L'agente della SSM-II Legio Atlantidis Aurelia Mancini fu la prima a risalire sul ponte dell'unità navale 2 quando il gommone arrivò. Tolse la maschera subacquea, scostò via i capelli neri che le si erano appiccicati al volto e si diresse verso la Direttrice del Sito, che la stava aspettando sulla banchina con le braccia incrociate.
— Allora?
— Due ore, dottoressa Contadi. Ho passato due ore sotto la superficie prima di avvertire la necessità di riemergere perché non avevo più aria.
Sul viso di Arianna Contadi comparve un sorriso soddisfatto che rassicurò l'agente Mancini e i colleghi che si trovavano ancora sul gommone.
— Perfetto! Il dottor Cruciani ne sarà contento.
Contadi prese il respiratore e andò verso il suo ufficio. Quando fu sola, il suo sorriso scomparve. Sospirò. Le mani le stavano tremando. Non sapeva il perché, ma aveva paura. Si sedette davanti alla scrivania e accese il computer.
— Arianna, sei una stupida — disse a se stessa — Perché dovresti avere paura di un altro dottore? È soltanto il Direttore di un Sito, proprio come te.
Ma questa consapevolezza non riusciva a tranquillizzarla. Era un altro che aveva ricevuto il respiratore, lei non aveva mai visto Cruciani dal vivo, e lo conosceva soltanto di reputazione. E a lei non piaceva ciò che gli altri dicevano di lui. Anche se lei stessa era considerata uno trai i più terrificanti tra i Direttori dei Siti, Cruciani era ancora peggio.
Un piccolo rumore e una frase sullo schermo del suo computer.
Hai una comunicazione.
Contadi accettò. Sospirò, vedendo la testa calva del Direttore del Sito Vulcano sullo schermo. I suoi occhi neri e freddi, il suo volto senza barba. Non l'aveva mai visto sorridere. Probabilmente sarebbe ancora più spaventoso se sorridesse.
— Buongiorno, Arianna. — disse con voce inespressiva.
— Buongiorno, Tullio.
— I test per il respiratore Vincenzi erano previsti per oggi.
Niente bla bla con lui. Tullio Cruciani andava sempre dritto al punto.
— Sono appena terminati, la Legio Atlantidis è appena tornata dal mare. L'agente Mancini ha passato due ore sott'acqua senza risalire in superficie. Non ha riportato conseguenze, almeno per il momento. Mi sarebbe piaciuto molto avere un tale respiratore quando ero al capo della Legio.
Cruciani sorrise. Ne fu sorpresa.
— Molto bene. Non l'avete testato con il personale di Classe D?
La dottoressa Contadi corrugò la fronte.
— È la sua Divisione che l'ha creato prima di darlo alla Legio Atlantidis, sa meglio di me tramite quali mezzi questo respiratore è stato testato, con Classe-D o no. Se l'avete inviato al Sito Nettuno, è perché i test che il suo team ha effettuato sono stati positivi.
Cruciani sospirò.
— Questo io lo so, ma lui no.
— Di chi sta parlando?
Cruciani spostò la sua camera, inquadrando un altro dottore che Contadi non conosceva. Piccolo e giovane, aveva i capelli biondi e indossava un paio di occhiali.
— Dottore, disse al dottore sconosciuto, vi presento Arianna Contadi, ex capitano della Legio Atlantidis e nuova Direttrice del sito Nettuno. Arianna, conosce senza dubbio la Sezione Regolamentazione Etico-Morale.
Annuì. Tutta la branca italiana della Fondazione SCP conosceva la SRE-M. Fortunatamente, il Sito Nettuno non aveva mai avuto niente a che fare con essa.
— Buongiorno, dottoressa, disse il giovane dottore. Sono il dottor Costantino Rossi, della SRE-M. Sono qui al Sito Vulcano su ordine del mio Direttore, il dottor Bigotti. Il dottor Cruciani e io stavamo parlando, ma lui ha preferito mettersi in contatto anche con lei.
Contadi fece un breve cenno con la testa. Recentemente nominata all'incarico di Direttrice del Sito Nettuno, non era ancora conosciuta da tutti i suoi omologhi, ad eccezione del coordinatore del complesso di contenimento biologico del Sito Asclepio, il dottor Niceto Livi, suo amico dai tempi dell'università, e di Daniele Lorenzini e Rachele Siciliani, i capitani delle unità navali del Sito Nettuno. Il primo con cui aveva cominciato a stabilire un contatto era stato Mauro Bellini, del Sito Plutone. Un uomo vecchio e un po' strano, ma che aveva rapidamente inviato la squadra di archeologi che lei aveva richiesto per datare correttamente un oggetto anomalo contenuto nel Sito Nettuno. Poi aveva incontrato Tommaso Passini, del nuovo Sito Cerere, tramite i loro assistenti, poi Laura Zaffiro, la Direttrice del Sito Asclepio. Ma i dottori "normali" degli altri siti, Contadi ancora non li conosceva.
— Non le faccio l'insulto di spiegarle a cosa serva la SRE-M, Arianna.
— Non servirà. Grazie, Tullio.
In effetti, Contadi aveva già visto il Direttore della Sezione Regolamentazione Etico-Morale quando era andata al Sito Virtus il giorno della sua promozione. Aspettando nel corridoio, aveva udito delle grida e un vecchio dottore era uscito dall'ufficio del dottor Staffelli urlando un bel "Brucia all'inferno, Saverio!" A questo, Staffelli aveva risposto "Vaffanculo tu e tutta la SRE-M!". L'atmosfera sembra magnifica qui al sito Virtus, aveva pensato prima che Staffelli uscisse dal suo ufficio con un sorriso, dicendo: "Mi dispiace per il rumore, il dottor Bigotti e io abbiamo studiato un caso complicato".
— Dunque, le dicevo, Tullio, che questo respiratore è stato testato solo da membri della Legio Atlantidis.
— Non da personale di Classe D? chiese il dottore Rossi, sospettoso.
La dottoressa Contadi non si lasciò destabilizzare.
— Questo respiratore è stato fabbricato per la Legio Atlantidis. Il capitano ha ritenuto opportuno che fossero lui e i suoi soldati a testarlo. Per questo motivo non abbiamo utilizzato Classe D per i test.
— Personale di Classe D — corresse Rossi.
Contadi annuì.
— Sì, mi scusi. Dicevo, non abbiamo utilizzato personale di Classe D per testare questo respiratore.
— Bene — rispose Rossi —. Sa che il personale di classe D non dovrebbe essere utilizzato come cavie. Hanno diritti, sono esseri umani, e…
— Lo sappiamo — lo interruppe Cruciani—. Diritti, cattive condizioni, bla bla bla… E come facciamo a testare oggetti e contenere anomalie senza Classe D?
Rossi parve arrabbiarsi.
— Personale di Classe D!
Ma Cruciani non aveva alcuna intenzione di correggere la sua frase. Se ne fregava, come al solito. Diceva sempre esplicitamente ciò che pensava.
— Sono dei criminali. Non meritano di essere considerati come esseri umani.
Era sempre la stessa storia con la SRE-M. Sempre a lamentarsi riguardo l'utilizzo e il trattamento dei Classe D. Contadi li utilizzava solo per nutrire le anomalie contenute nel Sito o per manipolarle e, in ogni caso, nessun membro del personale, inclusi i Classe D, aveva il permesso di interagire con le anomalie più pericolose. Ma sapeva che altri Siti li utilizzavano per mansioni più rischiose o come cavie. Non aveva niente da ridire, in quanto era necessario servirsi dei Classe D per contenere e studiare le anomalie correttamente.
— Perché non avete utilizzato DIVINA per il test? Avrebbe evitato sacrifici inutili!
Contadi non rispose. Non sapeva di che parlavano.
— Dottoressa Contadi. Perché?
— Perché non conosco DIVINA, dottor Rossi.
Cruciani sospirò.
— Dottor Rossi, DIVINA è un robot. Non respira. So che è stata costruita per evitare il più possibile l'utilizzo dei Classe D, ma non si può testare un respiratore subacqueo su una ginoide: è priva di polmoni!
Logico, pensò Contadi.
— Inoltre, DIVINA è stata gravemente danneggiata nell'Incidente Black Knight. La nuova versione non è ancora finita.
— Allora lei ha scelto di testare il respiratore utilizzando il personale di Classe D.
Cruciani sospirò di nuovo. Arrabbiato. Guardò la Direttrice del sito Nettuno, sperando di ricevere un po' di supporto, ma lei rimase a guardare lo schermo con aria confusa e senza sapere cosa dire, dato che non conosceva tutte le creazioni del Sito Vulcano. Stizzito, Cruciani batté il pugno sulla sua scrivania.
— Le dispiacerebbe darci il suo parere, Arianna?
Contadi sobbalzò.
— Cosa stava dicendo?
— Questo respiratore è stato testato solo dalla Legio Atlantidis quando è arrivato sul sito Nettuno?
La dottoressa fece spallucce.
— Beh, sì. Trattengo i Classe D lontano degli equipaggiamenti tecnologici di cui non devono servirsi. Non avevo ragione di farlo testare su dei Classe D, è stato sicuramente già fatto al Sito Vulcano.
Rossi si voltò di scatto verso Cruciani.
— Allora lei l'ha testato su personale di Classe D, dottor Cruciani!
Lo diceva come se fosse una prova. Tullio Cruciani non aveva nessuna pietà, ancor meno per il personale di Classe D, e tutti lo sapevano.
— E come vuole che io testi questo respiratore prima di darlo alla Legio Atlantidis? — urlò Cruciani — Come facciamo senza Classe D ad assicurarci che gli agenti non corrano rischi utilizzandolo? Eh? Come facciamo?
Contadi decise di intervenire prima che il litigio degenerasse. E doveva, per una volta, abbandonare il suo sarcasmo abituale.
— Dottor Rossi, so che a lei non piace che noi utilizziamo i Classe D e vorrebbe che limitassimo il loro uso, o, addirittura, che smettessimo di utilizzarli. È lo scopo della SRE-M, lo so. E capisco perfettamente. Ma, come le ha detto il dottor Cruciani, non possiamo raggiungere gli obiettivi della Fondazione SCP senza il personale di Classe D. Siamo niente senza loro. Abbiamo bisogno di loro. E non può ignorarlo. Non può fare finta di non saperlo, né dire che possiamo fare in un altro modo. Perché non possiamo fare in un altro modo.
Cruciani approvò. Contadi l'aveva spiegato in un modo molto tranquillo, con argomenti molti chiari.
— Per il momento — continuò lui — non possiamo fare in un altro modo, come le ha detto la mia collega. Ci sono dei test che i robot non possono fare. C'è bisogno che lei a la sua fottuta SRE-M lo capiate!
Rossi digrignò i denti. Contadi fu quasi tentata di chiudere la comunicazione: la SRE-M le era stata descritta come fastidiosa, addirittura irritante. Ma mentre Contadi era disposta a discutere con loro, Cruciani no. Si chiese dunque se i litigi tra la SRE-M (sia con Bigotti che con gli altri membri) e i Direttori degli altri siti fossero tutti così violenti.
— E voi, dottor Cruciani, dottoressa Contadi e gli altri, dovreste finalmente decidere a rispettare i diritti umani! I membri del personale di Classe D sono sicuramente dei criminali, ma sono soprattutto esseri umani! E devono esseri trattati di conseguenza! Meritano essere trattati in questa maniera?
— Sì — rispose Cruciani.
— No! Non lo meritano!
Contadi non si sentì riguardata. Ma si concentrò sull'argomento che, comunque, rimaneva interessante.
— L'ha detto ai dottori Zaffiro e Livi, per i diritti umani e tutto quanto? — chiese Cruciani in modo brusco. — Non possono fare niente senza i Classe D per i test con le anomalie contenute sul sito Asclepio! L'ha detto al dottore Passini per il contenimento della migale e delle piante ostili al Sito Cerere?
Rossi sembrò destabilizzato, si concedette alcuni secondi per rispondere.
— Devo… devo ammettere che il sito Asclepio non può fare in altro modo…
Contadi lo fissò come a dire "Ecco, vedi?", mentre Cruciani sorrise trionfante.
La SRE-M era piena di contraddizioni, tra cui quella di lottare per i diritti dei Classe D pur sapendo che la Fondazione non ha modo di evitarne l'uso, talvolta abominevole.
— Vede? — gridò Cruciani —. Ha finalmente capito! Non possiamo fare in altro modo!
— Ma! — ribatté Rossi. — Lei, dottor Cruciani, dovrebbe limitare l'uso del personale di Classe D. La cosa riguarda anche lei, dottoressa Contadi!
La Direttrice del sito Nettuno fece spallucce e incrociò le braccia.
— Dottor Rossi, io uso i Classe D solo per manipolare o far nutrire le anomalie contenute nel mio Sito, non li faccio mica mangiare da esse, per cui non penso proprio che la cosa mi riguardi. Almeno, non al momento.
In effetti, riguardava molto di più Cruciani, ma a lui non importava. Ai suoi occhi, la SRE-M esisteva solo per impedirgli di svolgere indisturbato le sue mansioni. Non avrebbe cambiato il suo modo di lavorare per colpa delle loro fastidiose lamentele.
Neanche Contadi.
Almeno per il momento.