Segue una sintesi dei principali test condotti su SCP-152-IT nel periodo immediatamente successivo all'Incidente 152-IT, che hanno portato alla stesura dell'attuale versione del documento.
- FASE 1 — neutralizzazione degli effetti di SCP-152-IT
Test: modifica a posteriori di documenti contaminati, con cancellazione della sequenza attivante.
Risultato: nessun risultato, contaminazione irreversibile.
Test: rinominare il file da "SCP-152-IT.gif" ad altra denominazione.
Risultato: azione impossibile.
- FASE 2 — neutralizzazione di SCP-152-IT
Test: eliminare il file "SCP-152-IT.gif".
Risultato: azione impossibile.
Test: smagnetizzazione del disco rigido contenente "SCP-152-IT.gif".
Risultato: nessun risultato.
Test: distruzione del disco rigido contenente "SCP-152-IT.gif" e incenerimento dei frammenti.
Risultato: distruzione riuscita, ma nessun annullamento degli effetti nei testi già contaminati.
Test: verifica degli effetti, post-distruzione del file, su testi non ancora contaminati.
Risultato: anche in assenza del file, il rischio nomenclativo associato non risulta neutralizzato.
- FASE 3 — prevenzione degli effetti di SCP-152-IT
Test: sperimentazione di varianti della sequenza attivante.
Risultato: conseguenze identiche alla sequenza standard.
Test: sperimentazione di perifrasi che descrivano la sequenza attivante (ad es. "l'anomalia compresa fra SCP-151-IT e SCP-153-IT") .
Risultato: le perifrasi si rivelano sicure.
- FASE 4 — estensione degli effetti di SCP-152-IT
Test: sperimentazione, all'interno di un sistema informatico chiuso allestito all'occorrenza, su programmi di posta elettronica e messaggistica istantanea.
Risultato: i risultati confermano quanto già osservato nell'Incidente 152-IT.
Test: sperimentazione, nell'ambito di un archivio informatico allestito all'occorrenza, degli effetti di SCP-152-IT sulla funzione di ricerca.
Risultato: contaminazione di tutti i documenti nell'archivio.
Test: varie sequenze attivanti vengono trascritte a penna o a matita su fogli di carta.
Risultato: le molecole d'inchiostro o di grafite si riarrangiano per riprodurre il font Comic Sans.
Test: un frammento privo di testo viene strappato da uno dei fogli contaminati, quindi viene usato per trascrivere frasi in cui non compare nessuna sequenza attivante.
Risultato: il frammento viene "riconosciuto" dall'anomalia come parte del foglio contaminato, subendo gli effetti a sua volta.
Test: fogli contaminati e non contaminati vengono uniti fra loro tramite graffette, spillatrice o rilegatura.
Risultato: i fogli non contaminati subiscono la contaminazione.
Test: un testo digitale non contaminato viene prima stampato, dopodiché viene modificato per essere contaminato dalla sequenza attivante.
Risultato: la versione cartacea, anche se stampata prima della modifica, subisce la contaminazione.
Test: sperimentazione con modalità di scrittura diverse da quella digitale o cartacea (gesso, pittura, vernice spray, incisione, ricamo, incastonatura, marchiatura, tatuaggio, scritte nella sabbia etc…)
Risultato: tutti gli oggetti utilizzati vengono distrutti o conservati come elementi anomali; la SRE-M offre ai soggetti di Classe D coinvolti negli esperimenti trattamenti dermatologici laser e/o trapianti eterologhi di cute a spese della Fondazione.