Forme Labirintine:
- Unicorsale - Il Sentiero A Spirale
- Multicorsale - Il Dedalo
- Rizomatico - La Tela
Il Labirinto multicorsale — è distinto dal and labirinto unicorsale — dalla serie disorientante di scelte navigative che offre al percorritore del labirinto.
Un dedalo multicorsale tale possiede intrinsecamente delle diramazioni, dei vicoli ciechi e altre difficoltà che oscurano o ostacolano il progresso nel attraversamento. I sentieri associati possono essere ripetitivi e/o distinti così da ostacolare ulteriormente la capacità di orientarsi all'interno dello spazio. Perciò, la responsabilità personale del percorritore del labirinto viene evidenziata, in quanto la navigazione ottimale si basa sulla sua capacità di distinguere il sentiero corretto per per superare la presentazione confusa e frammentata di questo labirinto. In maniera paradossale, la difficoltà nel navigarlo è il risultato di una forza esterna: l'architetto del labirinto, che modella la difficoltà del dedalo. L'incapacità di attraversare un labirinto multicorsale, dunque, è un fallimento per il navigatore quanto un successo per il progettista.
Questo dedalo, come denota Umberto Eco, può anche essere concepito come un albero: consistente di rami divergenti che emergono e terminano a partire da un tronco centrale.. Eco, Semiotica e Filosofia del Linguaggio, 1984, pp. 81. Questo tronco — il sentiero del completamento — è offuscato e affollato, ma viene chiarito con lo studio di un osservatore esterno che può osservare il dedalo nella sua interezza.
Dott. Adamore, Sito-184,
Metafisica Applicata.

Esempio visivo di un dedalo, visto dalla prospettiva dell'osservatore del labirinto.