Data: ██/██/2011, Luogo: SCP-ES-199-B
Intervistatore: Dottor Andrés Mondragón (Inter.)
Intervistato: Istanza SCP-ES-199-1 (Alfa)
[INIZIO REGISTRAZIONE]
Inter.: Salve, SCP-ES-199-1.
Alfa: Dice a me?
Inter.: Certo. Sono qui per farle un paio di domande.
Alfa: Oh, va bene. Chieda pure.
Inter.: Prima di tutto, qual è il suo nome? E da dove viene?
Alfa: Rosario, vengo da dove veniamo tutti.
Inter.: Sei nato da qualcuno della tua stessa specie?
Alfa: Sono nato dalla terra.
Inter.: La terra? Parla del pianeta o… beh, della terra?
Alfa: Vengo da quello che una volta era sterile. Sono nato dalla sofferenza di quelli che si pentirono di aiutare. Sono emerso dal pianto della mezzanotte e del mezzogiorno, quando la loro congiunzione crea il nulla.
Inter.: Non capisco, è nato dal nulla?
Alfa: Siamo venuti dal vostro mondo. Durante la Grande Guerra Oscura. Ci siamo liberati di una grande parte di quello-che-non-esiste-né-può-essere-concepito-dai-mortali.
Inter.: Cos'è quello-che-non-esiste? È una persona? O un oggetto?
Alfa: È una forza, una spirale senza fine che si espande e ritorna alla sua origine.
Inter.: Ha detto che ci fu una guerra?
Alfa: Sì, a quel tempo il nostro piano era immaginario. Ma siamo stati in grado di evolverci, siamo quasi riusciti a fare qualcosa contro lo Schema, ma era troppo. Ha assorbito la luce e si è riflessa nei nostri cuori. Lo dicemmo allora, che eravamo più che semplici guaritori. La nostra missione è proteggere chi vive in modo che abbia una vita piena, poiché lo schema vive e mai si riposa.
Inter.: Lo Schema?
Alfa: Sì. Alla fine della battaglia fummo lanciati nel suono senza suono e rinascemmo in ciò che ora siamo. Un luogo per curare i mali della normalità. Affinché tutti siano uno, gioiosi dopo tutto. Perché non vogliamo che, alla fine delle loro vite, quando vengono divorati, vengano divorati con odio. No, ciò lo ingrandirebbe.
Inter.: Penso di sapere di cosa sta parlando, ma come siete arrivati nel nostro mondo?
Alfa: Grazie a voi. Abbiamo sentito le vostre perturbazioni, appena aprirono quel buco lanciammo la nube. Non ne dubitavamo, ma non ci importava molto dove fosse finito, volevamo solo arrivare lì e aiutare. Aiutare tutti quelli che non fossero lo Schema. Perché è stato condannato e classificato come qualcosa che solo qualcuno che vuole divertirsi può creare.
Inter.: Sta dicendo che fu tutta fortuna?
Alfa: Probabile.
Inter.: Mi dica, cosa sa di quegli uccelli qui intorno?
Alfa: Quegli uccelli sono il vostro male.
Inter.: Il nostro male?
Alfa: Il modo di rappresentare ciò che è stato rimosso dalle vostre teste anomale.
Inter.: E perché esistono?
Alfa: Vuole sapere perché questo luogo cambia ogni 3 anni?
Inter.: Certo.
Alfa: Tutti noi siamo il prodotto delle vostre menti. Ci siamo ancorati alla mentalità di coloro che parlano la loro lingua, perché la parola è il rasoio che si può tenere sulla loro testa. Entrare, rompere le ossa e trovare le idee. È più di un simbolo, è un gruppo di idee che, quando unite, possono rompere il guscio, la membrana che richiama la sapienza. L'incomprensione.
Inter.: Sta dicendo che tutti voi siete idee comuni di una persona? O di molte?
Alfa: Siamo un concetto che può essere concepito solo quando qualcuno lo pensa. Ed è ciò che ha fatto la nube: vedere se questo concetto potesse esistere. Il fatto che siamo così è pura coincidenza. I tre anni pure, completamente casuali.
Inter.: Capisco. Un'ultima domanda sullo Schema: credete di poterlo trovare e guarirlo?
Alfa: In passato, con tutte le nostre risorse, a malapena riuscimmo ad avere una possibilità contro lo schema guarendolo. Abbiamo fatto qualche progresso, sì, ma se un giorno dovessimo riaffrontarlo non ho idea di cosa succederebbe. Non lo dico per me, lo dico per i miei compagni. Ciò-che-esiste-nella-inesistenza non deve essere conosciuto; poi, non abbiamo idea dei suoi effetti collaterali. Non sappiamo se un'altra esposizione all'odio neutrale potrebbe… farci scomparire. E poi, siamo un sottoprodotto dello Schema. Posso quasi sentire tutte le grida, grida di gruppo, o che si intensificano. Nell'oscurità della non-realtà. Non voglio gridare in degli schemi, per favore.
Inter.: Molto bene, qui abbiamo finito.
[FINE REGISTRAZIONE]