"… Ed è per questo che questa malattia non deve essere studiata dall'Accademia."
Si fermò, guardò la folla di occhi perplessi davanti a lui, poi sospirò stancamente. Contò fino a tre, mentre la mente degli altri medici e professori presenti in sala capiva le sue parole. Poi si alzarono una mano, poi due, poi tre. Ben presto, tutto il pubblico aveva alzato la mano, con la stessa domanda…
"Ma questa persona ha il Diavolo nel corpo. È anormale! Perché l'Accademia non se ne deve occupare?"
Il professore che stava davanti al pubblico sospirò una seconda volta poi si volse verso la persona affetta dalla malattia di cui aveva spiegato le basi scientifiche e il cui studio all'Accademia non era pertinente. Era una donna, imprigionata in una sporca camicia di forza. I suoi capelli stopposi pendevano tristemente mentre i suoi occhi vitrei sembravano non voler più vedere la realtà intorno a loro. Il professore guardò oltre, verso quello in piedi accanto alla porta, il suo apprendista che sembrava disperato per la reazione deludente delle più brillanti menti francesi del loro tempo.
Il professore inspirò con calma e si voltò lentamente verso il suo pubblico che stava sulle panche di un anfiteatro freddo e umido. Le riduzioni di bilancio dovute al disinteresse del Parlamento della Terza Repubblica per il paranormale, avevano costretto il Direttorio a fare delle scelte. A quanto pare, il fatto che il personale dell'Accademia avesse il raffreddore non era una priorità.
Rivolse di nuovo la sua attenzione all'assemblea e disse lentamente:
"L’isteria non è un fenomeno paranormale."
Il professore era rimasto deluso dal comportamento dei suoi colleghi. Chi pensava di avere di fronte persone d'avanguardia, grandi scienziati, si sbagliava: erano ancora fermi nei loro pregiudizi e nella loro fede. Voleva solo urlare.
"E il problema della personalità, domandò un altro.
- Non più, rispose seccamente."
Un'altra voce si alzò, più esistante:
"E l'omosessualità?"
Alcuni repressero una smorfia di disgusto. Il professore sospirò ancora poi rispose in tono secco:
"Non più. Se si tratti di una malattia, la questione è dibattuta."
Avrebbe dovuto tacere. Era troppo avanti rispetto ai suoi tempi. Cosa non avrebbe dato per essere qualche secolo dopo?
Un mormorio di rimprovero scosse la folla. Il professore si accigliò e assunse un'espressione severa. Il suo sguardo penetrante fece tacere i più scioccati. Continuò alzando gli occhi al cielo:
"Tutti i mali dello spirito non sono dovuti al paranormale. Abbiamo altro da fare."
Indicò la donna con il mento:
"Queste persone devono andare in un manicomio, non qui!"
Con queste buone parole il professore se ne andò, lasciando dietro di sé professori e medici perplessi di fronte a scelte che il loro tempo e la loro società non riuscivano ancora a comprendere.
Scegliere chi doveva andare in manicomio, chi da studiare all'Accademia. Faceva parte del suo lavoro. Inizialmente doveva essere solo una piccola parte. Questo in realtà occupava la maggior parte del suo tempo. Il resto lo passava a studiare i Particolari.
Guardò la pila di fascicoli davanti a lui. Per tre quarti non si trattava di fascicoli su Particolari ma di malati, fascicoli da eliminare.
Ma quale era il confine tra malattia mentale e paranormale?
Il suo apprendista aprì la porta del suo ufficio:
"Professore? Ho della posta per voi."
Indicò semplicemente con il mento un piccolo spazio vuoto sulla scrivania. Il suo apprendista posò il fascio di carte e poi si avviò verso l'uscita. Sulla porta, esitò un attimo poi si voltò:
"Voi sapete, voi avete ragione."
Il professore li sorrise con benevolenza:
"Grazie James."
L'apprendista lo salutò con un cenno del capo e poi se ne andò. Quando la porta si chiuse, le spalle del professore si abbassarono.
Esaminò le diverse lettere:
Uno dei suoi colleghi voleva usare una Stranezza su un Particolare…
Un altro, dell'Ufficio delle Arti Occulte, voleva che il professore appoggiasse la decisione di detto ufficio di cambiare il suo nome in Ufficio delle Scienze Occulte. Il professore era un nome importante dell'Accademia, il Direttorio avrebbe sicuramente voluto cambiare nome se avesse sostenuto questa scelta, scelta che facilmente comprendeva…
Aveva passato tutta la sua vita a “razionalizzare” il paranormale, rendendolo tutto più serio, più scientifico e bandendo superstizione e fede dalla Singolare Accademia Repubblicana. La scienza doveva sostituire l’arte. La ragione doveva sostituire la fede.
Singolare Accademia Repubblicana… Un nome che ricordava cos'era stata all'inizio: la Singolare Accademia Imperiale.
Ah… Questi repubblicani e la loro abitudine di voler attaccare ovunque la parola "Repubblica"… Soprattutto perché nulla era cambiato, gli edifici erano gli stessi, il gergo, anche i metodi… Solo le restrizioni di bilancio ricordavano loro di fino a che punto il Parlamento preferisse giocare con la Germania su chi aveva la più grande industria e il più grande esercito quando c’erano problemi molto più urgenti…
Starnutì. Maledetta umidità.
Forse era giunto il momento per lui di prendere una boccata d'aria fresca.
Una lettera catturò la sua attenzione. Veniva da un vecchio amico ed ex-studente, direttore di un manicomio a Londra:
Mio caro amico,
Vi scrivo oggi per informarvi di fatti inquietanti accaduti a Londra. In effetti, la mia carissima amica, la signorina Westenra, soffre di una malattia che, nonostante le mie capacità, riesco a malapena ad alleviare. Sembra soffrire di un'anemia piuttosto virulenta. La tua esperienza sia nel campo della medicina che della metafisica sarebbe preziosa per noi. Se per caso passassi da Londra, sarei felice di accoglierti nella mia struttura.
Inoltre, ho un paziente che sembra soffrire di una malattia che va oltre la mia comprensione. Forse saresti interessato a studiare questo caso separatamente?
Spero che la vostra salute sia buona.
Vostro fedele e devoto amico,Dr. John Seward.
Il professore si affrettò a rispondere, stuzzicato dalla sua curiosità, poi preparò la valigia. Gli mancava il clima londinese e avrebbe voluto cambiare aria rispetto a Parigi. Forse avrebbe dovuto prima fare un viaggio nei Paesi Bassi? Recuperare alcuni effetti personali gli sarebbe stato più che utile. Aveva sentito voci di una figura misteriosa che infestava le strade di Londra. Dovrà informare la Royal Foundation of Paranormal non appena arriverà in Inghilterra.
Si occupò delle formalità finali e incaricò il suo apprendista del suo lavoro durante la sua assenza.
Chiuse la porta del suo ufficio, chiedendosi se ne sarebbe uscito vivo da quest'affare. Guardò il cartello, ricordando il suo giuramento quando era entrato qui:
Sicurezza nell'avvenire. Contenere il Paranormale. Proteggere il mondo.
Se ne andò, il cartello lo guardò andare via:
Professor Van Helsing. Direttore dell'Ufficio delle Particolarità della Singolare Accademia Repubblicana.