SCP-102-IT-2
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L'immagine di SCP-102-IT è stata rimossa per ordine della Sovrintendenza S5

Elemento: SCP-102-IT

Classe dell'Oggetto: [REDATTO]

Procedure Speciali di Contenimento: Precedentemente all'Evento 102-IT-α, SCP-102-IT era appeso in mostra sulla parete orientale del Corridoio ζ1, nell'Area di Ricerca ζ1 del Sito Minerva. In seguito al suddetto avvenimento, SCP-102-IT è stato trasferito e appeso sul muro frontale di una camera di contenimento insonorizzata di 3 m × 4 m × 5 m, attrezzata per i test. Questa contiene:

  1. una scrivania di 200 cm × 80 cm × 75 cm con piano in melaminico e struttura in metallo;
  2. due sedie da ufficio nere;
  3. una televisione Fujitsu da 21'' al plasma;
  4. un lettore Philips di videocassette VHS;
  5. un impianto stereo SONY surround;

L'ingresso della stanza deve essere sorvegliato in ogni momento da almeno una guardia armata, e l'accesso è consentito a un massimo di due membri del personale per volta. È fatto divieto a chiunque entri a parlare con SCP-102-IT di rivelare il proprio ruolo all'interno della Fondazione o di fornire dati personali sensibili. SCP-102-IT può lasciare la camera di contenimento soltanto in occasione della sua ordinaria manutenzione e dei test di ricercaNECESSARIA AUTORIZZAZIONE DI SICUREZZA DI LIVELLO 3-IT. Qualsiasi richiesta avanzata dal ritratto che abbia come scopo quello di mitigare la sua noia deve essere attentamente valutata da almeno tre ricercatori senior, ed eventualmente concessa.

Addendum: Nel gennaio del 2012, la Divisione Robotica e Intelligenza Artificiale ("DRIA") ha installato nella camera di contenimento di SCP-102-IT un computer manovrabile con il movimento oculare. Tra le sue funzioni vi sono quelle di un comune sistema operativo Windows: è infatti possibile creare e utilizzare un foglio di testo, riprodurre contenuti audio e video e persino navigare su internet. La DRIA ha tenuto anche un corso accelerato riservato a SCP-102-IT sull'uso del computer e su come navigare nel web. Tuttavia, l'accesso ai social network è stato impedito, così come ai client di posta elettronica. Il computer è sotto costante monitoraggio da remoto per impedire che si possa instaurare un qualsiasi contatto con l'esterno.

Descrizione: SCP-102-IT è il soggetto di un dipinto ad olio su tavola di pioppo di 77 cm × 53 cm raffigurante La Gioconda, realizzato agli inizi del '900 da un artista sconosciuto. La Monna Lisa presenta alcune impercettibili differenze rispetto all'omonimo quadro di Leonardo da Vinci, ma viene comunque considerata una pregevole copia. Né la cornice né il materiale di cui è fatto il quadro sembrano avere proprietà chimico-fisiche anomale, e non è stato riscontrato alcun effetto di coercizione mentale sugli astanti.

Ciononostante, SCP-102-IT è in grado di muoversi attraverso il dipinto e di interagire con l'esterno; è senziente e sapiente. Di fronte a persone di cui riconosce il valore intellettuale, tende ad avere un atteggiamento di apertura e a chiacchierare volentieri, spesso interessandosi alla loro vita, ponendo domande e intavolando discussioni. Non è ancora nota la modalità di emissione e propagazione del suono generato dal quadro. SCP-102-IT è in grado di parlare la lingua francese e l'italiano, spesso inserendo intercalari dell'una mentre si cimenta nell'altra. Il personale che ha avuto modo di parlarci descrive il ritratto come "simpatico" e "divertente", ma anche "sveglio" e "perspicace".

La Fondazione è entrata in possesso di SCP-102-IT nel 1996, in occasione del 50° anniversario della nascita della Branca Italiana. Al momento, SCP-102-IT non ha mostrato atteggiamenti ostili, se si escludono le circostanze relative all'[DATI CANCELLATI].

Evento 102-IT-α: L'Evento 102-IT-α rappresenta la circostanza in cui la Fondazione ha potuto constatare che SCP-102-IT fosse dotato di pensiero, coscienza e autocoscienza. Il 6 novembre 1998, intorno alle 18:30, la Dottoressa Puxeddu si trovava nel Corridoio ζ1 intenta a osservare SCP-102-IT. A quel punto, dal quadro è fuoriuscita una voce alla quale la Dottoressa ha risposto con qualche esitazione. La conversazione è stata registrata dal sistema di sorveglianza TeleMNRV-102.

102-IT: Oh là là, mademoiselle, cosa guardate con tanta insistenza?

Dr.ssa Puxeddu: Santo cielo… Chi ha parlato?

102-IT: C'est moi ! Quassù, mi vedete? Mi state fissando da un quarto d'ora! Ho qualcosa sulla faccia? Mi è colato via un po' di colore?

Dr.ssa Puxeddu: Sono soltanto rimasta a fissare il vuoto, non pensavo di darle fastidio. Io… non si muova, torno subito!

102-IT: Aspettate, non mi stavate infastidendo. Perché vi state affrettando? Fatemi ancora un po' di compagnia!

Dr.ssa Puxeddu: Ho il dovere di avvisare i miei superiori se succede qualcosa di strano, e un quadro che parla è senza dubbio… beh, strano!

102-IT: Oh, ma chère, vi prego. Fermatevi un po' a chiacchierare con me. Che differenza volete che faccia se li avvisate adesso o fra mezz'ora? Non posso mica scappare da qui, sono con le spalle al muro. Avete il divieto di parlarmi?

Dr.ssa Puxeddu: Non esiste un protocollo operativo per lei; in effetti non so nemmeno se questa discussione stia avvenendo per davvero o se si tratta di un'allucinazione.

102-IT: Calmez-vous, mademoiselle, in entrambi i casi non posso farvi alcun male. Come vi chiamate?

Dr.ssa Puxeddu: Sono la Dottoressa Veronica Puxeddu. Lei come si chiama?

102-IT: [dopo una pausa di qualche secondo e con stupore] Che domande, je suis Mona Lisa, la Joconde !

Dr.ssa Puxeddu: Non fa una piega.

102-IT: Siete molto giovane, non è così?

Dr.ssa Puxeddu: Sì, lavoro qui soltanto da qualche mese e mi sto ancora abituando alle stranezze di questo posto.

102-IT: Dove ci troviamo, exactement ?

Dr.ssa Puxeddu: In un sito di ricerca all'avanguardia che si occupa di studiare tecnologie innovative che riguardano la mente. Ma è una definizione decisamente riduttiva, mi creda.

102-IT: Parbleu. Non sono sicura di avere afferrato fino in fondo, ma ora capisco perché sono stata rivoltata come un calzino quando sono arrivata qui.

Dr.ssa Puxeddu: Sì, stiamo cercando di capire qualcosa in più su di lei.

102-IT: Io sarei una di quelle tecnologie?

Dr.ssa Puxeddu: Il punto è che non lo sappiamo ancora. Non ci è chiaro come riesca a muoversi se lei è solo un dipinto. C'è qualche marchingegno nella cornice o nella tavola di cui non ci siamo accorti?

102-IT: No, niente di tutto questo. Non sarei in grado di spiegarvelo così su due piedi, mademoiselle, è una questione difficile.

Dr.ssa Puxeddu: Non vuole neanche provarci?

102-IT: Fino ad un istante fa non volevate nemmeno scambiare due parole e ora mi fate il terzo grado?

Dr.ssa Puxeddu: Ha ragione, mi scusi. Non posso darle torto.

102-IT: Nessun problema.

Dr.ssa Puxeddu: Non si annoia a stare là appesa tutto il giorno?

102-IT: Oh, oui, oui, mi annoio terribilmente.

Dr.ssa Puxeddu: E allora perché non ha mai parlato con nessuno, da quando è qua? Se ne sta sempre là appollaiata, immobile… ci credo che si annoia.

102-IT: Ci ho provato, vous savez ? Ma le monsieur qui a fianco non si degna di rispondermi. È sempre triste, non parla mai… non mi avete fatto un gran favore a mettermelo come vicino.

Dr.ssa Puxeddu: [ridendo per la battuta] È vero, chi ha arredato questo posto non ha proprio buon gusto. Ma come fa a sapere che c'è il dipinto di un uomo, a fianco a lei?

102-IT: Prima di appendermi mi hanno appoggiata là per terra, l'ho visto allora.

Dr.ssa Puxeddu: Purtroppo non abbiamo molti quadri parlanti, qui. Ho paura che trovarle un amico non sarà una passeggiata.

102-IT: Ce n'est pas important, merci. La verità è che non sapevo cosa sarebbe successo una volta che aveste capito che so parlare. Temo che mi riempirete di domande e mi tratterete come un fenomeno da baraccone.

Dr.ssa Puxeddu: E perché si sta fidando di me, allora?

102-IT: Non è questione di fiducia. Vi ho osservata, ultimamente, mentre andavate e venivate da quelle stanze, e avete sempre quella expression mélancolique ; mi fate un po' pena.

Dr.ssa Puxeddu: Mi sto sforzando di vederla come una cosa positiva ma non è facile.

102-IT: Lei somiglia incredibilmente a una persona che ho conosciuto tanto tempo fa. E poi, diciamocela tutta, se all'inizio mi stava bene rimanere da sola coi miei pensieri, adesso è diventato snervante. Voglio delle persone con cui parlare, ascoltare le loro storie e vivere attraverso di esse.

Dr.ssa Puxeddu: C'è qualcosa che le piacerebbe fare più di tutte?

102-IT: Leggerei volentieri un libro

Dr.ssa Puxeddu: Un libro?

102-IT: Oui, è così strano?

Dr.ssa Puxeddu: Cosa le piacerebbe leggere?

102-IT: Euh, qualsiasi cosa. Par exemple, un amico molto tempo fa iniziò a leggermi Il dipinto di Dorian Grey. Ma non lo terminò.

Dr.ssa Puxeddu: Il ritratto di Dorian Gray. Non il "dipinto".

102-IT: Oui, quello.

Dr.ssa Puxeddu: Posso leggerglielo io, se vuole.

102-IT: Mi farebbe molto piacere.

Dr.ssa Puxeddu: Chi era il suo amico che glielo leggeva?

102-IT: Non era proprio un amico, era più che altro l'unica persona con cui potevo parlare quando-

Dr.ssa Puxeddu: Sta arrivando qualcuno.

102-IT: Nous sommes dans la galère1.

Dr.ssa Puxeddu: Nessuno è nei guai.

102-IT: Parlerete di me ai vostri superiori, quindi?

Dr.ssa Puxeddu: Sì, ma non c'è motivo di aver paura. La tratteranno tutti coi guanti, in certi casi anche letteralmente. Glielo prometto.

In seguito alla conversazione tra la Dottoressa Puxeddu e SCP-102-IT, al quadro è stata fornita una camera di contenimento come indicato nelle "Procedure Speciali di Contenimento". Per via dell'assenza di stimoli che lamenta e allo scopo di trarre più informazioni sulla sua storia, al personale è consentito entrare nella cella per un periodo di tempo non superiore a un'ora, e comunque non più di due volte nell'arco della stessa settimana di un mese. A seguire alcuni fascicoli di conversazioni notevoli avute con SCP-102-IT.

[non rilevante]

Dr. Melis: Guarda, quest'estate io e mia moglie abbiamo intenzione di andare [ndr.: in vacanza] a Costa Rei. Carola insiste da qualche anno e stavolta mi toccherà accontentarla, se capisci cosa intendo.

Dr. Lussu: Ci sono stato due estati fa. Bel borgo, ma a dir la verità niente di eccezionale. Per un'ichnusa ti fanno sborsare centomila lire.

Dr. Melis: Esagerato.

Dr. Lussu: Garantisco io. Dammi il numero di Carola, le faccio cambiare idea in un minuto. Sempre che tu non voglia spendere un'eredità per qualcosa che puoi trovare qualche chilometro più in là a mille lire.

Dr. Melis: Tu dove andrai?

Dr. Lussu: Ho le ferie a novembre, con la famiglia di Marta andiamo nei loro terreni a raccogliere le olive.

Dr. Melis: Fate l'olio?

Dr. Lussu: Sì, ricordamene che te ne regalo una bottiglia. E tu, Lisa, hai mai fatto qualche viaggio?

102-IT: Bien sûr ! Ho girato tutta la Francia.

Dr. Lussu: Davvero? Dove sei stata?

102-IT: Euh, ho visto il Castello di Fontainebleau, Versailles, il Louvre, persino la camera da letto di Napoléon Bonaparte.

Dr. Melis: Bella la Francia ma non ci vivrei.

102-IT: Pourquoi ?

Dr. Melis: I francesi sono persone un po' montate.

102-IT: [alterandosi] Loro dicono lo stesso di voi.

Dr. Melis: Solo che noi abbiamo ragione.

Dr. Lussu: In effetti, come mai te la prendi così a cuore se qualcuno offende i francesi?

Dr. Melis: A pensarci bene hai anche un accento francese molto marcato.

102-IT: Sono stata in Francia per molti anni.

Dr. Melis: Hai mentito, allora, non eri in vacanza. Vivevi lì!

Dr. Lussu: Smettila di importunarla.

Dr. Melis: Ma dai, sto solo scherzando. Come dovrei comportarmi con mia moglie, Lisa? Hai qualche suggerimento?

102-IT: Dovresti fare quello che vuoi, tua moglie ti seguirà a prescindere. Obbedirti è un suo dovere.

Dr. Lussu: E dov'è finita la solidarietà femminile?

102-IT: L'ho lasciata a Versailles.

[non rilevante]


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