Obbiettivo: Recupero di SCP-114-IT e neutralizzazione di GdI-004R, la "Chiesa del Messia Ricreato"
Operativi:
- Squadra β della SSM-III, comandata da Col. Facchinetti
- Squadre β e γ della SSM-IV, comandate da Cap. Corrado Volla
- Vincenzo Fusca, Priore della CdDF delegato a Napoli
- Andrea Marconi, membro della CdDF infiltrato, dotato di telecamera nascosta
- Stefano Mondelli, membro della CdDF infiltrato, dotato di telecamera nascosta
Premesse: Buona parte della CdMR si è riunita per la Cerimonia dell'Attivazione del "Messia", dando opportunità per la Fondazione di catturare buona parte, se non tutti, dei membri del Gruppo di Interesse. Greco sarebbe inoltre stato presente in pubblico per la prima volta in sette mesi, dopo essere scomparso in seguito ad un attentato da parte di un membro della CdDF, in apparenza compiuto autonomamente dall'individuo in questione senza alcun consenso da parte della Chiesa. Si hanno poche informazioni al momento sulla natura dell'attentato, in quanto i membri di spicco della CdMR hanno deciso di tenere le condizioni di Greco segrete anche ai loro stessi membri.
I due membri infiltrati della CdDF hanno il compito di neutralizzare Greco prima che possa compiere il Rituale di Attivazione. Nel caso di fallimento da parte dei membri della CdDF, le Squadre β e γ della SSM-IV sono autorizzate ad assaltare la base nemica.
Nel caso di fallimento nell'impedire l'attivazione di SCP-114-IT, le Squadre provvederanno a contenerlo tramite cinque Sistemi Cella della Realtà fissi trasportati in loco.
A causa della vicinanza della base a vari centri abitati, alla potenziale pericolosità dell'anomalia e per accordo con la Chiesa del Dio Frantumato, la terminazione di SCP-114-IT è contemplata qualora le procedure di contenimento qui esposte fallissero.
<INIZIO LOG>
<Feedback video>
Ore 22:53
(Andrea Marconi e Stefano Mondelli si trovano all'esterno della base, attendendo ordini dal campo allestito dalla Fondazione nelle vicinanze. A dirigere la missione si trovano il Colonello Facchinetti e il Priore di Napoli Vincenzo Fusca.)
(La telecamera è al momento spenta, registrando solo tracce audio)
Facchinetti: Marconi, Mondelli, ci sentite?
Andrea Marconi: Affermativo.
Stefano Mondelli: Idem.
Facchinetti: Priore, sente anche lei?
Fusca: Sì, Colonello. Vediamo di porre fine a quella bestemmia su due gambe che è Greco.
Facchinetti: Com'è la situazione in loco?
SM: Non hanno ancora aperto le porte. Stiamo aspettando il nostro turno, le aprono ogni mezz'ora.
AM: Mi chiedo perché Greco abbia dato così poco preavviso per il rituale, che sospetti qualcosa?
SM: Probabilmente per paranoia. Il numero di persone che si è messo contro in soli due anni è allucinante. Oppure veramente sospetta la presenza di talpe.
Facchinetti: Rimanete in guardia. Nonostante le SSM che abbiamo qua accanto, non sappiamo quanti siano là dentro. O se siano armati.
Fusca: Colonnello, si ricordi che l'obbiettivo principale è Greco. Quei traditori non saranno in grado di far nulla se tagliamo e bruciamo la testa dell'Idra.
Facchinetti: Mondelli, controlli l'arma.
SM: Carica, Colonello.
Facchinetti: Avete già piazzato l'esplosivo?
AM: Sì. Siete sicuri che riuscirà a buttare giù il portone? Da quel che abbiamo visto fino ad adesso pare molto spesso.
Facchinetti: Mi creda Marconi, c'è la possibilità che lo sentano dei sismografi nelle vicinanze, abbiamo dovuto prendere delle contromisure. La porta cederà.
AM: Oh. Vedremo di… non starci vicino.
(si sentono dei passi)
SM: Stanno per aprire.
Facchinetti: Va bene, vi attiviamo il video.
(il filmato mostra vagamente la sagoma di una porta, poco illuminata)
AM: Telecamera attiva.
(Una guardia apre la porta.)
Guardia: Fratelli Mondelli e Marconi, non mi aspettavo sareste arrivati. Entrate.
AM: Non avremmo potuto mancare, Serra. Anzi, ci scusiamo per il ritardo.
SM: Ci sono tutti?
Guardia: Purtroppo alcuni non sono riusciti a presentarsi per il poco preavviso.
Facchinetti: Dannazione, dovremo braccare il resto.
(Mondelli e Marconi entrano nella base, passando per due ulteriori stanze prima di arrivare in un salone principale, vuoto.)
AM: …dove sono tutti Serra?
Guardia: Nella Mak'hannan. Mastro Greco ha deciso di anticipare parte della Cerimonia.
SM: Capisco. Andiamo Andrea, speriamo non abbia ancora iniziato il rituale.
AM: Certo. Ci vediamo alla cerimonia Serra.
(Serra fa un cenno con la testa.)
(Marconi e Mondelli appendono i loro cappotti, per poi entrare nella Mak'hannan. La struttura della stanza è semicircolare, con cinque gradinate sulle quali sono seduti gli adepti della CdMR. Si sente un forte brusio di sottofondo. Marconi e Mondelli prendono posto in una delle ultime file.)
Facchinetti: Wow, è pieno.
Fusca: Longo, Coviello, Rizzo… riconosco molte persone in quella stanza. Ecco dov'erano finiti.
Facchinetti: L'avevamo già informata dei membri che eravamo riusciti ad identificare.
Fusca: Sì, ma sinceramente speravo vi sbagliaste. Vedere i miei uomini qua dentro è una pugnalata al cuore.
SM: (sottovoce) Priore, Colonello. Riusciamo a vedere Greco.
(La telecamera di Marconi inquadra una pedana rialzata posta nel semicentro della stanza. Si vede Greco uscire da dietro delle tende, indossando un abito da sera elegante ed un paio di guanti bianchi. La folla si zittisce.)
Facchinetti: Eccolo. Me lo immaginavo più… pomposo.
Fusca: Ha ragione Colonello. Non è modo di presentarsi ad una cerimonia del genere, non ha rispetto neanche per i suoi adepti?
Facchinetti: Inoltre sembra essersi ripreso completamente dall'attentato. Che fosse una montatura?
(Greco si rivolge agli adepti.)
Greco: Buona serata, fratelli miei. È un piacere vedervi qua, presenti nel giorno della Rinascita. Presto sarà tra noi il vessillo di WAN, la nostra nuova opportunità per far ricredere coloro che ci hanno allontanato e deriso.
(La folla applaude.)
Greco: Andiamo al dunque, immagino non vediate l'ora. Come potete vedere, non indosso le mie vesti cerimoniali. Il motivo è più semplice di quanto possiate immaginare. Non è mio il compito di terminare il Rituale, ma vostro.
Fusca: …cosa?
Facchinetti: Presumo non sia normale procedura.
SM: (sottovoce) Confermo, non aveva mai parlato di questo.
Greco: Vi chiederete cosa io intenda. Ebbene, il Vessillo è già pronto. Ma è ignaro di ciò che lo circonda e di quale è il suo compito. Noi stessi dovremo guidarlo in questo mondo che lo ha rinnegato e ripudiato. Vi chiedo, fedeli, di giurargli fedeltà e accoglierlo con una preghiera. Ogni membro verrà portato davanti al suo altare e dovrà autonomamente compiere questo onere, con me come testimone dell'atto.
(La folla comincia a discutere animatamente.)
Fusca: Guidare il nostro Dio… Greco è forse impazzito?
AM: (sottovoce) Priore ricordi, è una minima parte quella che hanno raccolto. Frammenti, uniti sì con cura ma alla bell'e meglio. Qualsiasi cosa uscirà… non sarà ciò che preghiamo.
Greco: Fratelli, vi invito alla calma. Sarete chiamati, uno ad uno, da fratello Romagni.
(Greco indica un uomo seduto accanto ad un portone.)
Greco: Vi aspetto all'altare.
(Greco abbandona la pedana andando dietro le tende.)
SM: (sottovoce) Beh. Serve un nuovo piano.
Facchinetti: Per il momento direi di aspettare che chiami uno di voi e poi decidere come agire.
AM: Va ben-
Romagni: (ad alta voce) Fratello Boi!
(Un adepto si alza e si reca verso il portone.)
AM: (sottovoce) Non è neanche in ordine alfabetico.
Facchinetti: Aspettiamo.
<1:26 ore omesse per irrilevanza>
Ora 00:21
Romagni: (ad alta voce) Fratello Marconi!
AM: (sottovoce) Vado.
SM: (fa un cenno con la testa)
Facchinetti: Speriamo bene.
(Marconi si avvia verso il portone, che gli viene aperto da Romagni. Dopo essere passato per un corto corridoio, entra in una piccola cripta. La stanza è decorata con varia iconografia di stampo Mekhanita. Al centro della stanza si trova un macchinario bronzeo con una fessura ogivale al suo interno, circondata da 30 glifi esoterici di Tipo Gamma, Delta e █████, che arriva fino al soffitto. All'interno della conca si trova un costrutto umanoide anch'esso bronzeo, di circa 1,50 metri di altezza. Greco si trova in piedi, accanto al macchinario. Si può sentire un lieve ticchettio all'interno della stanza. Marconi chiude la porta dietro di sé.)
Fusca: …cos'è quell'abominio?
Facchinetti: Un macchinario parecchio imponente per un vessillo del genere.
Fusca: Non capisco, non sembra nulla di simile a ciò che facciamo. Sembra aver compensato la relativa bassa quantità di materiale che aveva a sua disposizione con… quella che penso sia taumaturgia.
Greco: Benvenuto fratello Marconi.
AM: Mastro Greco.
Greco: Suvvia, venga qua.
(Marconi si avvicina al macchinario, per poi rivolgersi a Greco.)
AM: Non avevo mai visto il Vessillo così da vicino.
Greco: È magnifico, vero? Un lavoro durato anni, una porta perfetta per il nostro mondo.
AM: Concordo, ma c'è un dettaglio che non riesco a comprendere.
Greco: Chieda pure, spero di poter chiarire.
AM: (indica i glifi) Questi simboli… non li riconosco. Non ho mai visto nulla del genere.
Greco: Oh Marconi, è perfettamente normale. Questi glifi non hanno nulla a che fare con la nostra religione.
AM: Allora perché sono sono inclusi in quella che sarà presto l'incarnazione della nostra divinità?
Greco: La risposta è semplice, ma non ovvia. Ti chiedo, cosa rappresenta la divinità che preghiamo?
AM: Intelletto, progresso, la logica stessa.
Greco: Esatto Marconi. E il nostro obbiettivo, nonché quello di tutti gli altri Mekhaniti?
AM: Riportare in vita Mekhane, la nostra dea.
Greco: Di nuovo corretto. Se abbiamo lo stesso obbiettivo, allora perché ci separiamo? Non ci siamo solo noi e gli ortodossi, no. Nel mondo esisterà una decina di gruppi separatisti tra noi Mekhaniti. Perché una cosa del genere, se preghiamo la stessa dea, facciamo gli stessi riti, abbiamo gli stessi fini?
Perché nel perseguire i nostri ideali, abbiamo dimenticato cosa veramente rappresentano.
La ricerca totale abbatte l'intelletto. Un'analisi della situazione attuale è chiara: come siamo ridotti oggi, non sarà mai possibile radunare tutti i frammenti di Mekhane. Quanti saranno rimasti dispersi in luoghi inaccessibili, quanti sono nelle mani della Fondazione o altri? E cosa dovremmo fare, metterci contro il mondo intero per un pezzo infinitesimale del nostro dio?
È da duemila anni che stiamo aspettando. Son caduti imperi, si sono estinti popoli da quando abbiamo lasciato Amoni e dovremmo sprecare il tempo che Mekhane ci ha donato?
(Greco smette di parlare per una decina di secondi.)
Greco: Mi scusi, fratello Marconi. Sono finito per farle un discorso vago e generale, quando la sua domanda era precisa e specifica
Nelle nostre condizioni attuali il rituale sarebbe stato impossibile. Questo corpo, anche se ha un enorme potenziale datogli dalle reliquie al suo interno, è troppo debole per prendere vita da solo. Questi simboli derivano da altre tecniche che molti in questa Chiesa non conoscono, non mekhanite, non tecnologiche. Ciò però non toglie il fatto che abbiano una logica interna che possa essere integrata in operazioni come queste. La tecnologia è solo uno dei prodotti del progresso, usarne altri insieme ad essa è semplicemente giusto.
Facchinetti: (muta l'audio per Marconi) Priore, tutto bene? Non ha fiatato durante l'intero discorso di Greco.
Fusca: (sospira) La logica di Greco è impeccabile, perché è ignorante. Potrete vederci come fanatici religiosi, ma noi Mekhaniti non siamo degli idioti. Ci sono delle ragioni per cui non facciamo quello che fa lui. Ragioni che purtroppo pochi conoscono.
AM: Grazie per la delucidazione Mastro.
Greco: Era dovuto. Altre domande?
AM: No, no.
Greco: Bene, allora proceda con la preghiera.
AM: (fa un cenno con la testa e si china verso l'altare) Mekhan hannant'hegas, Hetus Kaddaš […]
(Marconi recita la preghiera per due minuti circa.)
AM: […] Um'hannantai.
Greco: Non la vedevo così combattivo Marconi.
AM: Dovremo affrontare tanti avversari Mastro. È il minimo.
Facchinetti: Che ha detto Marconi?
Fusca: Una Atyma'nea, una preghiera che funge a mó di maledizione. Quella che ha scelto è molto antica, precedente ad Amoni, prega al nostro dio di indebolire i nemici. Peculiare come scelta.
Greco: Non ha tutti i torti, certo. Vada pure, i suoi confratelli l'aspettano.
AM: Subito.
(Marconi esce da una porta a sinistra di Greco. Passa per un secondo corridoio, per poi arrivare in una terza stanza, di forma circolare, dentro la quale sono seduti gli adepti.)
Facchinetti: (riattiva l'audio per Marconi) Bene. Greco pare relativamente indifeso, direi che possiamo procedere col piano originale. Mondelli?
SM: Ricevuto.
Facchinetti: Marconi, tenga un basso profilo. La ricontatteremo quando la SSM-IV entrerà nella struttura.
AM: Ricevuto.
Romagni: (ad alta voce) Fratello Mondelli!
SM: (si alza dal posto e passa dal portone) Pronto.
Fusca: Mondelli.
SM: (sottovoce) Priore?
Fusca: Le auguro buona fortuna. Che la Dea sia con lei.
SM: Grazie.
(Mondelli passa per il corridoio, per poi entrare nella sala del Rituale e chiudersi la porta alle spalle.)
Greco: Benvenuto fratello Mond-
(Mondelli spara tre colpi su Greco, colpendolo al petto. I tre proiettili rimbalzano su Greco, finendo per sbattersi sui muri della stanza.)
Greco: (sospira) Almeno questo teatrino a qualcosa è servito.
Facchinetti: Distrailo, riferisco a Volla di iniziare l'assalto.
(Mondelli spara due ulteriori colpi all'addome e alla spalla destra di Greco, con lo stesso risultato dei precedenti. Nel mentre Greco si avvicina a Mondelli, per poi afferrargli il polso.)
Greco: Molla l'arma. Lo spaccherò se necessario.
(Mondelli lascia cadere la pistola. Il ticchettio diventa più rumoroso.)
Mondelli: C-come?
Greco: Fratelli Beqiri e Tafa. C'è un motivo per cui Riccardi non appoggiava la loro ammissione: erano Ortodossi. Nonostante ciò, hanno dimostrato la loro fedeltà rimettendomi in sesto dopo lo scorso attentato.
(Greco lascia la presa sul polso di Mondelli, per poi usare la stessa mano per levarsi il guanto dalla mano, rivelando una protesi meccanica. Dopo di ciò, sbatte la mano al petto, producendo un forte rimbombo meccanico.)
Greco: Non sei il primo che prova ad uccidermi Mondelli. E l'ultimo ha fatto più danni di una semplice pistola, come puoi ben vedere.
(Greco calpesta con forza l'arma, rompendola e producendo un altro rimbombo metallico.)
Greco: Ora, dimmi chi ti ha mandato. Dubito che-
(Si sente una forte esplosione, l'intera stanza trema.)
Greco: …io sia quello in trappola. Mi aspettavo un qualcosa organizzato meglio, in effetti.
(Si sentono degli spari in sottofondo. Greco si avvicina al macchinario.)
SM: Cosa sta-
Greco: Attivando il Vessillo. Le preghiere erano una scusa per attirare traditori come te. Mi dispiace per i pochi fedeli che non sono potuti entrare, ma meglio averli delusi che morti-
(Mondelli carica Greco, facendolo cadere a terra. Parte una colluttazione nella quale Greco riesce a sopraffare e ferire gravemente Mondelli. La telecamera, installata all'altezza del petto di Mondelli, viene danneggiata durante lo scontro, lasciando possibile solo la registrazione di audio.)
(Si sente un forte urto, presumibilmente Mondelli che viene sbattuto al pavimento.)
SM: Danna… zione. (Tossisce)
(Si sente un forte click meccanico, presumibilmente Greco che attiva il macchinario.)
Greco: Ironico. Sarai te a vedere per primo la nuova venuta del nostro Dio.
SM: Qualsiasi cosa tu abbia creato… è un abominio. Non sarà mai… ciò che preghiamo.
Greco: Lo sarà, credimi Mondelli. E se non lo sarà, lo renderò tale. A qualsiasi costo, Mo-
(SCP-114-IT, attivo, comincia a gridare.)
Greco: Cosa-
<DISPOSITIVO DI REGISTRAZIONE DISTRUTTO>
Ore 01:25
<FINE LOG>