Proposta di I.H.Pickman

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Elemento #: SCP-001

Classe dell’Oggetto: Archon

Questo è tutto quello che il Dr. Johnathan West era riuscito a scrivere prima di perdersi nella formulazione del documento vero e proprio. Non era cosa da poco, essere l’autore di un file per SCP-001. Altri l’avevano fatto prima di lui, per altre anomalie considerate abbastanza importanti. È a quello che si riduceva la bozza per uno 001— importanza.

“Aspetta, cazzo.” Imprecò. “Archon non è standard. Dovrei probabilmente metterci qualcosa.”

Classe dell’Oggetto Archon1

“Così va meglio.” Abbassò lo sguardo al suo orologio e sospirò. Blocco dello scrittore. Che cosa strana da avere per uno scienziato.

Non era come se 001 fosse un segreto tra lo staff del Sito-87. Era un grande evento e molti altri stavano fungendo da coautori insieme a lui, lasciando feedback e correggendo le sezioni. Era un lavoro di gruppo, come molto di ciò che accadeva al Sito-87. Ma il risultato sarebbe stato decisivo; ne andava della credibilità del sito.

“Dannazione.” Fissò il suo orologio mentre la lancetta ticchettava verso le 5:00. Beh, aveva ancora un mese per finire la sua proposta — inoltre, stanotte c’era la partita settimanale a poker.

Salvò il suo lavoro, spense il monitor e si diresse verso l’area comune del Sottolivello 3.


Che razza di classe è Archon, in ogni caso? Vedo. Katherine Sinclair, taumatologa, aggiunse al piatto. “Non dovrebbe essere semplicemente Thaumiel?”

“No, vedi, Il Vettore di Transito Multi-Universale è Thaumiel. Rilancio.” Tristan Bailey, Diplomatico Multi-Universale, stava giocando con una mano terribile, ma nessuno lo sapeva. Era convinto di avere una buona faccia da poker, specialmente quando la discussione verteva sulle procedure di contenimento. “È contenuto, ma può essere usato per salvare il mondo, se necessario. Un classe Archon letteralmente incasinerà il mondo se lo contieni.”

Cassandra Pike, Parazoologa, alzò un sopracciglio. Sapeva che Tristan stava bluffando; tutti i Baileys avevano lo stesso tell. Strofinavano l’indice sopra l’unghia del pollice. Pike ghignò e spinse tutta la sua pila di fiches al centro “All-in”.

Bailey sospirò. “Passo. Dannazione, Pike.”

Cassandra fece spallucce, e guardò mentre gli altri al tavolo passavano, dando poi le sue carte al mazziere. Cassandra Pike non era, fino a molto recentemente, emotivamente stabile. Ma era una giocatrice di poker dannatamente brava— il mucchio di fiches che aveva puntato avrebbe mandato gli altri in bancarotta.

“Devo ammetterlo, sono geloso.” Jason Hendricks era stato il superiore della Pike ed era di recente tornato dall’Oregon. “Vengo trasferito e, meno di due anni dopo, scoprite il nuovo 001.” Mischiò il masso e si guardò alle spalle, aspettandosi che West entrasse da un momento all’altro.

“È noioso qui senza di te, Jay,” ammise Bailey, aggiungendo, “Non ci sono neanche lontanamente abbastanza allucinazioni piene di insetti in tua assenza.”

“Esilarante come sempre, Bailey.” Hendricks scosse la testa. “E com’è la tua posizione sotto la Dottoressa Hennessy? Missionario o smorzacandela al contrario?”

Dall’altro lato della stanza, Montgomery Reynolds tossì, la root beer che stava bevendo venne sputacchiata ovunque. Sinclair lo guardò alzando un sopracciglio. “Che c’è?” Chiese Reynolds. “Era una bella battuta.”

“Se hai tredici anni!” Sinclair rilasciò un singolo “hah”. “Non avrei mai pensato che avessi un senso dell’umorismo così immaturo, Monty.” Guardò le sue carte, cercando di non inarcare le sopracciglia al paio di re che le era stato servito. “Sei sicuro di non voler partecipare?”

“Sono uno stregone, non un giocatore d’azzardo. Avrei un vantaggio sleale su tutti voi— un comando di chiaroveggenza e posso vedere tutte le vostre mani.” Reynold stava dicendo cavolate— era un terribile giocatore d’azzardo. Mentre beveva un altro sorso, il suo telefono squillò. Lo guardò, inclinò la testa e si avvicinò al tavolo. “Katherine, credo sia per te? West l’ha mandato a me per sbaglio.”

“Prima bozza delle procedure di contenimento, quindi.” Sinclair si aggiustò gli occhiali, prese il suo telefono e passò il suo pollice attraverso lo schermo.

Procedure Speciali di Contenimento: SCP-001 è radicato nella struttura narrativa di Sloth’s Pit, Wisconsin (Nexus-18) e del Sito-87, permettendone una più facile osservazione in quest’area. Se necessario, certe sezioni di SCP-001 possono essere contenute narrativamente in modo da isolare errori di continuità maggiori e meccanismi narrativi maligni.

“È incredibilmente vago.” Sinclair scosse la testa. “Rimandaglielo e digli di chiarificare cosa vuol dire ‘contenute narrativamente’. E ‘meccanismi narrativi maligni’?”

“Forniscimi il feedback di direttamente in faccia, che ne dici?” Johnathan West entrò nella sala mettendo via il cellulare. “A dire il vero, ho scritto le procedure mentre venivo qui.”

“Abbastanza da capogiro quel che state contenendo,” disse Hendricks mentre serviva West. “Il concetto della casualità narrativa? Roba pesantuccia.”

“Stiamo valutando alcuni nomi diversi,” ammise Pike. “Probabilmente verrà chiamato Proposta di I.H.Pickman. Come Isaiah Pickman.”

“L’archivista morto l’Halloween scorso?” Hendricks aggrottò le sopracciglia. “Cosa c'entra lui?”

“La sua catalogazione degli archivi era ossessiva,” spiegò Sinclair. “Grazie a lui, siamo riusciti a individuare dei modelli di insorgenza che nessun altro aveva notato. E ciò ha portato me, Bailey, West e Pike a teorizzare su un’anomalia centralizzata…”

“Che ha portato a SCP-001. Mi par giusto.” Hendricks mise il suo contributo nel piatto. “Avete sentito che Phil Verhoten verrà qui a parlare?”

“Stai scherzando,” lo fissò Bailey. “Philip Verhoten? Il tizio che ha letteralmente scritto il libro sui Nexus?”

“Libri, plurale.” Sinclair iniziò ad elencare i titoli. “C’è Incroci, La Morte della Magia: Sulla Dissoluzione dei Nexus, Il Micro-Nexus… ne ha anche un quarto in lavorazione. Il titolo non è ancora stato annunciato.”

Cassandra Pike non sembrava impressionata. “Okay, ma, chi è questo tizio? Vedo.”

West scosse la testa. “Devi darti una ripassata a storia. Philip Verhoten è l'uomo che ha scoperto Sloth’s Pit.”


Procedure Speciali di Contenimento: SCP-001 è radicato nella struttura narrativa di Sloth’s Pit, Wisconsin (Nexus-18) e del Sito-87, permettendone una più facile osservazione quest’area. Se necessario, certe sezioni di SCP-001 possono essere contenute narrativamente contenute usando techniche di sfruttamento della narrativa in modo da isolare errori di continuità maggiori e meccanismi narrativi maligni.

“Suona ancora sbagliato,” ammise Johnathan guardando il fratello, dopo un sospiro. “Non so, Harry. Che ne pensi?”

“Penso che tu abbia sbagliato a scrivere ‘tecniche’.” Harold West diede un’occhiata alla proposta. “Prova a scrivere le procedure di contenimento dopo la descrizione. In passato, ha funzionato a meraviglia per me.”

“Ma non funzionerà nel file. Ugh.” Guardò il documento sul suo portatile e sospirò. “‘Tecniche di sfruttamento narrativo’ è una frase così senza senso.”

“Beh, se lo chiamassimo ‘tentare la sorte’ o ‘hanging a lampshade2’ non sarebbe molto clinico.” Harold sorseggiò il suo caffè. “Magari potresti chiedere a Verhoten quando arriva in città? Dio solo sa quanto tu abbia venerato la terra su cui ha camminato mentre ottenevi le tue credenziali della Fondazione.”

“Ha scoperto Sloth’s Pit, ma non ci ha messo piede sin dagli anni ‘90.” Johnathan emise un lamento e iniziò a digitare sulla tastiera, scrivendo le prime righe della descrizione.

Descrizione: SCP-001 è una costante universale anomala che è stata definita da Sinclair, West, Pike, Bailey et al. come Legge della Casualità Narrativa. SCP-001 fornisce prove concrete che l’universo di base sia un costrutto fittizio esistente all’interno di una o più narrative separate.

“Troppo presto per quello, non credi?” Johnathan aggrottò la fronte. “Sento che dovrebbe avere, non so, più impatto.”

“Impatto?” grugnì Harold. “Non stiamo scrivendo un romanzo.”

“No, ma potremmo benissimo trovarci all’interno di uno.” Johnathan mescolò il suo caffè. “Non c'è l’incontro della Lega Giovanile di Juli questo sabato? Sono ancora non-gradito?”

“L’arbitro pensa ancora che rilanciare la palla al lanciatore e colpirlo in testa sia stato un poco eccessivo,” affermò Harold.

“Ma era il quinto foul che tirava!”

“Ed era nel team di tua nipote!”


Più ci pensava e più Johnathan si convinceva che suo fratello avesse ragione. Avrebbe dovuto parlare con Verhoten. Ma ‘venerato la terra su cui ha camminato’ era un poco eccessivo— Verhoten l’aveva semplicemente introdotto all’idea che le anomalie potessero essere più che cose orrende che avrebbero potuto eliminare lo spaziotempo come lo conosciamo. L’aveva fatto portandolo qui.

Guardò una foto sulla sua scrivania, una che mostrava delle versioni più giovani di Verhoten ed egli stesso, in riva al Lago Gray che guardavano all’unico mostro del lago che non era anormalmente sfocato sulle pellicole. Una conversazione si reinsinuò nella sua mente.

”Johnny,” iniziò Verhoten, “Stai passando attraverso ciò che capita a molti novellini alla Fondazione. Sei stufo di tutta la morte e la distruzione e il nichilismo, e vuoi sapere che c’è qualcosa di degno di essere salvato.”

“Non mettermi parole in bocca,” scattò West. “Il mondo non finirà in un’apocalisse nucleare, gran cosa. Qualche corpo marcio uscirà dalla sua cella e mangerà un bambino, oppure una lumaca gigante uscirà dal mare, o saremo assimilati in un’enorme macchina—”

“Johnny. Se ci fossero solo morte e distruzione nell’universo, non avremmo tutto ciò.” Verhoten si girò verso il lago, sempre che lo si potesse chiamare tale— impallidiva in confronto al Lago Superiore, a meno di un’ora di viaggio. “Guardalo. Milioni di anni di processi geologici l’hanno creato. Processi biologici assicurano che rimanga disabitato. E processi anomali…” Verhoten mise le mani a coppa ed emise un forte fischio.

La ragione di quest’azione divenne presto chiara. Dall’acqua emerse un lungo collo. Una piccola testa sulla sua cima emise un verso in risposta. West sussultò, allontanandosi. “Ma che diavolo?!”

Elasmosaurus jacksonslothii”, spiegò Verhoten. “Il mostro del lago di Sloth’s Pit. Sai, la ragione per cui non abbiamo immagini chiare di queste creature è che la loro pelle emette una radiazione EM che fotte con le pellicole.” Passò la fotocamera a West. “La chiamiamo semplicemente Lady Grey.”

“Hai… dato un nome ad un’anomalia? Ma—”

“Johnathan. Per ogni anomalia di classe Keter, ce ne sono almeno 20 di classe Euclid come lei. Si fanno i cavoli loro, vivono la loro vita, non infastidiscono nessuno. L’anomalo non è inerentemente buono o malvagio.”

Lady Grey nuotò verso di loro. Verhoten continuò, “Ci sono due lati dell’anomalo: il meraviglioso, e il terrificante. Lavorando alla Fondazione vedi principalmente quest’ultimo. Ma io ti mostrerò il meraviglioso. Ora, potresti prendere il treppiede dalla mia sacca?”

West tornò alla realtà e sospirò, grattandosi la testa. “Meraviglioso e terrificante, eh, Phil?”

Si scrocchiò le nocche e iniziò a scrivere.

Descrizione: SCP-001 è una costante universale anomala che è stata definita da Sinclair, West, Pike, Bailey et al. come Legge della Casualità Narrativa. SCP-001 fornisce prove concrete che l’universo di base sia un costrutto fittizio esistente all’interno di una o più narrative separate.

SCP-001 è osservabile attraverso l’uso di tecniche di sfruttamento narrativo. Esempi includono l’uso di frasi, quali “Cosa potrebbe mai andare storto?” e far notare inconsistenze nella situazione in corso (un’azione che è stata chiamata ‘hanging a lampshade’). Fare ciò invocherà un’alterazione di SCP-001, definita SCP-001-A.

Le istanze di SCP-001-A prendono varie forme e sono solitamente di natura favorevole a raccontare una narrativa avvincente per la prospettiva di un esterno. Le istanze di SCP-001-A non sono necessariamente di natura anomala, ma forniscono una spiegazione alle tasche di ‘irrealtà’ che sono state osservate negli ultimi vent’anni. Esempi osservati comunemente di istanze di SCP-001 includono:

  • L’incontro con un ex partner amoroso a causa di un ritorno a casa e la rinascita di una relazione
  • Tempo atmosferico alterato in maniera da creare opportunità per Schadenfreude
  • SCP di classe Keter che diventano molto più facili da contenere all’indomani di una breccia del contenimento

L’invocazione della Legge di Murphy risultante in eventi disastrosi, ma lontanamente comici.

“Lontanamente comici…” West scosse la testa e cancello le ultime parole, prima di realizzare che non aveva alcuna proposta migliore. Sospirò e lasciò com’era.


“Sei sicura che sia saggio, Katherine?” Montgomery Reynolds si accigliò. Loro due erano nel mezzo del Vicolo degli Innamorati, di notte, con un Rilevatore di Fluttuazione Narrativa Pickman-Sinclair. “Non sono sicuro che sarà molto affabile.”

“È stato disposto a lavorare con noi l’hanno scorso,” disse Sinclair, tenendo in mano la bacchetta del Rilevatore. “Certo, stavamo cercando di fermare un evento di ristrutturazione della realtà e il possibile collasso del Nexus…” ammise.

“Non riesco ancora a credere che tu abbia scritto un copione per questa roba.” Reynolds aggrottò la fronte. “Quell’affare servirà solo a spaventarlo probabilmente.”

“Nessun cattivo horror può resistere ad una coppia di trenta-e-quaranta-qualcosa-enni arrapati— beh, ‘arrapati’ —” Fece le virgolette con le dita. “Non efficaci quanto degli adolescenti, ma nessuno dei Baileys era disponibile.”

“Sai, hanno una lavagna bianca, qui al Sito-87, dove cercano di documentare le loro linee temporali. Dal 2005 in poi hanno spazio gigantesco con scritto ‘strambe stronzate temporali’.” Reynolds guardò il copione. “Se non ti amassi…”

“Non c’è universo in cui ciò sia possibile,” disse lei alzando le spalle, poi guardò a sua volta il copione. “Dall’inizio.”

Reynolds alzò gli occhi al cielo. “Dai, bellezza, vuoi morire vergine?”

“‘Non morirò mica tanto presto… Derrick.” Sinclair si pentì di colpo del nome che aveva scelto per quest'esperimento. “‘Vivrò abbastanza da scopare con un milione di altri ragazzi prima’ oh mio dio, è terribile.” Sinclair scoppiò a ridere, appoggiandosi a Monty. “Oddio. E dire che pensavo che la roba che scrivevo alle superiori facesse schifo!”

Reynolds si abbassò per baciarla. “Beh, pare che abbia fatto qualcosa di giusto.” Fece un cenno verso il Rilevatore di Fluttuazioni Narrative— si illuminò di verde.

Dalle ombre, un’enorme forma nera fece un balzo, lanciando l’ascia tra di loro e dividendo il terreno ai loro piedi. Fecero un balzo all’indietro, fissando il Goatman.

Il Goatman aggrottò la fronte, lasciando uscire uno sbuffo e recuperando l’accetta. Guardò loro, il copione e il Rilevatore scuotendo la testa, un groviglio di pelo gli copriva le corna. “Non siete un po’ vecchi per certe cose?”

“Stiamo facendo dei test,” disse Sinclair scrollando le spalle. “Dacci un po’ di tregua.”

Il Goatman grugnì. “L’ultimo segreto di questa città, la Narrativa, e l’avete scoperto.” Soppesò l’accetta e inclinò la testa. “Come avete fatto?”


Tristan Bailey stava lavorando sul suo tablet quando per poco non si scontrò con la Dr.ssa Sinclair sull’ascensore. Mentre le porte si chiudevano dietro di lui, mormorò delle scuse e guardò sullo schermo sul retro della cabina. Lo schermo dietro di loro mostrava un’immagine di Philip Verhoten, un uomo sudafricano sui sessant'anni con la pelle del color mogano rifinito, che sorrideva dietro un paio di occhiali. Era piazzato davanti ai suoi libri con un annuncio che scorreva poco più un alto: “Philip Verhoten, Autore di Gli Incroci, Atrio 2, non perdetevelo!”

Sinclair guardò Bailey e un leggero broncio prese forma sulla sua faccia. “Stavo ricontrollando le tue contribuzioni al file dello 001. Ho… trovato un problema.”

“Hm?” Tristan aggrottò la fronte.

Sinclair tirò fuori il suo tablet ed evidenziò la sezione problematica, che aveva sbarrato.

In contrasto con quanto teorizzato nella variante di SCP-001 di Andrew Swann, l’entità o le entità responsabili della costruzione della narrativa primaria non paiono essere, per lo più, malevole, ma sono delle pervertite.

“Quell’ultima parte non è davvero necessaria.” Sinclair guardò accigliata Tristan.

“Le persone mettono scherzi e battute nelle loro bozze non finite tutto il tempo. Mi sembra di ricordare che un certo qualcuno è stato ammonito per aver lasciato un certo nomignolo sexy in un rapporto.”

Sinclair guardò Tristan di traverso. “Avevi detto che non avresti mai più menzionato l’incidente Sinclair/Synner.” Mormorò lei.

“Non è colpa mia se sei terribile a scegliere nomi per personaggi,” disse Bailey mentre le porte dell’ascensore si aprivano. “Il tuo esperimento nel bosco ha rivelato nulla?”

“Il Goatman era stranamente chiacchierone,” ammise Sinclair. “Gli abbiamo detto come avevamo scoperto quel che sapevamo sulla narrativa e lui ci ha fornito delle informazioni, beh, discutibili.”

“Di che genere?” Bailey uscì dall’ascensore, procedendo al fianco di Sinclair.

“In pratica, sai l’intero concetto avanzato dalla proposta di Swann, l’universo progenitore che scrive tutte le nostre vite? Ecco, potrebbe non essere davvero così.” Si massaggiò le tempie. “È confuso. Potremmo non essere fittizi, ma il nostro mondo opera secondo le regole della narrativa, quindi è come se lo fossimo.”

“Beh, anche se non siamo fittizi, operiamo comunque con le regole narrative, quindi stessa cosa.“ Bailey tirò fuori il suo cellulare e si appoggiò al muro. ”Altro?”

“Sì, ha detto che,” scosse la testa e si lasciò sfuggire una risata. “Ha detto che potrebbe essere viva.”

“Chi?” Bailey sollevò un sopracciglio. “La Narrativa?”

“Ha detto che era ‘uno spirito’ che era vivo a Sloth’s Pit. Può… reagire e gli si può parlare.” Disse Sinclair ridacchiando. “Spiegherebbe come mai la possiamo manipolare.”

“Non saprei.” Bailey fece una pausa e si grattò la testa. “Può reagire, ma non pare viva; più come se fossero reazioni chimiche a certe frasi. Provare effettivamente a comunicarci è assurdo. Sarebbe come avere una conversazione con dell’acido cloridrico.”

“Anch’io sono scettica.” Ammise Sinclair, continuando a camminare. “Però devi ammettere che sembra avere un senso dell’umorismo a volte.”

Bailey ricominciò a camminare, guardando il monitor del corridoio che mostrava un annuncio della direttrice Weiss che imponeva uno stop agli esperimenti nel sottolivello biologico fino a che E-2913 non fosse stato ricatturato. ”Sì, forse, ma è sempre umorismo cringe, comicità grossolana, brutte freddure. Non c’è mai ironia.”

“Ed ora che l’hai detto probabilmente c’è.”

“Nah,” disse Bailey, oltrepassando Sinclair e dirigendosi verso la macchinetta del caffè— non la macchinetta del caffè, sfortunatamente /(“Dannato Sito-19, hanno tutte le cose belle”, mormorò Bailey tra sé e sé.) “Cos’è? Ora che l’ho detto vincerò improvvisamente alla lotteria? Le probabilità che—” Sbattè le palpebre, le mani ferme sopra i tasti per inserire la sua ordinazione; diede un’occhiata dietro la macchina e video un biglietto di carta che spuntava da dietro di essa. “Ma che cazzo?”

“Cosa?”

“C’è un gratta-e-vinci qui dietro.”


“Cinquemila su un biglietto gratta-e-vinci casuale creato sfruttando la narrativa. Non male, Bailey.” Pike aumentò il piatto. “Ora hai qualche spicciolo da perdere con me. Ma… sai che non dovresti farlo per guadagno personale, vero?”

“Non l’ho fatto apposta! È come se mi volesse prendere in giro.” Tristan vide la puntata di Pike, sapendo che lei aveva una mano migliore. “West, ho ricontrollato le osservazioni di Pickman. Penso che… la narrativa possa essere selettiva.”

“Selettiva?” Sbuffò West. “Ciò implica che sia senziente, se non sapiente.” Guardò acutamente uno dei muri della stanza. “Probabilmente qualcuno dietro il quarto muro che ti prende in giro.”

“Sì, ma— uuuhm.” Tristan sospirò. “È troppo reattiva per essere casuale, ma troppo inconsistente per essere come una reazione chimica. Non saprei.”

“Si accorderebbe con quanto detto dal Goatman,” ammise Sinclair. “‘Lo Spirito della Narrativa è più vivo qui che altrove’.”

“Tu pensi che intendesse letteralmente uno spirito.” Hendricks strizzò gli occhi. “Un coso globale… come si chiama?”

Genius Loci,” annuì Sinclair, vedendo la puntata di Bailey. “Non solo globale. Forse universale.”

Tristan guardò il resto del tavolo, poi la sua mano spazzatura. “Devi ammettere che qualcosa qui c’è.”

“Per come la vedo io, mi state solo rendendo il lavoro più complicato,” scosse il capo West. “Tenete a mente che sono io che devo effettivamente scrivere questa roba.”

“Verhoten arriva tra tre giorni,” intervenne Pike. “Ho sentito che siete in buoni rapporti. Non potresti chiedergli del feedback?”

“Harry ha detto che dovrei. Controllerò.” West diede dei colpetti al tavolo con le dita. “Non è una cattiva idea.”

“Questo però… de-spiega il concetto di ‘dio è un gruppo di scrittori horror’ proposto da Swann.” Sinclair scosse la testa. “Non so come sentirmi in proposito.”

“Io ho pensato che fosse una stronzata quando l’ho letto,” ammise Tristan. “Trev mi ha detto che a volte mettono delle istanze di 001 finte per confondere le acque. So che il Dio Frantumato è all’incirca accurato, che il Guardiano del Cancello è reale, ma oltre a ciò, è tutto incerto.”

“Abbiamo i resti della proposta di Gears nel magazzino del Sito.” Pike ricevette sguardi increduli dal resto del tavolo. “Cosa? È risaputo. E comunque i resti sono inerti.”

“Quindi è quello E-0005?” Tristan inclinò la testa all’indietro. “Mi chiedevo cosa ci facesse un mucchio di ossa di demone nel contenimento di basso valore.”

“Un po’ strano, non è vero?” Chiese Hendricks, riportando la discussione all’origine. “Cioè, so che sono fittizio. Sappiamo tutti di essere fittizi, però… non cambia praticamente nulla.” Aumentò di nuovo il piatto. “Sappiamo di essere una simulazione e non c’è stata nessuna crisi nichilista, nessuna furia contro i cieli, nulla.” Aggrottò la fronte guardando le sue carte— una coppia di due. “Mi chiedo come mai.”

“Qualità degli autori che ci impediscono di impazzire? O forse… non siamo fittizi?” Sinclair mise le carte sul tavolo e tirò fuori un taccuino, disegnando due pianeti Terra e una finestra tra di essi. “Tipo, forse possono vedere il nostro universo e stanno semplicemente documentando gli eventi.”

“La metanarrativa mi fa venire mal di testa. Mi spiace per i nuovi tizi di patafisica. Vedo.” Bailey guardò le sue carte, poi il centro del tavolo— una coppia di due e una coppia di tre. Aveva spazzatura in mano. “Dannazione.”

West aveva in mano il proprio taccuino, mormorando che passava. Scrisse qualche parola.

Descrizione: SCP-001: Vivo? Narrativa cosciente? Mondofinestra? Più test richiesti.

“C’è qualche modo di scoprire se è vivo?” Pike si corrucciò guardando le sue carte— Re ed Assi non avrebbero aiutato molto in un turno del genere. “Tipo— la narrativa maligna non è poi così poco comune. Dai test fatti, pare essere abbastanza semplice da ottenere.”

“Come funzionerebbe questo test?” Chiese West, scribacchiando ancora un po’.

Reagisce alla rimozione di narrativa maligna?

“Beh…” Sinclair guardò le cicatrici sulle sue braccia, prima di cambiare pagina, tirarsi su le maniche e iniziare a scribacchiare sul foglio. “Se è viva, potrebbe essere possibile creare un incantesimo che possa far manifestare, o comunque rendere rilevabile, il suo dolore. Posso averlo pronto stanotte, ci serve soltanto della narrativa maligna.”

“E come la otteniamo?” Chiese Pike prima di passare, con grande dispiacere di Hendricks, per potersi concentrare sulla discussione. Bailey aveva appena girato un Asso nel river. “Uno dei modi più semplici che abbiamo trovato è raggiungere un anti-climax, ma non sono certo facili da ottenere— non di proposito.”

Bailey stesso passò, unendosi. “Beh, potremmo—”

Hendricks tirò la sua coppia di due sul tavolo e si alzò. “Ecco il vostro dannato anticlimax. Quattro dello stesso tipo e passate tutti!”

L’atmosfera nella stanza si fece densa. Tutti si zittirono e Sinclair tirò fuori una bacchetta di un Rilevatore di Fluttuazione Narrativa portatile. Le luci lampeggiavano di un luminoso e pericoloso rosso.

“Hendricks,” rise Sinclair. “Potrei baciarti.”


“Sai, mi pare di capire che la narrativa possa essersi resa maligna da .” Si accigliò West mentre Sinclair finiva il cerchio di gesso sulle piastrelle del pavimento. “Ha forzato un anticlimax così che noi potessimo accorgercene— ciò prendendo per vera l’ipotesi di Bailey che sia viva.”

“Eh. Felice di non essere mai entrato a patafisica.” Hendricks si strofinò la fronte. “So come castrare un hodag, ma questa roba mi confonde.” Guardò la taumatologa nella stanza e chiese, “Posso fare qualcosa per aiutare, Sinclair?”

“C’è una formula magica sul retro nel mio taccuino che mi serve tu legga non appena avrò finalizzato il vettore dell’incantesimo.”

“Non è in latino maccheronico, vero?” Hendricks si avvicinò al tavolo da poker abbandonato e sollevò il taccuino, provando a ignorare i bisbiglii proveniente dall’esterno della stanza. Il personale di mezzo sito si era avvicinato per vedere se la narrativa— possibilmente il vero e proprio materiale dell'universo in cui vivevano —fosse viva. Era abbastanza sicuro che il tutto stesse venendo trasmesso in diretta anche al Sito-19.

Cassandra Pike non potè che essere soddisfatta del fatto che, ad oltre sei mesi dalla sua morte, Pickman sarebbe stato riscattato. Aveva sempre provato simpatia per il vecchio archivista; quando le sue medicine non arrivavano ad alcuna farmacia locale, le permetteva di aiutarlo ad organizzare gli archivi. Era morto da mesi, ma stava aiutando la Fondazione a fare un salto da giganti.

Tristan era semplicemente lieto che i coglioni al 19, quelli che avevano degradato suo fratello per aver osato fare il suo lavoro ed aver neutralizzato un’anomalia di classe Keter, avrebbero dovuto ammettere il loro errore. Il nome di famiglia era stato infangato da quando Trevor aveva fatto quel che aveva fatto ed ora lui stava per ripulirlo.

“Cazzo, ma questo è sumero?” Hendricks corrucciò la fronte. “Sinclair, lo sai che il mio cuneiforme è arrugginito. C’è un rituale in francese antico che può ottenere lo stesso risultato.”

Sinclair, West, Bailey, Pike e il resto degli spettatori alzarono un sopracciglio guardando Hendricks. Lui ne alzò uno a sua volta. “Che c’è? Ho preso parte a dei seminari interdisciplinari.”

“Sì, beh, il rituale in francese antico è bruciato assieme al Codex Plutonico nel 2015.” Sinclair si inginocchiò vicino al simbolo rituale ed aggrottò la fronte. “Fai il meglio che puoi.”

“Va bene… spero che una pronuncia confusa non faccia troppi danni.” Alzò lo sguardo verso Bailey, Pike e West. “In ogni caso… come fa uno a liberarsi della narrativa maligna?”

Johnathan West guardò la folla; Harold fece un passo avanti, portando un grande paralume.

“Certamente non puoi essere serio…” Sbuffò Hendricks.

“Non chiamarmi Shirley.” Johnathan ridacchiò alla sua stessa battuta e prese il paralume. “In tutta serietà, dobbiamo, in pratica, liberarci dell’anticlimax concentrandoci per bene su di esso e spiegando perché è terribile.”

“E in che modo aiuta il paralume?” Si accigliò Hendricks, incrociando le braccia.

Tristan prese il paralume e mise la parte piccola sulla bocca, come un megafono. “Più forte glielo fai notare, più avrà effetto!” Posò il paralume. “Era la cosa più vicina quando abbiamo iniziato i test. È diventata una specie di tradizione.”

Hendricks roteò gli occhi e inizio a leggere l’incantesimo. Sinclair si inginocchiò vicino al sigillo, facendo sì che il rituale rimanesse stabile, mentre Pike, West e Bailey iniziarono un’appariscente discussione.

“Cavolo, che scrittura terribile!“ Bailey urlò attraverso il paralume. “Il povero Hendricks non ha mai un momento di riposo. Perchè te la prendi sempre con lui, narrativa?”

“Già! Si merita di meglio,” concordò Pike. “È stato lo zimbello di tutto il sito fin da quando ha mangiato quello stupido allucinogeno! Non è giusto!”

“Smettila di prendertela con Jason Hendricks per il gusto di creare conflitto! Sta diventando vecchia come cosa!” Fece notare West, urlandolo attraverso il paralume. “Hai trasformato la sua vita in un cliché!”

“E gli anticlimax non sono nemmeno divertenti! Ci avrebbe dovuto spennare in quella partita di poker!” Intervenne Pike.

Hendricks non era sicuro di come reagire; da un lato lo stavano supportando, dall’altro lo facevano solo allo scopo di disturbare una costante universale. Continuò a leggere.

Una forte luce rossa iniziò ad emanare dal cerchio. Sinclair si alzò sorpresa, ma riuscì a mantenere la concentrazione mentre un miscuglio di lettere si formava nell’aria attorno al cerchio.

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Sinclair si grattò la testa mentre le lettere giravano in tondo. “Solitamente la manifestazione del dolore prende una forma… diversa. Più umanoide. Questo è testo.”

“Non un testo qualunque,” si accigliò Hendricks. “È quel che ho detto. Riconosco ’passare’, ‘anticlimax’ e qualche altra parola. Però… che vuol dire?”

“Beh, perchè questo incantesimo funzioni, il bersaglio deve provare dolore. Perché possa provare dolore, deve poter interpretare la sensazione del dolore. E per poterlo fare…”

“Deve… deve essere senziente.” West guardò le parole fluttuanti, mentre queste iniziavano a dissiparsi. “Porca puttana. Vi rendete conto di cosa vuol dire?!”

“Che una parte fondamentale del nostro universo è un’entità vivente di qualche genere, capace di registrare dolore ed altre sensazioni.” Pike sgranò gli occhi. “Porca puttana. È incredibile.”

West chiuse gli occhi con un lamento. Quello e che devo riscrivere l’intero dannato documento.


Philip Verhoten indossava un abito in tweed mentre camminava sullo spalto tra le urla della folla. Quasi tutto il Sito-87 era venuto a vederlo parlare ed il seminario stava venendo trasmesso ad oltre cento siti della Fondazione intorno al globo. Sette traduttori stavano seduti in un angolo, pronti a trascrivere il suo discorso per i siti internazionali.

“Salve, salve, salve Sito-87!” Agitò la mano, attivando inavvertitamente i sensori di movimento sul proiettore, facendo così avanzare la presentazione di tre slide alla volta. Si girò verso lo schermo e chiese, “Posso- posso avere un reset? Non sono famigliare con queste nuove tecnologie. Datemi solo un mouse e un puntatore laser.”

Una volta che l’errore fu risolto, Verhoten iniziò a parlare. “Sloth’s Pit, Wisconsin. La capitale anomala del Midwest, Sloth Spit, Casa delle migliori Sponge Candy degli Stati Uniti, Nexus-18 e, per molti di voi, casa.” Batté le mani e sospirò. “Ed eccomi qua, accreditato con la sua scoperta.” Scosse la testa. “Questo è un termine davvero stupido.”

“Uno non scopre una città già abitata— è stata scoperta dai cittadini e lavoratori civici della città e contea ben prima che noi vi mettessimo piede, dopo i tragici eventi del Campo Krakkow. Da allora, siamo diventati una parte integrante della Storia di Sloth’s Pit— e della sua storia.” Fece avanzare le slide, mostrando la copertina del suo libro:

S & C Plastics: La Storia della Tua Vita**

Una Collezione di Occorrenze Anomale a Sloth’s Pit, Wisconsin, come Raccontate dal Sito-87

“Lo devo ammettere, le ragioni del mio ritorno sono parzialmente egoistiche.” Verhoten avvicinò le mani. “Questo nuovo libro si concentra esclusivamente su Sloth’s Pit e le sue stranezze, come raccontate da voi.” Mosse la mano verso il pubblico, facendo scomparire la slide il cui posto venne preso da una ripresa in diretta del pubblico stesso. “Tutti voi. Le vostre storie costituiranno buona parte di questo libro— per lo meno della prima edizione.”

Verhoten unì le mani. “Questa città è unica. È uno dei pochi posti nel mondo in cui la Narrativa si mostra pienamente ed immagino— o almeno spero —che ciò abbia creato un po’ di belle storie.”

“Parlando di Narrativa! Johnny West è qui?”

Johnathan West odiava essere al centro dell’attenzione, ma si mise in piedi, alzò la mano e guardò in basso.

“Congratulazioni ai Dottori West, Pike, Bailey e Sinclair, oltre che al defunto Archivista Pickman, per aver fatto una vera scoperta— dimostrando che la Narrativa è una vera forza fisica. La vostra storia sarà decisamente una che vorrò raccontare.”


“Dr. Verhoten?”

Alla fine del seminario, Johnathan West si fece strada fino a salire sul palco. Philip Verhoten gli sorrise e gli offrì una mano per aiutarlo a salire. “Jhonny West, magnifico uomo che non sei altro. Congratulazioni.” Strinse Johnathan in un abbraccio.

West contraccambiò, ridacchiando, tenendo in mano un plico di fogli. “Dr. Verhoten—”

“Ci conosciamo da decenni oramai. Chiamami Phil.”

“Beh, Phil, ho… quasi finalizzato la documentazione su SCP-001. Non sono ancora molto sicuro, quindi vorrei che ci desse un’occhiata.”

Verhoten tirò fuori un paio di occhiali da lettura e iniziò ad esaminare i fogli appena ricevuti.


Elemento #: SCP-001

Classe dell’Oggetto: Archon1

Procedure Speciali di Contenimento: SCP-001 è attualmente monitorato all’interno del Nexus-18 (Sloth’s Pit, Wisconsin) dai ricercatori del recentemente istituito Dipartimento di Patafisica del Sito-87.

Nel caso di una manifestazione maggiore di SCP-001-X, la Procedura 001-Pickman-β dovrà essere eseguita come descritto nel file sottostante.

La sperimentazione con SCP-001 può essere eseguita solo con l’autorizzazione del Dr. Johnathan West.

Descrizione: SCP-001 è una costante universale senziente, possibilmente sapiente, scoperta inizialmente dall’Archivista della Fondazione Isaiah Howard Pickman (1979-2017) e descritta per la prima volta da Pike, West, Bailey, Sinclair et al nel 2018. SCP-001 si manifesta come una forza descritta come “Casualità Narrativa”, secondo la quale gli schemi osservati nella natura, la storia, la tecnologia e i fenomeni anomali sono conformi agli schemi osservati nelle narrative fittizie. Questo, in combinazione col fenomeno riportato nella proposta SCP-001 di S. Andrew Swann, ha definitivamente provato che l’universo di base è almeno parzialmente fittizio.

SCP-001-A è la designazione delle tecniche di sfruttamento narrativo che possono essere usate per manipolare SCP-001, e concettualmente ogni altro costrutto narrativo. Le tecniche SCP-001-A includono:

  • L’invocazione di una reazione ironica dicendo una frase quale “Cosa potrebbe mai andare storto?”
  • La creazione della soluzione ad un problema mormorando una frase quale “Ci manca qualcosa, ma cosa?” o facendo in modo che svariate persone si girino a guardare un individuo che credono sia capace di risolvere il suddetto problema.
  • La prevenzione di disastri tramite la consapevolezza delle presenza di certe frasi in una conversazione (ad esempio “Di recente è tutto tranquillo” o “Non succede mai niente qui”) o di schemi narrativi.
  • Una probabilità minore di manipolazione tramite incoraggiamento o fede di massa.

Le tecniche SCP-001-A non sono infallibili; SCP-001 sembra poter scegliere quali tecniche siano funzionanti in un determinato momento.

SCP-001-X è la designazione di pezzi di narrativa maligna causali, o manifestazioni naturali come risultato di un evento narrativo insoddisfacente o creazioni dell’eccessivo uso di SCP-001-A. Le istanze di SCP-001-X sono nocive alla narrativa circostante e hanno il potenziale di creare enormi falle nella realtà portando a confusione di massa, manifestare entità ed abilità potenti e insensate e la generale degradazione della realtà consensuale.

SCP-001-X può essere contrastato tramite l’uso di una specifica tecnica SCP-001-A, SCP-001-Pickman-β. SCP-001-Pickman-β è una procedura che comporta i seguenti passi:

  • Localizzazione: Uso di un Rilevatore di Fluttuazione Narrativa Pickman-Sinclair per localizzare una sacca di SCP-001-X.
  • Isolamento: Creazione di un’area di SCP-001 stabile attorno all’istanza di SCP-001-X tramite l’utilizzo di tecniche di manipolazione narrativa come riunire una grande folla di persone per osservare lo svolgimento del processo.
  • Derisione: La sacca di SCP-001-X è derisa vocalizzando delle osservazioni riguardo la natura insensata di come si è manifestata e di come SCP-001 sarebbe dovuto avvenire in assenza dell’istanza di SCP-001-X. È stato osservato che deridere le istanze di SCP-001-X a volume maggiore è più efficace.
  • Neutralizzazione: Dopo approssimativamente cinque minuti, le istanze minori di SCP-001-X possono essere neutralizzate; le istanze maggiori di SCP-001-X possono impiegare più di un’ora per divenire completamente inerti.

La neutralizzazione di istanze di SCP-001-X provoca una risposta dolorosa in SCP-001; questa scoperta ha portato alla conclusione che SCP-001 possegga un certo livello di senzienza.

Scoperta: SCP-001 è stato inizialmente osservato a Sloth’s Pit, Wisconsin (conosciuta come Nx-18 all’interno della Fondazione), un nexus anomalo monitorato dal Sito-87. Isaiah Howard Pickman, un archivista al Sito-87, osservò svariati schemi nella casualità narrativa all’interno di Sloth’s Pit e li catalogò nel corso di quindici anni.

Quando il suo lavoro fu scoperto postumo nel Dicembre 2017 dalla Dr.ssa Cassandra Pike, questa iniziò a corroborare le sue ricerche, in buona parte incentrate sulla manifestazione di entità quasi-fittizie in città precedute o provocate da eventi che seguivano convenzioni narrative.

Il Dr. Tristan Bailey, un membro del Dipartimento Affari Multi-Universali, corroborò le scoperte di Pickman e Pike con i registri delle fluttuazioni nella realtà locale compilati nel corso di trent'anni. Con l’aiuto della Dr.ssa Katherine Sinclaire, Taumatologa, e del Dr. Jhonathan West, ricercatore di oggetti anomali, sono stati in grado di ricreare gli scenari delineati da Pickman e creare un dispositivo per rilevare cambiamenti in SCP-001, provvisoriamente designato come Rilevatore di Fluttuazione Narrativa Pickman-Sinclair.

[DA TERMINARE]


“Beh, l’avevi detto che era quasi finalizzato,” scosse la testa Verhoten. “Conosciamo l’idea del ‘dio è un mucchio di scrittori horror’ da anni. Cosa rende questo differente?”

“Semplice,” dice West. “Non possiamo controllare loro,” puntò al soffitto, “ma possiamo controllare questo.” Mosse la mano indicando i suoi dintorni. “C’è una differenza tra la Narrativa e il Narratore. Le persono che ci scrivono sono i Narratiri, ma lo siamo anche noi.” Piegò la mano in aria. “Sinclair è riuscita ad individuare delle istanze in cui il focus della narrativa slitta via, anche se brevemente. Sai cosa succede?”

“Cosa?” Chiese Verhoten?

“Assolutamente nulla. Continuiamo ad esistere, ad andare avanti con le nostre vite, ad avere conversazioni, e semplicemente… svilupparci. Continuiamo. Ciò vuol dire che Dio non presta sempre attenzione, ma noi siamo qui comunque.” Aprì le mani. “Siamo reali, Phil. Semplicemente viviamo in un mondo dove le leggi della narrativa sono più potenti della legge di gravità.”

“Ciò vorrebbe dire…” Verhoten si accigliò. “Non so cosa vorrebbe dire.”

“Credo che il tuo libro ti aiuterà a capire.” West aprì la sua valigetta e prese un manoscritto. “La mia contribuzione per il tuo libro; ho pensato di dartela di persona. L’ho scritta in qualche ora, quindi se ha bisogno di qualche modifica…”

“Sono sicuro che vada bene.” Philip Verhoten guardò la prima riga del foglio.

24 Ottobre

“Odio questa festività.” Il Dr. Johnathan West scrostò l’uovo dal lettore di schede...

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