Disillusione
voto: +2+x
blank.png

Jedidiah Spring non era un membro tradizionale delle organizzazioni quintiste. Il suo Capitolo avrebbe potuto essere descritto alla meglio, supponeva, come un culto. Almeno, questo era il modo in cui i media li chiamavano. I Quintisti della Costa Ovest: un nome stupido, e uno che disprezzava profondamente.

Era stato un predicatore itinerante, che diffondeva la parola del suo Culto in lungo e in largo, dagli anni '60 ai primi 2000. Dagli yuppie hippy, agli scansafatiche scoraggiati delle grandi città della California, alle ricche, disperate celebrità. Era arrivato a un passo dal persuadere Brian Wilson a registrare una canzone sulla Grande Stella Marina nel Cielo, ma la droga gli era andata alla testa prima che potessero discutere i dettagli, e Wilson aveva perso i sensi sulla spiaggia.

Si domandava se fosse per quello che la sua banda si chiamava Beach Boys.

Si era sistemato con tutti i principali membri della setta nella tranquilla cittadina di Encinitas, e aveva cantato delle dolci canzoni a quella gente. When I Saw Her in particolare era la sua favorita, specialmente quando veniva cantata mentre il fumo si levava alto.

Quel periodo della sua vita era durato appena sei anni, ma a lui era sembrata un'eternità intera: danzare con donne - e uomini - con la metà dei suoi anni ubriacandosi fino a stordirsi, aggrappandosi disperatamente ai giorni passati. Ne aveva solo sessantadue, ma sembrava un cinquantacinquenne - bé, quantomeno era convinto che questo fosse il modo in cui le persone apparivano a cinquantacinque anni.

E poi, in un attimo era finita. Ricordava ancora oggi i notiziari.

Sì… sì… stiamo ricevendo rapporti di accuratezza incerta su un incidente in Corea. C'è un buco gigantesco. Mio Dio… è scomparsa. Non è rimasto nulla.

La piccola TV nell'angolo dell'hotel, che faticava a prendere il segnale quando pioveva, aveva l'attenzione di tutti quella notte; erano incollati allo schermo, abbracciati, che la fissavano. Non c'erano state canzoni quella notte, ma paura. Solamente paura.


Quando la Corea era andata in fumo, aveva pensato che il suo momento fosse giunto. Il suo Capitolo si era preparato per quest'occasione per anni, e anni, e anni.

Invece non era il suo momento: era il momento di tutti.

Estrasse il suo bonga e lo mise sul tavolo, accendendolo e guardando le bolle sulla superficie, e fece uno schiocco. Del fumo e una nebbia fitta riempirono la stanza.

Jedidiah si inginocchiò e sospirò, spolverando la piccola TV e frugando sotto il tavolino, sporgendosi per afferrare un telecomando. Accese la TV, che era sintonizzata sullo stesso canale di sei anni prima.

'Il Senatore Alexander DeVanse ha dichiarato che l'ultimo Decreto per la Difesa Interna è "il più grande passo fatto finora per assicurare al popolo americano un futuro in seguito alla Catastrofe della Penisola Coreana."'

'Il suo progetto di legge è stato approvato dal Senato la settimana scorsa e contiene una serie senza precedenti di poteri d'emergenza attribuiti alla polizia e alle agenzie federali. In aggiunta, esso estende il periodo di Emergenza Nazionale oltre il 2019 e fino al 2020.'

"La paura tiene la gente in riga." aveva pensato, mentre si rialzava in piedi.

Non gli era rimasto più nulla. Il suo Capitolo era crollato, e uno nuovo era sorto dalle rovine. Diede uno sguardo alla parete e sentì le labbra incurvarsi in un sorriso.

Era ancora lì, coperta di polvere e rovinata dal tempo, persino danneggiata dall'acqua in qualche punto. Ma era ancora lì. Jedidiah tirò giù la cornice dal muro e sfilò la fotografia con cautela.

Erano stati duecento nel 2013; ora c'era solo lui.

Tolse la polvere dalla fotografia con le dita, tirò fuori il portafogli dal suo spolverino di cuoio e piegò la foto a metà prima di mettercela dentro.

Con questo era fatta, e Jedidiah lasciò l'edificio sentendo gli ultimi istanti del giorno accarezzargli il volto. Si calò sulla testa il suo stetson1 mangiato dalle tarme, infilandosi la chitarra a tracolla.

Sarebbe stata dura, ma ci avrebbe riprovato.

Lui era Jedidiah Spring, il predicatore itinerante dei Quintisti della Costa Ovest.


I Racconti di Jedidiah Spring, predicatore itinerante dei Quintisti della Costa Ovest.
Parte 1 - Disillusione | >> Parte 2 - Indignitas

Salvo diversa indicazione, il contenuto di questa pagina è sotto licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 License