificio stesso era una baracca. La porta di legno era stata dipinta a tinte brillanti, ma non sembrava chiusa; la pioggia che scorreva sull'edificio si raccoglieva in pozze gialle ed arancioni.

Iris afferrò la maniglia ed aprì la porta.

La prima cosa che la colpì fu lo strano odore del posto. Non riusciva a definirlo: una strana combinazione di lavanda, nocciole tostate, caffé e formaggio. Iris dovette prendersi un momento per distinguerli.

La seconda cosa singolare erano le decorazioni: l'esterno faceva pensare che l'interno fosse in rovina, invece era pieno di luci al neon verdi e blu, con il tetto e il pavimento ricoperti di acciaio satinato. I muri erano tappezzati di mensole piene di gadget elettronici di ogni tipo, con un cesto di articoli in saldo pieno di Raspberry Pi e schede Arduino di piccole dimensioni. Era il tipo di negozio dove Iris avrebbe adorato fare acquisti, se solo l'hardware avesse funzionato.

L'ultima cosa che notò fu il personaggio obeso seduto dietro il bancone, presumibilmente lo stesso FallenZealot. Aveva i capelli neri e una grossa barba, uniti da dei nastri di LED gialli e rossi che facevano sembrare il suo volto illuminato da un fuoco. La pipa accesa che aveva in mano aumentava l'effetto, ma la nascose sotto il bancone mentre Iris entrava. La sua entrata improvvisa sembrò causargli un accesso di tosse; aveva anche una mano robotica. Tutto piuttosto interessante.

Dopo aver soppesato tutte queste cose, Iris si avvicinò al bancone e diede inizio alla conversazione.

"Ho comprato un mucchio di schede FPGA dal tuo negozio. Non funzionano. "

FallenZealot guardò la ragazza, dopo essersi ripreso dalla tosse.

"Mucchio di che?"

Iris fece una smorfia a quell'accento.

"FPGA."

"Ah?"

"Gate Array Programmabili di Campo."

"Non vendiamo Gatorade, chicca."

"Gate. Array. Queste qui."

Iris sottolineò ogni punto appoggiando una delle schede fallate sul bancone.

"Le ho comprate dal tuo negozio. Un centinaio di schede Stratix V, non funzionano. Puoi darmene di funzionanti, o ridarmi i miei soldi."

"Ehi ehi, va bene, non agitarti, neh? Fammi dare un'occhiata, ok?"

Iris incrociò le braccia, osservando l'uomo che prendeva in mano una delle schede. La ispezionò accuratamente, fissandole con intensa concentrazione.

"Nessun danno fisico, dico bene?"

"Non funzionano."

"Le schede in sé sembrano a posto, prova con un nuovo cavo, ne ho alcuni qui in saldo, che di—"

"Non era la connessione. Non funzionano."

"Guarda, non ho abbastanza denaro qua per un rimborso, e non ne ho altre di 'sto tipo in magazzino. Onesto, non pensavo che qualcuno venisse qua e chiedesse un rimborso."

"Eppure sono qui."

"Eppure sei qua, già. Sai cosa, ho un po' di schede qui dentro, che dovrebbero fare al caso tuo. A che ti servono?"

"Elaborazione parallela, e parecchia."

"Ah, figo, ho qualcosa qui che sarà un buon rimpiazzo: ti basterà un Durello."

Passarono esattamente 4.87 secondi.

"Ci stai provando con me?"

"No, chicca, adesso te lo faccio vedere."

"Ascolta, davvero non voglio vedere il tuo-"

FallenZealot afferrò qualcosa da sotto il tavolo, piazzandolo sul tavolo con un rumore sordo.

"Questo è un Durello."

Il suddetto Durello non era, dopotutto, completamente una metafora, ma un vero e proprio cubo rigido d'osso. C'erano varie porte e prese sui lati; una griglia colorata sotto la superficie pulsava lentamente. Iris prese in mano il Durello, osservandolo da ogni angolo. Era più leggero di quanto si aspettasse, ma sembrava avere un certo peso, una tendenza quasi giroscopica a rimanere in posizione. Mentre ancora lo stava esaminando, commentò:

"Oh. Uh, okay. Questo equipaggiamento… non sembra esattamente standard."

"Oh, adesso non cominciare. Non sono un eretico. L'osso è programmabile, capisci? Sai come si dice: accenditi, sintonizzati, abbandonati, fatti una canna, fatti una sega, no? Ma non puoi fare le ultime due senza un po' di ciccia."

"Tu… stai davvero violentando le parole di Tim Leary."

"Macché, macché, è nella bibbia."

"Non importa. Il… Durello. Quali sono le specifiche? Velocità di clock, memoria, tutto."

"Non so, un paio di teraherz o giù di lì, forse qualche centinaio di giga di RAM."

Iris alzò gli occhi dal cubo con un'occhiata scettica.

"Stai scherzando."

"No, no, vedi, visto che non è metallo, non ci sono problemi di induzione, giusto? Puoi alzare la velocità di clock quanto vuoi. E ha cellule cardiache all'interno, no, per aumentare lo spazio su disco. Memoria muscolare."

Iris lo guardò senza espressione. FallenZealot si grattò il mento, spostando la barba piena di LED.

"Convinta, chicca?"

"Nulla di ciò che hai detto ha il minimo senso."


Ma alla fine venne fuori che aveva senso eccome: Iris Dark si era imbattuta in uno degli hardware più performanti sulla faccia del pianeta. Si sentiva quasi in colpa a servirsene in un'impresa che aveva come unico scopo il profitto. Quasi.

Aveva comprato tutti i cubi miracolosi che FallenZealot aveva in negozio, e cioé quattro, e lavorato per giorni a ristrutturare il suo codice per la nuova piattaforma: grazie all'enorme aumento della velocità di clock, ciascuno dei cubi poteva gestire processi che normalmente avrebbero richiesto migliaia di schede Stratix in parallelo. Erano perfetti: anche il consumo di energia era comparabile a quello di un tostapane.

Così, aveva trascorso la settimana successiva lavorando alle modifiche nel suo appartamento. Il programma era stato creato per le reti distribuite, e le modifiche da fare erano corpose; il lavoro la assorbì completamente e, con il frigo pieno, non ebbe ragione di lasciare la stanza.

Per cui, arrivati al 25 Giugno, non aveva ancora letto nessuna delle lettere seguenti.


alla destinataria di Iris Dark, la;
lei è stata dichiarata ai Sensi del diritto presentemente alla conseguenza di senza indugio di molti sono qui per. Via senza indugio, dunque in un palese e diretto dell'argomento in oggetto. Una qualche Eredità razionale della compagnia
MARSHALL, CARTER E DARKE LTD.
è sono desiderio di molti. Assunzione dal. prelevamento il giorno
GIUGNO 26
dal posto dei Residenti.
imminente Per incomprensibili, quindunque, messaggio separato dall'Incipiente.
da PERCIVAL DARKE di stato no
Corpuscolo privodigrazia;
Il Collettivo A-78xD Eidolonici Uniti
(profondità per incomprensibile)

alla destinataria di Iris Dark, la;
prego sono Moltevolte di riferire alla primA lettera.
non legata alla. prelevamento il giorno
GIUGNO 26
Assunzione involontaria sì dal posto dei Residenti.
prego LEGGA e grazie
Corpuscolo privodigrazia;
Il Collettivo A-78xD Eidolonici Uniti
(profondità per incomprensibile)

alla destinataria di Iris Dark, la;
è TERZA lettera prego sono Moltevolte quadratura transparallela
neutrale Allegoria. prelevamento il giorno
GIUGNO 26
compreso Assunzione sì dal posto dei residenti.
IMPORTanza è vincolante
IMPORTanza è vincolante
IMPORTanza è vincolante
Corpuscolo privodigrazia;
Il Collettivo A-78xD Eidolonici Uniti
(profondità per incomprensibile)

alla destinataria di Iris Dark, la;
sarà Imminenza di prelevare causa di negligenza
vigente giugno.
Corpuscolo privodigrazia;
Il Collettivo A-78xD Eidolonici Uniti
(profondità per incomprensibile)


Iris udì bussare alla porta.

Sbattè due volte le palpebre, poi si passò una mano sugli occhi stanchi; era sicura di non aspettare visite, ma dopotutto era rimasta tappata nella sua stanza per giorni. Probabilmente era solo un vicino o qualcosa del genere. Scelse di ignorare i colpi.

Ma i colpi non cessarono.

Iris iniziò a sentirsi a disagio dopo il primo minuto, confusa dopo il quinto, e comprensibilmente inquieta dopo che il rumore proseguì per un'intera ora. Sospirando, iniziò la compilazione e raggiunse la porta, guardò attraverso il piccolo spioncino di vetro e vide la creatura umanoide senza volto sull'altro lato, che non aveva smesso un secondo di battere sulla porta con un ritmo inquietantemente uniforme. Iris percepì il suo cuore aumentare i battiti: la giacca con cravatta, il volto senza lineamenti… ne aveva sentito parlare. Indietreggiò, cercando di tenere il respiro sotto controllo.

ERA IL FOTTUTISSIMO SLENDERMAN.

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