Il dottor Bright si materializzò all'interno del bunker di Hitler indossando un'uniforme delle SS e portando con sè una Walther P38. Estrasse la pistola dalla fondina e si diresse verso la porta d'acciaio di fronte a lui.
"Alt!" una voce lo raggiunse da dietro.
Si voltò di scatto e puntò la pistola. Di fronte a lui c'era il dottor Cimmerian, con un abito simile al suo, sembrava molto confuso.
"Che cazzo stai facendo qui?" Disse Bright con un tocco di rabbia nella sua voce.
"Cosa? Chi sei?" La mano di Cimmerian si posò sul suo fianco.
"Dottor Bright, figlio di puttana, mi hai detto che non potevo tornare indietro nel tempo per uccidere il piccolo Hitler. Il che era una cazzata perché non avevo detto a nessuno che lo stavo considerando."
"Oh, giusto, ora mi ricordo di te."
C'è stata una leggera pausa per diversi secondi.
Bright alzò le sopracciglia. "Perché sei qui?"
Cimmerian tolse lo sguardo da Bright. "Sono uh, sono qui per impedirti di uccidere Hitler."
"Nel suo bunker? Davvero? Morirà in pochi minuti, anche se non faccio niente. Avrei pensato che per voi teste d'uovo sarebbe abbastanza etico." Luminoso abbandonato. "Aspetta, non manderebbero mai te a fermarmi, manderebbero come un agente o qualcosa del genere."
Un scossa proveniente dalla battaglia che si stava consumando all'esterno rimbombò dal pavimento mentre le luci tremolavano.
"Be', intendo. Ovviamente, ma io ero l'unico disponibile per…"
"Cazzate." Disse Bright "Sei qui per uccidere Hitler."
"Sono, infatti, qui per uccidere Hitler."
"Figlio di puttana, sei in ritardo, ho già detto "mio!"."
"Quand'è che hai detto "Mio"?"
Bright agitò la sua pistola in aria. "Tipo, proprio ora."
Cimmerian increspò le labbra. "Non puoi dire "Mio!" su uccidere Hitler."
Bright si strinse nelle spalle. "Voglio dire… potremmo entrambi uccidere Hitler."
Il naso di Cimmerian si raggrinzì per qualche secondo mentre ci pensava su. "Giusto. Come facciamo a passare da questa porta?"
I due guardarono la porta. Era fatto di acciaio, in assenza di cardini.
Bright puntò alla porta. "Voglio dire, possiamo buttarla giù, giusto?"
Si guardarono l'un l'altro e poi si voltarono e sbatterono le spalle contro la porta. Entrambi rimbalzarono via uno dopo l'altro con un grugnito e una smorfia.
Bright strinse i denti per parlare. "Ok questa è una porta resistente."
Cimmerian si afferrò la spalla destra con una mano guantata. "Sì. Porta resistente. Ouch."
"Penso, che forse dobbiamo coordinarci meglio, se la colpiamo allo stesso momento potremmo farcela".
Cimmerian annuì. "Vuoi andare al tre?"
Si prepararono entrambi e Bright iniziò a contare. "Ok, uno, due…"
"Aspetta aspetta." Cimmerian interruppe. "Andiamo al tre o è tipo 'uno, due, tre, via'?"
"Andiamo al tre."
Si prepararono di nuovo e Bright contò. "Uno. due. tre."
Quando entrambi sbatterono le spalle alla porta, rimabalzarono via di nuovo. Questa volta con un forte crack dall'altra parte della porta. Un colpo di pistola.
Entrambi chiusero gli occhi e lasciarono che il dolore e l'insuccesso li travolgessero. Avevano appena perso l'unica possibilità che avevano di…
La maniglia della porta di metallo sbloccata si girò. Il dottor Clef, in uniforme da SS, aprì la porta dall'altra parte vedendo sia Bright che Cimmerian cercare a tentoni le loro spalle.
Il dottor Clef sorrise ampiamente. "Ah, siete qui per uccidere Hitler?"