Mi sento vecchio a rileggere questo articolo hahah. Anyway è horror, ma tanto horror, è maledizione se sono felice che sia così. Oltre a ciò è stato anche l'articolo che mi ha spinto ad unirmi finalmente al server discord, quinid grazie tante Aba.
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- TradeHumor
Anomalia molto semplice ma ben sbiluppata.
Ottimo lavoro!
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Jack è stato qui
Un'idea semplice, ma eseguita in modo magistrale. Nel mio caso, al contrario di TradeHumor, personalmente non ho provato nessuna emozione legata all'horror. In effetti, dal punto di vista emotivo, quest'articolo non mi ha dato nessun sentimento. Penso che, tra tutti gli articoli di
Mr Abadede, sia l'unica eccezione.
Se tali istanze dovessero aver generato un locus-024(,) tale area deve essere immediatamente messa sotto quarantena
Virgola.
a nessun civile deve essere permesso di avvicinarvisi.
Lo trovo un po' superfluo (intera frase), già implicito nella parola "quarantena".
ℒ1
Per puri motivi estetici e di leggibilità, avrei preferito ℒ1 (ma non è un errore, ci mancherebbe).
L'agente aggira degli edifici
Ritengo più appropriato "gli" edifici, perché (almeno, così sembra dal contesto) si riferisce agli edifici prima menzionati, non a degli edifici generici.
L'agente riferisce che di aver sentito
Meglio senza il "che".
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Un altro grande articolo di Abad
Giusto una piccola nota:
a nessun civile deve essere permesso di avvicinarvisi.
Mi limiterei a scrivere "avvicinarsi".
A parte questo, ovviamente, +1.
Nulla da dire, semplicemente magistrale. E quei robi di ferro non me l'hanno mai raccontata giusta, sin da quando ero un giovine Sid. Quindi complimenti, Aba, hai scritto quello che io ho sempre saputo.
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Un ottimo articolo che riesce a prendere un concept semplice e magari anche stupido all'apparenza e a ricamarci sopra un pezzo passato alla storia del sito. E' vero che, come dice Quantum, l'articolo è parecchio freddo, non si percepiscono particolari emozioni, ma è sufficientemente compensato da quel brivido di passare vicino a [QUEI COSI DI CUI NON HO MAI CAPITO IL NOME] e doversi guardare da un possibile attacco mortale.
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Avendo programmato la rilettura dei lavori, uniamo l'utile al dilettevole. Il TCC presenta il Progetto Re-View: (1) correzione di refusi ed errori grammaticali (2) correzione di errori di canone minori (3) incongruenze di canone da segnalare agli autori (4) revisione date per la timeline. In aggiunta i miei giudizi personali.
Recensione: Altro classicone della branca. Mi piace pensare che l’idea sia nata per caso, semplicemente osservando delle barre metalliche per strada. L’operazione di recupero è il cuore dell’articolo; di solito le si scrive o come paragrafi sbrigativi o come log con dialoghi, ma qui si riesce a renderla interessante anche solo riportando il lungo susseguirsi di eventi. I rapporti fra l’uomo e il CFO sono appena accennati, ma ne è chiara la dinamica. Il finale "aperto" fa molto creepypasta. Insomma, articolo solido… come il cemento armato.
Giudizio/Voto: Solido (+1)
Uno dei pochi articoli presenti al momento sulla Wiki che considero veramente horror, nella trama e nelle dinamiche del suo sviluppo, sebbene debba dare ragione a chi prima di me ha sottolineato quanto questo articolo sia freddo1 e non lasci molto a seguito della lettura, ma è chiaro che nelle intenzioni c'era chiaramente l'idea di causare sentimenti di paura nel lettore.
Come in ogni articolo finora scritto da Aba (di cui lo stile è anche stavolta perfettamente riconoscibile, sia da un punto di vista grafico che di scrittura) vi è un linguaggio tecnico ineccepibile, una storia presentata molto bene e un'ottima escalation di eventi. Questo finale molto aperto fa effettivamente molto creepypasta, della serie "il mostro è ancora in giro". E da amante delle creepypasta fin dalla più tenera età, questo non posso che apprezzarlo.
Sul lato grafico, apprezzo come già detto lo stile dell'autore, che ne caratterizza tutte le opere, sia le immagini utilizzate, che fungono da contorno perfetto per contestualizzare meglio gli avvenimenti narrati. Ammetto di aver trovato non poco disturbante l'immagine dell'agente morto, quindi mi assicurerò di non ricapitarci mai più davanti.2
Ora però non riuscirò mai più ad avvicinarmi a qualsiasi cosa anche solo vagamente simile a una sbarra metallica un po' arrugginita, troppa strizza.
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