Casa È Un Posto Dove Ci Sono I Funghi
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Disgustoso. Tutto questo posto, disgustoso. Queste mura, queste persone, addirittura quest’ aria è disgustosa. Se mai troverò lui , lo farò a pezzi. Niente più pietà per quell’ingrato. La sua insolenza, i suoi giochi, sono andati avanti per fin troppo tempo. A pensare che, in qualche modo, ha convinto la mia bellissima Principessa a giocare secondo le sue fantasie, quando, con me, può essere una regina. E a pensare che io e lui eravamo amici. Sono stato sciocco ad essermi fidato di quel maniaco, ed ora, ne pago il prezzo. Quell’uomo insignificante la pagherà se mai fuggirò da questa prigione…


“Andiamo, M. Sei stato sveglio per tre notti. È giunto il momento di arrenderti. Quel segnale era una coincidenza.” L guardò suo fratello più grande (ma più basso), con preoccupazione nei suoi occhi, paura nella sua voce.

“No, dobbiamo continuare a controllare.” Le borse sotto gli occhi di M erano scure. “Dobbiamo portarlo a termine. Tutta questa cosa sta andando avanti da troppo tempo.”

“M, quando la smetterai? Stiamo cercando da mesi. Chi sa cosa sarà successo in quel tempo? Se non è morto, deve esserci vicino. P, a lei manchi. E stai dimeticando che anche io ho una moglie da cui voglio tornare a casa. Non ho mai voluto questo, M. Volevo crescere una famiglia.”

“Vuoi andartene? La porta è proprio lì. Non ho bisogno di te. Questa è sempre stata la mia missione, il mio lavoro. Hai abbastanza carburante nella tua auto da potertene andare al porto.” Gli occhi di M non lasciavano lo schermo mentre parlava, analizzando ogni pezzo di informazione per qualcosa, qualsiasi cosa, che lo avesse condotto al suo nemico.

“M, andiamo. Sei meglio di questo. È futile.”

“Futile?! Stai dicendo che il nostro lavoro di una vita per gli ultimi 35 anni è stato futile?! Vattene. Solo. Vattene.”

“M, non è quello che intendevo —”

“Non è quello che intendevi, L, è quello che hai detto. Solo, vai. Tral’altro, penso…. che io… l’abbia trovato.

“Cosa? No, mi stai prendendo in giro.”

“Leggilo e piangi, L.” M fece girare la sua sedia per guardare suo fratello allampanato, e strisciò di lato così che L potesse avvicinarsi allo schermo, un ghigno soddisfatto sulla faccia di M.

“Porca puttana, M. Lo abbiamo trovato. Lo abbiamo trovato!” L quasi saltava per la gioia, ma quando guardò le scritte sullo schermo, si fermò. “Oh Dio. Lo hanno loro? M, noi… non possiamo… noi non possiamo lasciarlo con quei sadici figli di puttana, dobbiamo tirarlo fuori di lì.”

“Dopo tutto quello che ha fatto? L, che problemi hai? Prima, vuoi svignartela da me, poi vuoi smantellare tutto il nostro lavoro?” L’esaurimento di M non era abbastanza per dominare la sua furia, mentre fissava con confusa frustrazione suo fratello.

“No, M, guarda. Lo hanno ripagato abbastanza.” L si spostò dallo schermo così che M potesse ritornare al suo posto alla console.

“Loro… loro hanno… Loro gli hanno fatto quello? Ed è sopravvissuto? Ho sempre saputo che fosse tosto, ma Cristo.” La rabbia di M fu superata velocemente dal suo shock, e dalla sua compassione.

“Continua a leggere.”

Quando M seguì l’istruzione, il totale orrore di quello che aveva afflitto il loro nemico gli venne lentamente rivelato. “Cazzo. Dobbiamo tirarlo fuori da lì, L.”

“Ce l’ha fatta così a lungo. Riposati, e preparerò Y e tutto il nostro equipaggiamento. Domani mattina, prepareremo un piano e vedremo che potremo fare per tirarlo fuori.”

“Si, si, ok.” M si alzò lentamente dalla console per la prima volta in quasi 10 ore, e lentamente barcollò fino al letto per un po’ di ore di riposo inquieto mentre suo fratello iniziò a fare i preparativi. Il giorno seguente, trent’anni di conflitti si sarebbero risolti…


B poteva capire quando un tentativo di fuga, quello che i suoi rapitori chiamavano una “Breccia del Contenimento,” era in corso. Le porte e le mura spesse non mutavano completamente il suono dei clacson (e occasionalmente, delle urla) alle sue orecchie affinate, nè le soluzioni corrosive nelle quali lui era sospeso. Ed il suono di una breccia di contenimento era un bel suono, perchè significava una possibile via di fuga per se stesso. In più di un’occasione, lui aveva rotto le loro mura sottili e aveva ucciso molti di loro, rilasciando (o uccidendo; non c’era differenza per lui) i suoi compagni prigionieri nel processo. La cosa che eccitava di più B era la sensazione delle vibrazioni che scuoteva il suo sotterraneo profondo, perchè quello indicava l’uso di esplosivi. Gli esplosivi significavano disperazione, e la disperazione dalla parte dei suoi rapitori significava un’opportunità.

Ovviamente,aveva avuto più fortuna nel tentare la fuga quando i suoi rapitori stavano (stupidamente) cercando di ucciderlo. Così come prima che fosse contenuto, B faceva del suo meglio ad un passo dalla morte. Qualcosa di questo posto lo rendeva più capace di adattarsi che mai, nonostante fosse in parecchio più svantaggio qui di quanto lo fosse mai stato nelle sue battaglie contro quello zoticone traditore. Quindi che facciano prosciugare via l’acido, che provino ad ucciderlo. Lui gliel’avrebbe fatta pagare, mentre avrebbe continuato a prepararsi per il giorno in cui avrebbe finalmente preso la sua vendetta su M.

Ma quello che non sapeva era che M sarebbe stato il suo liberatore…


“Sei pronto, L?” M si stava perquisendo, assicurandosi di essere equipaggiato a dovere, segnandosi una lista mentale di tutto ciò che gli sarebbe servito per questo. Y ansimava ansiosamente sotto di lui.

“Si, fratello. Sono pronto. È solo che… non avrei mai pensato che sarebbe arrivato il giorno in cui avremmo dovuto aiutare B.” L stava ai controlli del Cancello, mentre faceva delle ultime modifiche e aspettava il segnale di M.

“Neanche io, amico. Ma bisogna fare quello che bisogna fare, giusto?”

“Giusto. Y, sei pronto?” Il rettile su cui stava a cavallo era inusualmente silenzioso mentre M gli accarezzava la testa per rassicurarlo. La bestia a malapena sapiente annuì solamente. “Dacci dentro, L. Abbiamo un Re da salvare.”

L premette un paio di bottoni sul pannello di controllo ed entrò nel cancello. Un momento dopo ci fu un flash e…

—-

B poteva sentire dei clacson, e delle urla. Era da un bel po’ di tempo che non sentiva ciò, quindi anticipò con zelo qualsiasi opportunità lo aspettasse. Mentre la breccia era in corso, iniziò a formulare piani, su quello che, esattamente, doveva fare mentre la porta era sfondata (come sarebbe stata inevitabilmente, B ne era sicuro quel giorno). Presto, lui potè sentire anche lo spruzzo dei sistemi antincendio nel sito. Il fuoco significava caos, ed il caos significava distrazione, che a sua volta significava ancor più opportunità. Presto, il suono di esplosioni fece vibrare leggermente la stanza attorno a lui. Lui sorrise ampiamente, sapendo che quel giorno sarebbe stato, se non il suo giorno, un buon allenamento per quando sarebbe finalmente arrivato il suo giorno.

Era in qualche modo sorpreso quando l’acido iniziò ad essere scolato via dalla sua cella. Quello era qualcosa che non era mai successo prima durante una breccia. Era una trappola, un altro tentativo di annientarlo? B se lo scrollò di dosso, cercando di prepararsi per qualsiasi cosa lo stesse aspettando da dietro quella porta. Qualunque cosa fosse stata, lui era pronto. Lui sarebbe stato felice di distruggere qualsiasi cosa che questi disgustosi trogloditi avevano in serbo per lui.

Lentamente, la porta si aprì, e B si mise ad un angolino, pronto a combattere o a scappare se fosse stato necessario. Ma non avrebbe mai predetto che, fuori la porta, ci fosse uno dei suoi nemici giurati…


Sommario dell’Incidente SMB-682-20151104:

Il 4 novembre 2015, alle 1017 dell’ora locale, due entità umanoidi non identificate ed un’entità rettile si sono manifestate spontaneamente nell’Ala di Contenimento Biologico nel Sito-19, entro 300 metri dalla cella di contenimento di SCP-682. Le entità umanoidi erano apparentemente uomini di origini Europee ed indossavano uniformi complementari; ossia, un’entità indossava un maglione bianco ed una salopette rossa1, mentre l’altra indossava un maglione bianco simile ed una salopette verde2, con dei loghi simili blasonati sui loro petti. PDI-SMB-682-1 era alto approssimativamente 1,2 metri, mentre PDI-SMB-682-2 era alto approssimativamente 1,4 metri. Entrambe le entità umanoidi hanno dimostrato abilità pirocinetiche avanzate.

L’entità rettile3 non aveva alcuna somiglianza con nessuna forma di vita terrestre ed era alta approssimativamente 1,5 metri. AE-SMB-682-1 veniva utilizzato come un mezzo di trasporto da PDI-SMB-682-1 al momento della manifestazione.

Tutte e tre le entità hanno intrapreso delle azioni ostili contro il personale della Fondazione, e hanno attaccato rapidamente la Sicurezza del Sito con armi sia letali che non letali. AE-SMB-682-1 è stato abbattuto velocemente da uno sparo dall’Agente di Sicurezza ███████, che a quel punto ha lanciato PDI-SMB-682-1 dalla sua schiena e ha proceduto ad uscire rapidamente dal locale. Non è stato ancora ricollocato ed è ritenuto non contenuto.POI-SMB-682-1 ha proseguito a piedi per il resto dell’incidente.

Poco dopo la manifestazione, entrambi le entità umanoidi si sono divise, con PDI-SMB-682-1 che si è diretto velocemente verso il corridoio della cella di contenimento di SCP-682, e PDI-SMB-682-2 che si è diretto verso la stanza di accesso alla manutenzione dalla quale viene controllato il rifornimento di acido cloridrico nella cella di SCP-682. Entrambe le entità hanno usato le loro abilità pirocinetiche con un effetto devastante contro il personale del sito.

Approssimativamente alle 1034 dell’ora locale, PDI-SMB-682-2 ha arrestato con successo il flusso di acido cloridrico e PDI-SMB-682-1 ha aperto con successo la porta della cella di contenimento di SCP-682 (nonostante non avesse accesso ai controlli). Immediatamente dopo, è stato registrato il seguente dialogo tra SCP-682 e POI-SMB-682-1 dall’equipaggiamento di monitoraggio nella cella di contenimento:

PDI-SMB-682-1: Porca puttana, che ti hanno fatto?

SCP-682: Tu! Non puoi essere tu! Che ci fai qui?

PDI-SMB-682-1: Senti, B, ti stiamo tirando fuori da qui. Ti riporto a casa.

SCP-682: Ma sei davvero tu?

PDI-SMB-682-1: Si, B. It’s, uh, me, Mario4. Dai, uh, andiamo.

SCP-682 ed entrambe le entità umanoidi si sono dirette al punto di manifestazione iniziale e sono scomparse. L’importanza di questo incidente, lo status di tutte le entità coinvolte, e le possibili implicazioni non sono ancora comprese al momento. La ricerca è ancora in corso.

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