Concorso Estivo 2023 Lo Dev 3

Fascicolo Eccidio di Roma

L’eccidio di Roma del 07/04/1961 è un episodio della storia occulta italiana riconosciuto come il culmine della guerra non dichiarata tra la Fondazione e il SISMA. L’eccidio si colloca al termine di un periodo di accesa competizione tra le due organizzazioni, perpetrata in particolar modo dai capi dei rispettivi reparti di intelligence attraverso un incostante sfruttamento di organizzazioni e Gruppi d’Interesse locali per scopi di guerriglia.

La causa immediata dell’episodio è da ricercarsi nel colloquio del 31/03/1961 tra l’allora Undicesimo Sovrintendente e il generale Giuseppe Santini del SISMA.

In seguito al colloquio, l’Undicesimo Sovrintendente ritenne che il SISMA fosse una minaccia troppo grande per l’integrità della Fondazione e deliberò un’operazione militare d’emergenza. Alle ore 17:30 del 07/04/1961, una squadra della SIR-II "[REDATTO]" (eccezionalmente equipaggiata con armi d’assalto) fece irruzione nel quartier generale di Roma del SISMA, sede della Direzione, eliminando il generale Giuseppe Santini per poi immediatamente ritirarsi rendendosi irrintracciabile. L’operazione, che al pubblico fu presentata come un atto terroristico privo di rivendicazione, causò 16 morti (incluso l’obiettivo) e 24 feriti tra gli uomini del SISMA e solo 2 feriti tra i membri della SIR-II. L’episodio colpì duramente la Direzione del SISMA, che mantenne da allora una condotta meno aggressiva nei confronti della Fondazione, apprezzabile fin dai primi mesi con l’improvviso sfumare della strategia della guerriglia.

Nonostante i risultati raggiunti, la scelta generò uno scandalo all’interno della Sovrintendenza, che si riunì a consiglio per discutere dell’accaduto.


« Torna a SCP-150-IT

Salvo diversa indicazione, il contenuto di questa pagina è sotto licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 License