Inoculazione
voto: +9+x

L'uomo giaceva su un letto d'ospedale.
Tubi partivano e arrivavano a macchinari posti ai lati del letto, coprendo quasi la vista ai lati della stanza. L'uomo aveva superato i novant'anni, ma ormai aveva smesso di tenere conto del tempo. Ogni giorno era uguale al primo, immobilizzato dalla vecchiaia e dalla malattia in quel letto, ma reso in salute dai farmaci quel tanto che bastava perché la carne della sua schiena non marcisse in piaghe e il suo cuore continuasse a battere. Nella prigione del suo corpo macilento, la sua mente era ancora vigile, nonostante il torpore della sua esistenza.

Ogni giorno era uguale al primo, con l'eccezione della domenica, in cui quell'uomo veniva a trovarlo. Era quello il suo scopo, rimanere in vita per la sua visita settimanale. Nella monotonia di quei sei giorni, il vecchio non aveva altra via di fuga che non fossero i ricordi, pur sapendo che pagava ogni viaggio nella sua mente barattando la noia con il dolore e la paura. Ma anche stavolta, cullato dal rumore di ogni macchinario che misurava battiti e respiri e che pulsava fluidi in lui, si abbandonò ad essi e ancora una volta, ricordò come iniziò tutto quanto.

Salvo diversa indicazione, il contenuto di questa pagina è sotto licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 License